Balla Giacomo
"Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l'universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente." (Manifesto della "Ricostruzione futurista dall'universo", Giacomo Balla, Fortunato Depero, 1915)
Balla Giacomo pittore, protagonista del Divisionismo italiano e uno dei maggiori esponenti del primo Futurismo.
Biografia
Giacomo Balla nasce a Torino il 18 luglio 1871.
Attratto fin da piccolo verso le arti, studia violino e inizia a disegnare e dipingere da autodidatta.
Dopo aver frequentato una scuola serale di disegno e, per un breve periodo, l'Accademia Albertina (1891), nel 1895 si trasferisce a Roma, dove dipinge vedute e ritratti con tecnica tradizionale. Nel 1897 realizza alcuni dei suoi primi capolavori con tecnica divisionista, nelle quale è forte e presente l’influenza impressionista.
Nel 1900 soggiorna per circa sette mesi a Parigi per l'Esposizione Universale.
Ritornato a Roma, la sua forte personalità ed il suo carisma attirano diversi giovani pittori alla frequentazione del suo studio: Boccioni, Severini, Sironi. Anche Benedetta Cappa, futura moglie di Marinetti, sarà sua allieva.
Nei primi anni romani Balla si interessa a soggetti imbevuti di socialismo umanitario con quadri come Il mendicante (1902), Fallimento (1902), La giornata dell'operaio (1904).
Nel 1910 aderisce al Futurismo sottoscrivendo il Manifesto dei pittori futuristi e il Manifesto tecnico della pittura futurista, insieme a Boccioni, Severini, Russolo e Carrà, partecipando con Marinetti e con questi ultimi alla Mostra del Futurismo a Parigi nel 1912.
Tra il 1911 e il 1914 si dedica all’analisi ed alla rielaborazione creativa e originale di due temi cari al Futurismo: la velocità e il movimento.
In un primo tempo lo studio del movimento è affrontato in senso meccanico-strutturale, attraverso la sua scomposizione progressiva, come ad esempio in Bambina che corre sul balcone del 1912, nel quale è facile cogliere l’influenza degli studi coevi di cronofotografia e quelli fotodinamici di Anton Giulio Bragaglia. In un secondo momento, come verrà chiaramente enunciato successivamente nella Ricostruzione futurista dell'universo, Balla si dedica allo studio delle linee di forza essenziali. I suoi soggetti diventano le auto da corsa e i voli di rondine (1913-1914), attraverso le quali tenta di ritrarre la velocità in senso assoluto e astratto.
Parallelamente Balla continua la sua personale ricerca sulla rappresentazione del dinamismo, delle forme, della luce e dei colori : significativo il ciclo delle Compenetrazioni iridescenti nelle quali gli effetti della luce e della velocità sono ridotti all'ermetica purezza delle forme geometriche.
Nel 1912 si reca a Dusseldorf per decorare casa Lowenstein (incarico che concluderà nel 1914).
Nel 1913, i pieno rifiuto "passatista", dichiara che "Balla è morto" e mette all’asta tutte le sue opere figurative precedenti.
Affascinato dal Teatro Futurista partecipò come attore, scrittore paroliberista e scenografo agli spettacoli teatrali di Francesco Cangiullo ed a varie "Serate Futuriste".
Tra il 1914 e il 1915, in concomitanza con l’inizio della Grande Guerra, compone il ciclo delle Manifestazioni interviste, sulle quali continuerà a lavorare fino al 1918.
Nel 1915, con Depero firma il manifesto della Ricostruzione futurista dell'universo, uscendo dalla mera dimensione pittorica, approdando ad un concetto di arte totale. Realizza complessi plastici, sperimenta nuovi spazi nell’"arte postale", disegna vestiti, progetta e crea arredi, mobili e suppellettili per la sua casa e per quelle degli amici. Espone nelle principali città europee ed americane. Partecipò anche alle sequenze del film Vita futurista presenziando assieme a Marinetti alle riprese.
Nel 1917 disegna le scene per il balletto Feu d'artifice di Sergej Diaghilev con musica di Igor Stravinkij.
Nell'ottobre del 1918 pubblica il "Manifesto del colore", dove analizza il ruolo del colore nella pittura d'avanguardia.
Pur aderendo inizialmente al secondo futurismo marinettiano (firmando anche il Manifesto dell'aeropittura nel 1929), a partire dagli anni '30, pur non rinnegando le sue innovazioni artistiche del precedente ventennio, si allontana gradualmente dai futuristi per riavvicinarsi alla pittura figurativa "nella convinzione che l’arte pura è nell’assoluto realismo senza il quale si cade in forme decorative e ornamentali".
Muore a Roma il 01 marzo 1958.
Poetica
Nel suo periodo pre-futurista, il suo interesse per la fotografia, associato alla conoscenza del colore propria di impressionisti e divisionisti, lo porta ad analizzare la realtà attraverso tagli particolari, puntando su una irradiazione cromatica intensa e realistica, in grado di creare un’interazione emotiva forte fra opera e spettatore, tratto che contraddistingue sia le produzioni figurative che le opere successive dell'artista.
Con l'adesione al Futurismo ne adotta gli assunti dinamici, muovendosì però sempre in maniera fortemente indipendente (tanto da porsi su alcune tematiche anche in contrasto con gli altri futuristi). E' possibile leggere nelle opere di Balla un percorso che parte da un approccio positivista (senza mai scimmiottare la scienza), che si evolve progressivamente (sensazioni plastiche della realtà), approdando verso un pensiero magico-ermetico-teosofico, di matrice antroposofica e steineriana.
L'idea portante della poetica di Balla è quella di totalità, di inscindibile identità fra arte e vita, da intendersi come legge d'amore, di attrazione e di corrispondenze. L'opera non rappresenta quindi l'oggetto, ma la sua essenza (opera d'arte come "Presenza", "Oggetto" e "Azione").
Con il Manifesto della Ricostruzione futurista dell'universo si consolidano le istanze sinestetiche e cinetiche e viene sottolineato il carattere autonomo (nel significato di oggetto "somigliante solo a se stesso") dell'opera d'arte, che diventa nuova realtà, condensato nel concetto di Complesso Plastico "oggetti-sculture plastico-pittorici-motorumoristici di natura polimaterica che condensano percettivamente sensazioni visive, uditive, tattili" (cifr. Dizionario del Futurismo – voce "Complessi Plastici"). Viene promossa la posizione che vuole la dimensione estetica totalizzante e onnipresente, fulcro della formazione dell'identità dell'individuo, con l'obiettivo di promuovere un atteggiamento intellettuale libero e aperto al nuovo (come ben precisa Taiuti nel suo testo Corpi Sognanti, nel Manifesto viene indicata una funzione prostetica degli artefatti per la fruizione globale dell'esperienza estetica).
Si deve riconoscere all'artista ed a tutto il movimento futurista in genere la loro poliedricità, la volontà di creazione di prodotti polisemici, l'attenzione a quelli che adesso definiamo linguaggi di massa, visti come strumenti per vivificare l'arte e la società, agendo e sperimentando nei nuovi spazi della comunicazione.
Opere
Pittura e grafica
- Luna Park (1900)
- Autoritratto (1902)
- Fallimento (1902)
- La fidanzata al Pincio (1902)
- Polittico de I viventi: Il mendicante (1902)
- Polittico de I viventi: I malati (1903)
- Polittico de I viventi: Il contadino (1903)
- La giornata dell'operatio (1904)
- Polittico de I viventi: La pazza (1905)
- Lampada ad arco (datata 1909, ma collocabile intorno al 1911)
- Polittico Villa Borghese (1910-1911)
- Dittico di Villa Borghese (Paesaggio romano) (1910-1911)
- Serie delle Compenetrazioni iridescenti (dal 1912 al 1914)
- Bambina x balcone (Bambina che corre sul balcone) (1912)
- Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912)
- Le mani del violinista (1912)
- Ragazza che corre sul balcone (studi, 1912)
- Ragazza che corre sul balcone (1912)
- Velocità d'automobile (1912)
- Auto in corsa (1913)
- Auto in corsa. Velocità astratta (1913)
- Automobile + velocità + luce (1913)
- Automobile in corsa (1913)
- Dinamismo d'automobile (1913)
- Espansione dinamica+velocità (1913)
- Guinzaglio in moto (1913)
- I ritmi dell'archetto (1913)
- Linee andamentali+successioni dinamiche(1913)
- Linee andamentali+successioni dinamiche. Volo di rondini (1913)
- Plasticità di luci x velocità (1913)
- Ritmo + rumore + velocità d'automobile (1913)
- Velocità astratta(1913)
- Velocità astratta (è passata l'automobile) (1913)
- Velocità astratta + rumore(1913-1914)
- Velocità d'auto + luci(1913)
- Velocità d'automobile (1913)
- Velocità d'automobile (Velocità n.1) (1913)
- Velocità d'automobile + luce(1913)
- Velocità d'automobile + luce + rumore (1913)
- Velocità d'automobile + luci(1913)
- Automobile in corsa (1914)
- Il pianeta Mercurio passa davanti il Sole(1914)
- Mercurio che passa davanti il Sole(1914)
- Mercurio passa davanti il Sole(1914)
- Velocità+Paesaggio (1914 circa)
- Velocità astratta - L'auto è passata (1914 circa)
- Velocità astratta + rumore (1914 circa)
- Bandiere all'altare della patria (1915)
- Linee-forza del pugno di Boccioni (1915)
- Manifesto per la mostra alla Galleria Angelelli in Roma (1915)
- Velo di vedova + paesaggio (Corazzata + vedova + vento)(1916)
- Espansione di primavera (1918)
- Trasformazione forme spiriti (1918)
- S'è rotto l'incanto (1920)
- Sorge l'idea (1920)
- Scienza contro oscurantismo (1920)
- Decorazione delle sale del Bal Tik Tak - Roma (1921)
- Decorazione del soffitto della nuova Casa d'arte Bragaglia (1921)
- Pessimismo e ottimismo (1923)
- Numeri innamorati (1924 circa)
- Fiore futurista (1925)
- Balbo e i trasvolatori italiani (1931)
Cinema
- Vita futurista (film 1916 circa)
Teatro - Balletto - Musica - Arti Performative
- Macchina tipografica o Tipografia - Progetto di coreografia (1914)
- Macchina tipografica o Tipografia - Onomatopea rumorista (1914)
- Macchina tipografica o Tipografia - Bozzetto di costume (1914)
- Macchina tipografica o Tipografia - Bozzetto di scena (1914)
- Mimica sinottica o Primavera - Testo rumorista (1915)
- Mimica sinottica o Primavera - Costumi (1915)
- Mimica sinottica o Primavera - Bozzetta per l'intera scena(1915)
- Feu d'artifice - bozzetti di scena (1915-1916)
- Scenario plastico per il balletto "Feu d'artifice" di Igor Stravinskij - Teatro Costanzi - Roma 1917
Scultura
- Linee-forza del pugno di Boccioni (1915-1916)
Arredi e complementi d'arredo
- Progetto per una camera per bambini (1914)
- Studio d'arredamento per casa Lowenstein a Dusseldorf (1913 circa)
- Ciclo di arredi per la propria casa d'arte romana (1918-1919)
- Servito da colazione (1925)
Manifesti
- Manifesto dei pittori futuristi (1910)
- Manifesto tecnico della pittura futurista (1910)
- Il vestito antineutrale (1914)
- Ricostruzione futurista dell'universo (1915)
- La cinematografia futurista (1916)
- Manifesto del colore (1918)
- Manifesto dell'aeropittura (1929)
Parolelibere e testi teatrali
- Palpavoce (con F. Cangiullo - 1914)
- Partenza di Sironi da Milano (1914)
- Rumoristica plastica Baltrrr (1914-1916)
- Per comprendere il pianto (1916)
- Sconcertazione di stati d'animo (1916)
Musei
- Albright-Knox Art Gallery - Buffalo-New York
- Civica Galleria d'Arte Contemporanea - Raccolta Grassi - Milano
- Galleria Civica d'Arte Moderna - Torino
- Galleria Nazionale d'Arte Moderna - Roma
- Kunsthaus - Zurigo
- Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
- Musée National d'Art Moderne - Parigi
- Moderna Museet - Stoccolma
- Museo Teatrale alla Scala - Milano
- The Museum of Modern Art - New York
- Peggy Guggenheim Collection - Venezia
- Pinacoteca di Brera
- Stgedelijk Museum - Amsterdam
- Turske & Turske di Zurigo
Bibliografia
"Futurismo e futurismo", 1986, Gruppo Editoriale Fabbri
"Il Dizionario del Futurismo", 2001, Vallecchi (2 voll.)
"Casa Balla ed il futurismo a Roma. Catalogo", 1989, Poligrafico dello Stato
"Da Balla a Morandi. Capolavori dalla Galleria comunale d'arte modernae contemporanea di Roma. Catalogo della mostra (Gallarate, 6 marzo-5 giugno 2005)", 2005, Palombi
"Futurnatura. La svolta di Balla (1916-1920). Catalogo della mostra ( Milano, 1998-99)", 1998, Mazzotta
"Giacomo Balla", 1982, Edizioni Galleria Fonte d'Abisso
"Giacomo Balla 1895-1911. Verso il Futurismo", 1998, Marsilio
"Giochi di luce e forme strane di Giacomo Balla", 2006, De Luca Editori d'Arte
Benzi Fabio, "Balla" 2000, Giunti Editore
Benzi fabio (a cura di), "Giacomo Balla. Il futurismo fra arte e moda. Opere della Fondazione Biagiotti Cigna", 1998-99
Carollo Sabrina, "I futuristi", 2004, Giunti
Fagiolo Dell’Arco Maurizio, "Casa Balla: Un pittore e le sue figlie tra futurismo e natura", 1997, Marsilio
Fagiolo Dell’Arco Maurizio, "Futur-Balla. La vita e le opere", 1990
Fagiolo Dell’Arco Maurizio, "Giacomo Balla 1895-1911 : verso il futurismo", 1998, Marsilio,
Masoero Ada, Battaglia Olgiati Danna, "Dinamismo + luce. Balla e i futuristi. Catalogo della mostra (Milano, 13 ottobre-22 dicembre 2005)", 2005, Silvana
Masoero Ada, "Nel giardino di Balla. Futurismo 1912-1928", 2004, Mazzotta
Nigro Covre Jolanda, "Note su Balla e Boccioni", 2004, CLEUP
Webliografia
- File audio su Giacomo Balla
- Archivio della fototeca nazionale - Sono presenti materiali fotografici di opere dell'autore
- Estratto della monografia su Balla curata della Galleria Fonte d'Abisso
- Archivio della Scuola Romana
- Scheda su Balla a cura di Artdreamguide
- Risorse Internet sul futurismo in lingua inglese
- Documentazione in rete d'opere futuriste provenienti dalle più importanti collezioni private
- The Niuean Pop Cultural Archive - Sezione sul futurismo (in lingua inglese)