002 - Leviatano
Il Leviatano è un Cetaceo preistorico del miocene, affine ai moderni capodogli.
Museo di Storia Naturale di Pisa
La Galleria dei Cetacei
Contents
Reperto
002
Descrizione
Nome Scientifico
Livyatan melvillei
Caratteristiche
Il Leviatano[1], lungo fra 13,5 e 17,5 metri a seconda del metodo usato per stimarne la lunghezza, aveva un’imponente testa simile a quella del capodoglio, che probabilmente proprio come nel suo discendente moderno conteneva spermaceti, una sostanza cerosa biancastra contenuta in due grandi organi definiti cassa e giunca, sopra e davanti al cranio dell’animale.
Per via delle similitudini con il capodoglio si è ipotizzato che questi organi fossero utilizzati per controllare la galleggiabilità, modificando la densità dello spermaceti e forse per l’ecolocazione delle proprie prede. Alcuni studiosi hanno però obiettato che l’animale non cacciasse in profondità come il capodoglio, che può immergersi fino a più di 2 km di profondità per dare la caccia alle sue prede favorite, i calamari giganti e che la grande testa fosse invece utilizzata dal Livyatan come le corna di un ariete per colpire violentemente le prede più grandi, come altre balene (o chissà, giovani megalodonti), stordirle e poi farle a brandelli come le moderne orche con le sue possenti mascelle e denti.
I cetacei[2] contemporanei non erano differenziati e grandi quanto quelli attuali, ma raggiungevano dimensioni già considerevoli come il cetotherium lungo 8-10 metri. Era questa probabilmente la sua preda favorita per due motivi: era una preda “facile” incapace di difendersi da un tale predatore e forniva una considerevole quantità di carne e grasso per un predatore che necessitava ogni giorno di enormi quantità di cibo, anche in considerazione del fatto che era un mammifero e quindi, come noi, un animale a sangue caldo.
I mammiferi marini erano le sue prede favorite, ma certamente come il Megalodonte era anche un predatore opportunista, che non disdegnava anche uccelli marini, squali, pesci ossei o rettili, come le grandi tartarughe marine.
Classificazione
- Dominio Eukaryota
- Regno Animalia
- Phylum Chordata
- Classe Mammalia
- Ordine Cetacea
- Sottordine Odontoceti
- Superfamiglia Physeteridae
- Genere Livyatan
- Specie L. melvillei
Localizzazione
Il cetaceo[3] condivideva i mari con le più grandi specie di squalo conosciute ed era a sua volta un predatore; era lungo circa 18 metri, quasi come un moderno capodoglio.
Ma mentre gli attuali capodogli si nutrono soprattutto di molluschi, i denti di Leviathan (alcuni lunghi 36 centimetri) suggeriscono che la specie si confrontasse con prede ben più impegnative, tra cui forse altri cetacei suoi simili.
"Si trattava molto probabilmente di un animale possente e spaventoso, la cui descrizione si accorda con quella fatta da Melville di Moby Dick, dice Olivier Lambert, paleontologo del Muséum National d'Histoire Naturelle di Parigi, primo firmatario della ricerca assieme a Giovanni Bianucci del Dipartimento Scienze della Terra dell'Università di Pisa.
Curiosità
[4] Si può dire che il nome Livyatan melvillei sia decisamente appropriato, inizialmente gli era stato dato il nome di Leviathan, il famoso mostro marino citato nella Bibbia, il nome era però già stato usato come sinonimo di una specie di Mammut, così per non creare confusione si decise di usare la versione ebraica di questo nome: Livyatan. La denominazione della specie: melvillei, è invece un omaggio a Herman Melville, autore di Moby Dick.
Note
- ↑ /http://leganerd.com/2015/09/03/mostri-preistorici-livyatan-melvillei/
- ↑ /http://leganerd.com/2015/09/03/mostri-preistorici-livyatan-melvillei//
- ↑ /http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2010/07/01/foto/scoperta_balena_preistorica_leviatano_dei_mari-60314/1/
- ↑ /http://leganerd.com/2015/09/03/mostri-preistorici-livyatan-melvillei/