Brecht Bertolt
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Brecht Bertolt, nato nel 1898 ad Augsburg (Augusta - Baviera), è considerato il principale drammaturgo tedesco del Novecento, la cui produzione tatrale fu fortemente influenzato dall'Espressionismo e dalla visione filosofica marxista. Sviluppò la teoria del "teatro epico" per cui lo spettatore doveva mantenere una distanza critica, per poter riflettere sul contenuto dell'opera inscenata, attraverso un effetto di straniamento. Il teatro di Brecht offre una grande varietà di storie e casi umani, con rivisitazioni di drammi storici. Nel 1933, a causa delle proprie origini ebraiche, dovette emigrare in America, per evitare la persecuzione nazista. Si trasferì nuovamente in Germania, nel 1949, fondando a Berlino Est un proprio teatro, il "Berliner Ensemble", che divenne particolarmente famoso, in cui cercò di realizzare le proprie idee. Morì nel 1956 a Berlino. Le sue opere più importanti sono: "Tamburi nella notte" (1922), "L'Opera da tre soldi" (1928), "Ascesa e caduta della città di Mahagonny" (1929), "Santa Giovanna dei macelli" (1930), "La madre" (1932), "Poesie di Svendborg" (1934), "Madre Coraggio e i suoi figli" (1939), "L'anima buona di Sezuan" (1938-40), "Vita di Galileo" (1938-43), "La resistibile ascesa di Arturo Ui" (1941), "Il cerchio di gesso nel Caucaso" (1944-45), "Storie da calendario" (1949).