La nuova intelligenza
Autore:
Andrew Ross
Tratto da:
Reading Digital Culture, 2001, di Trent David
Titolo Originale:
The New Smartness
Traduzione di:
Bano Gilda
Anno:
1998
Titolo del brano tradotto in lingua italiana
La nuova intelligenza
La nuova intelligenza
Andrew Ross, “La Nuova Intelligenza”, in Gretchen Bender e Timothy Druckery, ed., La cultura sull’Orlo: Le ideologie della Tecnologia” (San Francisco: Bay Stampa, 1998), pp. 329-41.
Andrew Ross è il Direttore del Corso di laurea in Studi di Programmazione presso la New York University, in America. Egli è il co-editore di Technoculture (Minnesota, 1991) e l'autore di una serie di Cronache Celebrative: La vita, La lLibertà, e il Perseguimento di valori Immobiliari in Disney New Town (Ballantine, 1999). Critico della retorica e della cibercultura, Ross afferma in questa selezione che sebbene la tecnologia può fornire a noi una grande quantità di informazioni, ciò non dovrebbe essere confusa con la saggezza.
Questo è un fatto che accade sempre in un mondo in cui le persone sono state sempre avvertite di non essere troppo intelligenti e in gamba per i loro beni: pantaloni eleganti, collezione elegante, strade forti, vestiti eleganti, supersvelti, ragazzi intelligenti, diventare intelligenti, uomo intelligente, donna intelligente, se tu sei così intelligente e in gamba allora...
Questo è il modo in cui tanta gente ricorda che l’intelligenza si acquista virtualmente con ogni cosa con cui si entra in contatto: con edifici forti, strade solide, carte e droghe stupefacenti, farmaci intelligenti, bevande e alimentazioni forti, bar eleganti, cucine intelligenti, denaro, sensori intelligenti, software e armi intelligenti, automobili velocissimi, finestre intelligenti, le attive pagine gialle (ogni cosa ma presidente intelligente.
Se si consulta il dizionario dell'Oxford di lingua inglese, vedrete che il termine "intelligente" ha attraversato non poche modifiche semantiche, ma la maggior parte sarebbe d'accordo sul fatto che in questi ultimi anni la parola ha acquistato il suo vero significato, ed è attualmente la più attiva delle parole ronzate nel linguaggio volgare che abbraccia un serbatoio di riflessioni, agenzie di pianificazioni governative, manifestazioni della Nuova Generazione, e promotori di nuovi ristoranti e discoteche. Il termine ora indica la parola oggettiva, invece prima è stato trattato in termini di una qualità esclusivamente soggettiva. Data la recente attribuzione di intelligenza per la segmentazione, si è tentati di considerare se questo spostamento semantico non registra addirittura un significativo cambiamento nell’ideologia della tecnologia. Nelle pagine che seguono, vorrei discutere su questa proposta, e considerare come l nostri atteggiamenti verso la nuova intelligenza possono incidere sulle versioni del Nuovo Ordine Mondiale che sono attualmente usati nella scrittura a mano e prodotte nella fase dei media globali.
Era naturale usare questo termine solo per l’umanità- e anche alcuni animali: cani intelligenti, castori svelti, le volpi intelligenti (i delfini, naturalmente, non sono svelti, loro sono “intelligenti” – come gli uomini). Ma non è stato sempre una buona cosa per l'uomo l’essere intelligente, specialmente per quanto riguarda una razza o sesso sbagliato, in questo caso venivi automaticamente considerato troppo intelligente per il tuo bene. L'attribuzione di intelligenza è stato tanto un modo di regolazione sociale potenziale di cervelli - un modo di tenere le persone al loro posto - quanto un modo di reclutare solo il giusto tipo di intelligenza nativa per Dio, per il paese e Dow Jones.
Esso riflette anche sulla tradizione di anti-intellettualismo che è spesso pensato di essere tipica per la cultura nordamericana. Dopo tutto, l'anti-intellettualismo trae la sua validità molto dal basso, dalla paura del populista per quanto riguarda l'autorità di un elite colta, in quanto il suo potere deriva da sopra, da un antagonismo di classe aziendale alla tradizionale sfida della sinistra - intellighenza liberale. In aggiunta, l'anti-intellettualismo è spesso impiegato nello stesso modo in cui l'accusa di anti-americanismo, o addirittura di antisemitismo, viene utilizzato per escludere dei progetti pregiudicati secondo l’opinione della maggioranza. Il risentimento di intellettualismo non è una specie di ignoranza intollerante della popolazione americana; da un lato, si tratta di una convincente risposta popolare a una storia materiale di privilegio elitario; dall'altro, è più o meno il risultato di una struttura di conflitti tra frazioni delle regole della parte elleta.
Svelto vs intelligente
E’ combiato qualcosa in questa equazione anti-intellettuale con l'avvento dell’intelligenza automatizzata in forma di oggetti svelti? Alla luce di tutto ciò, il risentimento populista non si è dissoluto e allora la forza della passione del governo dalla parte eletta regna in silenzio, o include l’intelligenza. Che cosa è successo, in teoria, è che l’obbiettivo dell’umanità è diventato più un alternativa principale dell’intelligenza, sicché difficile a sostituire, eccetto che nell’utopico corporato Mondo della pubblicità aziendale dell’Wayne. Ora, non ci può essere nulla di nuovo in questo: dopo tutto, si può dire semplicemente che i macchinari svelti ormai fanno parte della nuova cultura alta, della nuova cultura di sorveglianza, del nuovo sistema normativo che porta le persone a loro aggio e il reggimento delle ore di lavoro. Ad esempio, vi è sempre una buona ragione per i lavoratori di essere sospettosi dell’intelligenza automatizzata, programmando ogni momento per i loro bisogni personali e di essere parte di quel popolo, quella gente che è abituata a prendere delle decisioni e dare ordini.
Così, si potrebbe anche dire che questo macchinario forte è semplicemente un modo dell’ appropriazione di conoscenza alla classe sociale, più o meno nello stesso modo dell’industria tecnologica (IT), il cui approccio è quello del conoscere –come degli artigiani e degli operai semiqualificati. Perché preoccuparsi con questi intellettuali, quando i processi dei macchinari sono in grado di fornire il loro prodotto mentale in modo più efficiente e senza questa serie di ricadute sociali? La storia dello sviluppo del sistema e del processo d’informazioni è manifestata con l'aumento dei professionisti- della classe dirigente, in questo secolo. Tra le altre cose, entrambe le tecnologie dell'informazione e della classe dirigente-professionale sono istituzioni di informazione per stabilire e controllare i piani funzionali dell’ampia categoria di Gramsci, categoria di "intellettuali" - tutti coloro che usano le parole, le statistiche, le conoscenze o competenze per organizzare e formare attività umane. Il risultato è una tecnocrazia ampiamente radicata, che comanda una vasta base di risorse umane e di mezzi elettronici, e che gode del sostegno di una ideologia pervasiva di soluzione-problematica e regole-guida di esperienza e competenza.
La nuova intelligenza è nativa per il tecnocrate stile della casa. Il concetto svelto, dopo tutto, non ha il significato di intelligente, e tanto meno intellettuale. Svelto è uguale all'intelligenza che è economicamente efficiente, progettista-responsabile, amichevole e obbediente al suo programmatore di disegni e modelli. Nessuna delle qualità, in altre parole, che noi associamo al libero pensiero intellettuale. Questo è il motivo alla base dei dibattiti nella psicologia cognitiva riguardo alla verità del fatto che i computer potrebbero giocare a scacchi così bene, e in modo creativo, che uguale agli uomini. E' stato ipotizzato che, dal momento che il gioco degli scacchi è un gioco per gli intellettuali, i computer che potrebbero giocare, potrebbero anche sostituire l’intelletto umano. Al contrario, è chiaro che cosa è accaduto veramente, è stata formata l’intelligenza artificiale (AI) per i giochi di battaglia, dove ogni scacco rappresenta la civiltà. Qual è la vostra opinione della guerra fredda tra U.S.A e i grandi maestri del regime Sovietico? Sicuramente non è un gioco di scacchi. Il punto principale dell’AI non è di stimolare l’intelligenza umana, e non lo sarà mai :il punto chiave è quello di creare un contesto più obbediente, privo di scrupoli, non nevrotico, e una fora anatomica corretta dell’intelligenza.
In breve, quindi, è giusto dire che la grande tradizione dell’anti-intellettualismo, come l’ho descritto qui, ha influenzato in modo pauroso la nuova generazione degli intelligenti. Infatti, AI e IT sono stati degli strumenti nell’appropriazione della conoscenza, della classe-sapiente in assenza del materiale, sostituendo questa classe. Questa strategia - in sostituzione di quello che Alvin Toffler ha chiamato "cognitariato" - è il logico risultato di un ordine postindustriale che è guidato e mantenuto mediante il controllo o la razionalizzazione della produzione, distribuzione e consumo di un informazione giusta. Di conseguenza, quello che abbiamo visto è un concomitante aumento del livello di tecnica da parte degli intellettuali e degli esperti che con la giusta attenzione guardano i loro capitali culturali accumulati e trasferiti in "conoscenze di base", per la preparazione di una società più completa ed amministrata.
Per quanto riguarda l'altro lato del movimento anti-intelletualista, non c’è stato un marcato aumento della minima educazione del tipico modello classico di incolpare la vittima. La prescrizione qui dominante sembra essere questa: le macchine diventano intelligenti, gli uomini silenziosi. Questa tendenza, è stata aggravata con l'ultimo cerchio della nazionale isteria dell’educazione relativo ai giapponesi e i tedeschi, i nuovi rivali della guerra-commerciale, minaccia di ricevere il panico scolastico che seguì il lancio della Sputnik nel 1957. Non ci vuole molto a notare che le norme, quasi per definizione, sono in calo. Noi raramente vediamo qualcuno, meno di tutti nell’ambito dell’educazione, notiamo con Gusto che "le norme sono in aumento!" Questo non vuol dire di sorvolare sulla creazione della postindustria di una conoscenza gerarchica, non avendo l'accesso della struttura di informazione. Al contrario, bisogna riconoscere che ciò che è percepito come "silenzioso" è un effetto di questa gerarchia, non la sua causa.
Se vogliamo parlare del silenzio, andiamo a prendere spunto dalle macchine stesse, anche se le cose stanno diventando più intelligenti, è anche vero che sembrano un po’ mute. Tutte le macchine intelligenti in questi giorni si hanno in molte scatole silenziose, contenitori poco comunicativi che sembrano dire niente circa il loro contenuto. L'epoca d'oro del design industriale, almeno da un lato prospettico, sembra essere già andato. Al contrario di quei giorni in cui la progettazione di un oggetto era un elegante commento per la sua funzione, la maggior parte delle informazioni della tecnologia oggi è - cosa? Un circuito piatto all'interno di una scatola generica apparentemente senza nessuna forma espressiva. Questo è ciò che succede quando si sviluppano le tecnologie mentali.
Le scatole vanno, queste tecnologie non hanno più nemmeno bisogno di camuffare il loro scopo, come, ad esempio, il Tardis poliziotto nel Dr. Chi serie televisive, o per pubblicizzare il fascino della loro inaccessibilità, come nel film del 2001: Lo Spazio Odissea. Oggi la scatola muta è essenzialmente un controllo di bordo per la regolamentazione dei processi che non possono essere fisicamente rappresentati come le azioni nello spazio geografico o lineare del tempo. La prevista obsolescenza di queste macchine non è più soggetto a codici esterni di stile e gusto - ciò che potrebbe essere chiamato il "Principio di Detroit." L’obsolescenza oggi è disciplinata dalla legge generazionale di intelligenza, contenuta nel chip intelligente, avendo fato dei progressi veloci. Di conseguenza, l'estetica della macchina è ancora in qualche modo determinata dagli oggetti, dal loro vivere, come noi, in una bassa economia. La differenza è che l'intelligenza computazionale non è completamente inerte, e questo ci porta a pensare che l'informazione e la memoria si possono recuperare, trasferire e ricostruire nei modi che hanno messo in discussione la nostra profonda convinzione della eventuale morte delle macchine. La scatola muta non è poi una mascherata di inerzia, si tratta di un superbo spettacolo di neutralità in un mondo di oggetti dove le regole, le leggi fisiche incidono appena sui processi trascendenti nascosti all'interno della scatola. A questo proposito, la silenziosità della scatola è espressiva, e non del contenuto, ma delle intenzioni dei loro creatori, che con arroganza guardano le loro creazioni come una specie di una forma di vita nuova e superiore.
Nella produzione- umana l’aggettivo mondiale- è spesso chiamato "seconda natura" è più intelligente e, inversamente, meno inerte, allora che cosa dire su questo nostro atteggiamento verso il primo mondo della natura? Per tutta una serie di buone ragioni, è stato pensato per un po’ di tempo che nei termini lasciati a noi per mezzo secolo dall’eredità dei Lumi del materialismo scientifico della legalità inglese, il mondo naturale è come un meccanismo inerte il cui funzionamento potrebbe essere programmato dagli umani solo per il loro uso. Come la maggior parte dei lettori di questo saggio saprà probabilmente riconoscere, l’umanesimo è un idea connettiva per quanto riguarda il nostro punto di vista, e non si deve essere un attivo eco-guerriero nelle file della Prima Terra! e tutto questo per capire perché.
Risposte alternative
Allora quali sono oggi le risposte alternative alle tradizioni corruttive dei pensieri umanistici? Posso pensare almeno tre – il radicalismo umano, il radicalismo tecnologico, il radicalismo ecologico, - nel resto del capitolo tratterò brevemente ogni argomento e le sue caratteristiche.
Il radicalismo umano
La prima forma di questi movimenti umani potenziale è spesso associata con la Nuova Generazione, ma che nello stesso modo si può dire di abbracciare la ampia creatività dei pionieri nel settore delle tecnologie, come la realtà virtuale. Questi movimenti sono dedicati alla ricostruzione, al potenziamento, al miglioramento e all'umanesimo, che impiegano le tecnologie per la costruzione di una nuova specie, la Prima Suggestione include il fatto che sarà libera - finalmente libera - dalle catene della Natura. Sia che si tratta di sfruttare il potenziale inutilizzato del DNA umano in biocomputer o massimizzare i neuroni inutilizzati che costituiscono, secondo le stime, il 90 per cento della capacità del cervello, l'obiettivo è quello di invertire l'entropia e di usciere in un salto evolutivo per la specie.
Tutti questi obiettivi sono più articolati rispetto ai circoli del Mondo 2000, in cui la lunga vita dell’espansione della filosofia dello sviluppo mentale di Timothy Leary,- a dispetto di tutto, una delle più coerenti filosofie di liberazione nel nostro tempo - ha trovato un entusiasta accoglienza. Questa crociata per rendere più intelligente l'uomo ha il suo progettista della droga controcultura – le varie conoscenze enhancers,empathogens, entactogens, bevande psicotrope, e alimenti psicoattivi. Esso dispone di regole proprie che provengono da creatività colte insieme dalle religioni più antiche e il miglior sviluppo in neuroscienza. E fornisce una buona dose di energia e di supporti etiche in sostegno per gli ultimi progressi della biotecnologia e bioingegneria. Fascio-atomico, progettazione dell’enzima, auto-replicazione biologica, assemblea genetica, di proteine calcolate, nanomachinerie, Endorfina e controllo - questi sono i principi della tecnologia molecolare che ci porterà verso l’Età dell’intelligenza, sia sulla Terra che nel suo Spazio.
Nonostante il suo ottimismo sconfinato, non vi sono ragioni per essere scettici circa il Nuovo Mondo di questo umanesimo radicale, questa è una forma di liberalismo che libera solo una minoranza di persone - quelli all'avanguardia delle nuove tecnologie intelligenti – e ci porta ad un antagonismo che presta poca attenzione alle preoccupazioni di carattere ambientale. Se il diritto di essere intelligente dovesse davvero essere riconosciuto come un diritto umano, per esempio, da alcuni illuminati delle Nazioni Unite, è improbabile che si sarebbe posto come un correttivo per il fallimento delle persone fisiche a sfruttare appieno i loro biopotenziali. Sarebbe più probabile essere rappresentato come un correttivo al mondo del sistema di alimentazione che collega la struttura dell'istruzione, l'analfabetismo, la povertà, con lo sviluppo della struttura dell’elite del Primo Mondo. D'altro canto, dovremmo, a mio avviso, prima di dubitare una tale interpretazione letterale, considerare ciò che è essenzialmente un iniezione utopica da parte di una controcultura sperimentale. La funzione della controcultura non è quella di fornire schemi sociali, ma contestare la cultura dominante liberando le promesse che fa nel nome dei fondatori e delle loro nuove tecnologie da promuovere. La tecno-controcultura non si siede al tavolo di pianificazione; declama invece: "Andiamo avanti e comportiamoci come se questi diritti per la liberazione fossero davvero autentici!"
Il radicalismo tecnologico
La seconda risposta, quella della tecnologia radicale, dipende di più dalla pragmatica che dalla conoscenza Utopica e dall’avvantaggio tecnologico accettato come condizione di possibilità, che respinge la tecnica che a sua volta è profondamente radicata nella tradizione culturale. Esso descrive quelle pratiche tecnologiche che sono in opposizione o in alternativa, e che sono finalizzate a colpire il complesso media-industriale-militare e i loro ambiti, o l'ormai classica frase di cyberpunk: "usi la tecnologia prima che essa usi te". Queste pratiche vanno dal livello più basso al sabotaggio del lavoro quotidiano per la creazione di media alternativi adeguati o che adoperano le tecnologie avanzate per fini democratici radicali ; dal tempo perso di un semplice impiegato alle istituzioni indipendenti finanziate con lo scopo di dare tempo attraverso un satellite che trasporta segnali televisivi.
Questo spettro ci porta dalle azioni resistenti forti, attivi nelle peggiori condizioni possibili, alle condizioni politiche e creative delle attuali tecnologie. Ci sono alcuni gruppi di attivisti o pubblicazioni di propaganda che non sfruttano i vantaggi delle nuove tecnologie di comunicazione. E per ogni hacker guidato da un desiderio iniziale di battere il sistema, ci sono un centinaio di sistemi d’informazione che possono usare il supporto per sostenere di massimizzare l'ampia rete di imprese high-tech e i circuiti di informazione alternativa. Queste regole non sono disciplinate dagli antichi misteri o da nobili aspirazioni in particolare; ma sono regole attive , strappate dalla tecnofobia umanistica e messe al posto di una pragmatica conoscenza-cometecnica, praticabile dalle strategie e le tattiche locali.
Le regole di azione sono altrettanto libere da qualsiasi avversione moralista utilizzando una tecnologia che è stata sviluppata e testata dai militari. Nessuno ha le mani pulite. L’ipotesi guida è che le nuove forme di intelligenza sono quasi certamente nuove forme di dominazione d’elite, e che dobbiamo migliorare, essere meglio di quello che siamo stati nel passato, nell’applicare queste tecnologie in modo di poter cancellare le forze delle tenebre e far crescere l’intelligenza.
Il radicalismo ecologico
I praticanti di questi guerriglia di arti e pratiche fanno consapevolmente appello a tradizioni ben consolidate di comunicazione pubblica - libertaria, repubblicana-comunitaria, anarchica - ma le loro preoccupazioni pragmatiche raramente criticano le ideologie dell’avanzata tecnocultura degli ultimi tempi. A questo proposito c’ è la terza e ultima risposta, il radicalismo ecologico, che sembra avere molto da offrire al compito di ripensare il posto della tecnologia nella nostra cultura. L'ampio spettro dell’ecologia ha una propria ala Utopica - sia preindustriale che postindustriale- così come vanta proprio un movimento pragmatico, tra i quali i sistemi di energia alternativa, tecnologie intermedie, lo stato di supporto economico, e simili. Ma il potenziale più profondo per il cambiamento consiste nella modifica della coscienza culturale, ed è l'aumento della consapevolezza ecologica che è alla base di gran parte dell'impulso di attribuzione dell’intelligenza al mondo oggettivo.
Il concetto del mondo intelligente sta avanzando come la natura delle filosofie moderne. Il Caos teorico è un buon esempio, nel quale i processi naturali sono chiamati ad essere auto-organizzati, modelli spontanei all’ordine, alla stabilità, e la diversità nelle situazioni pensate una volta come caotiche e non strutturate, o mute e inerti. Il pensiero ecologico e della scienza ispira la premessa di autoregolamentazione degli ecosistemi in grado di adattarsi attraverso la diversificazione e la variazione di cambiamenti ambientali, anche se queste modifiche, attraverso l'uso insostenibile delle risorse, minaccia il sistema con l’esaurimento.
Nella politica e nella filosofia morale abbiamo visto la crescita di una corrente che trasferisce le giuste associazioni connesse con le società moderne, liberali, su temi e oggetti non umani. La legge delle Speci in via d’estinzione (1973) e altre varie decisioni giuridiche nei primi anni 1970, hanno reclamata nella corte degli stati Uniti (ogni giorno contestato da Reagan e Bush ) la possibilità dei diritti a favore di questi attori come fiumi, mari, spiagge e lagune nominati per conto della dimensione ambientale. La classica domanda resta quella sollevata da Christopher Stone nel suo saggio del 1974, Possono reggere gli alberi?1 Un attribuzione etica del valore delle comunicazioni che conferisce diritti di azione agli agenti non umani visti come vittime della dominazione ambientale che può essere un riflesso del tipo della società ecologica che vogliamo, ma tali argomenti possono essere presentati unicamente dagli agenti umani. Essi non si pongono dei diritti intrinseci o inalienabili che si trovano al di fuori della società umana, all'interno della "natura" stessa. Di conseguenza, vi è una linea sottile tra la sapienza e la sensazione del mondo naturale non umano e assume il fatto che essa ha una sua propria capacità etica. Vi è una pendenza pericolosa che va dal etica biocentrica, in cui tutte le forme di vita sono uguali, alla diminuzione dei diritti sociali e delle libertà difficilmente viste dalla società, ma che vengono viste dagli agenti grandi perché loro sono "stretti" per natura.
Infatti, è nella maggior parte delle estensioni di estrema etica biocentrica, come l'ipotesi Gaia, che troviamo il concetto di pianeta che gode di diritti superiori a quelli dei suoi occupanti umani. Gaia, come teorizzato da James Lovelock, è una complessa entità comprendente la biosfera, l'atmosfera, gli oceani, e la superficie della terra, che cerca costantemente una stabilità fisica e chimica attorno al pianeta. La vita, durante la sua evoluzione, è stata una componente necessaria per la manutenzione emostatica della proprietà della terra. La biosfera quindi produce specie vive, uno dei quali è l’essere umano, aiutandolo a perfezionare il suo lavoro. La terra non ha una direzione piacevole quando lo sviluppo di una specie minaccia le esigenze di Gaia. Per Gaia, l'organismo planetario, concepito nel suo complesso, è abbastanza intelligente per riconoscere che non è nel suo migliore interesse tollerare la stupidità della specie umana per molto tempo. Tale specie sarà eliminata (attraverso il riscaldamento globale o qualsiasi altra cosa), perché ciò che conta di più è il mantenimento in vita di Gaia, non la vita umana. Da un lato, questo aspetto dell’ipotesi di Gaia può essere interpretato come una sfida alle filosofie umanistiche che possono distruggere la sanzione delle speci in via di estinzione! "D'altro canto, essa può essere considerata come la l’esatto inverso di tali filosofie dell’antropocentrismo, e quindi una continuazione della logica del genocidio con altri mezzi. Il panorama di Gaia di un mondo intelligente dimostra chiaramente il pericolo di proiettare qualità umane su agenti non umani.
L’Intelligenza del Nuovo Mondo
Questa è una proposta legata al fatto che in questi tempi abbiamo bisogno di un alternativa ideologica di un mondo intelligente, e una ideologia di intelligenza non definita esclusivamente dal complesso dei fondatori-industriali-militari finanziato a MIT, né dallo sviluppo della Banca mondiale e neanche dal libero mercato il cui nominativo è GATT; un ideologia che non mette nella bilancia le risorse mentali e non include neanche il governamento delle fantasie del "ecofascismo" circa il primario della Terra. Qualunque sia la forma di questa ideologia, che fornirà alcune delle motivazioni per la nostra idea di un Nuovo Ordine Mondiale, la cui nascita storica è stata pubblicata nel 1991 dal Vertice della Terra a Rio de Janeiro, in un anno in cui l'eredità di cinque secoli di alcune località coloniali è stata oggetto di riesame. Alcuni di noi avranno sentito queste parole – il Nuovo Ordine Mondiale - citate da George Bush, ma è chiaro che il momento della politica globale è su di noi, non solo perché l'imperialismo ambientale è oggi uno dei principali elementi di geopolitica, ma anche perché la politica ecologica condotta su scala mondiale è uno dei pochi baluardi in via del completo controllo capitalista dell'economia mondiale.
La conclusione degli accordi globali, come "i principi non offerti" perseguiti in Rio, offre l'unico modo per prevedere per le nazioni del sud di mantenere e riscattare le forze e il potere del Nord - il cosiddetto potere negativo del Sud - su questioni legate all’assistenza, allo sviluppo e al trasferimento della tecnologia. Nonostante il continuo pedaggio richiesto dal Nord in merito alle risorse naturali del Terzo Mondo, per la prima volta il Sud ha avuto alcune liti d’affari - in conclusione la sua cooperazione negli accordi globali sul riscaldamento globale e della biodiversità e l'uso del CFC – dove il Nord aveva un po’ di probabilità per comprare fuori. Uno dei risultati è stato quello di esporre al pubblico la spirale perversa dello sviluppo ambientale degradato in un modo che non era mai stato così visibile nel contesto neocoloniale dello sfruttamento puramente economico. Un altro è stato il sordido spettacolo di come il Sud è stato acquistato fuori.
Lo sviluppo sostenibile
"Lo sviluppo sostenibile", attraverso la fase della guida della cosiddetta "Vertice della Terra, è diventato un ideologia pura. La Commissione Mondiale dello sviluppo dell'ambiente sostiene lo sviluppo che "soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni;" nel modo più attivo dei sistemi teorici del futuro, questa diventa una "società che ha collocato l’informazione sociale, e i meccanismi istituzionali cercando di impedire i nodi del suggerimento positivo che causano una crescita esponenziale della popolazione."2 Fate la vostra scelta! Ciascuna formulazione definisce un mondo d’intelligenza sostenibile in termini che sono lontani dal mondo biocentrico, come da una definizione del sociale e della giustizia ambientale adeguata alla scala globale di iniquità.
Lo sviluppo sostenibile è stato ricavato dallo sviluppo di un insieme di protocolli applicati per l’assistenza estera nei paesi del Terzo Mondo. La nuova tendenza per una cooperazione universale in materia di accordi globali ha, in una certa misura, spostato l'attenzione della sostenibilità del mondo industrializzato, soprattutto a seguito dell’orribile arroganza politica di Bush (da un gusto discreto e arrogante che era accolta con favore dagli altri industriali della nazione a Rio). Ma una delle lezioni di Rio è stata molto più che un ampio dibattito riguardo ciò che viene sostenuto e il valore di ciò che viene affermato nell'ambito del diritto allo sviluppo, se lo sviluppo sostenibile sta per essere nulla per la sopravvivenza del capitalismo globale. Come per questa conversazione, per esempio, si dovrebbero coinvolgere i popoli indigeni senza rappresentanza presso le Nazioni Unite, che sono in prima linea del genocidio di sfruttamento ambientale nel Nord e nel Sud. In materia di regolamentazione, la storia e il pragmatismo cercano una garanzia di giustizia ambientale e i poteri di vigilanza delle Nazioni Unite hanno riconosciuto degli Stati-nazione, o la l’amministrazione della Banca Mondiale che facilita lo Sviluppo Globale. La conclusione degli accordi globali dei mediatori delle Nazioni Unite è esclusivamente legata con la volontà di frenare il potere delle imprese multinazionali, e determina gli accordi persi in Rio definiti come agenti con i loro "diritti", come se si trattasse di una specie con le dimensioni dei dinosauri che minaccia.
Infatti, una delle prime azioni di Dick Thornburgh, il Sotto-Segretario per l'amministrazione delle Nazioni Unite, è stato quello di abolire il Dipartimento sulle imprese transnazionali, che sarà il codice di condotta per le transnazionali istituite presso il Dipartimento. Tali atti sono stati segni che gli accordi di Rio sarebbero soggetti alla stessa sorte, come la formazione mediata del Nuovo Ordine Mondiale della guerra del Golfo, nel nome delle Nazioni Unite da parte delle grandi potenze industrializzate. Quello che è emerso dal vertice è il progetto per un mercato del mondo ambientale sotto forma di "intelligenza" per le soluzioni dei problemi di un libero mercato di assorbimento, distribuzione, e sfruttamento dei costi ambientali. Negli Stati Uniti il sistema dei diritti di inquinamento commerciale (completare con una merce all'asta gestita dal commercio della vecchia Chicago) è stato sperimentato e legiferato in parte sotto l'amministrazione Bush Clean Air Act(1991)3.
Gli accordi di Rio, in particolare quelli più corretti dall'Agenda 21, prevedono una struttura per la localizzazione di questo mercato globale, dalla natura-debito per il baratto dei singoli Stati ai controlli regolamentari ai fini del liberalismo del commercio internazionale. La logica di questo mercato globale è forse il più raccapricciante commento sulla crescita esplosiva del tipo di ambientalismo aziendale che è stato mediato a Rio da parte del Business per lo sviluppo sostenibile. Mercato libero, inteso come "naturale", perché è un autoregolamentazione, una soluzione economica soluzione della crisi della natura.
Per coloro che hanno fondato le buone iniziative con cui la strada al vertice (non la nuova strada obbligatoria da e per l'aeroporto) è stata pavimentata, l’opportunità del Rio era messa nell’indirizzo planetario. Per la prima volta, i governi stavano rispondendo ufficialmente alle proposte delle grandi organizzazioni ambientaliste di sviluppo e di altre NGOs (ampia categoria delle associazioni non governative che svolgono un ruolo fondamentale nelle Nazioni Unite) per i pensieri globali che erano appropriati a livello mondiale e nella prospettiva delle dimensioni della crisi ecologica. Per altri, la globalizzazione è stato un problema, il carattere in corsivo era scritto per i grandi ragazzi, e ha consentito a tutte le altre nazioni, le NGOs, e altri gruppi presunti civici, solo in parte riconoscevano e segnavano che ognuno di loro includeva compromessi massivi. Per loro, l’ordine mondiale dell’intelligenza è quello che riconosce i segni della vita intellettuale nei nostri territori, città, origini, piuttosto che nell'universo in generale, controllate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o dai movimenti della Banca Mondiale. Con il globalismo non si può trovare alcuna giustificazione per questi tipi di provincialismo. L'ambiente, le politiche intelligenti nel Mississippi Delta significano qualcosa di diverso da quello del Delta del Nilo o nel bacino amazzonico. Non vi è alcun villaggio globale, naturalmente, ma i villaggi globali sono comunque in corso a livello mondiale.
Troppo intelligente
Le tre risposte che ho brevemente sottolineato e alcuni riconoscimenti che, nel bilancio della tecnologia corrente, possono essere alcune persone, alcuni oggetti, e alcune idee sono davvero un po 'troppo intelligenti per il nostro bene. La sapienza che c'è in ciascuno di noi ci spinge a comprendere che sta a noi riconoscere l’intelligenza, la creatività, e la resistenza nei luoghi, nelle persone e nelle cose nelle quali le loro forze non si concepiscono come intelligenti, le quali sembrano come silenziose, come obsoleti, come giochi di parole; le quali sembrano come le idee che non contano, e sviluppi che non possono durare. La nuova intelligenza è una forma avanzata di una competizione nella sfera dell’intelligenza, dove la conoscenza, più che mai, è una specie di potere, e la tecnologia è il suo principale campo di esercizio.
Note
1-Christopher Stone, Possono reggere gli alberi? Verso il diritto legale per l’obbiettivo naturale (Los Altos, CA: W. Kaufman, 1974). Per un resoconto più ampio vedere Roderick Nash, Il diritto della natura: Una storia dello Sviluppo Etico (Madison: L’Università della Stampa di Wisconsin, 1989).
2-Questa definizione è presa dal risultato del famoso 1974 Società dei rapporti di Roma, Al di là dei Limiti: Continuo Collasso Globale, Prevedere un Forum Sostenibile, ed. Donella Meadows, Dennis L. Meadows, e Jorgen Randers (Post Mills, VT: Chelsea Green, 1992), p. 209.
3-Vedi Brian Tokar, “Sabotaggio regolare”, Z Magazine, vol. 5, n° 4 (Aprile 1992), pp. 20-5.