Autistici Inventati

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Collettivo Autistici Inventati

Personaggio o gruppo:

Collettivo A/I

Biografia:

Il Collettivo A/I (che sta per autistici.org / inventati.org) nasce nel marzo 2001 dall'incontro di gruppi e persone singole che si occupano di tecnologie, privacy, diritti digitali e attivismo politico. L'associazione culturale Autistici - Inventati è composta da tecnici, appassionati, curiosi, studenti e professionisti IT con la voglia di conoscere, far conoscere e sviluppare sistemi di comunicazione, net working e produzione del mondo hi-tech. Utilizzano i Free Software, una delle tante novità introdotte dalla globalizzazione delle comunicazioni, che aumenta le possibilità di formazione dei singoli senza necessità di pagare licenze o passare attraverso le strette maglie del copyright proprietario. Partecipano allo sviluppo di software GPL, come Dyne e Incal. Attualmente il collettivo gestisce circa 5000 mailbox, oltre 500 siti e 700 mailing list, per un totale di alcune decine di migliaia di utenti. Gli argomenti trattati dal gruppo sono:

il Sistema Operativo GNU/Linux: gratuito, sviluppato da una comunità, aperta allo studio e alla sperimentazione. Un'alternativa ai sistemi operativi chiusi e inaccessibili sviluppati dal monopolio informatico (Microsoft in testa).

Digital Divide: Costruiscono reti e servizi di networking per le realtà socialmente svantaggiate (nazionali e internazionali), fornendo i materiali non solo per accedere alla rete, ma anche per operare nella multimedialità: videocamere, macchine digitali ecc.ecc.. Ovviamente la capacità del collettivo di assemblare, ricostruire e riadattare materiali tecnologici secondo le esigenze delle diverse realtà è fondamentale per utilizzare in maniera efficace, tecnologia sorpassata per il mercato “dell’ultimo modello”, ma più che sufficiente per essere informati e creare informazione in maniera indipendente. Basti pensare l’importanza che può assumere in un paese povero, magari governato in maniera oscurantista, la possibilità di superare la censura documentando certi fatti e di arrivare al resto del mondo.

Didattica relazionale e auto-formazione: Dalle esperienze di auto-formazione costruiscono percorsi formativi strutturati su esigenze specifiche. Condividere le conoscenze e le competenze è fondamentale, per non venir schiacciati da un’offerta formativa ormai sempre più diretta all’elites. E’ alla base della filosofia del social networking. Inoltre sviluppano progetti con scuole superiori, università ed altre realtà sociali che prevedono l’utilizzo di softaware liberi. Si appoggiano, per la realizzazione dei loro percorsi formativi, a piattaforme di E-learning.

Accessibilità e usabilità: Dalle istituzioni ai portali di informazioni, si pensa sempre alla modernità e raramente ai suoi costi. Trovano riflessioni e soluzioni tecniche per rendere le informazioni e i servizi (siti web) fruibili anche a chi di risorse ne ha molto poche.

Diritto e Internet: Diffondono e collaborano direttamente con il software libero. Mettono a disposizione esperti per consulenze e seminari su uno degli argomenti più difficili da affrontare della legislazione Italiana, inattuale e confusa: le libertà e i diritti digitali.

Privacy e Sicurezza:Preparano seminari e workshop nel tentativo di dare strumenti di difesa personale e collettiva dai sempre più frequenti tentativi di ledere la privacy e cercano di diffondere tecnologie libere e sicure. Dimostrano con la pratica che la conoscenza è un pericolo solo per la costruzione di mondi peggiori possibili.

Poetica:

Il loro obiettivo è liberare degli spazi sulla rete, dove poter discutere e lavorare su due piani: da un lato, il diritto/bisogno alla libera comunicazione, alla privacy, all'anonimato e all'accesso alle risorse telematiche, dall'altro i progetti legati alla realtà sociale. La realizzazione di un server indipendente gli era sembrato un buon punto di partenza per il raggiungimento di questi scopi. Credono che la comunicazione debba essere libera, gratuita e quindi universalmente accessibile. Provano a raggiungere i loro obiettivi, offrendo spazio web, posta elettronica, mailing-list, chat ad individui e progetti in linea con queste esigenze; fuori dalla logica commerciale dell'offerta di servizi e di spazi a pagamento, accolgono volentieri chi vive conflittualmente la censura culturale, mediatica, globalizzante dell'immaginario che gli viene preconfezionato e venduto. Spazi e servizi di questo server non vengono destinati ad attività (direttamente o indirettamente) commerciali, al clero, ai partiti politici istituzionali: o comunque, in sintesi, a qualunque realtà che disponga di altri mezzi per veicolare i propri contenuti, o che utilizzi il concetto di delega (esplicita o implicita) per la gestione di rapporti e progetti. L’antifascismo, l’antirazzismo e il ripudio del sessismo sono valori indispensabili per partecipare e condividere i progetti e i servizi che mettono a disposizione sul Server. Il diritto/bisogno alla privacy e all'anonimato deve essere rispettato. Garantiscono che non terranno log, che non chiederanno informazioni sensibili per accordare un servizio e che faranno di tutto per tenere in piedi l'anonymous remailer, l'anonymizer e tutto ciò che garantisce la riservatezza e la confidenzialità delle vostre comunicazioni. Per loro, saperi conoscenze e risorse crescono attraverso la reciproca condivisione. Per questo incentivano la diffusione sistematica, organizzata e completamente gratuita di materiali creativi, auto-produzioni, documentazione, e per questo sostengono la lotta al copyright tradizionale, e l'adozione esclusiva di software libero e di licenze aperte. Inventati è la parte che cerca di riprodurre nel digitale le questioni che appartengono al reale: attraverso siti web, oppure creando ambiti di discussione che esistono già ma che sono collocati in uno spazio fisico quotidiano (ad esempio un'assemblea può essere riprodotta attraverso la creazione di una mailing-list che la rende, in questo modo, permanente e onnipresente). Autistici, invece, parte da una base tecnica e dalla passione per la conoscenza dei mezzi utilizzati per sviscerare la politicità implicita negli strumenti telematici; questi strumenti nascono nel digitale, ma non per questo sono privi di un impatto politico. Partono dagli strumenti, ma approdano rivendicazioni politiche ben precise, nel terreno del digitale e da qui fino all'ambito reale. Tutte le questioni che riguardano i diritti elencati prima sono un esempio delle richieste politiche che interessano la Rete. Ritengono che i mezzi di comunicazione non debbano essere ad uso e consumo dei professionisti dell'informazione. Credono nel valore delle pratiche di autogestione: per questo non hanno sponsor, ne' finanziamenti di altro tipo, che non siano sottoscrizioni volontarie di quanti ritengono importante la sopravvivenza del progetto. Gli aspetti tecnici e politici dell’attività di questo server vengono decisi da tutti i partecipanti, nel modo più trasparente e orizzontale possibile, discutendo in mailing list. Non hanno un coordinatore, né un portavoce, né fanno delle votazioni. Per usare i servizi del loro server, bisogna seguire i vari link contenuti nella loro home page, tenendo presente della felice commistione di parte tecnica (autistici) e parte sociale (inventati) dall'estate 2004 riunite sotto un unica interfaccia.

Opere:

  • PARANOIA ANONYMIZER HOMEPAGE

L'anonymizer è un servizio che consente di navigare sulla Rete in modo anonimo e spedire/ricevere posta senza essere rintracciati. Sempre più spesso si sente parlare di sistemi di controllo ad alto livello che tracciano, registrano e catalogano un'infinità di informazioni riguardanti le attività di chiunque stia in rete violando palesemente il diritto/bisogno fondamentale della privacy. Possono essere innumerevoli i momenti in cui la propria privacy non è tutelata. Sul luogo di lavoro, il vicino di scrivania o il capo-ufficio può facilmente controllare cosa stia facendo un soggetto, mentre continuamente i siti commerciali tracciano i percorsi compiuti per indagini di mercato senza chiedere un esplicito consenso, etc. etc. Per evitare tutto ciò, per evitare che le attività in rete siano tracciate e registrate, è possibile passare attraverso un proxy anonimizzante. Per navigare in modo anonimo è necessario installare il client (disponibile per linux/mac/win) e configurare il browser per utilizzarlo (meglio se accoppiato a privoxy). Una guida sintetica in italiano potete trovarla qui: http://www.ecn.org/crypto/crypto/tutorial/tor_privoxy/. Alcuni altri servizi, come le mailbox, le mailing list, i forum e lo spazio web, sono utilizzabili solo dopo aver registrato la propria utenza e aver ottenuto le necessarie autorizzazioni. In ogni caso durante le registrazioni, non vengono chieste informazioni personali di nessun tipo. E’ necessario esclusivamente un indirizzo di posta presso cui ricevere i dati di attivazione, che di conseguenza può essere costruito ad hoc e poi rimosso.

  • PARANOIA ANONYMOUS REMAILER HOMEPAGE

Un anonymous remailer è in sostanza un servizio per nascondere la propria identità quando si mandano messaggi di posta elettronica. Perché nascondere la propria identità? Perché internet sta sempre più assumendo l'aspetto di una grossa gabbia piena di telecamere dove diventa impossibile muoversi senza essere monitorati. A dispetto di tutto il gran parlare che si fa della privacy e del diritto alla privacy ci sembra che questo sia solo un polverone per nascondere il fatto che in realtà le libertà di movimento in rete si stanno assottigliando, e le istituzioni stanno lavorando in questo senso affinché la privacy diventi un concetto che non appartiene più all'individuo ma che sia un privilegio concesso dall'alto e quindi con dei limiti ben definiti per poter garantire un controllo "giusto" delle attività dei cittadini. Ma per quanto possano abbaiare riguardo al fatto che il controllo delle informazioni sia necessario per mantenere l'ordine pubblico noi crediamo che questo controllo non solo non sia necessario ne utile in questo senso, ma che la libertà di comunicare (perché è solo di questo che si sta parlando) sia un diritto inalienabile di ogni individuo, e che la sua limitazione sia un modo per bloccare qualsiasi voce fuori dal coro e qualsiasi forma di dissenso morale e ideologico. Per questo vogliamo fornire questo strumento, per rivendicare il bisogno/diritto all'anonimato, per contrastare l'odioso atteggiamento per cui se cerchi di nasconderti è perché hai qualcosa da nascondere, per spingere la diffusione di tecniche "sicure" di anonimato, perché non ci interessa avere la mailbox "anonima" su hotmail, perché quella mailbox non ha nulla di anonimo, anche se la registrate con dati falsi è riconducibile alla vostra identità reale. Perché esiste già una rete mondiale di anonymous remailer e l'unico modo sicuro di usare questi strumenti è di utilizzarli in catena e quindi è importante avere più anelli disponibili per queste catene, perché più gente usa questi strumenti e più difficile sarà cercare di farli chiudere.

  • RADIO.INVENTATI.ORG:

Il sito di A/I offre la possibilità per chi ne abbia voglia di sperimentarsi con lo streaming audio su internet, offrendo la documentazione necessaria per iniziare. Presenti trasmissioni di radio indipendenti o di movimento sia Italiane, che straniere: Radio Tandil – Argentina, Radio Blackout http://www.radioblackout.org/ di Torino, Novaradio (Arci Firenze), Thessaloniki Free Radio (Grecia), Radio Patapoe (Amsterdam), Radiolina Radio pirata http://www.inventati.org/radiolina/ (Napoli).

  • CHAT-IRC:

A/I offre ai suoi utenti la possibilità di chattare attraverso il server IRC (Internet Relay Chat) presente all'indirizzo ai.irc.mufhd0.net. IRC è un sistema molto semplice se paragonato ad altri tipi di chat, ma proprio per questo motivo risulta anche il più usato e apprezzato. E’utilizzabile da chiunque, senza bisogno di registrazione.

  • JABBER

Jabber e' un sistema di istant messaging, come il vetusto, ma sempre in voga irc. Autistici offre entrambi i servizi, con un occhio agli aspetti legati alla riservatezza delle comunicazioni e dunque l'invito ad usarli con protocolli sicuri, che cifrino le proprie conversazioni on line.

  • NOBLOGS:

Piattaforma di blogging anonimo (https://noblogs.org) Noblogs.org e' un progetto nato 3 anni da una riflessione sulla strada imboccata dal cosidetto web 2.0, ovvero di quell'evoluzione che avrebbe dovuto rendere il web semplice ed usabile per tutti. Finora questa nuova direzione ha creato pochi ed isolati progetti interessanti, ma ha prodotto un'accellerazione della commercializzazione del web, introducendo pubblicita' e meccanismi di profiling ovunque. Le community, come myspace, hanno segnato il passaggio ad un diverso modo di utilizzare la rete, non gradito Autistici. Noblogs nasce come una piattaforma di blog, ma con una policy che rispecchia le idee del collettivo Autistici/Inventati e della comunita' che vi gravita attorno. Noblogs e' luogo per intilligenze critiche, non un luogo dove barattare un servizio gratuito con un po' di pubblicita' non desiderata. Non troverete cose come google ads, o banner pubblicitari, non vengono mantenuti log con le attivita' degli utenti allo scopo di farne profili commerciali, da questo il nome Noblogs. Tecnicamente si tratta di una piattaforma basata su free software, precisamente su lifetype. http://lifetype.net/

Fino al maggio del 2006 il collettivo A/I si serviva del server Aruba per portare avanti i propri progetti. Il 26 Maggio la chiusura sul server di una casella di posta elettronica e di un sito web riconducibile ad un’associazione anarco/insurrezionalista nota come “Federazione Anarchica Informale” da parte della Polizia Postale e del personale tecnico dell’hoster Aruba, su ordine della Procura della Repubblica di Bologna, ha messo in luce l’inaffidabilità del server. Infatti già dal giugno 2004 la Polizia Postale di Bologna era in possesso delle passwords necessarie a controllare tutte le caselle di posta gestite dal collettivo, quindi anche tutte quelle non sottoposte ad indagini. Aruba non aveva avvertito il suo cliente, né era stata chiara nelle risposte a riguardo. Quindi per ben due anni le comunicazioni di migliaia di persone che non erano sottoposte a nessuna indagine, sono state oggetto di intercettazioni. Un vero colpo basso per un collettivo che fa della privacy e della sicurezza dei propri spazi web, un cavallo di battaglia. Ecco che scatta quindi il piano R*. E’ un progetto basato su una infrastruttura tecnica decentrata, studiata per resistere ad ogni attacco : rendere irrintracciabili le persone che lo utilizzano e inviolabili le loro pubblicazioni. L’architettura del Piano R* è divisa in cinque diversi Layer, per assicurarsi la protezione in ogni livello diverso.

1° Livello: Hardware. E’ necessaria la presenza di “n” server dislocati in altrettanti luoghi, preferibilmente in paesi diversi tra loro e presso diversi host. La difficoltà di collaborazione tra giurisdizioni di paesi diversi è un punto di forza del piano R*. Inoltre ogni server è monitorato a distanza con un sistema anti-intrusione.

2° Livello: Network, la Rete. Usando il programma Tinc, si crea una rete privata tra i vari server, rendendo sicure tutte le comunicazioni, che sono ulteriormente protette da un sistema cifrato che cambia da server a server e tra servizio e servizio.

3° Livello: Sincronizzazione dei servizi su tutti i server. Chiaramente per funzionare bene il piano R* deve garantire l’erogazione costante dei servizi, anche nel caso di blocco di uno o più server. Questo può essere ottenuto memorizzando le configurazioni dei server su una rete di server LDAP che si mantengono allineati, ma ai quali è anche facile aggiungere o togliere un nodo.

4° Livello:Contenuti degli utenti (files, siti ecc.). Per tenere allineate copie diverse nei vari server viene usato Rsync ed ogni singolo sito può essere rapidamente spostato da un server ad un altro (uso della stessa rete di server LDAP).

5° Livello: Servizi di rete (http, mail, ftp). Come abbiamo visto ogni servizio è replicato su più nodi e un meccanismo specifico indirizza in maniera rotatoria le chiamate su ognuno dei server disponibili. Quindi dovrebbe essere impossibile rimanere senza un nodo a disposizione (informazioni ulteriori sull’infrastruttura sono disponibili nell’orange Book pubblicato sul sito di autistici..

Luogo

Milano, Firenze

Bibliografia:

Alessandro Bottoni; “Socializzare saperi senza fondare poteri” in Internet Magazine Giugno 2008, p.40-42.

Sito web:

http://www.autistici.org

http://www.inventati.org

Webliografia:

http://www.autistici.org/it/index.html

http://www.autistici.org/ai/crackdown/

http://www.anarcotico.net/modules.php? op=modload&name=News&file=article&sid=1028

http://www2.autistici.org/zenmai23/trenitalia/

http://www.neural.it/nnews/autisticiinventaticontrollati.htm

http://blog.autistici.org/


Augmented reality:

Latitudine:43.76956

Longitudine:11.255814

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