Caverna dell'antimateria

Tratto da EduEDA
Versione del 19 Apr 2007 alle 16:39 di Panarenko (Discussione | contributi) (Storia e Poetica)

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Storia e Poetica

La Caverna dell'antimateria è l'opera più importante del pittore piemontese Pinot Gallizio e della sua pratica situazionista chiamata "Pittura Industriale",un vero e proprio detournement"oggetto concreto e teorico,che nella sua estensione in rotoli vendibili a metro inflaziona il concetto stesso di valore artistico".

La pittura industriale vive nel paradosso della svalutazione del gesto artistico,creativo, ripetuto e ricreato all'infinito,in una serialità che tende a mettere in luce la qualità principale della società moderna,la produzione e il consumo,qualità che se applicata al mondo dell'arte mette in crisi il sistema di cose.

L'opera di Galizzio nasce per essere collocata in uno spazio e farsi ambiente([[un proto-Environment),fino a coprire tutte le superfici per andare in contro a quel concetto di "situazione costruita" che si fondano sull'individuazione di desideri precisi sotto la direzione di un regista. Viene esposta alla galleria Drouin di Parigi del 1959 dopo due anni di lavoro,e lo spazio si smaterializza sotto la totale presenza dei rotoli dipinti che lo invadono su tutti i lati(mura,soffitto,pavimento),"la pittura satura lo spazio e fà posto all'uomo al suo interno",è uno spazio metaforico che crea una realtà provvisoria,un anti-mondo dove è possibile conoscere e interrogare le presenze della nuova forma che nasce dalle ceneri dell'informale.