Hacklab

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==Personaggio o gruppo:== Hacklab

Biografia:

L’Hacklab è in definitiva una struttura spazio-temporale di riferimento per chi riconosce l'hacking come diritto e l’arte di mettere le mani sulla tecnologia e sui suoi prodotti. E’ un luogo d'incontro per le persone che ruotano attorno a delle mailing list, persone che abbracciano la filosofia del Software libero e della liberta' delle informazioni. Condividono il loro sapere con chiunque sia interessato e si incontrano appunto presso una sede (Hacklab) per discutere ed imparare. Le attività di un Hacklab non si limitano alla "propaganda" a favore del Software Libero, bensì si estendono anche alla "lotta" per la libera circolazione dei saperi, per la libera informazione! Inoltre l’Hacklab vuol essere anche "accademia di ricerca", vuole essere un luogo di sperimentazione e scambio di informazioni, sia tecniche che non; un luogo in cui si possano sviluppare grazie alla condivisione dei saperi ed alla pratica le proprie conoscenze tecnologiche, scientifiche, mediatiche ed umanistiche. Intendiamo agire anche come "osservatorio" sui diritti digitali, alla privacy, all'anonimato ed alla libertà di accesso ai saperi ed ai mezzi tecnologici. L'HackLab è aperto anche a chi di informatica non se ne intende particolarmente, è aperto a chiunque sia interessato a condividere la propria sperimentazione in un qualsiasi campo. Lo scopo di questo luogo è di garantire la condivisione e l'aiuto reciproco. Nel settembre del 1999 sulla base di una proposta dell’Hack Meeting di Milano si costituiscono i seguenti Hack-Lab: Hack-Lab Firenze, Hack-Lab Milano, Media-Lab Catania, e Hack-Lab Roma (collettivo Avana). Il più attivo pubblicamente risulta essere quello di Firenze che in pochi mesi dalla sua apertura realizza: un seminario sulla brevettibilità del software (poco tempo dopo scoppia il caso DVD-Linux), una giornata di sperimentazioni sulla sicurezza in rete (qualche mese dopo scoppia il caso degli attacchi DOS ai grandi siti internazionali), l’istituzione di una banca degli organi – libero baratto di hardware che riscuote subito un grande successo, una serata al CPA su mp3 e net-art. Il Loa Hacklab di Milano è stato fra quelli più attivi nel promuovere iniziative per un uso sociale della telematica. Cresciuto all’interno del Laboratorio Studentesco Occupato Bulk di Milano, il Loa Hacklab è già stato «sfrattato» dalla giunta milanese del sindaco Albertini, ma dal Capodanno 2001 ha messo radici nella nuova sede occupata del Bulk a dieci minuti dalla stazione FS Garibaldi a Milano. Freaknet Medialab Catania, il Centro Sociale Auro di Catania, ospite dell’Hackmeeting 2001 ha tenuto a battesimo la riapertura della rivista antimafia “I Siciliani�? e conserva l’unica collezione completa di cronaca cittadina dalla fine del fascismo agli anni ’70 – è promotore di numerose iniziative interculturali, attività ricreative per bambini, laboratori video e musicali, e ospita anche il FreakNet MediaLab, famoso per il suo attivismo sulla frontiera digitale e impegnato, fra l’altro, a realizzare un’emeroteca virtuale per conservare quel patrimonio di storia locale. Già sgomberato dalla giunta del sindaco Scapagnini, continua le sue attività presso il circolo Arci di Catania. L’Hacklab Firenze, un’altra delle esperienze italiane più radicali di informatica critica, è stato sgomberato nell’estate del 2001 dalla sua sede del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud, da tutti conosciuto come Cpa. Il Cpa è stato il luogo del primo hackmeeting italiano e l’Hacklab fiorentino, da poco ricostituito nella nuova sede del centro sociale, è un crocevia di culture digitali fra le più avanzate della penisola. Hacklab Roma – Avana/Jet-Net, concluso nell’ottobre del 2000 per l’infelice rapporto con la Rete Civica Romana, intanto però gli attivisti digitali del Forte Prenestino aprono un nuovo capitolo della loro storia e, come a chiudere un ciclo cominciato nel 1994 con l’installazione di Avvisi Ai Naviganti Bbs e con l’avvio dei primi seminari di alfabetizzazione informatica, ricominciano dalla formazione con l’iniziativa Jet-Net.

Poetica:

Le persone che tipicamente frequentano questi laboratori oltre ad avere un interesse tecnico sono ideologicamente molto orientate: gli hacklab sono spesso centri di diffusione non solo di conoscenze informatiche, ma anche delle idee di software libero, della libertà di espressione, della difesa della privacy ed in generale dei diritti digitali, dell'autogestione. Sono politicamente orientati a sinistra, e vedono come strettamente collegati il loro impegno nella condivisione dei saperi e la lotta politica. In nome dell'autogestione e della condivisione le risorse messe a disposizione dagli hacklab sono liberamente accessibili a tutti. Spesso sono anche presenti banche degli organi, in cui è possibile scambiare pezzi usati di computer e materiale elettronico in generale. E’ un luogo d'incontro per le persone che ruotano attorno a delle mailing list, persone che abbracciano la filosofia del Software Libero e della libertà delle informazioni. Condividono il loro sapere con chiunque sia interessato e si incontrano appunto presso una sede (Hacklab) per discutere ed imparare.

Opere:

  • Le attività di un Hacklab non si limitano alla "propaganda" a favore del Software Libero, bensì si estendono anche alla "lotta" per la libera circolazione dei saperi, per la libera informazione!. Inoltre l’Hacklab vuol essere anche "accademia di ricerca", vuole essere un luogo di sperimentazione e scambio di informazioni, sia tecniche che non; un luogo in cui si possano sviluppare grazie alla condivisione dei saperi ed alla pratica le proprie conoscenze tecnologiche, scientifiche, mediatiche ed umanistiche.

Bibliografia:

  • Sam Williams, "Codice libero", 2002,
  • Bruce Sterling, "Giro di vite contro gli hacker", 2004,
  • Anna Fici, "Mondo hacker e logica dell'azione collettiva", 2004,
  • Wark McKenzie, "Un manifesto hacker", 2005,
  • Pekka Himanen, "L'etica hacker e lo spirito dell'età dell'informazione", 2003,
  • Steven Levy, "Hackers, Gli eroi della rivoluzione informatica", 1999, Shake Editore
  • Tommaso Tozzi “Hacktivism�? la libertà nelle maglie della rete 2002 Manifesto Edizioni

Webliografia:

http://www.ecn.org/loa (Milano)

http://www.ecn.org/bulk (Milano)

http://www.ecn.org/cpa (Firenze)

http://www.firenze.hacklab.it (Firenze)

http://www.forteprenestino.net (Roma)

http://www.freaknet.org/ (Catania)

Indirizzo (Via, città, Stato):

Firenze FI, Italia

Augmented reality (latitudine, longitudine, canale):

Latitudine:43.7695604

Longitudine:11.25581360000001

Altitudine:50

Portali di augmented reality: App: Wikitude, Canale: EduEDA