Adorno Theodor: differenze tra le versioni
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[http://rolcfudo.yakkel.com/topic-1526.html john larkin biography] [http://bucqasm.yakkel.com/hunter-sprinkler.htm hunter lawn sprinkler] [http://zelqasbot.yakkel.com/article-1433.htm k big hawaii] [http://rolcfudo.yakkel.com/topic-261.html photo printer reviews epson hp sony] [http://alovinrv.yakkel.com/2009-01-29-kottonmouth.htm king kottonmouth music video] | [http://rolcfudo.yakkel.com/topic-1526.html john larkin biography] [http://bucqasm.yakkel.com/hunter-sprinkler.htm hunter lawn sprinkler] [http://zelqasbot.yakkel.com/article-1433.htm k big hawaii] [http://rolcfudo.yakkel.com/topic-261.html photo printer reviews epson hp sony] [http://alovinrv.yakkel.com/2009-01-29-kottonmouth.htm king kottonmouth music video] | ||
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== Biografia == | == Biografia == | ||
− | Nato nel 1903 a Francoforte da un ricco commerciante ebreo e da madre italiana, da cui prese il cognome, Adorno | + | Nato nel 1903 a Francoforte da un ricco commerciante ebreo e da madre italiana, da cui prese il cognome, Adorno iniziÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò da giovane a studiare pianoforte e composizione e nel 1924 si laureÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò a Francoforte con una tesi su Husserl, da cui sarebbe poi nato il volume ''Per la metacritica della gnoseologia''. |
− | Recatosi a Vienna, dove ebbe contatti con Alban Berg e con | + | Recatosi a Vienna, dove ebbe contatti con Alban Berg e con SchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂönberg, nel 1928 rientrÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò a Francoforte, dove cominciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò la sua collaborazione con l'Istituto per la ricerca sociale. |
Il primo volume da lui pubblicato fu la tesi di abilitazione, intitolata ''Kierkegaard e la costruzione dell'estetico'' (1933), dedicata al caro amico Siegfried Kracauer. | Il primo volume da lui pubblicato fu la tesi di abilitazione, intitolata ''Kierkegaard e la costruzione dell'estetico'' (1933), dedicata al caro amico Siegfried Kracauer. | ||
− | Nei primi anni della dittatura nazista rimase in Germania, anche se | + | Nei primi anni della dittatura nazista rimase in Germania, anche se andÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò spesso a studiare al Merton College di Oxford, ma in un secondo tempo si trasferÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì negli USA, dove, dal 1938 al 1941, diresse la sezione musicale della radio a Princeton. |
− | Durante la guerra scrisse la ''Dialettica dell'illuminismo'' in collaborazione con un altro grande filosofo dell'Istituto, Horkheimer, | + | Durante la guerra scrisse la ''Dialettica dell'illuminismo'' in collaborazione con un altro grande filosofo dell'Istituto, Horkheimer, nonchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la ''Filosofia della musica moderna'' (1949), e fu in rapporto con Thomas Mann, al quale diede suggerimenti per la composizione delle parti di argomento musicale del romanzo Doctor Faustus . |
Tornato in Germania, fu dal 1951 vice direttore e dal 1958 fino alla morte, sopraggiunta nel 1969, direttore dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. | Tornato in Germania, fu dal 1951 vice direttore e dal 1958 fino alla morte, sopraggiunta nel 1969, direttore dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. | ||
− | A questo periodo risalgono Minima moralia (1951), Prismi Critica della cultura e | + | A questo periodo risalgono Minima moralia (1951), Prismi Critica della cultura e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ (1955), Introduzione alla sociologia della musica (1962), Dialettica negativa (1966) e Teoria estetica , pubblicata postuma nel 1970. |
== Sito web == | == Sito web == | ||
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== Poetica == | == Poetica == | ||
− | Al principio della sua | + | Al principio della sua attivitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, Adorno mostra interesse per il problema della conoscenza. PiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù tardi, capovolgendo la teoria hegeliana secondo la quale il vero ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè nel tutto, afferma nei ''Minima moralia che'' ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ'''il tutto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il non vero'''ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý?; cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè che la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente nella sua totalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè falsa e non corrisponde al criterio della piena razionalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà.ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? |
− | Per questo motivo Adorno attribuisce importanza a quanto | + | Per questo motivo Adorno attribuisce importanza a quanto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè secondario e fuori dalla norma: il negativo. La vita che vive appare al filosofo tedesco ridotta alla sfera del privato e del semplice consumo, priva di autonomia e sostanza. |
− | Il principio fondamentale nel pensiero dialettico viene rivestito | + | Il principio fondamentale nel pensiero dialettico viene rivestito cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì dalla negazione: questo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il tema portante dello scritto piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù complesso sul piano teorico di Adorno: '''la Dialettica negativa'''. |
− | La dialettica di '''Hegel''', per Adorno, | + | La dialettica di '''Hegel''', per Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ingannata perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè considera il finito e il negativo come un momento meramente provvisorio, destinato a dissolversi nell'accostamento conciliatore finale e nella riconquistata identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi soggetto e oggetto, di razionale e reale. Intendendo la negazione come lo strumento per l'instaurazione del positivo, Hegel attribuiva alla negazione stessa un carattere affermativo, ma questo corrispondeva ad introdurre un'identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtra negazione ed affermazione, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un principio formale antidialettico (l'identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà) nel bel mezzo della dialettica stessa. |
− | Secondo Adorno il fatto stesso che | + | Secondo Adorno il fatto stesso che lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomo abbia prodotto un inferno come i campi di sterminio nazisti dimostrano che la cultura non ha cambiato gli uomini. Dopo lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza di Auschwitz si deve rinnegare ogni ipotesi di positivitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza. La filosofia deve confrontarsi con le contraddizioni dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessere. LÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè come vorremmo che sia, e il compito dei filosofi, secondo Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quello di mostrare agli altri la vera essenza dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessere. PoichÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàattuale non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè libera, la totalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdiventa uno strumento concettuale necessario per carpirne le contraddizioni. |
− | In questa situazione negativa, l'unica speranza | + | In questa situazione negativa, l'unica speranza ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè offerta dall' arte che riesce a fondere forme e contenuti, elementi soggettivi e oggettivi. L'arte e la cultura, non possono essere ridotte ad uno specchio ideologico di una determinata classe sociale, ma devono rispecchiare tutta le molteplici attribuzioni dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomo e dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza . |
− | La creazione artistica, infatti, non | + | La creazione artistica, infatti, non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè meramente un atto individuale, ma esprime aspirazioni sociali oggettive; l'armonia realizzata sul piano artistico deve quindi contenere sempre un elemento di protesta, avere un conflitto nei confronti della realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente e profetizzare una dimensione utopica, come una sorta di promessa di felicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàfutura. |
− | Tra le varie arti, quella che | + | Tra le varie arti, quella che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè meno caratterizzata da contenuti rappresentativi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la musica, la quale appare come la piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù idonea ad esprimere, nella sua indeterminatezza, ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che non si ritrova nella societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi oggi. |
− | Il problema | + | Il problema ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè secondo Adorno, che gran parte della musica ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ridotta a pura merce e oggetto di consumo; essa, come anche molte forme di cultura popolare, contribuisce al rafforzamento di un adeguamento che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè sostanzialmente ideologico, ottenendo unÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂevasione ed unÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàemancipazione illusoria dalla realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
− | Sono solo le avanguardie artistiche, in particolar modo la musica atonale dodecafonica di | + | Sono solo le avanguardie artistiche, in particolar modo la musica atonale dodecafonica di SchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂönberg, ad esprimere il rifiuto di scendere a compromessi con i contrasti e le contraddizioni, che rimangono irrisolte nella realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
− | Solo | + | Solo lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarte puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò assumere il ruolo di contestatrice nei confronti della realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente; ed ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè solo l'arte contemporanea, che sottraendosi ai canoni classici della bellezza,che puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò cogliere meglio di altre le brutture della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
− | + | LÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarte puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò esprimere effettivamente la realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, la moltitudine di sfumature, grazie alla sua affinitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàcon lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinfinito. Essa non deve standardizzarsi nÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè divenire arte industriale, perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé altrimenti diverrebbe serva del potere dominante e degli ingranaggi economici della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. | |
'''Adorno e la tecnologia''' | '''Adorno e la tecnologia''' | ||
− | + | LÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂidea che il progresso tecnologico possa far evolvere la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàfino a farla diventare oppressiva ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un pensiero dominante in tutta la Scuola di Francoforte. | |
− | Soprattutto Adorno pensa che la spinta tecnologica della | + | Soprattutto Adorno pensa che la spinta tecnologica della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàpossa portare ad un totalitarismo politico, ovvero alla dittatura del grande fratello come ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè narrata anche nel libro di Orwell ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ1984ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý?. |
− | La visione futura di Adorno | + | La visione futura di Adorno ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quella di una societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtecnologica che assomiglia ad un meccanismo gigantesco mosso da un unico motore centrale. |
− | Questo sistema | + | Questo sistema ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè lubrificato e alimentato dalla propaganda, anchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessa favorita dallo sviluppo della tecnologia della comunicazione e dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinformazione, che diventano strumenti di persuasione in mano a chi detiene il potere |
− | La propaganda, secondo Adorno, | + | La propaganda, secondo Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè sostanzialmente unitaria e si propaga da un centro verso tutti i punti periferici, come succedeva ai tempi del nazismo con Goebbels. |
− | Inoltre Adorno sostiene che la | + | Inoltre Adorno sostiene che la pubblicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàportata dalla tecnologia della comunicazione faccia sÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì che la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàin cui viviamo non sia molto diversa da quella nazista, solo che al posto della propaganda politica cÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la pubblicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdelle merci che ci rende a suo modo schiavi. |
− | Questa visione di Adorno si | + | Questa visione di Adorno si ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè rivelata straordinariamente profetica, visto che comunque oggi si sente la necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi garantire un pluralismo di informazione che, soprattutto nel nostro paese, non cÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè. |
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Per la metacritica della gnoseologia. Studi su '''Husserl''' e le '''antinomie della fenomenologia''' , pubblicato nel 1956. | Per la metacritica della gnoseologia. Studi su '''Husserl''' e le '''antinomie della fenomenologia''' , pubblicato nel 1956. | ||
− | '''Kierkegaard e la costruzione dell'estetico''' (1933), dedicata | + | '''Kierkegaard e la costruzione dell'estetico''' (1933), dedicata allÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂamico Siegfried Kracauer |
− | '''Dialettica dell'illuminismo''' in collaborazione con un altro filosofo, Horkheimer, | + | '''Dialettica dell'illuminismo''' in collaborazione con un altro filosofo, Horkheimer, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè scritta durante la seconda guerra mondiale. |
'''Filosofia della musica moderna''' (1949) | '''Filosofia della musica moderna''' (1949) | ||
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'''Minima moralia''' (1951), | '''Minima moralia''' (1951), | ||
− | '''Prismi Critica della cultura e | + | '''Prismi Critica della cultura e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ ''' (1955), |
'''Introduzione alla sociologia della musica''' (1962), | '''Introduzione alla sociologia della musica''' (1962), | ||
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Buck-Morss Stephan "The origin of Negative Dialectic: T.W. Adorno, W.Benjamin and the Frankfurt Institute" 1977 | Buck-Morss Stephan "The origin of Negative Dialectic: T.W. Adorno, W.Benjamin and the Frankfurt Institute" 1977 | ||
− | Fulvio Carmagnola | + | Fulvio Carmagnola ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂHegel, Nietzche, Adorno: sulla conoscenza degli estremiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1986 |
− | Lucio Colletti | + | Lucio Colletti ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂIdeologia e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1969 |
− | Franco Cossu | + | Franco Cossu ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂNegazione senza rivoluzioneÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1983 |
− | Francesca Aiello Di Lorenzo | + | Francesca Aiello Di Lorenzo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂConoscenza e immaginazione: saggio sulla teoria della conoscenza in T.W. AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1988 |
− | Umberto Galeazzi | + | Umberto Galeazzi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂScuola di Francoforte: teoria critica in nome dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? |
− | Rose Gilliam | + | Rose Gilliam ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂThe melancoly science: an introduction to the Tough of T.W.AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1984 |
− | Joy Martin | + | Joy Martin ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂT.W. AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1987 |
− | Marc Jimenez | + | Marc Jimenez ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂAdorno: arte, ideologia e teoria dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarteÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? |
− | Marco Nardi | + | Marco Nardi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂPensare nella veritÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà: lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂitinerario della ragione in T.W.AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1993 |
− | Roberto Nebulosi | + | Roberto Nebulosi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂDialettica e storia in T.W. AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1978 |
− | Tito Perlini | + | Tito Perlini ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂChe ha veramente detto AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1971 |
− | Carlo Petazzi | + | Carlo Petazzi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂT.W. Adorno: linee di origine e sviluppo del pensiero (1903-1949)ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1979 |
− | Rolf Wiggerhaus | + | Rolf Wiggerhaus ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂLa Scuola di Francoforte. Storia. Sviluppo teorico. Significato politicoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1992 |
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Revisione 01:13, 6 Feb 2009
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Theodor Adorno
Biografia
Nato nel 1903 a Francoforte da un ricco commerciante ebreo e da madre italiana, da cui prese il cognome, Adorno iniziÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò da giovane a studiare pianoforte e composizione e nel 1924 si laureÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò a Francoforte con una tesi su Husserl, da cui sarebbe poi nato il volume Per la metacritica della gnoseologia. Recatosi a Vienna, dove ebbe contatti con Alban Berg e con SchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂönberg, nel 1928 rientrÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò a Francoforte, dove cominciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò la sua collaborazione con l'Istituto per la ricerca sociale. Il primo volume da lui pubblicato fu la tesi di abilitazione, intitolata Kierkegaard e la costruzione dell'estetico (1933), dedicata al caro amico Siegfried Kracauer. Nei primi anni della dittatura nazista rimase in Germania, anche se andÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò spesso a studiare al Merton College di Oxford, ma in un secondo tempo si trasferÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì negli USA, dove, dal 1938 al 1941, diresse la sezione musicale della radio a Princeton. Durante la guerra scrisse la Dialettica dell'illuminismo in collaborazione con un altro grande filosofo dell'Istituto, Horkheimer, nonchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la Filosofia della musica moderna (1949), e fu in rapporto con Thomas Mann, al quale diede suggerimenti per la composizione delle parti di argomento musicale del romanzo Doctor Faustus . Tornato in Germania, fu dal 1951 vice direttore e dal 1958 fino alla morte, sopraggiunta nel 1969, direttore dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. A questo periodo risalgono Minima moralia (1951), Prismi Critica della cultura e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà(1955), Introduzione alla sociologia della musica (1962), Dialettica negativa (1966) e Teoria estetica , pubblicata postuma nel 1970.
Sito web
http://www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp?d=139
Poetica
Al principio della sua attivitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, Adorno mostra interesse per il problema della conoscenza. PiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù tardi, capovolgendo la teoria hegeliana secondo la quale il vero ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè nel tutto, afferma nei Minima moralia che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂil tutto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il non veroÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý?; cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè che la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente nella sua totalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè falsa e non corrisponde al criterio della piena razionalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà.ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? Per questo motivo Adorno attribuisce importanza a quanto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè secondario e fuori dalla norma: il negativo. La vita che vive appare al filosofo tedesco ridotta alla sfera del privato e del semplice consumo, priva di autonomia e sostanza. Il principio fondamentale nel pensiero dialettico viene rivestito cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì dalla negazione: questo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il tema portante dello scritto piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù complesso sul piano teorico di Adorno: la Dialettica negativa. La dialettica di Hegel, per Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ingannata perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè considera il finito e il negativo come un momento meramente provvisorio, destinato a dissolversi nell'accostamento conciliatore finale e nella riconquistata identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi soggetto e oggetto, di razionale e reale. Intendendo la negazione come lo strumento per l'instaurazione del positivo, Hegel attribuiva alla negazione stessa un carattere affermativo, ma questo corrispondeva ad introdurre un'identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtra negazione ed affermazione, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un principio formale antidialettico (l'identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà) nel bel mezzo della dialettica stessa. Secondo Adorno il fatto stesso che lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomo abbia prodotto un inferno come i campi di sterminio nazisti dimostrano che la cultura non ha cambiato gli uomini. Dopo lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza di Auschwitz si deve rinnegare ogni ipotesi di positivitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza. La filosofia deve confrontarsi con le contraddizioni dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessere. LÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè come vorremmo che sia, e il compito dei filosofi, secondo Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quello di mostrare agli altri la vera essenza dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessere. PoichÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàattuale non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè libera, la totalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdiventa uno strumento concettuale necessario per carpirne le contraddizioni. In questa situazione negativa, l'unica speranza ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè offerta dall' arte che riesce a fondere forme e contenuti, elementi soggettivi e oggettivi. L'arte e la cultura, non possono essere ridotte ad uno specchio ideologico di una determinata classe sociale, ma devono rispecchiare tutta le molteplici attribuzioni dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomo e dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza . La creazione artistica, infatti, non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè meramente un atto individuale, ma esprime aspirazioni sociali oggettive; l'armonia realizzata sul piano artistico deve quindi contenere sempre un elemento di protesta, avere un conflitto nei confronti della realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente e profetizzare una dimensione utopica, come una sorta di promessa di felicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàfutura. Tra le varie arti, quella che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè meno caratterizzata da contenuti rappresentativi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la musica, la quale appare come la piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù idonea ad esprimere, nella sua indeterminatezza, ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che non si ritrova nella societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi oggi. Il problema ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè secondo Adorno, che gran parte della musica ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ridotta a pura merce e oggetto di consumo; essa, come anche molte forme di cultura popolare, contribuisce al rafforzamento di un adeguamento che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè sostanzialmente ideologico, ottenendo unÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂevasione ed unÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàemancipazione illusoria dalla realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. Sono solo le avanguardie artistiche, in particolar modo la musica atonale dodecafonica di SchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂönberg, ad esprimere il rifiuto di scendere a compromessi con i contrasti e le contraddizioni, che rimangono irrisolte nella realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. Solo lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarte puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò assumere il ruolo di contestatrice nei confronti della realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente; ed ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè solo l'arte contemporanea, che sottraendosi ai canoni classici della bellezza,che puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò cogliere meglio di altre le brutture della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. LÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarte puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò esprimere effettivamente la realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, la moltitudine di sfumature, grazie alla sua affinitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàcon lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinfinito. Essa non deve standardizzarsi nÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè divenire arte industriale, perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé altrimenti diverrebbe serva del potere dominante e degli ingranaggi economici della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà.
Adorno e la tecnologia
LÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂidea che il progresso tecnologico possa far evolvere la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàfino a farla diventare oppressiva ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un pensiero dominante in tutta la Scuola di Francoforte. Soprattutto Adorno pensa che la spinta tecnologica della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàpossa portare ad un totalitarismo politico, ovvero alla dittatura del grande fratello come ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè narrata anche nel libro di Orwell ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ1984ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý?. La visione futura di Adorno ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quella di una societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtecnologica che assomiglia ad un meccanismo gigantesco mosso da un unico motore centrale. Questo sistema ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè lubrificato e alimentato dalla propaganda, anchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessa favorita dallo sviluppo della tecnologia della comunicazione e dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinformazione, che diventano strumenti di persuasione in mano a chi detiene il potere La propaganda, secondo Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè sostanzialmente unitaria e si propaga da un centro verso tutti i punti periferici, come succedeva ai tempi del nazismo con Goebbels. Inoltre Adorno sostiene che la pubblicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàportata dalla tecnologia della comunicazione faccia sÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì che la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàin cui viviamo non sia molto diversa da quella nazista, solo che al posto della propaganda politica cÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la pubblicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdelle merci che ci rende a suo modo schiavi. Questa visione di Adorno si ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè rivelata straordinariamente profetica, visto che comunque oggi si sente la necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi garantire un pluralismo di informazione che, soprattutto nel nostro paese, non cÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè.
Opere
Per la metacritica della gnoseologia. Studi su Husserl e le antinomie della fenomenologia , pubblicato nel 1956.
Kierkegaard e la costruzione dell'estetico (1933), dedicata allÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂamico Siegfried Kracauer
Dialettica dell'illuminismo in collaborazione con un altro filosofo, Horkheimer, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè scritta durante la seconda guerra mondiale.
Filosofia della musica moderna (1949)
Minima moralia (1951),
Prismi Critica della cultura e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ (1955),
Introduzione alla sociologia della musica (1962),
Dialettica negativa (1966)
Teoria estetica , pubblicata postuma nel 1970.
Bibliografia
Mario Barzaghi "Dialettica e materialismo in Adorno" 1981
Buck-Morss Stephan "The origin of Negative Dialectic: T.W. Adorno, W.Benjamin and the Frankfurt Institute" 1977
Fulvio Carmagnola ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂHegel, Nietzche, Adorno: sulla conoscenza degli estremiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1986
Lucio Colletti ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂIdeologia e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1969 Franco Cossu ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂNegazione senza rivoluzioneÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1983
Francesca Aiello Di Lorenzo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂConoscenza e immaginazione: saggio sulla teoria della conoscenza in T.W. AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1988
Umberto Galeazzi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂScuola di Francoforte: teoria critica in nome dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý?
Rose Gilliam ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂThe melancoly science: an introduction to the Tough of T.W.AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1984
Joy Martin ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂT.W. AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1987
Marc Jimenez ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂAdorno: arte, ideologia e teoria dellÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarteÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý?
Marco Nardi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂPensare nella veritÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà: lÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂitinerario della ragione in T.W.AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1993
Roberto Nebulosi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂDialettica e storia in T.W. AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1978
Tito Perlini ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂChe ha veramente detto AdornoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1971
Carlo Petazzi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂT.W. Adorno: linee di origine e sviluppo del pensiero (1903-1949)ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1979
Rolf Wiggerhaus ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂLa Scuola di Francoforte. Storia. Sviluppo teorico. Significato politicoÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂý? 1992
Webliografia
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