Mapplethorpe Robert
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Personaggio o Gruppo:
Robert Mapplethorpe, ( 4 Novembre 1946- 9 Marzo 1989 ) è uno dei fotografi americani più conosciuti, famoso in tutto il mondo per le sue fotografie in bianco e nero, i cui temi preferiti erano i ritratti, i nudi ed i fiori.
Biografia:
Robert Mapplethorpe nasce, terzo di sei fratelli, il 4 Novembre 1946 a Long Island in una famiglia della media borghesia cattolica. A sedici anni frequenta il Pratt Institute di Brooklyn, dove studia Scultura e pittura. All'inizio il suo interesse non era rivolto alla fotografia: realizza infatti principalmente delle composizioni con immagini ritagliate dai giornali e oggetti trovati. E' grazie anche alla passione per Andy Warhol, per cui nutre una grande ammirazione e con cui poi collaborerà, che in Mapplethorpe nasce la passione per la fotografia. Nel 1972 inizia a scattare le prime fotografie con una Polaroid, macchina che gli permette di creare un rapporto di immediatezza con i soggetti scelti. Fu l'amico John McKendry, curatore del settore di grafica e stampa del Metropolitan Museum of Art di New York, a convincerlo a dedicarsi alla fotografia a tempo pieno. Le sue prime fotografie importanti ritraggono l'amica Patty Smith, con cui divideva un appartamento a Manhattan e per la quale cura la copertina del primo disco. La sua prima mostra di rilievo è un concorso per fotogrfie floreali alla Holly Solomon Gallery nel 1977, seguita da una mostra sul nudo e sul sadomasochismo alla Kitchen. Per tutti gli anni '80 il suo lavoro è dedicato alla bellezza: nudi femminili e maschili, delicate composizioni di fiori e forme. Mapplethorpe muore nel 1989 a causa di complicazioni dovute al virus dell'HIV, già artista tra i più affermati e controversi.
La Poetica:
Lo sguardo di questo fotografo ha sempre indagato con ironia il mondo del sesso e dell'omosessualità ed è forse grazie ai suoi scatti più erotici che ha trovato in fretta la popolarità, affiancata da grandi critiche e dibattiti. Il mondo di Mapplethorpe però è in realtà tutto fondato sulla Bellezza: quella degli statuari corpi maschili e dei morbidi corpi femminili accarezzati dai toni grigi delle sue fotografie; quella dei fiori che si dispongono nello spazio accanto ad elementi geometrici o soli, stagliati nell'oscurità: ed ecco che Mapplethorpe ci svela l'interna sensualità di un giglio o di un tulipano, così come di una spalla o un braccio. Bellezza e sensualità corrono di pari passo con una singolare ma rilassata 'rigidità' degli spazi e delle linee geometriche: come se la bellezza, e con lei la sensualità, fossero figlie di quella perfezione ellenica che lo stesso Mapplethorpe immortalerà nei suoi ritratti di statue.
Opere:
Bibliografia :
- 2003, AA.VV., De quoi s'agit-il? Henri Cartier-Bresson, Gallimard - Bibliothèque Nationale de France
- 2003, Cartier-Bresson, H., Paris à vue d'œil , Seuil
- 2001, Assouline, P., Henri Cartier-Bresson - L'Oeil du siècle, Gallimard
- 1999, Gombrich, E.H. (a cura di), Tête à Tête. I ritratti di Henri Cartier-Bresson, Leonardo Arte
- 1999, Cartier-Bresson, H., Henri Cartier-Bresson. Per la libertà di stampa, EGA-Edizioni Gruppo Abele
- 1998, Cartier-Bresson, H., Gli Europei, Peliti Associati
- 1997, Cartier-Bresson, H., A proposito di Parigi, Peliti Associati
- 1997, Macé, G., L'Imaginaire d'après nature , Fata Morgana
- 1995, Montier, J.-P., L'Art sans art d'Henri Cartier-Bresson, Flammarion, Paris
- 1987, Pieyre de Mandiargues e Scianna, F. (testi di), HENRI CARTIER-BRESSON. Ritratti: 1928-1982, Fabbri Editori, I Grandi Fotografi, Milano
- 1987, Galassi, G., Henri Cartier-Bresson: The Early Work, The Museum of Modern Art, New York