Arte cibernetica
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Arte cibernetica:
L'arte cibernetica è una corrente artistica che individua, nell'arte e nella pratica artistica, un sistema interattivo. Secondo Ascott, maggior esponente dell'arte cibernetica, alla base del processo artistico vi era l'interazione tra artista, opera e pubblico; l'arte non è più costituita da opere autonome o oggetti materiali, ma diventa un sistema cibernetico basato sull'interazione e sul feedback. Arte e società si integrano: lo spettatore diventa parte attiva nel processo creativo.
Personaggi:
I maggiori esponenti dell'arte cibernetica sono:
- Roy Ascott
- John Cage (precursore nel campo delle sperimentazioni musicali)
- Anna Couey
- Nicolas Schöffer (precursore)
- Nam June Paik
- Robert Adrian
- Woody e Steina Vasulka
Storia:
Le prime ricerche estetiche legate alla cibernetica vengono condotte in Europa durante la metà degli anni 50; sono del 1956 le prime opere del precursore di questa corrente: Nicolas Schöffer. L'arte cibernetica si sviluppa a pieno, a partire dagli anni sessanta; fondamentali sono le opere di artisti britannici come Ascott Roy, Bernerd Cohen, RB Kitaj e Steve Willats. Negli Stati Uniti questa corrente si svilupperà qualche anno in ritardo. Le prime produzioni di arte cibernetica furono legate soprattutto alla musica, con le composizioni di Cage John; solo in seguito alla commercializzazione delle apparecchiature video, negli anni sessanta, le sperimentazioni si estesero anche anche gli effetti visivi. L'arte sperimentale del XX secolo, con i suoi studi sulla temporalità, sull'interazione con il fruitore e con l'ambiente circostante, contribuisce alla convergenza che si andrà a stabilire tra arte e cibernetica.
Poetica:
Il punto di partenza di questa corrente artistica è la cibernetica, vista come un amalgama complesso di estetica, filosofia e scienza che fornisce un quadro concettuale per l'interpretazione dei fenomeni anche artistici. La cibernetica, essendo scienza di pura relazione può, infatti,fornire un punto di partenza per fare delle osservazioni sul mondo, per trovare delle connessioni tra eventi e oggetti. Le idee devono essere rese solide tramite il processo di creazione artistica, ma allo stesso tempo devono poter essere sempre e comunque soggette al cambiamento che avviene tramite processi di integrazione, interazione e feedback (fenomeno della retroazione). L'opera d'arte non è dettata esclusivamente dalla creatività dell'artista, ma anche dal feedback che questa produce nello spettatore e nella società in generale, l'arte diventa così un continuum di interazioni e di esperienze. La fisicità delle opere viene meno, perché il processo di creazione diventa processo comunicativo: l'opera non è più espressione univoca dell'intenzionalità dell'artista, essa diventa espressione dell'interazione tra spettatore e artista.
Il legame nato in questo periodo tre arte e cibernetica sarà alla base del legame, sempre più forte, che si andrà a stabilire, negli anni successivi, tra arte e nuove tecnologie. La pratica interdisciplinare, il processo di feedback e l'importanza della relazione tra opera, artista e spettatore, andranno a costituire una nuova concezione di arte.
Opere:
- 1956, Nicolas Schöffer, CYSP 1 : è la prima opera cibernetica della storia dell'arte; è una scultura che unisce luce, movimento e suono; grazie all'utilizzo di un un software, entra in costante relazione con l'ambiente circostante. Grazie alle informazioni rilevate dall'esterno, tramite fotocellule e microfoni, è in costante mutamento ed unisce quelli che sono i principi cibernetici di feedback e casualità circolare.
- 1952, John Cage, 4'33" [1]: il pezzo consiste in 4'33" di silenzio che spostano l'attenzione dello spettatore da ciò che sta facendo l'esecutore ai rumori dell'ambiente o da loro stessi prodotti.
Correlazioni:
Systems art, Arte generativa, Cyber Art: The Art of Communication Systems, Arte telematica, Cybernated Art, Net art
Bibliografia:
- Couey Anna 'Cyber Art: The Art of Communication Systems', in Matrix News, 1991, [2]
- Paik June Nam 'Cybernated Art', 1966, [3]