Nake Frieder
Titolo
Nake Frieder
Biografia
Frieder Nake (nato nel 1938) è un matematico alunno di Max Bense. Nel 1967 ottiene il suo Ph.D il teoria probabilistica. Successivamente diventa professore di Sistemi d’informazione all’Università di Brema, Germania. Durante il 1959, rimane due mesi nella divisione tedesca dell’IBM svolgendo compiti di programmazione. Dopo un periodo di tempo, durante la prima metà degli anni sessanta, lavorò come assistente scientifico nell’Istituto di Matematica e nel Centro di Calcolo dell’Università di Stoccarda. Durante il suo lavoro all’IBM e a Stoccarda ha potuto sperimentare e sviluppare con profondità differenti linguaggi di programmazione che lo hanno dotato di un’ampia visione sulla manipolazione dell’immagine grafica rappresentata sullo schermo del computer. Contribuisce alle maggiori manifestazioni: nel 1965 assieme a A. Michael Noll e Georg Nees fa la sua prima esibizione (Stoccarda) ; nel 1968 partecipa alla famosa mostra “Cybernetic Serendipity” a Londra; sempre lo stesso anno partecipa a “Tendencies 4” a Zagrabia; e durante gli anni settanta si esibisce nella lunga mostra tenutasi al Goethe Institute. Il suo libro “Ästhetik als Informationsverarbeitung” (Springer Verlag Wien, 1974) è uno dei primi che tratta questa materia.
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Poetica
Le sue opere sono basate sul linguaggio di programmazione Algol sviluppato da lui stesso. La maggioranza dei suoi lavori si basano su grafici generati aleatoriamente: partono da differenti matrici stocastiche per generare forze visive attraverso determinati segni e colori. Sono lavori che esplorano l’espressione visuale delle moltiplicazioni e suddivisioni delle matrici. Si può evidenziare nelle sue opere l’investigazione del fattore intuitivo, in quanto include segni e somme aleatorie, scelte a caso, nei suoi programmi. L’interpretazione di Nake sulla serie “Hypercube” di Manfred Mohr riflette una relazione affascinante tra la matematica e l’estetica.
Opere
- Polygon Drawings Polygonzüge,1965
È un esempio di immagine creata a partire da una matrice stocastica.
- Omaggio a Paul Klee, 1965.
Alcuni dei lavori di F. Nake riflettono il suo interesse per la manipolazione di opere di artisti appartenenti alle avanguardie classiche. Possiamo vedere qui un’interpretazione su un lavoro di Paul Klee . I disegni di Klee lo inspirarono a pensare a programmare l’arte visuale come una “tensione tra macro e micro-estetiche”. I lavori sono basati su elementi strutturali lineari che si protendono fuori attraverso l’intero formato ma che lasciano spazio anche a gruppi più piccoli di intricate grafiche locali.
Bibliografia
- Cynthia Goodman (1987), Digital Visions Computers and Art, New York, Harry N. Abrams.