Squatting Supermarkets
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Contents
Titolo:
Squatting Supermarkets (Occupando supermercati)
Autore:
Anno:
2009
Luogo:
Squatting Supermarkets è stato presentato al Piemonte Share festival del 2009
Sito web:
http://www.artisopensource.net/2009/10/25/squatting-supermarkets-italiano/
Descrizione:
Squatting Supermarkets è un progetto che si colloca a cavallo tra la sperimentazione sulla realtà aumentata e la riflessione sul consumismo della nostra società.
é stato presentato al Piemonte Share Festival 2009 sotto forma di installazione e workshop esperenziale. L'installazione riproduce una corsia di supermercato in realtà aumentata. La tecnologia alla base dell'installazione è un'applicazione per iPhone che si chiama iSee che è in grado di riconoscere il logo di un prodotto fotografato. E proprio dal logo, il cavallo di troia che le corporations usano per entrare fin dentro i nostri cuori e i nostri cervelli, parte una risposta critica e creativa a questo stato di cose. Il software è infatti in grado di tracciare una storia geografica e sociale del prodotto che abbiamo tra le mani. Ci dice se per realizzarlo è stato usato lavoro minorile, ci parla dell'impatto ambientale che ha causato. Insomma ci mette in contatto con le facce e i luoghi che stanno dietro ad una scatola di cartone colorata uguale ad altre centinaia che abbiamo intorno. Una scatola di cartone (o di plastica, o un sacchetto) che ci si dispiega nel suo (eventuale) carico di sofferenze, sfruttamenti, imposture del marketing etc. E poi ci suggerisce alternative sostenibili o biologiche al prodotto che, solo adesso ce ne accorgiamo, abbiamo erroneamente messo nel carrello.
Un concept di spesa innovativo per trasformare un momento comunque necessario ma spesso affrontato banalmente, in un momento critico. Un prendere possesso di un meccanismo volutamente tenuto nascosto dietro la grafica ammiccante del logo.
Genere artistico di riferimento:
installazione
Bibliografia:
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esempio:
- 2002, Tozzi Tommaso, Di Corinto Arturo, Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete, Manifesto Libri editore, Roma .
Webliografia:
inserire la webliografia principale relativa all'opera. Mettere l’asterisco (*) seguito da uno spazio, da una parentesi quadra, dall'indirizzo web preceduto da http://, da un altro spazio, dal titolo del sito web a cui ci si collega e da un'altra parentesi quadra.
esempio: Wikiartpedia. L'enciclopedia libera sull'arte delle reti e le culture digitali
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