Cypherpunk

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CYPHERPUNK

Negli anni ottanta nasce una specie di controcultura di programmatori, i così detti Cypher-punk. crittografia, con sistemi di invio di posta anonimi, con firme digitali e con il denaro elettronico". Per comunicare tra di loro i Cypherpunk utilizzano la crittografia, che non è altro che una scrittura segreta basata su un codice condiviso solo fra gli interlocutori. Grazie a questo modo è possibile comunicare via Internet senza timore che le proprie comunicazioni possano essere intercettate e decifrate da altri. Gli attivisti digitali, gli hacktivisti, i cypherpunks e molti altri legittimano e difendono l’utilizzo della crittografia a dispetto delle scelte politiche e militari degli stati e hanno ingaggiato un duro conflitto con i governi per garantirne la libertà di diffusione. Ciò che contestano è la tesi secondo cui i software di crittografia, pensati per tutelare la privacy, possono essere usati anche da chi vuole commettere reati.

Inoltre, le tecnologie di crittazione vengono utilizzate per gli scambi finanziari e commerciali. Per pagare un bonifico via Internet, giocare in borsa o visualizzare il saldo del conto in banca dal proprio Pc. Una restrizione nell’uso della crittografia danneggerebbe quindi le attività economiche legate al suo utilizzo, dice P. Zimmermann, autore del più noto software di crittografia, il Pgp, «Se la privacy viene messa fuori legge, solo i fuorilegge avranno privacy». I Cypherpunk hanno prodotto inoltre molti materiali teorici e realizzato sistemi per tutelare la privacy e garantire l’anonimato, i due più importanti sono: 1° il progetto Winston Smith, che si propone di creare kit di software e documentazione per lo startup di server Freenet, di Anonymous Remailer, di Proxy per l'accesso anonimo ad Internet e nello stesso tempo diffondere e pubblicizzare in tutti i modi possibili queste risorse 2° il progetto Anonymous Remailer di Isole nella rete, un servizio per nascondere la propria identita' quando si mandano messaggi di posta elettronica.