Pope Simon
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POPE SIMON
Acclamato artista internazionale, Software designer, scrittore, nonché Docente e Direttore del corso BA/BS Design in arti interattive all’università di Cardiff, UWIC Business school (2002). Ha lavorato a vari progetti spettacolari ed innovativi fra i quali: I/O/D 4 The Webstalker
BIOGRAFIA:
Nasce a Exeter, sud ovest dell’Inghilterra, nel Gennaio del (1966).
CRONOLOGIA:
(1991): Prende il diploma di laurea in Belle Arti ed inizia a lavorare alle arti multimediali.Aiuta a mettere su una piccola unità di ricerca al Cardiff National Museum del Galles.
(1992): Dalla collaborazione con due colleghi, nasce una associazione creativa di design, formata d a un programmatore, uno scrittore e da Simon come designer interattivo.
(1995): L’associazione si sposta a Londra.
(1998): L’Art Concil of England finanzia lo sviluppo del progetto I O D 4: The WebStalker
(1999): L’Art Concil supporta Ice for everyone un progetto artistico online che viene portato in giro per un lungo tour. All’associazione di Simon viene commissionato il design di In to the Web per il Millennium Dome.
(2000):
Si sposta a Cardiff per prendere il posto di Docente alla UWIC.
Viene pubblicato London Walking.
IOD4: The WebStalker
Simon sviluppa un nuovo corso di design per Interactive Media alla UWIC.
Lavora con BBC online per un nuovo progetto web Art for networks.
(2001): Art for networks.
Settembre (2002): Prime iscrizioni di studenti al nuovo corso di Simon alla UWIC. Parte da Cardiff il tour Inglese di Art for Networks.
Novembre (2002): Vince il prestigioso progetto di scambio “Nesta
Per questo progetto, Simon pianifica quattro stadi: Studio accademico, performance, documentazioni tecnico-istituzionali e supporto chiave (necessario per raccogliere dati sperimentali e per creare legami importanti per future opportunità commerciali).
Gennaio (2003): Simon prende la cattedra alla scuola d’arte di Sint Lukas Bruxelles.
L’opera Art for Networks si sposta ad Edinburgo per poi andare a Nord-Ovest dell’Inghilterra, poi ad Est, fino ad arrivare, nel Novembre a Londra.
Aprile (2003): Prende la cattedra al Banff Centre del Canada e da li spera di spostarsi a UCLA Los Angeles per altre ricerche.
Estate (2003):
Simon espone alla Biennale di Venezia come rappresentante del Galles.
POETICA:
OPERE:
IOD4 The WebStalker Simon Pope, Colin Gree, Matthew Fuller 1997
L’arte e i domini digitali hanno creato nuovi tipi di software con altrettante numerose interfacce e nuovi networks. The Web Stalker è stata una delle prime applicazioni multimediali, su supporto internet, concepita e disegnata da artisti piuttosto che da tecnici della rete. E’un esempio unico di rivisualizzazione artistica del dato digitale all’interno dello spazio nel suo livello più profondo. The WebStalker Questo Browser innovativo, consente di visualizzare la struttura dei siti web attraverso una mappa grafica, composta da cerchi, linee e punti luminosi, ognuno con il suo significato ben preciso, che rappresentano nel complesso i link di collegamento tra le pagine. Sia nelle pagine richieste che in quelle indagate dallo Stalker, la metafora del Flusso di dati, che scorre all’interno del box visualizzato sullo schermo, è sempre presente. Quello che Simon Pope ed i suoi collaboratori vogliono far percepire attraverso questa rappresentazione grafica è appunto come la l’ambiente digitale, la sua organizzazione e reticolarità siano assolutamente complessi e distanti dalla semplicistica, nitida e chiusa cornice offerta dai comuni browser presentativi. The Web Stalker ha aperto la strada ad un nuovo modo di percepire ed utilizzare la rete, svincolato da un approccio funzionalistico e dalle logiche riduttive della usabilità, che mira a fornire una nuova consapevolezza della realtà indagata.
Ice For Everyone progetto artistico online(1999)
Into The Web design commissionato per il Millennium Dome(1999)
Art For Networks progetto web per la BBC online (2000)
London Walking (manuale per la sopravvivenza) pubblicato dalla Ellipsis, (2000).
Simon Pope usò la sua esperienza di vita, avuta a Londra, per scrivere questo libro indirizzato a colui che cammina in questa città. Non è una guida, ma qualcosa di diverso, come dice l’autore:
Una delle opere facente parte del lavoro presentato da Simon Pope alla Biennale di Venezia .2003. L’installazione è composta da un pannello sul quale è stato applicato un grosso calendario veneziano delle maree ( periodo di riferimento Novembre 2001) dal quale è possibile staccare dei piccoli quadrati di carta. I partecipanti-spettatori sono invitati a prenderne uno, crearci un origamo a forma di gondola,seguendo le istruzioni, e a portarlo fuori per farlo galleggiare nell’acqua. A sostegno di quanto sopra, l’autore ha voluto evocare il concetto del galleggiamento, ponendo, in ordine sparso, su di un tavolo dipinto d’azzurro, una moltitudine di questi piccoli origami-gondola. Indipendentemente dall’avere un significato di trasporto, secondo l’autore, le barche sull’acqua possono aiutare a misurare il flusso della marea e la profondità dell’acqua stessa, attraverso il loro movimento. Il Calendario delle maree è stato utilizzato come semplice mezzo attraverso il quale si è voluto dare il senso della relazione tra profondità e superficie.
Una delle opere facente parte del lavoro presentato da Simon Pope alla Biennale di Venezia .(2003). L’installazione è composta da una mappa di Venezia su larga scala. La maggior parte delle discipline relative a architetture e piante urbane, spesso utilizzano le mappe per dare un senso alla città. Tali discipline, a tal fine, tendono a rappresentare le città con mappe sulle quali viene riportato tutto ciò che è relativo al rapporto cittadino-informazione. L’autore sembra voler ricordare che ci sono persone che per dare un senso alla città, ritengono più importante riuscire a rappresentare quella che è la relazione tra la persona e la sua vita di tutti i giorni, andando ad evidenziare quindi, non più i siti di interesse sociale, bensì quelli di interesse personale come, per esempio, tutti i posti dove la gente comune si scambia baci o a suo modo, si ritaglia un angolo di intimità.
Una mappa completamente oscurata sarà indice di un amore diffuso.
BIBLIOGRAFIA:
(2005) Ambulant Science catalogo per un esibizione itinerante, sponsorizzata da Cardiff (2008).
(2002-03) Self-Historicizing Through Art For Networks
Art For Networks, Esibizione e pubblicazione scritta e curata da Simon Pope.
(2001-02) Art Is Everythinks Business Is Not , giornale per l’Art Concil of England .
London Walking, Report fondato dall’ Art Concil of England e libro pubblicato da Ellipsis nel (2000).
(1998) Vincitore del I.D. Magazine Silver Award per Arti interattive.
WEBLIOGRAFIA:
www.nesta.org.uk/ourawardees/profiles
www.subsol.c3.hu/subsol_2/contributors0/popebio.html
www.walesvenicebiennale.org./site/simon_pope.html
www.ellipsis.com/catalogue/authors/simon_pope.html
www.navigating-history.net/project/simon_pope.html
www.dma.ucla.edu/events/calendar.php?id=92
www.framewok.v2.hl/archive/archive/nocle/actor/default.xsit/hodenr-128489
www.constantvzw.com/autonomous/autonomous2.html
www.bak.spc.org/ice/open_source.phpl
www.absoluteone.ljdmila.org/26.php
www.bbc.uk/birmingham/content/articles/2006