Dal weblog didattico al podcast didattico
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Descrizione:
1.1 La Direzione Generale per i Sistemi Informatici e lâÃÂÃÂintroduzione di progetti scolastici sul weblog e sul podcasting
AllâÃÂÃÂinterno della pubblicazione sia cartacea che on-line della Direzione Generale per i Sistemi Informativi (DGSI) curata dal Ministero dellâÃÂÃÂIstruzione, dellâÃÂÃÂUniversitÃÂàe della Ricerca (MIUR), sono presenti vari progetti di innovazione tecnologica rivolti a tutti i cicli scolastici. Tali progetti intendono evidenziare il passaggio avvenuto negli ultimi anni da una âÃÂÃÂSocietÃÂàdellâÃÂÃÂInformazioneâÃÂàad una âÃÂÃÂSocietÃÂàdella ConoscenzaâÃÂÃÂ. Attraverso le nuove tecnologie, strumenti per consentire a chiunque di essere cittadino attivo e consapevole nella Rete e nella realtÃÂàdi tutti i giorni, si diffondono le Tecnologie dellâÃÂÃÂInformazione e della Comunicazione (TIC). Esse assumono un ruolo determinante allâÃÂÃÂinterno dellâÃÂÃÂistruzione perchÃÂé i singoli studenti hanno sia la possibilitÃÂàdi partecipare attivamente al processo educativo, che la possibilitÃÂàdi realizzare lâÃÂÃÂapprendimento in modo collaborativo.
Nei primi anni del 2000 prendono piede due nuove metodologie tecnologiche: il weblog prima e il podcasting dopo; alcune sperimentazioni di queste tecnologie sono citate allâÃÂÃÂinterno della pubblicazione della Direzione Generale per i Sistemi Informativi (DGSI) del 2006 perchÃÂè vengono oggi utilizzate nella didattica scolastica.
Un progetto importante nato con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione, dell'UniversitÃÂàe della Ricerca (MIUR) ÃÂè Edid@blog: basato inizialmente sulla realizzazione di weblog e in seguito su quella di podcast, pensati per dare alle scuole l'opportunitÃÂàdi sperimentare nuovi modi di documentare, comunicare, collaborare e fare didattica senza che sia necessario padroneggiare linguaggi di programmazione, perchÃÂé sarÃÂàsufficiente conoscere un poâÃÂàdi videoscrittura e qualche altra semplice risorsa.
Le caratteristiche di semplicitÃÂÃÂ , versatilitÃÂÃÂ e personalizzazione delle tecnologie utilizzate sulla piattaforma di Edid@blog ne fanno uno strumento di grande interesse per la didattica scolastica.
I docenti possono usufruire degli strumenti offerti da Edid@blog per allestire ambienti dâÃÂÃÂapprendimento che favoriscono gli allievi nei processi cognitivi. Possono inoltre migliorare la documentazione del lavoro scolastico, la comunicazione tra scuole, famiglie e territorio, la riflessione pedagogica, la collaborazione e la diffusione delle esperienze.
Il grande vantaggio dei weblog e dei podcast consiste nel fatto che per fruire di queste tecnologie non occorre essere costantemente online, quindi anche allâÃÂÃÂinterno delle scuole dove la disponibilitÃÂàdelle risorse e delle infrastrutture tecnologiche non ÃÂè ottimale e anche per i docenti meno esperti, sarÃÂàpossibile lâÃÂÃÂaccesso a tali tecnologie.
1.2 Dal weblog didattico al podcast didattico
NellâÃÂÃÂarticolo intitolato: Da Edid@blog una piattaforma per fare podcast a scuola. In arrivo programmi radio didattici trasmessi via web, ÃÂè possibile comprendere che oltre agli edu-blog, âÃÂÃÂdiari onlineâÃÂàper condividere le esperienze e organizzare le attivitÃÂàscolastiche, arrivano anche gli edu-podcast, programmi radio didattici e non solo, trasmessi via web. Il nuovo Edid@blog, presentato il 28 Aprile 2006 a Genova dal Ministero dellâÃÂÃÂIstruzione, dellâÃÂÃÂUniversitÃÂàe della Ricerca (MIUR) in collaborazione con lâÃÂÃÂistituto âÃÂÃÂNino BergeseâÃÂàdi Genova e la Direzione scolastica regionale della Liguria , ÃÂè diventato un progetto sempre piÃÂù grande e piÃÂù sofisticato e questo ha portato allâÃÂÃÂinnovativa proposta di utilizzare i podcast nelle scuole. AllâÃÂÃÂinterno del progetto Edid@blog infatti, ÃÂè stata approfondita la sezione video chiamata E-didateca che offre un supporto ai docenti per progettare e realizzare video e podcast allâÃÂÃÂinterno di una classe.
E-didateca nasce dall'esigenza di rendere visibile e disponibile il patrimonio di software e/o di materiali multimediali, prodotti dalle scuole per la didattica e la formazione, un patrimonio ricco di esempi e soluzioni di integrazione didattica delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC).
La sezione video, con il supporto tecnico di Apple intende offrire un sostegno alle scuole che vogliono impiegare questo strumento in ambito didattico.
Francesca Burgos, coordinatrice scientifica del progetto E-didateca, ha spiegato che il valore didattico del podcasting, paragonabile ad una radio che si puÃÂò ascoltare dove, quando e come si vuole, ÃÂè di unâÃÂàimportanza notevole.
In unâÃÂàintervista estrapolata dal portale Sophia.it, Francesca Burgos afferma: <<Le valenze didattiche sono legate al tipo di tecnologia: l'uso dell'oralitÃÂàÃÂè diverso dalla scrittura. I podcast sono ad esempio particolarmente adatti allo studio delle lingue: pensate al vantaggio di poter avere una banca dati con risorse in lingua originale. Inoltre nel podcasting non ÃÂè importante tanto l'ascolto, quanto la creazione del podcast, che implica lo sviluppo di capacitÃÂàdi esprimere in sintesi e con chiarezza quello che si ÃÂè imparato. Il compito degli insegnanti ÃÂè motivare i ragazzi allo studio e indicare le fonti a cui attingere. Le esperienze realizzate hanno dimostrato che il podcasting ottiene ottimi risultati anche nelle scuole in cui non c'ÃÂè grande abitudine allo studio sui testi e all'oralitÃÂà>>.
Il podcasting dunque offre un contributo specifico all'insegnamento e all'apprendimento perchÃÂé integra strumenti digitali e strumenti analogici in un unico ambito caratterizzato:
a) dalla mobilitÃÂÃÂ personale,
b) dalla formazione di una vera e propria comunitÃÂÃÂ di apprendimento,
c) da un supporto estremamente ampio alla disabilitÃÂÃÂ .
A differenza di un sito web e di un blog, il podcast non puÃÂò essere considerato come un semplice raccoglitore di molteplici contenuti e risorse, perchÃÂé il suo scopo principale ÃÂè quello di consentire un facile aggiornamento dei contenuti concepiti come episodi.
Gli episodi, posti in successione nel tempo e composti da una struttura narrativa, saranno correlati da un filo conduttore che darÃÂÃÂ loro una sorta di continuitÃÂÃÂ .
AllâÃÂÃÂinterno di un podcast didattico, le risorse per apprendere diventano maggiori rispetto a quelle di un blog didattico, perchÃÂé in un podcast possono essere inseriti, non solo immagini e testi, anche opuscoli impaginati in pdf, link a pagine web per creare trasmissioni radio online, tg, film, documentari, video creativi, clip musicali e tecnici, o ancora videotutorial, cicli di lezioni, dispense a puntate e fumetti.
Un edu-podcast gestito da studenti e insegnanti di una scuola dovrebbe essere caratterizzato da un piccolo palinsesto delimitato da uno specifico campo culturale. Se per esempio la scuola avesse intenzione di veicolare tutte le lezioni di tutte le materie (cosa per altro molto improbabile), non
sarebbe affatto utile inserire quelle stesse materie allâÃÂÃÂinterno del podcast, perchÃÂé ogni iscritto riceverebbe continuamente aggiornamenti ai quali non sarebbe interessato.
Occorre infatti realizzare dei Podcast e basarli su una coerenza interna in modo tale che il fruitore abbia chiaro sia lâÃÂÃÂaspettativa culturale che il preciso flusso di informazioni.
Francesca Burgos, mettendo in evidenza lâÃÂÃÂobiettivo di Edid@blog afferma:
<<Tecnicamente il podcasting ÃÂè semplice e non richiede che un computer e un microfono. L'obiettivo di Edid@blog ÃÂè offrire un servizio in ambiente protetto e sulla piattaforma indicheremo i programmi da scaricare gratuitamente dalla rete >>.
Secondo una stima recente (aprile 2007), i podcast presenti in Italia hanno raggiunto il numero 814, quelli perÃÂò attivi e costantemente aggiornati sono 253. Nelle innumerevoli categorie presenti nellâÃÂÃÂelenco dei podcast italiani, la categoria âÃÂÃÂIstruzioneâÃÂàconta 68 podcast didattici.
1.3 Il significato di weblog
Il termine weblog ÃÂè stato creato da John Barger nel dicembre del 1997. La versione tronca blog ÃÂè stata creata da Peter Merholz che nel 1999 ha usato la frase "we blog" nel suo sito, dando origine al verbo "to blog" (ovvero: bloggare, scrivere un blog). Attraverso i blog la possibilitÃÂàdi pubblicare documenti su Internet si ÃÂè evoluta da privilegio di pochi (universitÃÂàe centri di ricerca) a diritto di tutti (i blogger, appunto). I blog hanno anche alcune somiglianze con i wiki, nel modo in cui vengono gestiti gli aggiornamenti, favoriti i commenti dei lettori e stimolate le nascite di community. Nel gergo di Internet, un blog ÃÂè un diario in rete. Il termine blog ÃÂè la contrazione di web log, ovvero "traccia su rete". Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; nel 2001 ÃÂè divenuto di moda anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog. (estrapolato da http://www.wikipedia.it)
1.4 Il significato di podcast
Podcasting ÃÂè un neologismo basato sulla fusione di due parole: iPod (il popolare riproduttore di file audio MP3 di Apple), e broadcasting. Il termine nacque quando l'uso dei feed RSS divenne popolare per lo scambio di registrazioni audio su computer, palmari, lettori di musica digitale e anche telefoni cellulari. RSS ÃÂè lâÃÂÃÂacronimo di RDF Site Summary ed anche di Really Simple Syndication, uno dei piÃÂù popolari formati per la distribuzione di contenuti web; RSS definisce una struttura adatta a contenere un insieme di notizie, ciascuna delle quali sarÃÂàcomposta da vari campi (nome autore, titolo, testo, riassunto, ...). Quando si pubblicano delle notizie in formato RSS, la struttura viene aggiornata con i nuovi dati; visto che il formato ÃÂè predefinito, un qualunque lettore RSS potrÃÂàpresentare in una maniera omogenea notizie provenienti dalle fonti piÃÂù diverse. Pare che il termine podcasting sia comparso per la prima volta il 12 febbraio 2004 in un articolo del giornalista Ben Hammersley sul The Guardian intitolato "Audible revolution". Uno dei pionieri di questo sistema ÃÂè invece Adam Curry, Video Jockey della MTV americana. Il nome fu primariamente associato al solo scambio di file audio, ma l'uso delle tecniche RSS al fine di condividere file video, iniziate giÃÂàdal 2001, fece estendere il suo significato anche allo scambio dei file video, pur non avendo alcuna relazione etimologica con essi. Nel dicembre 2005, il dizionario americano New Oxford ha dichiarato Podcasting "parola dell'anno", definendo il termine come "registrazione digitale di una trasmissione radiofonica o simili, resa disponibile su internet con lo scopo di permettere il download su riproduttori audio personali". Il termine ÃÂè, in realtÃÂà, improprio, visto che nÃÂé per il podcasting, nÃÂé per il successivo ascolto dei file sono strettamente necessari l'utilizzo di iPod o una trasmissione tradizionale (broadcasting). L'associazione con iPod nacque semplicemente perchÃÂé in quel periodo il lettore audio portatile ideato e prodotto da Apple era estremamente diffuso. Il termine ÃÂè stato spesso criticato poichÃÂé darebbe meriti ingiustificati alla Apple nello sviluppo della tecnologia del podcasting. Per questo motivo si ÃÂè cercato di renderlo "neutro", utilizzandolo come acronimo di "Personal Option Digital Casting" (il primo ad averlo fatto sarebbe Doc Searls nell'articolo "DIY Radio with PODcasting"). La confusione sull'origine del termine si ÃÂè perciÃÂò diffusa, anche alcune importanti testate giornalistiche italiane come Il Corriere della Sera, La Repubblica, la RAI, hanno commesso l'errore di trovare l'etimo nel suddetto acronimo: ÃÂè invece ormai internazionalmente accettato che il termine derivi dal nome del supporto della Apple. Il podcasting ÃÂè un sistema che permette di scaricare in modo automatico e in qualsiasi momento documenti audio, video o testuali (in formato pdf, mp3 o altro) chiamati podcast, utilizzando un programma ("client") generalmente gratuito chiamato aggregatore o feeder. La risorsa podcasting viene salvata nella memoria di un dispositivo per la riproduzione, ÃÂè quindi asincrona, off-line e nomadica. Un podcast ÃÂè perciÃÂò un file audio, video o testuale, messo a disposizione su Internet per chiunque si abboni ad una trasmissione periodica e scaricabile automaticamente da un apposito programma. (estrapolato da http://www.wikipedia.it)
Bibliografia:
Camussone P.F., Informatica, organizzazione e strategia, Edizioni McGraw Hill libri Italia, Milano 2000
Webliografia:
http://www.scuolaer.it/page.asp?IDCategoria=129&IDSezione=380&ID=73599
http://www.edidateca.it/edidablog/index.html
http://www.audiocast.it/podlist
http://www.pubblica.istruzione.it/innovazione/index.shtml
http://www.pubblica.istruzione.it/innovazione/progetti/weblog.shtml