EpidemiC
Epidemic C
Biografia
Collettivo milanese nato nel giugno 2001, composto da circa 10 elementi: artisti, programmatori, neurologi, critici d’arte, pubblicitari e scrittori, da artisti/programmatori e programmatori/artisti (tra i fondatori Flaminio Guardoli e Luca Lampo). La loro avventura è iniziata raccogliendo materiale sul codice di programmazione «scritto» per finalità estetiche o agonistiche: Obfuscated Code Context, Demo 7K e soprattutto Virus: programmi belli, ma del tutto inutili. Il nome ed il logo [epidemiC] nacque in occasione della manifestazione D-I-N-A 01. In quell’occasione presentarono - VIRII VIRUS VIREN VIRY - un manifesto sulla bellezza del codice sorgente, mentre il filosofo Franco Berardi Bifo interpretava, come fossero «antichi versi» le quattro pagine del listato - LoveLetter For You -, più conosciuto come: il virus "I Love You". L’effetto stupì anche gli stessi membri del gruppo che non si aspettavano che uno «script» informatico potesse essere eseguito, in modo efficace, anche senza un computer. [epidemiC] è probabilmente l’unico gruppo europeo che lavora esplicitamente sul potenziale estetico del virus informatico; i progetti di [EpidemiC] lavorano sullo sviluppo estetico del codice sorgente, ossia di quel testo che dispone e programma la esecutività di un virus.
Opere
- “Send mail downjones‿
E’ un programmino che inserisce nel corpo dell’ e-mail brevi frasi pescate a caso da una lista di sentenze che che alterano o rovesciano il senso finale del messaggio.
- “Biennale .py‿ 2001
Presentato insieme agli 01.org alla Biennale di Venezia nel padiglione sloveno. Il virus, scritto in Phyton, si presenta come un set di istruzioni in cui è possibile riconoscere elementi narrativi.
- Il 23 maggio 2002, al Museum of Applied arts di Francoforte, è stato presentato un nuovo programma degli EpèidemiC: “Antimafia‿. Questo è un software attualmente basato sulla piattaforma Windows che sfrutta il protocollo peer to peer di Gnutella. È un programma, come per l’Mp3, che permette di essere a contatto immediato con tutti quegli utenti che nello stesso momento utilizzano il solito programma. Gli EpidemiC, così facendo, hanno costruito un mezzo che chiunque può utilizzare per promuovere azioni, dalle cose più futile a quelle più impegnate, come proteste telematiche. Il nome scelto è intrigante, ma AntiMafia non contiene funzioni in grado di compiere gesti illegali, anzi, non contiene nessuna funzione in grado di produrre un’azione. L’azione, qualsiasi tecnica utilizzi, è un programma esterno (Plug-in) che viene gestito da AntiMafia. Le specifiche tecniche per “scrivere‿ i Plug-in vengono realizzate in codici sorgente, che, però, non sviluppano nessun tipo di azione. Chiunque decidesse di rilasciare un programma che utilizzi AntiMafia assumerà la responsabilità sul tipo di azione che il Plug-in produce.
Musei
Bibliografia
Sito web
Poetica
E’ un collettivo nato in Italia all’inizio del 2001 e, probabilmente, è l’unico gruppo europeo che lavora sul potenziale estetico del virus informatico. E’ composto da circa 10 elementi: artisti, programmatori, neurologi, critici d’arte, pubblicitari e scrittori, alcuni dei quali raccolgono materiale sul codice di programmazione "scritto" per finalità estetiche o agonistiche: Obfuscated Code Context, Demo 7K e soprattutto Virus; alla radice della loro ricerca c’è l’esigenza spiazzante di sovvertire la prospettiva falsata che il sistema dell’informazione ha fino ad oggi prodotto su quel particolare programma che è il virus informatico. I progetti di “EpidemiC‿ lavorano sullo sviluppo estetico del codice sorgente, cioè quel testo che dispone e programma l’esecutività di un virus. Pone l’attenzione sulla relazione che si crea tra mittente e ricevente quando le comunicazioni vengono mediate da un software. Generalmente tendiamo a pensare che un file sia corrotto solo se è illeggibile con questo esperimento di Downjones va vedere la possibile corruzione del senso dei dati. In biennale.py l’obiettivo è quello di esaltare l’estetica del codice sorgente.
Webliografia
http://www.ecn.org/thingnet/reviews/epidemic.html