Avanzini Gianpiero
Firenze, 31 maggio 1917 – 22 febbraio 2005
Ha iniziato studi letterari, si è dedicato in seguito alla pittura. Aderisce a “Nuova Corrente” a Firenze nel 1962-63. Nel 1964 fonda con Vinicio Berti, Bruno Pecchioli ed altri artisti fiorentini il raggruppamento “Segno Rosso” per il quale ha anche l’occasione di intervenire con scritti teorici. E’ socio fondatore dello “Studio d’Arte il Moro”, Firenze 1970. Aderisce al Manifesto “Nascita di una morfologia costruttiva”, Firenze 1972. La sua attività più incisiva coincide con quella promossa dal gruppo di artisti de “Il Moro” nei primi anni dalla fondazione del medesimo. Ha allestito alcune personali, ha partecipato a numerose mostre collettive.
“[…] Avanzini, ad esempio, scuota la sua forma – in questo senso veramente archetipa – sottoponendola quasi ad una costante rogatoria, non si lascia prendere dal proprio oggetto; le sue figure perdono anche quel minimo di potere di intimidazione che hanno in quanto forme organizzate in momentaneo, raggiunto equilibrio. L’interesse, infatti, che le accende e le brucia è portato più sulla loro apparenza, sul loro gioco di percezioni che mettono in moto, con un’intenzione demistificatoria. […] In un suo quadro, infatti, dopo averci mostrato una progressione centrifuga di cubi germinati dalle quattro forme quadrate centrali (progressione che ha quasi la leggerezza e la precarietà di una figurazione simmetrica del caleidoscopio) ed averceli anche presentati pronti a leggersi a rovescio. […]”
Un’ipotesi morfologica (Miccini)