Discussione:La Polveriera - SpazioComune - Firenze

Tratto da EduEDA
Versione del 25 Feb 2015 alle 10:26 di DiGiovanniSimona (Discussione | contributi) (Augmented reality:)

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La Polveriera Spazio Comune (Firenze) è uno spazio occupato e restituito alla comunità dopo anni di abbandono. L’autogestione degli spazi qua diventa una pratica politica di cambiamento e di conflitto con l’esistente, perché <<non è possibile – e non ci interessa – un’auletta dove rinchiuderci al sicuro dall’impero del mercato, ma un laboratorio dove le persone ed i progetti si incontrano e sostengono l’un altro, per produrre una ricchezza che è comune, sottratta alla speculazione ed all’interesse privato. La Polveriera è un progetto di riappropriazione e autogestione che deve essere costruito con la pratica della democrazia diretta, lontano dai macchinosi processi burocratici che impediscono una sana ed efficace gestione della cosa pubblica, così da coinvolgere direttamente la comunità a interessarsi dei propri spazi e delle proprie vite.>>.


Logo di La Polveriera Spazio Comune

Denominazione/sigla (acronimo):

La Polveriera Spazio Comune

Anno di Fondazione/costituzione:

2014

Sede:

Chiostro di Sant'Apollonia
Via Santa Reparata, 12

Organi (struttura, organico, esponenti e collaboratori):

La Polveriera Spazio Comune si riunisce in sede ogni Lunedì per un' Assemblea Politica e un' Assemblea Gestionale, aperte a chiunque voglia partecipare.


L'assemblea si compone circa 20 membri fissi - residenti, universitari, lavoratori. Durante l'assemblea, chiunque può prendere posto e intervenire sugli argomenti trattati, che riguardano sia l'aspetto politico dell'occupazione, sia quello gestionale.

Il gruppo de La Polveriera si avvale anche di collaboratori esterni - di fatto, sono sempre di più le realtà interessate al progetto e che ci seguono e aiutano in tempi e spazi diversi; si tratta, nello specifico, di altre occupazioni, associazioni e comunità in lotta presenti nella nostra rete, tra cui:

OCA
TerraBeneComune Firenze / Mondeggi
Info Aut
Antifascimo Militante
Osservatorio Repressione
ACAD - Associazione Contro gli Abusi in Divisa - ONLUS
Collettivo Lettere e Filosofia Firenze
communia network
ateneinrivolta
Centro Java Firenze
Cortocircuito
Ninux
Clash City Workers
Genuino Clandestino
Movimento di Lotta per la Casa
Csa Next Emerson CPA FI-SUD
Occupazione Via del Leone 60/62
STOP TTIP Italia
No Expo Milano 2015
NoTav
NoTav Firenze

Spazi utilizzati:

Sono tre le stanze occupate nel plesso di Sant'Apollonia, al piano superiore.

Contatti:

lapolveriera.sapollonia@yahoo.it

Sito ufficiale:

La Polveriera Spazio Comune

Obiettivi:

"Condividere: esperienze, conoscenze, idee, la voglia di mettersi insieme ed individuare quelle pratiche quotidiane che costruiscano le relazioni umane necessarie per pensare un altro mondo, un altro modo di vivere. Immaginando altre relazioni rispetto a quelle esistenti e che nella città-metropoli si fanno ancora più opprimenti in forza d’una organizzazione capitalistica che non è più solo organizzazione della produzione, ma anche dei diversi aspetti del quotidiano: la casa, lo spazio pubblico, il verde, i momenti ed i luoghi di svago; tutto diventa parte del processo di valorizzazione del capitale e soprattutto strumento di governo degli individui. Non ci interessa il profitto, perno di questa società: vogliamo metterci insieme alle persone che vivono la nostra stessa condizione, vogliamo esprimere le potenzialità che la messa in comune di tutto ciò che possediamo, beni comuni e conoscenze, può esprimere. Trasformare tutto ciò in motore di cambiamento!" [1]

DIRITTO ALLO STUDIO / DIRITTO ALLA CITTA'
Gli attuali occupanti degli spazi di Sant'Apollonia ("La Polveriera"), e tutti coloro i quali, singolarmente o all'interno di gruppi, comitati o associazioni, hanno a cuore il diritto alla città, ovvero il diritto ad uno sviluppo urbano che metta al centro i bisogni delle persone e l'accesso ai beni comuni e al diritto allo studio, portando avanti l'occupazione avevano ottenuto che, finalmente, DSU e Regione, nella persona dell'assessore Bobbio, presentassero un progetto di riqualifica complessiva di Sant'Apollonia.

Attualmente, però, l'unica prospettiva si basa su una pratica arenata dal 2011 che prevede la lottizzazione a fini privatistici della maggior parte del complesso, leggittimando il presente stato delle cose e quindi ignorando le reali necessità a cui San't Apollonia può e deve fare fronte.

Settori di intervento:

Attività (ricerca/produzione/formazione/promozione):

DEEP, FLASH, VEG, 2015
quattro incontri sulla questione animale. Un percorso di introduzione alla dieta vegana, con presentazioni di libri, dibattiti, la posizione degli artisti di fronte alla questione animale, workshop con uno chef vegano, attivismo e video investigazioni per una cultura consapevole - perchè la questione animale è una questione di gestione di giustizia.

MERCATO CONTADINO E DELLE AUTOPRODUZIONI, 2014-2015
Ogni mese la Polveriera organizza un mercato con produttori locali della rete dei G.A.S. e di Genuino Clandestino e banchi di artigiani, laboratori per bambini e adulti, concerti, aperitivi, musica, ciclofficina.


ARE YOU EXPERIENCED?, 2014
un percorso con Centro Java Infoshop, guida nel mondo delle sostanze, dibattiti culture e contesti, politiche di riduzione del danno, esempi europei di buone prassi, dal concetto di dipendenza al concetto di autoregolamentazione.

READING JAM SESSION, 2014 ‪
riunione estemporanea di lettori riuniti per una reading performance improvvisata

COS'è IL JOBS ACT? COME POSSIAMO FERMARLO?, 2014
Assemblea pubblica cittadina: conoscere chi ci colpisce, perchè e come. Per capire e organizzarsi


Corso d’autodifesa per precari , 2014
con Clash City Workers, workshop autoformazione per organizzarsi sul posto di lavoro, come organizzarsi sui posti di lavoro: assemblea, RSU/RSA, sciopero, come ottenere la stabilizzazione dei contratti a termine e atipici, come leggere la busta paga, contributi Inps e Contratto Collettivo Nazionale di riferimento

Origine e storia:

Nel Chiostro di Sant’Apollonia, in via Santa Reparata n° 12, dopo 15 anni un enorme vuoto è stato aperto. Il 23 Maggio 2014 La Polveriera è venuta alla luce con una festa di inaugurazione cui ha partecipato qualche centinaia di persone. Una bellissima serata insieme a compagni/e ed amici/e, per riposarsi dopo due settimane di pulizie, assemblee e bozze di progetti. Da allora, ogni settimana si riunisce l'Assemblea di autogestione, aperta a chiunque voglia partecipare, si organizzano attività e si continua a lottare.'' [2]

Negli ultimi 15 anni tutto l’immobile, di proprietà del Demanio dello Stato, ospitava la mensa, alcune aule ed uffici che di volta in volta sono stati spostati, ridimensionati o chiusi. Grazie alla continua mal amministrazione delle risorse e degli spazi, ad oggi è stata ristrutturata solo una parte del piano terra che ospita adesso gli uffici della Fondazione Toscana Spettacolo, l’Auditorium (utilizzabile a pagamento) e la Mediateca; al primo piano è stata ristrutturata solo la mensa, lasciando abbandonato la maggior parte dello stabile.

"Sono anni che chiediamo quali progetti ci siano, se verranno mai utilizzati per soddisfare le esigenze di chi studia e/o vive in centro: spazi per studiare anche il fine settimana, spazi dove poter fare laboratori d’ogni genere, per ritrovarsi e condividere i propri interessi con “propri simili”. Perciò abbiamo deciso di aprirli, pulirli e dimostrare che, a fronte degli sprechi della Regione e delle istituzioni, noi studenti e studentesse, organizzandoci, siamo in grado di riqualificarli e renderli usufruibili per tutti e tutte."[3]


Nei mesi estivi del 2014, la Polveriera è rimasta praticamente inosservata, permettendo ai suoi membri di ristrutturare e mettere in sicurezza gli spazi, ponendo le basi per un progetto politico ancora in fase di elaborazione. Portando all'interno dell'assemblea i problemi legati all'autorganizzazione dello spazio e all'interazione con le realtà che lo circondano e attraversano [4], l'Assemblea della Polveriera, dal mese di settembre in poi, ha giovato dell'incremento di partecipazione e di consenso intorno al progetto che si andava delineando. La comunità è stata coinvolta attivamente nel dibattito politico e sociale portato avanti dall'occupazione.

Nello stesso periodo, una mail di denuncia è stata inviata a tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nella gestione di Sant’Apollonia (DSU, Regione, Comune, Quartiere), chiedendo chiarimenti sul passato recente del plesso e pretendendo un impegno per il suo futuro, informandoli quindi della costituzione dell’Assemblea. "Siamo stati così invitati dall’Assessore Regionale Emanuele Bobbio ad un primo incontro di semplice conoscenza durante il quale abbiamo presentato le rivendicazioni avanzate negli anni dai collettivi universitari - ribadite anche in un secondo incontro informale - e che possiamo sintetizzare così: la restituzione alla comunità della possibilità di vivere Sant’Apollonia e la riqualifica del chiostro, che dall'attuale stato di decadenza possa tornare a essere un luogo pubblico e un punto di riferimento nel quartiere. Quello che proponiamo oggi tramite la riappropriazione e l’autogestione comune tra studenti, lavoratori e abitanti del quartiere, è la concreta possibilità di lavorare attivamente alle soluzioni creando un luogo di socialità alternativo, vivo e propositivo."'' [5]


Settimane dopo l'incontro con la Regione, la Polveriera ha iniziato il suo ciclo di Mercati contadini e dell'artigianato (con cadenza mensile) in collaborazione con Genuino Clandestino - tutto ciò ha allertato le istituzione al punto da intervenire con minacce di sgombero delle stanze occupate. A questo punto, gli occupanti, sono riusciti ad evitare lo sgombero garantendo la temporanea chiusura delle stanze (giudicate inagibili dalla Regione) ma solo a patto che entro la fine dell'anno venissero presentati progetti concreti sul futuro del plesso di Sant'Apollonia.
Dopo sette mesi complessivi dalla nascita dell’Assemblea della Polveriera, nel mese di Dicembre, c'è stato un nuovo incontro con l’Assessore Regionale e il nuovo Direttore del DSU, Francesco Pierulli, i quali hanno esposto la prima bozza di progetto di riqualifica del chiostro: a quanto pare, le intenzioni sarebbero quelle di ristrutturare interamente il primo piano per allargare la sala della mensa, allestire delle aule studio e addirittura ospitare una residenza studentesca, mentre per quanto riguarda il piano terra è previsto un ingente investimento per rimettere a nuovo il giardino e per trasferire gli uffici amministrativi e di front-office per studenti.


Nei primi mesi del 2015, la situazione non è cambiata. Anzi, nel frattempo, la proprietà di Sant'Apollonia è passata dal Demanio Pubblico alla Regione Toscana, che avrebbe progetti molto diversi rispetto a quelli illustrati dal nuovo Direttore del DSU (al DSU è concesso l'uso degli spazi gratuitamente per Mensa e l'aula studio). Difatti, la Regione Toscana intende destinare li spazi del piano inferiore interamente alla Fondazione Toscana Spettacolo, limitando in questo modo l'accesso al Chiostro agli studenti, per accedere alla mensa, e ai lavoratori degli uffici. Ciò che è più evidente, è la disarmante incapacità da parte delle Istituzioni di prendere in considerazione un progetto concreto che possa avere come finalità la rinascita comune di questo luogo. L'Assemblea della Polveriera, che vede sempre più adesioni da parte dei cittadini, soprattutto residenti, chiede un servizio di ristorazione funzionale, aule studio a disposizione degli studenti e la riqualificazione di un patrimonio culturale abbandonato a sé stesso. Nonostante siano stati molti i collettivi che negli utilmi anni si sono interessati alla questione Sant'Apollonia, tutto ciò che è stato ottenuto negli anni è il cambio di appalto gestionale della mensa con relativa ristrutturazione dei locali interessati, che ha causato grossi disagi al servizio per almeno un anno intero e proponendo un risultato che di migliorativo ha poco o nulla, e l'apertura di una misera aula studio al piano terra riempita con una trentina di sedie. [6]


Di fronte quindi all'evidente incapacità delle Istituzioni, di cui già si leggeva sopra, gli occupanti hanno deciso di mettere in chiaro la situazione:
La Polveriera è aperta e si adopera dove le Istituzioni finora non hanno potuto e voluto.[7]

Il dialogo che si è creato con le Istituzioni può essere riassunto nel seguente modo:
la riqualifica consisterebbe in un ampliamento della mensa, spostamento degli uffici DSU nel plesso, creazione di sportelli front-office per le relazioni con gli studenti, l'adeguamento di un locale ad aula studio, la creazione di alloggi studenteschi e nell'eventualità di poter aver disponibile l'intero plesso (da notare bene: l'utilizzo degli spazi del plesso è spezzettato fra regione, l'ex circolo degli ufficiali e la Fondazione Toscana Spettacolo); In tutto ciò la Polveriera non ha modo di esistere, né come realtà (in quanto non riconosciuta giuridicamente) né come spazio (in quanto da subito ci hanno comunicato che questi locali non godono dell'agibilità), quindi deve chiudere.

La nuova amministrazione (sia del DSU che dell'Assessorato) ignorava l'esistenza di una pratica tra Regione e Demanio sul plesso di Sant'Apollonia già dal 2011 e arenata col cambio di guardia.
Questa pratica cerca semplicemente di definire ufficialmente l'odierna lottizzazione e mal gestione del plesso e annullarla significherebbe ripartire da capo. Ad oggi, nonostante l'interessamento degli Assessori Bobbio e Nocentini, non vi è certezza riguardo al futuro del plesso di Sant'Apollonia e della sua attuale occupazione. Gli occupanti, nel mese di Febbraio, hanno organizzato una raccolta firme contro il progetto avanzato dalla Regione, in occasione dell'ennesimo Mercato Contadino e dell'Artigianato, che ha riscontrato l'adesione di oltre trecento cittadini interessati alla causa e intenzionati a collaborare. Nelle ultime settimane, infatti, tutti gli interessati alla questione hanno costituito una nuova assemblea, che si riunisce ogni Sabato, volta a costruire collettivamente un progetto per una nuova Sant'Apollonia, con lo scopo di rendere la gestione degli spazi pubblica, costruendo quotidianamente dal basso percorsi partecipati e democratici.

Dotazione tecnica (sistemi/software/attrezzature…):

Progetti (realizzati/in itinere/da realizzare):

tutti gli interessati alla questione Sant'Apollnia hanno costituito una nuova assemblea, che si riunisce ogni Sabato, volta a costruire collettivamente un progetto per una nuova Sant'Apollonia, con lo scopo di rendere la gestione degli spazi pubblica, costruendo quotidianamente dal basso percorsi partecipati e democratici.

Produzioni:

Pubblicazioni:

Manifestazioni:

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine: 43.779426

Longitudine: 11.256969

Link verso portali di augmented reality: AR

Bibliografia:

Webliografia:

AteneinRivolta.org, A Firenze nasce la Polveriera SpazioComune
Perunaltracittà.org, Corso di autodifesa per precari alla Polveriera
FUL - Firenze Urban Lifestyle, L’ALTRA FIRENZE: Intervista a La Polveriera
DEApress.com, Autogestione a Sant'Apollonia
CAFèBABEL.it, Sant'Apollonia dalla polvere alla rinascita
PORTALE GIOVANI, "Secondo Mercato contadino e dell’artigianato"' nel Chiostro di Sant'Apollonia

Note:

  1. fonte: http://lapolveriera.blogspot.it/
  2. fonte: http://lapolveriera.blogspot.it/
  3. fonte: http://lapolveriera.blogspot.it/
  4. fonte: http://lapolveriera.blogspot.it/
  5. fonte: http://lapolveriera.blogspot.it/
  6. fonte: http://lapolveriera.blogspot.it/
  7. fonte: http://lapolveriera.blogspot.it/

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