Backspace

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Backspace

Titolo:

Backspace

Autore:

Stevens James - Heath Bunting

Anno:

1995 d.c.

Luogo:

Londra

Sito web:

Descrizione:

Sul web ci sono molte organizzazioni che oramai hanno intasato la rete a dismisura. Ci sono molti soldi da fare con il commercio elettronico e tutti cercano di farli. Ma che cosa c’è per la comunità degli artisti? Che cosa può fornire la rete agli artisti? Come può un umile musicista sfruttare Internet per farsi notare o venire a contatto con i suoi simili? Ci sono grandi portali, motori di ricerca e siti di commercio on-line. Ci sono ragazzi senza esperienza musicale che sono adorati mentre il musicista indipendente viene ignorato. Ma chi stà realmente costruendo una Comunità artisticamente valida? James Stevens è il fondatore e proprietario del progetto Backspace, nato a Londra nel 1995, insieme ad altre persone quali Heath Bunting (emerso negli anni 80 impegnato a costruire sistemi di comunicazione aperti e democratici e contesti sociali. Viene dalla strada passando attraverso una frequente rivisitazione dei graffiti, azioni fuori dal comune, interventi, radio pirata, arte fax/ mail, sistemi BBS fino a diventare un attivo partecipante della esplosione di internet. Ha prodotto molti progetti per internet alcuni molto riconosciuti e ha contribuito a formare un forte contesto per la pratica della net.art. Recentemente si è buttato nel campo della genetica, dicendo che sarà il prossimo "new media", e inoltre stà progettando la produzione di lavoro all’interno di network finanziari credendo che i soldi siano l’ultimo media per la pratica artistica). Interessati alle potenzialità di Internet, del networking e alla Net art,il progetto Backspace si tratta di un accesso on-line e una Comunità di artisti che esiste per nessun altro motivo che essere una Comunità. E’ la fusione tra un mondo fisico e uno virtuale dove gli artisti di ogni tipo, possono incontrarsi, comunicare, osservare, collaborare. Fondato con poche risorse, il progetto Backspace è diventato una Comunità vitale che non ha secondi fini di lucro. James Stevens spera che il progetto Backspace abbia un successo basato solamente sulle proprie risorse e crede in una Comunità auto-perpetuante basata solamente sulla terra fertile dell’immaginazione. Un luogo dove il lavoro creativo metterà da parte gli interessi commerciali e aziendali. Backspace è “una sotto controcultura‿ dove si sperimenta con i media e la tecnologia. Con 25 pound al mese, un abbonato ottiene: attività, interessi degli altri abbonati, discussioni, cultura, sviluppo. Inoltre si viene ad avere un accesso completo e di qualità ad Internet, un indirizzo di posta elettronica e il diritto di recedere il contratto in qualsiasi momento si voglia. James Stevens precisa inoltre che, mentre ci sono molte Comunita' virtuali, i progetti disponibili che funzionano in uno spazio fisico sono molto pochi. Uno spazio fisico significa che i computer, le biblioteche audio e video, l’equipaggiamento per fare editing video, i proiettori, ecc… sono riuniti e possono essere usati da chiunque. Backspace è costituito interamente con gli abbonamenti degli utenti, e da alcune collaborazioni.

Situato in una costruzione di 200 anni fa sul Tamigi ad ovest del ponte di Londra, Backspace prospera nel web con questi rapporti interdipendenti. Il servizio web è ospitato gratuitamente da un ISP (=Internet Service Provider) in Germania. La connettività di 512 kbps (circa un terzo di un T1 o il quadruplo di un ISDN) è gestita da altri all’interno della costruzione che pagano e controllano il flusso dei dati, in cambio del libero accesso. Avendo fornito a molti questo servizio di alta tecnologia il sig. Stevens conosce molta gente a Londra. E’ l’uomo delle telecomunicazioni che attraverso la città commercia, genera interesse per Backspace e discute con la gente non soltanto di Internet ma anche di importanti questioni. La Comunità fisica è il fulcro dell’attività del suo regno e la vita quotidiana viene prima di tutto. Backspace è già fallita due o tre volte ma ogni volta risorge più forte e flessibile di prima. La presenza on-line del sito Backspace assomiglia ad un intrigante disegno, spazioso e colorato, dove dietro ad ogni icona c’è il collegamento per un altro mondo colorato. All'interno del sito possono essere trovate molte pagine caratterizzate da audio e video in tempo reale, risorse per la creazione e produzione di radio pirata, idee, diari, giochi, elenchi, suggerimenti e chiacchiere che ricordano le emozioni di una grande famiglia. E’ una Comunità nel vero senso della parola; è un posto dove chiunque può essere coinvolto e interferire con il sistema.

E sotto il lato audio? Secondo James Stevens l’audio è una delle componenti più importanti. I Ninja Tune (un insieme di DJ, di campionatori, di produttori, e di remixers) sono all’interno della costruzione di Backspace. DJ Coldcut (uno dei maggiori esponenti della scena “flip-flop‿) si esibisce abbastanza regolarmente e ci sono su Internet molti programmi radio in fase di sviluppo. Benché soltanto il cinque per cento dei contenuti di Backspace siano audio prendono metà dello spazio su disco.

Il punto è che la gente può venire e usare le risorse come vuole, la regola principale è che nessuno deve aspettare più di mezz’ora per avere un computer. Le risorse fisiche possono essere usate in qualunque momento, sia da utenti occasionali sia da chi ci va tutti i giorni e troveranno a loro disposizione assistenti per il Real Audio, spazio su hard disk o semplicemente un posto dove realizzare le proprie idee. Backspace è uno spazio fisico in primo luogo aperto a chiunque e realmente interattivo.

Cosa c’è nel futuro di Backspace? James Stevens stà incoraggiando per l’apertura di altri spazi in Europa. Nuovi sottodomini, nuovi URL, più contenuti e tutto ciò lo stà facendo attraverso le trasmissioni audio e video. Uno sforzo che darà maggiore confidenza agli interessati del progetto. Tutto questo senza alcun tipo di percezione di successo o fallimento perché la soddisfazione di James Stevens ha la precedenza sulla forma. Il futuro sarà una rete di spazi fisici che funzioneranno insieme, nei quali i membri potranno condividere le loro risorse in linea mentre viaggeranno per il mondo.


Musei

Bibliografia

Sito web

http://bak.spc.org

Poetica

Il pensiero di James Stevens: “Sono molto interessato nella messa in opera della pratica in qualsiasi forma, il senso di spazio che può essere realizzato attraverso la collocazione di forze sociali, strutturali e creative in un luogo fisico o come condizione dell’astrazione."

…La rete è molto di più dell’ultima moda, possiamo tenere una visione ampia di dove le nostre azioni possono essere d’effetto e durevoli."


Webliografia

Net_Condition

Nettime James Stevens Interview

BAK/SPC

V2_Organisation

Backspace Project