Hopper Edward
Biografia:
Edward Hopper nasce il 22 Luglio 1882 a Niach, nello stato di New York.
All’età di 18 anni entra nella New York School of Art e dopo il diploma si impiega come illustratore alla C.Philips & company, una agenzia pubblicitaria.
Fra il 1907 e il 1910 viaggia in Europa: A Parigi, dove ammira le opere di Degas, Londra, Amsterdam, Berlino; ma dal 1912 dipinge solo paesaggi americani.
La sua prima mostra, una collettiva con Robert Henry, si svolge a New York, all’ Harmonie Club.
Nel 1918 si apre a New York lo Whitney Studio Club, da subito il più vitale centro per gli artisti indipendenti e Hopper è fra i suoi primi membri.
Quì, due anni dopo espone 16 quadri ad olio dipinti a Parigi, ma sono le sue incisioni a destare interesse ed a essere premiate in varie occasioni.
Dal 1923 tuttavia abbandona l’incisione per dedicarsi completamente alla pittura e nel 1933 il Museum of Moderm Art di New York gli dedica la prima retrospettiva.
Nel 1950 anche il Whitney Museum gli dedica una retrospettiva ed in questo stesso anno partecipa alla prima riunione della rivista Reality.
Nel 1954 è eletto membro onorario dell’Istitute of Arts and Letters di New York e nel 1964 compie una fortunata seconda retrospettiva al Whitney Museum of American Art.
Nel 1965 gli viene conferita la laurea honoris causa da Philadephia College of Art e in questo stesso anno dipinge il suo ultimo quadro.
Muore il 15 maggio 1967 nello studio della sua casa newyorkese , all’età di 85 anni.
.- Nighthawsks,(sonnanbuli) è il più famoso quadro di Hopper. La scena si svolge di notte in un bar, ma è vista da fuori ed i protagonisti sono separati rispetto a chi guarda il quadro,da un ampia vetrina. La luce del bar illumina le pareti del locale ed esce fuori fin sulla strada. Chi sono l'uomo e la donna seduti al bancone ? Cosa stanno dicendo al barmann ? A cosa pensa l'uomo di spalle anch'egli seduto davanti al suo bicchiere ? Quest'opera più di altre ricorda il fotogramma di un film e la situazione rappresentata suggerisce una sceneggiatura cinematografica.
Opere principali:
Les Levoirs – 1907 .Railroad Train – 1908
Boat Landing – 1907
Railroad Train – 1908
Summer Interior – 1909
Squam Light – 1912 .
American Village – 1912
Tall Masts, Gloucester – 1912
New York Corner - 1912
Soir bleu – 1914
Girl at Sewing Machine – 1921
Night shadow - 1921
.Apartment Houses – 1923
New York Pavements – 1924
House by the Railroad - 1925
Sunday - 1926
Two on the Aisle – 1927
Automat – 1927
Lighthouse Hill - 1927
Night Windows – 1928
Adam’s House – 1928
My Roof - 1928
Chop Suey – 1929
Early Sunday Morning – 1930
The Barber Shop – 1931
.New York, New Haven and Hartford – 1931
Room in New York – 1932
Room in the Brooklin - 1932
Yawl Riding a Swell – 1935
House at Dusk - 1935
New York Movie – 1939
Ground Swell - 1939
.Cape Cod Evening - 1939
Office of Night – 1940
Gas - 1940
Girlie show – 1941
The Lee Shore - 1941
Nightawks – 1942
Summertime – 1943
Solitude - 1944
Summer Evening – 1947
Hight Noon - 1949
Cape Cod Morning – 1950
First Row Orchestra – 1951
Room by the Sea – 1951
.Morning Sun – 1952
Seawatchers – 1952
Hotel by a Railroad – 1952
Office in a Small City – 1953
Carolina Morning - 1955
Sunlight on Brownstones – 1956
Hotel Window – 1956
Four Lane Road – 1956
Western Motel - 1957
Sunlight in a Cafeteria – 1958
Excursion Philosophy - 1959
People in the Sun – 1960
Second Story Sunlight - 1960
A Woman in the Sun – 1961
New York office - 1962
Sun in the Empy Room - 1963
Chair Car – 1965
Two Comedians – 1965
.- Room in New York, (Camera a New York) pone l'attenzione sui rapporti fra le persone all'interno delle mura di un appartamento.La scena, vista da fuori, sbirciata da una finestra, si svolge di notte ed ha una atmosfera opprimente nel suo carattere familiare e quotidiano. Hopper rappresenta l'allegoria moderna della noia e dell'incomunicabilità.
Poetica:
Edward Hopper si impone come caposcuola dei pittori realisti che dipingevano la scena americana.
La sua pittura potentemente evocativa offre alla società statunitense degli anni 20- 40 uno spaccato di straordinaria suggestione combinando il realismo della visione con il sentimento struggente del paesaggio, degli oggetti, della persona.
Hopper dipinge immagini della città e della campagna, quasi sempre deserte, o interni dove si consuma un intima e malinconica solitudine, una profonda tristezza figlia della modernità, del progresso, della città.
Sotto una apparente oggettività e freddezza di descrizione, i suoi quadri esprimono il silenzio, l’atmosfera metafisica, l’incomunicabilità.
I personaggi di Hopper osservano il mondo dalla finestra di un anonimo appartamento, di un ufficio, dal finestrino di un treno, o sono osservati dalle vetrine di un bar.
Sono persone spesso sedute, che stanno in silenzio, con l’aria stanca e rassegnata, illuminate da un caldo sole che esalta i colori forzando il contrasto fra la dimensione naturale e quella artificiale.
Della luce, sia naturale che artificiale, Hopper è attento studioso, egli analizza meticolosamente come la luce del sole entra da una finestra, come esalti la facciata di un edificio, oppure come la luce di una stanza si propaghi fuori dalla finestra nel buio della notte.
Molte le opere che ricordano il cinema per il taglio dell’inquadratura del soggetto o per il formato allungato delle tele, come si trattasse del cinemascope
.Si ha talvolta l’impressione di trovarsi di fronte alle immagini della macchina da presa, del resto Hopper fu fin da giovane attento cultore del cinema e del teatro e il suo stesso affrontare la progettazione di un dipinto rivela affinità con la messa in scena del set cinematografico.
Le reciproche influenze fra il cinema americano e i dipinti di Hopper sono molte e innegabili.
Un maestro dello schermo come Hitchock si mostrò particolarmente influenzato dalle realizzazioni del pittore, prendendo spunti per i film "La finestra sul cortile" e “ Psyco “ dove la casa del protagonista ricorda chiaramente quella raffigurata da Hopper nel 1925 in House by Railroad.
Hopper non ha mai nascosto la sua grande ammirazione per uno dei maggiori esponenti della tradizione pittorica americana, Thomas Eakins ( 1844 – 1916 ) , che introdusse in patria la lezione realistica della pittura francese, e il pittore dimostra di aver studiato a fondo le opere di Eakins, specialmente alcuni dipinti dedicati alle gare di canoa.
Hopper ha dipinto volentieri anche il mare, i fari, le barche con le vele gonfie di vento: tutte opere che emanano luce solare, che evocano profumi di brezze marine che traducono in trasparenti cromie il piacere fisico dell’artista per le lunghe estati trascorse nella natura.
Mentre l’informale si imponeva negli anni cinquanta come tendenza artistica dominante, Hopper ed altri protagonisti della pittura statunitense, difendevano il realismo come espressione artistica che meglio incarnava la loro visione del mondo, considerando falsa molta della pittura contemporanea di allora.
.- New York Movie, (Cinema a New York) ci mostra come per Hopper lo spettacolo non sia solo quello propriamente detto, ma anche quello rappresentato dalle pause fra un tempo e l'altro di un film, dalle azioni che si svolgono intorno al luogo dello spettacolo. La ragazza assorta nei suoi pensieri, disinteressata al film che ha ascoltato decine di volte tutte le sere,si contrappone fortemente al pubblico perso nel buio della sala, così lontano da lei. Ancora incomunicabilità fra chi fruisce il cinema come evasione e chi trovandosi in un luogo di lavoro, lo subisce attendendo la fine del film per tornarsene a casa.
Musei:
Columbus Museum of Art - Ohio. Stati Uniti d’America.
Whitney Museum of Americart – New York. Stati Uniti d’America.
Indianapolis Museum of Art – Indianapolis. Stati Uniti d’America.
Museum of Modern Art – New York. Stati Uniti d’America.
Museum of Fine Art – Boston . Stati Uniti d’America.
Wichita Art Museum – Kansas . Stati Uniti d’America.
Museum of Fine Arts – Dallas . Stati Uniti d’America.
- In Office at Night,(Ufficio di Notte ) Hopper rappresenta una scena intima in uno spazio pubblico. Fra i due personaggi si intuisce una tensione sessuale rafforsata dal vestito attillato che lascia vedere le prorompenti forme della donna e dalla macchia di luce sulla parete che tocca entrambe le figure. La finestra e la porta sono aperte e tutta la scena è presumibilmente visibile dalle finestre degli edifici di fronte.
Bibliografia:
W. Schmied “Edward Hopper – Portraits of America “ New York. 1999
G. Levin “ The watercolors of Edward Hopper “ New York . 1999
R. Hobbs “ Edward Hopper “ New York . 1987
G. Levin “ Edward Hopper as Illustrator “ New York. 1979
L. Goodrich “ Edward Hopper Exhibition and catalogue “ New York . 1964