The Well: differenze tra le versioni

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? la libertà nelle maglie della rete, di Tommaso Tozzi e Arturo di Corinto, 2002, Manifesto Edizioni.
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Revisione 02:54, 14 Feb 2007

The well

Personaggio o gruppo:

The WELL (Bruce Sterling, Howard Rheingold, Mitch Kapor, John Perry Barlow, K. Kelly etc.)

Biografia:

Nel 1980 le BBS si diffondono a macchia d’olio, e una moltitudine di utenti inizia a riempire di contenuti e di esperienze quelli che altrimenti sarebbero rimasti dei semplici artefatti tecnologici. A facilitare questo processo contribuisce anche il carattere libero e non proprietario dei programmi utilizzati per le reti di BBS, realizzati dai loro autori per il semplice gusto di far funzionare meglio le reti "in tecnologia FidoNet". Tutti i programmi necessari al funzionamento di una BBS vengono scritti senza scopo di lucro e senza essere rinchiusi nella gabbia del copyright. Questa operazione è meno disinteressata di quello che si potrebbe credere: l’interesse maggiore non era il ritorno economico dell’attività di programmazione, ma i benefici culturali, informativi e di esperienza causati da ogni nuovo miglioramento della tecnologia di rete. Una rete più comoda da usare e più efficiente diventa infatti una rete con più utenti, più informazioni, più programmi, più messaggi, più idee, più scambi sociali e tecnici. Sono tre i punti di forza che nel decennio 1985-95 fanno delle BBS la tecnologia vincente, il luogo di aggregazione telematica più vivo e popolato: una maggiore ricchezza in termini di risorse umane, l’utilizzo di strumenti tecnologici accessibili, diffusi ed economici (i primi personal computer) e l’elaborazione collettiva di soluzioni tecniche sempre più efficienti. È proprio sulle BBS, e non su internet, che hanno inizio i percorsi di riflessione culturale e tecnologica sulle conseguenze della "rivoluzione digitale". Le BBS diventano un laboratorio di sperimentazione collettiva, in cui la società civile, tagliata fuori da un’internet ancora elitaria, comincia a discutere di privacy, crittografia, editoria elettronica, censura e controllo delle informazioni da parte dei governi, tecnocrazia, diritti telematici, copyright, libertà del software, cultura cyberpunk. Negli anni Ottanta la telematica non è ancora un fenomeno di massa, e si parla a ragione di "underground digitale", un mondo sotterraneo e sconosciuto, frequentato da pochi appassionati, demonizzato occasionalmente dalla stampa e ignorato dalla gente comune. Nel 1985 questo mondo è scosso da un’importanti avvenimento: la nascita del the WELL. The WELL (Whole Heart ‘Lectronic Link) è una BBS nato come emanazione telematica della rivista Whole Heart Review, che racchiudeva in sé i gusti, la politica e le idee della California post-hippy. Proprio per questo suo sapore di controcultura, The Well attira una vasta schiera di intellettuali, artisti, scrittori e hacker che si trasformano in appassionati attivisti per la difesa dei diritti civili e della libertà di espressione nel cyberspazio. Tra i frequentatori del Well troviamo lo scrittore cyberpunk Bruce Sterling, il saggista Howard Rheingold, Mitch Kapor (fondatore della Lotus Corporation) e John Perry Barlow (paroliere del gruppo musicale Grateful Dead). Se nei primi anni Ottanta The Well è il punto d’incontro degli intellettuali, le prime riviste elettroniche (e-zine) sono il territorio degli hacker, degli "smanettoni" che si avventurano nell’esplorazione della "tecnologia da strada". Nel gruppo originario dei fondatori del WELL vi è anche K. Kelly, che era stato redattore per molti anni della Whole Earth Review e che sarà in futuro editore della rivista Wired. La conferenza degli hacker era stata una sua idea. Kelly ricorda gli obbiettivi originari che avevano in mente i fondatori del WELL nel 1985 quando aprirono l’attività: che fosse gratuito, si trattava di un obiettivo, non di un impegno. Sapevano che non poteva essere esattamente gratuito, ma il più possibile economico, doveva essere redditizio,che fosse un universo aperto, che fosse auto-gestito, che fosse un esperimento di auto-progettazione i primi utenti avrebbero progettato il sistema per gli utenti successivi. L’impiego del sistema si sarebbe coevoluto con il sistema. Sarebbe stato una comunità, che riflettesse la natura delle pubblicazioni di Whole Earth Review. Gli utenti commerciali sarebbero stati il suo punto di forza Non c’è metafora che esprima del tutto la natura del ciberspazio. Le comunità virtuali sono luoghi dove la gente s’incontra, e sono anche strumenti; l’elemento spaziale e quello funzionale coincidono solo in parte. Alcuni entrano nel WELL solo per far parte della comunità, alcuni solo per avere informazioni, altri vogliono entrambe le cose. Concludiamo dicendo che nel 1990 la BBS The Well ha circa cinquemila utenti e un’infinita’ di aree di conferenza.

Poetica:

La poetica di The Well si basa su sette obiettivi originari che erano gia nella mente dei fondatori di The Well nel 1985 quando aprirono l'attività Che erano: 1. Doveva essere gratuito. 2. Doveva essere redditizio. 3. Doveva essere un universo aperto. 4. Doveva essere auto gestito. 5. Doveva essere un esperimento di auto-progettazione (i primi utenti avrebbero progettato il sistema per quelli successivi). 6. Doveva essere una comunità che riflettesse la natura delle pubblicazioni di Whole Earth. 7. Gli utenti commerciali dovevano essere il suo punto di forza. Di questi sette obiettivi originari, i primi sei hanno funzionato, hanno cioè realizzato le aspettative prefissate; l'ultimo, il settimo non si è realizzato. Infatti, il punto di forza del Well non sono gli utenti commerciali, ma tutte le persone di qualsiasi genere. Il sistema è la gente! The Well è stato il primo tentativo di creare una comunità nel cyberspazio e quello fino ad ora di maggior successo. Questa comunità virtuale risponde ancora a quelle che sono le prerogative fondamentali di una "comunità", riesce a dare ai suoi membri un vero e proprio senso di appartenenza. The Well è considerato come uno dei luoghi di incontro on-line più disinibiti, intelligenti e iconoclastici, da più di dodici anni è frequentato da Net-citizen comuni, ma anche da scrittori, artisti, educatori e attivisti di varia natura. E' sugli standard elevati di comunità come The Well che in tutto il mondo sono sorte comunità che ospitano interessanti conferenze telematiche, come l'italiana "Città Invisibile". The Well è una sorta di amico sempre presente, è incoraggiante sapere che, a qualsiasi ora, con qualsiasi problema, basta accendere il proprio computer per trovarsi davanti tutte le risposte ai nostri problemi, è un universo aperto dove puopi trovare senza difficoltà amici nuovi, sicurezza e accoglienza.

Bibliografia:

“Hacktivism�? la libertà nelle maglie della rete, di Tommaso Tozzi e Arturo di Corinto, 2002, Manifesto Edizioni.

Sito web:

http://www.well.com/

==Webliografia:== http://www.eff.org/Net_culture/Virtual_community/well_figallo.article

http://www.hackerart.org/storia/hacktivism/3_3.htm

http://www.theskid.net/site/Docs/doc_on_line/ItalianCrackDown/capi2.html

http://www.auditmypc.com/acronym/WELL.asp

http://www.well.com/user/hlr/vcbook/vcbookintro.html

http://www.ecn.org/hackerart/visionatotale.php?ID=834&argomento=The%20Well&autore=Rheingold%20Howard

http://www.ecn.org/hackerart/visionatotale.php?ID=835&argomento=The%20Well&autore=---

http://www.ecn.org/hackerart/visionatotale.php?ID=1406&argomento=The%20WELL&autore=---

http://www.hackerart.org/corsi/aba02/utopie/sitoelena/home.htm