Computer Underground Digest
==Personaggio o gruppo:== Computer Underground Digest
==Biografia:== Computer Underground Digest, o CuD, è un settimanale elettronico nato nel marzo del 1990 in seguito all’arresto di Craig Neidorf (nel famosissimo caso Phrack): questa circostanza ebbe un tale quantitativo di posta su Usenet, da richiedere uno spazio apposito per il suo smistamento. Il progetto era originariamente concepito per essere un forum di breve durata e su di un solo argomento, e infatti quello che doveva essere il primo ed unico volume, venne alla luce nell’agosto del 1990; ma una settimana più tardi il copioso materiale diede vita al volume numero due. Ogni numero di CuD consta di circa 40-50 Kilobytes e tratta aspetti legali, etici, sociali dell’informazione e della comunicazione computerizzata. I moderatori non fanno altro che inserire i vari articoli in un contesto; non c’è traccia di commenti di accordo o disaccordo. Per gli autori, la parola underground indica un’alternativa ai media convenzionali, come la stampa alternativa della controcultura degli anni 60 o la musica degli anni 90. Il CuD pubblica articoli tratti da riviste o quotidiani, documenti legali di pubblico dominio, scritti accademici inediti, risultati di ricerche, contributi personali, recensioni che riguardino le implicazioni sociali della tecnologia avanzata, bibliografie, specialmente annotate, trascrizioni di programmi televisivi o radiofonici annunci e resoconti di conferenze, interviste. Secondo un’inchiesta condotta nel 1990, Cud raggiunge circa 500.000 lettori ad ogni numero. Di questi il 2 % circa lo riceve direttamente alla propria e-mail; il resto lo legge dai newsgroup, dalle BBS, o dai siti web o ftp. La maggioranza dei lettori (circa l’80 %) ha una istruzione superiore. Una buona metà lavora nel campo dei computer o in campi ad esso vicini. La rimanente metà è distribuita su una vasta scala di professioni (avvocati, giornalisti, accademici, studenti) e territori (la mailing-list raggiunge tutti i continenti).
==Poetica:== Lo spirito di questa pubblicazione elettronica, secondo le parole dei suoi editori, è promuovere il dibattito sulla nuova cultura digitalizzata e in particolare, sul mondo delle BBS, di Internet dei sistemi di accesso alle reti e dei gruppi alternativi che esistono al di fuori della comunità virtuale tradizionale.
Opere:
Bibliografia:
Hacktivism
Sito web:
http://www.soci.niu.edu/~cudigest/
Webliografia:
http://www.hackerart.org/storia/hacktivism/3_4_3.htm
http://www.dvara.net/HK/hacker.txt
http://www.streettech.com/bcp/BCPgraf/StreetTech/cud.htm
http://www.skepticfiles.org/hacker/cud517.htm