Exoskeleton
In questa performance l'artista mette in scena una macchina semovente con sei gambe, dotata di un sistema di motorizzazione pneumatico, concepita quale estensione del corpo, che si muove con andatura ondulatoria o a passo triplo, in avanti, indietro, di lato o girando su se stessa. La macchina si sa anche accovacciare e alzare, contraendo e distendendo le gambe. Il corpo del performer prende posto su un tavolo rotante, azionando e controllando le gambe della macchina attraverso sensori d'inclinazione e micro-interruttori posizionati su un esoscheletro che imbriglia il tronco e le braccia. Il braccio sinistro è dotato di un'estensione formata da un manipolatore pneumatico con 11 gradi di movimento e con forma simile a un arto umano, ma in grado di svolgere funzioni aggiuntive. Le dita si aprono e si chiudono, diventando delle pinze multiple. C'è flessione individuale delle dita, con rotazione di pollice e polso. Il corpo del performer aziona la macchina semovente con il movimento delle braccia. Gesti diversi producono movimenti diversi, con correlazione fra gli arti del corpo e le gambe meccaniche: le braccia del performer guidano la coreografia dei movimenti del locomotore, componendo inoltre la cacofonia dei suoni pneumatici, meccanici e di quelli modulati dai sensori.
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