The invisible pavilion: differenze tra le versioni
Riga 1: | Riga 1: | ||
− | [[File:invisibile.jpg]] | + | [[File:invisibile.jpg|right|The invisible pavilion]] |
==Titolo:== | ==Titolo:== |
Revisione 17:45, 29 Set 2011
Contents
Titolo:
The invisible pavilion
Autore:
Luogo:
Venezia
Anno:
2011
Sito web
http://www.theinvisiblepavilion.com/
Descrizione:
La curatrice del festival Share di Torino, Simona Lodi ed il duo artisco Les Liens Invisible hanno realizzato per la biennale di Venezia del 2011 un vero e proprio padiglione virtuale. Scaricando sul proprio telefono celluare l'apposita applicazione per decifrare i QR Code è possibile visualizzare l'opera di realtà aumentata The Invisible pavilion. The invisible pavilion è stato attivo, nell'area dei giardini, per tutta la durata della mostra veneziana. Lo scopo principale del progetto era quello di creare un flusso di segni e simboli per sottolineare la condizione di produzione dell’arte in una società “always-on”. L'utente potrà così accedere ad una è vera e propria galleria virtuale, dove hanno esposto con le loro opere artisti come: Artie Vierkant, Costant Dullaart, CONT3XT.NET, IOCOSE, Jon Rafman, Les Liens Invisibles, Molleindustria, Parker Ito e REFF – RomaEuropa FakeFactory. Le opere d'arte inoltre sono visibili anche all'interno del sito dedicato al padiglione invisibile.
Genere artistico di riferimento:
Qrcode art
Software art
Net art