La Polveriera - SpazioComune - Firenze

Tratto da EduEDA
Versione del 19 Feb 2015 alle 13:36 di DiGiovanniSimona (Discussione | contributi) (Organi (struttura, organico, esponenti e collaboratori):)

Jump to: navigation, search

La Polveriera Spazio Comune (Firenze) è uno spazio occupato e restituito alla comunità dopo anni di abbandono. L’autogestione degli spazi qua diventa una pratica politica di cambiamento e di conflitto con l’esistente, perché <<non è possibile – e non ci interessa – un’auletta dove rinchiuderci al sicuro dall’impero del mercato, ma un laboratorio dove le persone ed i progetti si incontrano e sostengono l’un altro, per produrre una ricchezza che è comune, sottratta alla speculazione ed all’interesse privato>>.

Logo di La Polveriera Spazio Comune

Denominazione/sigla (acronimo):

La Polveriera Spazio Comune

Anno di Fondazione/costituzione:

2014

Sede:

Chiostro di Sant'Apollonia
Via Santa Reparata, 12

Organi (struttura, organico, esponenti e collaboratori):

La Polveriera Spazio Comune si riunisce in sede ogni Lunedì per un' Assemblea Politica e un' Assemblea Gestionale, aperte a chiunque voglia partecipare.


L'assemblea si compone circa 20 membri fissi - residenti, universitari, lavoratori. Durante l'assemblea, chiunque può prendere posto e intervenire sugli argomenti trattati, che riguardano sia l'aspetto politico dell'occupazione, sia quello gestionale.

Il gruppo de La Polveriera si avvale anche di collaboratori esterni - di fatto, sono sempre di più le realtà interessate al progetto e che ci seguono e aiutano in tempi e spazi diversi; si tratta, nello specifico, di altre occupazioni, associazioni e comunità in lotta presenti nella nostra rete, tra cui:

OCA
TerraBeneComune Firenze / Mondeggi
Info Aut
Antifascimo Militante
Osservatorio Repressione
ACAD - Associazione Contro gli Abusi in Divisa - ONLUS
Collettivo Lettere e Filosofia Firenze
communia network
ateneinrivolta
Centro Java Firenze
Cortocircuito
Ninux
Clash City Workers
Genuino Clandestino
Movimento di Lotta per la Casa
Csa Next Emerson CPA FI-SUD
Occupazione Via del Leone 60/62
STOP TTIP Italia
No Expo Milano 2015
NoTav
NoTav Firenze

Spazi utilizzati:

Contatti:

lapolveriera.sapollonia@yahoo.it

Sito ufficiale:

La Polveriera Spazio Comune

Obiettivi:

Condividere: esperienze, conoscenze, idee, la voglia di mettersi insieme ed individuare quelle pratiche quotidiane che costruiscano le relazioni umane necessarie per pensare un altro mondo, un altro modo di vivere. Immaginando altre relazioni rispetto a quelle esistenti e che nella città-metropoli si fanno ancora più opprimenti in forza d’una organizzazione capitalistica che non è più solo organizzazione della produzione, ma anche dei diversi aspetti del quotidiano: la casa, lo spazio pubblico, il verde, i momenti ed i luoghi di svago; tutto diventa parte del processo di valorizzazione del capitale e soprattutto strumento di governo degli individui. Non ci interessa il profitto, perno di questa società: vogliamo metterci insieme alle persone che vivono la nostra stessa condizione, vogliamo esprimere le potenzialità che la messa in comune di tutto ciò che possediamo, beni comuni e conoscenze, può esprimere. Trasformare tutto ciò in motore di cambiamento!

DIRITTO ALLO STUDIO / DIRITTO ALLA CITTA'
Gli attuali occupanti degli spazi di Sant'Apollonia ("La Polveriera"), e tutti coloro i quali, singolarmente o all'interno di gruppi, comitati o associazioni, hanno a cuore il diritto alla città, ovvero il diritto ad uno sviluppo urbano che metta al centro i bisogni delle persone e l'accesso ai beni comuni e al diritto allo studio, portando avanti l'occupazione avevano ottenuto che, finalmente, DSU e Regione, nella persona dell'assessore Bobbio, presentassero un progetto di riqualifica complessiva di Sant'Apollonia.

Attualmente, però, l'unica prospettiva si basa su una pratica arenata dal 2011 che prevede la lottizzazione a fini privatistici della maggior parte del complesso, leggittimando il presente stato delle cose e quindi ignorando le reali necessità a cui San't Apollonia può e deve fare fronte.

Settori di intervento:

Attività (ricerca/produzione/formazione/promozione):

Origine e storia:

Nel Chiostro di Sant’Apollonia, in via Santa Reparata n° 12, dopo 15 anni un enorme vuoto è stato aperto. Il 23 Maggio 2014 La Polveriera è venuta alla luce con una festa di inaugurazione cui ha partecipato qualche centinaia di persone. Una bellissima serata insieme a compagni/e ed amici/e, per riposarsi dopo due settimane di pulizie, assemblee e bozze di progetti. Da allora, ogni settimana si riunisce l'Assemblea di autogestione, aperta a chiunque voglia partecipare, si organizzano attività e si continua a lottare.
Negli ultimi 15 anni è stata una continua rivoluzione: tutto l’immobile, di proprietà pubblica, ospitava la mensa, alcune aule ed uffici che di volta in volta sono stati spostati, ridimensionati o chiusi. La sola costante di tutti questi cambiamenti è la continua mal amministrazione delle risorse e degli spazi. Infatti ad oggi è stata ristrutturata solo una parte del piano terra che ospita adesso gli uffici della Fondazione Toscana Spettacolo, l’Auditorium (utilizzabile a pagamento) e la Mediateca; al primo piano è stata ristrutturata solo la mensa, lasciando abbandonato ed alla mercé dei piccioni la maggior parte dello stabile.
Sono anni che chiediamo quali progetti ci siano, se verranno mai utilizzati per soddisfare le esigenze di chi studia e/o vive in centro: spazi per studiare anche il fine settimana, spazi dove poter fare laboratori d’ogni genere, per ritrovarsi e condividere i propri interessi con “propri simili”.

Perciò abbiamo deciso di aprirli, pulirli e dimostrare che, a fronte degli sprechi della Regione e delle istituzioni, noi studenti e studentesse, organizzandoci, siamo in grado di riqualificarli e renderli usufruibili per tutti e tutte.

La riappropriazione da parte di tutti noi di ciò che è un bene comune: lo spazio pubblico.

Durante l’estate la neonata occupazione è passata quasi inosservata, permettendoci di lavorare indisturbati alla messa in sicurezza delle stanze e di porre le basi per un progetto politico in costante fase di elaborazione. I mesi che sono seguiti hanno visto crescere molto l'Assemblea e il consenso intorno al progetto che si andava delineando, e questo è stato possibile affrontando i problemi legati all'autorganizzazione dello spazio e all'interazione con le realtà che lo circondano e attraversano. Siamo partiti dall'esigenza di coinvolgere attivamente la comunità proponendo e partecipando al dibattito politico e sociale che interessa direttamente i cittadini.

A settembre abbiamo inviato una e-mail di denuncia a tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nella gestione di Sant’Apollonia (DSU, Regione, Comune, Quartiere), chiedendo chiarimenti sull'umiliante passato recente del plesso e pretendendo un impegno per il suo futuro, informandoli quindi della costituzione dell’Assemblea. Siamo stati così invitati dall’Assessore Regionale Emanuele Bobbio ad un primo incontro di semplice conoscenza durante il quale abbiamo presentato le rivendicazioni avanzate negli anni dai collettivi universitari - ribadite anche in un secondo incontro informale - e che possiamo sintetizzare così: la restituzione alla comunità della possibilità di vivere Sant’Apollonia e la riqualifica del chiostro, che dall'attuale stato di decadenza possa tornare a essere un luogo pubblico e un punto di riferimento nel quartiere. Quello che proponiamo oggi tramite la riappropriazione e l’autogestione comune tra studenti, lavoratori e abitanti del quartiere, è la concreta possibilità di lavorare attivamente alle soluzioni creando un luogo di socialità alternativo, vivo e propositivo.

Alcune settimane dopo quest'incontro, a fine novembre, la notizia dell’occupazione dell’intero chiostro per l’organizzazione del mercato contadino li ha allertati a tal punto da indurli a intervenire per dissuaderci minacciando lo sgombero delle stanze occupate. Siamo riusciti a evitarlo garantendo la temporanea chiusura delle stanze (da loro giudicate inagibili) a patto che entro la fine dell’anno ci venissero presentati progetti concreti sul futuro del chiostro con la dimostrazione di una seria presa d’impegno. Di conseguenza il 23 dicembre, a sette mesi complessivi dalla nascita dell’Assemblea della Polveriera, abbiamo incontrato per la seconda volta l’Assessore Regionale insieme al nuovo Direttore del DSU Francesco Pierulli, i quali ci hanno esposto la prima bozza di progetto di riqualifica del chiostro: se attualmente la maggior parte del complesso è inutilizzato o indebitamente impiegato per uffici, le intenzioni mostrate sono quelle di ristrutturare interamente il primo piano per allargare la sala della mensa, allestire delle aule studio e addirittura ospitare una residenza studentesca, mentre per quanto riguarda il piano terra è previsto un ingente investimento per rimettere a nuovo il giardino e per trasferire gli uffici amministrativi e di front-office per studenti. Apparentemente entusiasmante. E sembra che i tempi di realizzazione non saranno troppo lunghi, giusto il tempo di reperire otto-nove milioni di euro...

Com’è possibile tutto questo? Com’è che dopo anni di disinteresse, proprio ora, in tempo di elezioni, si promette tutto ciò? È evidente che il progetto proposto è mera propaganda se lo dobbiamo considerare nell'ottica della prossima campagna elettorale per le elezioni regionali toscane, ma soprattutto resteranno parole al vento se non insisteremo maggiormente con la strada che abbiamo deciso di intraprendere: un progetto di riappropriazione e autogestione che deve essere costruito con la pratica della democrazia diretta, lontano dai macchinosi processi burocratici che impediscono una sana ed efficace gestione della cosa pubblica, così da coinvolgere direttamente la comunità a interessarsi dei propri spazi e delle proprie vite.

Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare alle riunioni dell'Assemblea e alle iniziative della Polveriera, in vista di un prossimo incontro pubblico nel quale costruiremo collettivamente il progetto per una nuova Sant'Apollonia.

Fin da quando, a maggio, La Polveriera ha aperto gli spazi di Sant'Apollonia, le istituzioni hanno preso subito una posizione chiara: questi locali dovevano rimanere chiusi. Di fatti la linea scelta a caldo dal DSU è stata di sigillare maldestramente l'ingresso con qualche trave improvvisata e niente più. Allora, come nel decennio precedente, i rapporti col DSU erano praticamente inesistenti. I collettivi universitari, in particolar modo quelli presenti nel centro storico, per anni hanno portato avanti la vertenza sul plesso di Sant'Apollonia, sia sul servizio della mensa, sia sullo stato di abbandono dell'intero chiostro ma tutto ciò che è stato ottenuto è stato rendersi conto della disarmante incapacità per le istituzioni di concepire un progetto concreto che potesse avere come finalità la rinascita di questo luogo. Le motivazioni di allora sono le medesime del presente: un servizio di ristorazione funzionale, la necessità di aule studio a disposizione degli studenti e la riqualificazione di un patrimonio culturale abbandonato a sé stesso. Le uniche risposte ci sono state solo negli ultimi anni: il cambio di appalto gestionale della mensa con relativa ristrutturazione dei locali interessati, che ha causato grossi disagi al servizio per almeno un anno intero e proponendo un risultato che di migliorativo ha poco o nulla, e l'apertura di una misera aula studio al piano terra riempita con una trentina di sedie. In breve, un vero dialogo, se non limitato, tramite le rappresentanze studentesche, non c'è mai stato fino all'apertura di questi spazi. Passando all'azione, abbiamo pensato che la soluzione migliore fosse mettere le istituzioni davanti al fatto compiuto: La Polveriera è aperta e si adopera dove voi finora non avete potuto e voluto. All'inizio dello scorso ottobre abbiamo inviato una mail alle personalità che ritenevamo dovessero interessarsi alla situazione di Sant'Apollonia per intavolare insieme un dialogo. I destinatari sono stati: il direttore del DSU, il presidente della Regione Toscana, il rettore dell'Ateneo fiorentino e il presidente del comitato di quartiere Q1. Fra il silenzio del rettore e la lavata di mani del presidente del comitato di quartiere, che letteralmente ha dichiarato di non essere “il soggetto deputato ad intervenire”, dopo un mese abbiamo ricevuto una risposta dall'assessorato all'istruzione in cui, sollecitato dalla segreteria della presidenza della regione, si chiedeva un incontro con l'Assemblea occupante. Fra convocazioni, rinvii e incontri ufficiosi si è creato un dialogo che può essere riassunto nei seguenti punti: 1- il DSU ha intenzione di presentare un progetto di riqualifica del plesso alla Regione in modo tale da garantirsi il passaggio di proprietà dal Demanio; 2- la riqualifica consiste in un ampliamento della mensa, spostamento degli uffici DSU nel plesso, creazione di sportelli front-office per le relazioni con gli studenti, l'adeguamento di un locale ad aula studio e nell'eventualità di poter aver disponibile l'intero plesso (da notare bene: l'utilizzo degli spazi del plesso è spezzettato fra regione, l'ex circolo degli ufficiali e la Fondazione Toscana Spettacolo) anche la creazione di alloggi studenteschi; 3- in tutto ciò la Polveriera non ha modo di esistere, né come realtà (in quanto non riconosciuta giuridicamente) né come spazio (in quanto da subito ci hanno comunicato che questi locali non godono dell'agibilità), quindi deve chiudere. Come atto di fiducia alla loro intenzione di iniziare seriamente questo progetto, l'Assemblea aveva deciso di chiudere temporaneamente le stanze al pubblico e collaborare al progetto a patto che si prendessero in considerazione alcune questioni, come: la necessità di un luogo in cui la vita studentesca possa articolarsi in uno spazio che permetta cultura e socialità, prendendo esempio anche da altre realtà nazionali dove la gestione di alcuni spazi del DSU è affidata direttamente agli studenti; la necessità di pensare seriamente ad una internalizzazione del servizio mensa e di valutare la collaborazione con realtà locali autonome specializzate nel recupero degli spazi prima di aprire bandi e concedere soldi a enti privati per la riqualifica. Tutto è rimasto in sospeso così, in attesa di nuovi aggiornamenti che sarebbero giunti con l'inizio del nuovo anno. E le novità sono giunte. L'unico problema è che non sono state delle vere novità: a quanto pare la nuova amministrazione (sia del DSU che dell'Assessorato) ignorava l'esistenza di una pratica tra Regione e Demanio sul plesso di Sant'Apollonia già dal 2011 e arenata col cambio di guardia. L'esistenza di questa pratica, che in parole spicciole è un progetto che cerca semplicemente di definire ufficialmente l'odierna lottizzazione e mal gestione del plesso, motivi per cui i collettivi universitari si sono sempre interessati alla causa, rende totalmente vano ogni dialogo instaurato negli ultimi due mesi perché annullarla significherebbe ripartire da capo. Qualcuno paragonerebbe una situazione del genere al gioco delle tre carte. Come è possibile che gli assessori Bobbio e Nocentini non sapessero di questa pratica? Cosa significa che non si può ripartire da capo quando già era stata manifestata (anche se solo verbalmente) l'intenzione di lavorare su questo nuovo progetto? Perché portare avanti un vecchio progetto finora fallimentare trasformando un luogo pubblico e potenzialmente vivace in una sede di sterili uffici? Un pensatore malizioso riflettendo su questi fattori li considererebbe semplice fumo negli occhi, atto a garantire la perseveranza dell'istituzione a continuare progressivamente sulla strada percorsa nell'ultimo decennio: svalutare l'intero plesso, svuotarlo dalla vita studentesca e portare avanti senza complicazioni un progetto speculativo che possa permettere al miglior offerente una radicale trasformazione del luogo e della sua funzione, togliendolo illegittimamente al diritto allo studio e al quartiere, in nome della nuova politica economica cittadina. Per questo siamo qui e per questo riteniamo che la gestione degli spazi pubblici, di questo spazio, debba essere costruita quotidianamente dal basso, dagli studenti e dai cittadini stessi, attraverso percorsi partecipati e democratici.

Dotazione tecnica (sistemi/software/attrezzature…):

Progetti (realizzati/in itinere/da realizzare):

Aprile 2015, DEEP, FLASH, VEG: quattro incontri sulla questione animale
"Scrittori e altri animali":
la questione animale è una questione di giustizia
Lorenzo Guadagnucci presenta il libro Restiamo animali
"Artisti e altri animali":
gli artisti di fronte alla questione animale
a cura di Essere animali
Attivisti e altri animali: video investigazioni per una cultura consapevole"
a cura di Luigia Marturano e Alessandra Galbiatitutorial di auto-produzioni vegan
"Uno chef e altri animali: "
A cura di Gabriele Palloni, vegan

Febbraio 2015
RESIDENZA D'ARTISTA

MERCATO CONTADINO E DELLE AUTOPRODUZIONI
Produttori locali della rete dei G.A.S. e di Genuino Clandestino e banchi di artigiani.
Laboratori per bambini e adulti
Iincontro col movimento Stop TTIP - Italia
Concerto della giovanissima cantautrice fiamminga Katrien Snoeys
Aperitivo e musica
Ciclofficina

ARE YOU EXPERIENCED?
"primo soccorso e buone prassi europee di riduzione del danno"
con Centro Java infoshop

Gennaio 2015
L'omosessualità nella cultura e società russa nel corso del Novecento
TEATRO DELL'OPPRESSO
un metodo teatrale che ha l'obbiettivo di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e politico. Interverrà una terapista teatrale belga.
incontro a cura del Gruppo Giovani Glbti* Firenze

Gennaio 2015
Proiezione SUPRANATURA
a film by Seth Morley and Dem

Dicembre 2014
Assemblea pubblica su: "La rete genuino clandestino. Come è nata, cos'è, cosa vuole."
con i produttori della Rete Genuino Clandestino e Mondeggi Bene Comune, in vista della due giorni nazionale a Mondeggi (13-14 dicembre 2014)

Novembre 2014
MERCATO Genuino Clandestino con Mondeggi
con la partecipazione da Milano di Ri-MAFLOW, fabbrica recuperata.

Presentazione della Campagna a supporto della raccolta fondi per la famiglia Bifolco
con Associazione Contro gli Abusi in Divisa - Onlus.

ARE YOU EXPERIENCED? guida nel mondo delle sostanze
Addiction: culture e contesti
Politiche di riduzione del danno, esempi europei di buone prassi
Dal concetto di dipendenza al concetto di autoregolamentazione
con il Centro Java

14 novembre - SCIOPERO SOCIALE ‪#‎StopJobsAct
da p.zza S.Marco ore 9.30 partenza corteo studenti lavoratori scuola università; da p.zza Puccini ore 10 lavoratori e movimenti autonomi

Ottobre 2014
READING JAM SESSION
riunione estemporanea di lettori riuniti per una reading performance improvvisata

COS'è IL JOBS ACT? COME POSSIAMO FERMARLO?
Assemblea pubblica cittadina: conoscere chi ci colpisce, perchè e come. Per capire e organizzarsi

Ciclo di assemblee studentesche verso il 14 Novembre

Corso di chitarra per principianti

Corso d’autodifesa per precari, autoformazione per organizzarsi sul posto di lavoro
“Come organizzarsi sui posti di lavoro: Assemblea, RSU/RSA, Sciopero”
“Come ottenere la stabilizzazione dei contratti a termine e atipici”
"Come leggere la busta paga, contributi Inps e Contratto Collettivo Nazionale di riferimento"
Con Clash city workers

Luglio 2014
Raccolta fondi “Io sto con la sposa”
incontro con MEDU (Medici per i Diritti Umani) e Le Mafalde per la presentazione del report sui rifugiati a Firenze;
proiezione di video tratti da "Io sto con la sposa", con interviste e contenuti extra del film

Giugno 2014
Mostra calligrafia cinese e workshop tematici

23 maggio 2014- // INAUGURAZIONE //
Dibattito con Spazi Docili: “Riaprire spazi comuni”, a seguire Block Party con Killabros TV powered by JokerSmokerSoundSystem

Produzioni:

Pubblicazioni:

Manifestazioni:

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine: 43.779426

Longitudine: 11.256969

Link verso portali di augmented reality:

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

Tipo di scheda:

InteractiveResource

Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Soggetto (categoria, tags) a testo libero:

Voci correlate: