Iaconesi Salvatore: differenze tra le versioni

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* [[La mia Cura Open Source]] (http://www.artisopensource.net/cure/) (2012)
 
* [[La mia Cura Open Source]] (http://www.artisopensource.net/cure/) (2012)
L'artista ed esperto di tecnologia, una volta scoperta la sua malattia condivide la sua cartella clinica in rete, alla ricerca di una cura open source.
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L'artista ed esperto di tecnologia, una volta scoperta la sua malattia, ne condivide le informazioni in rete, alla ricerca di una cura open source.
  
 
==Bibliografia:==
 
==Bibliografia:==

Revisione 23:48, 7 Ott 2012

Personaggio o Gruppo:

Iaconesi Salvatore

Biografia:

Iaconesi.gif

Salvatore Iaconesi (xDxD.vs.xDxD) è un net-artist che si esprime principalmente attraverso la creazione di software. Oltre all'atività artistica si dedica alla realizzazione di sistemi di informazione geografica applicati alla telefonia mobile ed alla tecnologia bluetooth utilizzando in prevalenza free software. "Iaconesi crede profondamente nella natura politica della programmazione, che per lui è un’arte e una scienza."[1] Gli intenti politici sono evidenti e costanti nella storia dell'artista che ha cercato in diverse occasioni di portare la cultura hacker e il mondo della politica istituzionale ad un confronto aperto sui temi sensibili dell' Etica hacker.

Salvatore Iaconesi negli anni '90 ha organizzato rave party e ha lavorato in Repubblica Ceca, Brasile, Malesia e Irlanda. Attualmente insegna alla facoltà di architettura dell'Università La Sapienza di Roma.

Iaconesi ha ideato, insieme a Oriana Persico, il REFF (RomaEuropaFAKEFactory), un concorso internazionale giunto alla seconda edizione, cui partecipano opere ottenute "remixando, facendo mash-up o cut-up, ricontestualizzando, facendo squat, morphizzando uno o più "oggetti" che siano protetti da diritto d'autore o da brevetto."

Sito web:

http://www.artisopensource.net

Poetica:

"Io faccio software e hardware. E li uso per fare cose. Io faccio cose che creano movimento, suoni e visioni, sia che tu stia guardando un TV set, il monitor di un computer o un edificio.[...] Ho imparato diverse cose dai miei lavori: prima di tutto la natura profondamente politica del software. E poi le implicazioni culturali, antropologiche e filosofiche della tecnologia."[2]

Con queste parole l'artista descrive, nel suo sito web, la propria poetica.

I punti chiave del percorso artistico di Iaconesi sono le ricerche sull'intelligenza artificiale, soprattutto sul piano linguistico, e la critica della società dei consumi, sviluppati in due delle sue opere più famose: Angel F e squatting Supermarkets

Non mancano però nel suo percorso artistico riflessioni sul web inteso come strumento di socializzazione e svago e sul carico informativo che rischia di mandare in overload l'utente, finendo per essere controproducente. Da queste riflessioni nascono alcune delle sue opere che sembrano solo semplici giochini cognitivi, relegando apparentemente ad un livello inferiore la riflessione teorica che tuttavia non sfugge ad una più attenta osservazione.

Altri importanti temi di riflessione che attraversano trasversalmente l'opera di Iaconesi sono la questione della spazialità, quella virtuale, quella reale e gli effetti del loro intrecciarsi, e la questione delle vite possibili degli oggetti inanimati, siano essi automi software o codici a barre.

L'artista ha recentemente aderito a Degradarte, un movimento fondato da Guido Vetere, il cui manifesto si può trovare quì.

Opere:

Talker è un programma di intelligenza artificiale linguistica che rielabora parole e frasi immesse dagli utenti per creare una sua propria competenza linguistica, una sorta di mente collettiva.

Quando accedi a del.icio.us Poetry un software usa i segnalibri più recenti di del.icio.us per raccogliere tutti i link che sono stati salvati negli ultimi minuti, e li apre contemporaneamente.

g_i_o_c_a_t_t_o_l_i crea pagine web completamente inutili: nessun contenuto, solo colori in movimento per distrarti dalla montagna di dati e informazioni che ti travolge nel web.

Michelang_IO_lo interpreta le immagini. L'algoritmo utilizza le due immagini viste da Michelang_IO_lo come se fossero ciò che è visto dai due occhi. Ma la fisica del software non è la stessa di quella degli esseri umani, e quindi i due occhi possono vedere due cose diverse, due punti di vista differenti dello stesso paesaggio, la natura fisica e l'immaginario.

Io sono Angel_F. Sono una Intelligenza Artificiale. Sono il figlio digitale della Biodoll e di Derrick de Kerckhove. Io imparo attraverso quello che mi dite e quello che trovo navigando nel web e nei social networks. Vuoi essere mio amico?

In Voyeur puoi spiare la vita di software automi mentre vivono sul tuo schermo, interagendo in un ecosistema digitale governato da algoritmi che descrivono le loro funzioni vitali.

Esplorando le possibilità dell'intelligenza artificiale e il mondo parallelo di Second life, Iaconesi riporta in vita Franz Kafka, Coco Chanel e Karl Marx. I personaggi virtuali sono esteticamente fedeli agli originali e si muovono in autonomia nel mondo di Second life, interagendo con gli altri avatar.

OneAvatar connette il tuo corpo al tuo avatar virtuale. Tu e il tuo avatar sarete finalmente una cosa sola, condividendo le stesse esperienze anche a livello fisico. Tu vieni ferito, il tuo avatar viene ferito. Il tuo avatar muore, tu muori.

Carica l'immagine di un codice a barre e lo vedrai prendere vita nel suo universo digitale.

Immagini dell'interno di un tram. Umanità varia che si impadronisce del tuo monitor a ritmo frenetico. Sta arrivando il terremoto?

Squatting supermarkets è un’installazione interattiva che riproduce un supermercato in Realtà Aumentata. Il cuore tecnologico dell’installazione è un’applicazione iPhone basata sul riconoscimento dei loghi, iSee, che usa l’infrastruttura fisica e informazionale del marketplace (punto vendita+logo) per riprogettare radicalmente l'atto più estremo, quotidiano e pervasivo del consumismo, lo shopping.

Invasioni di spazi immateriali. Il bluetooth guerrilla. Nel workshop si analizzano alcune possibilità offerte da bluetooth, e si creerà insieme una piattaforma utilizzabile sia come media server di prossimità sia come spia.

E' l'Uomo Elettronico, una performance globale ongoing, un'identità connettiva che si evolve ed esprime/riceve emozioni da chiunque voglia connettersi al suo corpo ubiquo accedendo ad una piattaforma online, anche direttamente da iPhone o Android. Così l'Uomo Elettronico è vivo: l'installazione registra, proiettandoli in tempo reale, i segnali della sua esistenza digitale.

L'artista ed esperto di tecnologia, una volta scoperta la sua malattia, ne condivide le informazioni in rete, alla ricerca di una cura open source.

Bibliografia:

F. Diario di una intelligenza artificiale Iaconesi S., Persico O., 2009, Cooper editore

Webliografia:

http://xdxdvsxdxd.blogspot.com/

http://www.romaeuropa.org/REFF/

http://www.rhizome.org/profile.php?1033049

http://www.frontieredigitali.it/online/?p=393

http://www.toshare.it/ita/world-news/scotta

http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=1164

http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=1182