Turkle Sherry: differenze tra le versioni
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==Biografia== | ==Biografia== | ||
− | Definita come 'l'antropologa del cyberspazio', | + | Definita come 'l'antropologa del cyberspazio', ÃÂÃÂÃÂè nata a New York nel 1948 (Stati Uniti d'America), |
− | ha studiato al Radcliffe College, con il Committee on Social Thought alla University of Chicago, si | + | ha studiato al Radcliffe College, con il Committee on Social Thought alla University of Chicago, si ÃÂÃÂÃÂè laureata in Sociologia ed in Psicologia della PersonalitÃÂÃÂÃÂàpresso l'UniversitÃÂÃÂÃÂàdi Harvard nel 1976, con una tesi dal titolo 'Psychoanalysis and Society: The Emergence of French Freud', ed e' psicologa chimica. |
− | Docente di Sociologia della Scienza nell'ambito del Programma in Scienza, Tecnologia e | + | Docente di Sociologia della Scienza nell'ambito del Programma in Scienza, Tecnologia e SocietÃÂÃÂÃÂàpresso il Massachussetts Institute of Technology (MIT) ÃÂÃÂÃÂè anche membro della Boston Psychoanalytic Society (SocietÃÂÃÂÃÂàPsicoanalitica di Boston), cittÃÂÃÂÃÂàdove vive ed esercita la sua attivitÃÂÃÂÃÂàprofessionale. |
Consulente di psicologia del Department of Mental Health della Harvard University e | Consulente di psicologia del Department of Mental Health della Harvard University e | ||
co-presidente della Commission on Technology, Gender, and Teacher Education della American Association of University Women Educational Foundation, fa inoltre parte del Women Studies Steering Committee, del Massachussetts Women's Forum. | co-presidente della Commission on Technology, Gender, and Teacher Education della American Association of University Women Educational Foundation, fa inoltre parte del Women Studies Steering Committee, del Massachussetts Women's Forum. | ||
− | Nota studiosa sulla cultura relativa ai mezzi di comunicazione informatici, analizza e studia le influenze psicologiche che il computer | + | Nota studiosa sulla cultura relativa ai mezzi di comunicazione informatici, analizza e studia le influenze psicologiche che il computer puÃÂÃÂÃÂò avere nel sociale in rapporto alla costruzione dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂio individuale e alla percezione del mondo circostante; |
− | scrive in proposito alcuni saggi che divengono immediatamente conosciuti a livello internazionale come importanti punti di riferimento | + | scrive in proposito alcuni saggi che divengono immediatamente conosciuti a livello internazionale come importanti punti di riferimento nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂambito della sociologia per lo studio dei fenomeni virtuali legati al mondo digitale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLa vita sullo schermo: nuove identitÃÂÃÂÃÂàe relazioni sociali nell'epoca di InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, libro tradotto e pubblicato anche in Italia da Apogeo nel 1997; scrive inoltre numerosi articoli su psicanalisi, sociologia e cultura, sugli aspetti relazionali tra individui e tecnologia. |
Ha ricevuto riconoscimenti sia in ambito accademico che extra accademico; tra questi citiamo il 'Peter Livingston Award for Research in the Behavioral Sciences and Psychiatry (1975), il 'Matrix Award' dalla Association for Women in Communications (1985), il 'Melcher Book Award' da parte del Cambridge Forum per il libro Il secondo io. | Ha ricevuto riconoscimenti sia in ambito accademico che extra accademico; tra questi citiamo il 'Peter Livingston Award for Research in the Behavioral Sciences and Psychiatry (1975), il 'Matrix Award' dalla Association for Women in Communications (1985), il 'Melcher Book Award' da parte del Cambridge Forum per il libro Il secondo io. | ||
− | + | ÃÂÃÂÃÂÃÂ stata selezionata: 'Donna dell'anno' da Ms Magazine (1984), tra i '50 for the Future: the Most Influential People to Watch in Cyberspace' da Newsweek Magazine (1995). | |
− | Fa parte della 'Top 50 Cyber Elite' da Time Digital Magazine (1997) ed | + | Fa parte della 'Top 50 Cyber Elite' da Time Digital Magazine (1997) ed ÃÂÃÂÃÂè una delle 'Boston's Top Wired Women' secondo Boston Webgrrls. |
− | + | ÃÂÃÂÃÂÃÂ membro del Board of Incorporators della 'Harvard Magazine' e del Editorial Advisory Board di 'Science, Technology, and Human Values'. | |
− | Tiene varie conferenze e corsi specialistici di cui ricordiamo: ' | + | Tiene varie conferenze e corsi specialistici di cui ricordiamo: 'IdentitÃÂÃÂÃÂÃÂ e Internet' (1996), su 'Genere, tecnologia e cultura informatica' (1998). |
==Poetica== | ==Poetica== | ||
− | Turkle Sherry, compie | + | Turkle Sherry, compie unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂanalisi approfondita e sistematica sul mondo digitale, sulle ripercussioni psicologiche e sociologiche che i mezzi informatici possono sviluppare nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo, in rapporto alla percezione di se stesso e alla societÃÂÃÂÃÂàche lo circonda. |
− | 'L'antropologa del cyberspazio', | + | 'L'antropologa del cyberspazio', cosÃÂÃÂÃÂì come ÃÂÃÂÃÂè stata definita, pone quindi una versione oggettiva dei fatti, senza scadere in giudizi dÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂordine morale, nÃÂÃÂÃÂé facendo previsioni future troppo affrettate per definire unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂunivoca direzione verso cui la societÃÂÃÂÃÂàsi dirigerÃÂÃÂÃÂàmediante la comunicazione virtuale e lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂutilizzo in generale dei mezzi informatici multimediali; i suoi punti di vista prendono forma e si sviluppano, attraverso unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂattenta osservazione scientifica dei fenomeni in corso per coglierne ed esaminarne i diversi aspetti. |
− | Alla base del suo pensiero, compare | + | Alla base del suo pensiero, compare lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂidea di un ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂio frammentatoÃÂïÃÂÿÃÂý?, ossia la suddivisione di se stessi allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinterno di esperienze virtuali o di contatti online, per dare luogo ai molteplici aspetti che costituiscono ogni singola personalitÃÂÃÂÃÂà, aspetti psicologici simbolicamente paragonabili alle tante finestre che costituiscono lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinterfaccia grafica di ogni computer. Secondo la sociologa, lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvento della comunicazione di rete aiuterÃÂÃÂÃÂàsempre di piÃÂÃÂÃÂù a concepire lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂidentitÃÂÃÂÃÂàumana in maniera piÃÂÃÂÃÂù fluida e completa, sarÃÂÃÂÃÂàla naturale percezione che emergerÃÂÃÂÃÂà:ÃÂïÃÂÿÃÂý?dall'insieme dei tanti sÃÂÃÂÃÂé che coesistono all'interno dell'unoÃÂâÃÂÃÂÃÂæÃÂïÃÂÿÃÂý?. |
− | La ricercatrice infatti sostiene che: | + | La ricercatrice infatti sostiene che:ÃÂïÃÂÿÃÂý? ÃÂâÃÂÃÂÃÂæOggi si guarda all'identitÃÂÃÂÃÂàcome a una realtÃÂÃÂÃÂàmolto piÃÂÃÂÃÂù fluida, che risulta dall'insieme dei tanti sÃÂÃÂÃÂé che coesistono all'interno dell'uno. PerciÃÂÃÂÃÂò credo che il nostro concetto di identitÃÂÃÂÃÂàstia davvero cambiando man mano che approfondiamo la conoscenza di noi stessi mediante questo nuovo mezzo di comunicazione". |
− | + | Nel rinomato libro ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLife on the ScreenÃÂïÃÂÿÃÂý?, Turkle Scherry sostiene che nei mondi mediati dal calcolatore, il sÃÂÃÂÃÂé ÃÂÃÂÃÂè effettivamente multiplo, e interagisce fluidamente con gli altri facendo uso dei collegamenti dati dalla macchina. LÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo, attraverso la rete informatica puÃÂÃÂÃÂò comunicare in maniera trasversale con una quantitÃÂÃÂÃÂàinfinita di persone, dello stesso o di altro sesso, appartenenti a luoghi e a culture diverse, ad esempio puÃÂÃÂÃÂò simulare egli stesso lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂappartenenza al sesso opposto, per giungere alla conoscenza di una realtÃÂÃÂÃÂàmolto piÃÂÃÂÃÂù ampia e variegata di quanto non avrebbe mai potuto pensare; puÃÂÃÂÃÂò inoltre liberare con molta piÃÂÃÂÃÂù disinibizione attitudini intellettuali o propensioni psicologiche che in condizioni normali avrebbero stentato ad emergere.Secondo Sherry Turkle, la pluralitÃÂÃÂÃÂàdellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂio che si manifesta online non ÃÂÃÂÃÂè identificabile in quanto sintomo psicotico; la realtÃÂÃÂÃÂàdigitale come propagatrice di mondi virtuali, puÃÂÃÂÃÂò anche costituire un fattore equilibrante nella complessitÃÂÃÂÃÂàdi ogni personalitÃÂÃÂÃÂà, purchÃÂÃÂÃÂé lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo riesca a vivere lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza interattiva di rete come trampolino di lancio, per appropriarsi anche nella realtÃÂÃÂÃÂàdi fatto di particolari competenze e di una maggiore sicurezza emotiva. Attraverso le sinergie comunicative di rete vengono perciÃÂÃÂÃÂò messe in gioco tendenze psicologiche reali a prescindere dal fatto che il nome o la personalitÃÂÃÂÃÂàmediante cui ci presentiamo sia corrispondente al vero o al falso, anche se si parla di MUD 'Multi-User Dungeon' dove ÃÂÃÂÃÂè dichiaratamente possibile costruire un personaggio virtuale tridimensionale dallÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂaspetto desiderato per poter interagire con gli altri, e dove scindere la realtÃÂÃÂÃÂàvirtuale da quella considerata reale ÃÂÃÂÃÂè tanto difficile quanto sostenere che la realtÃÂÃÂÃÂàonirica non ÃÂÃÂÃÂè reale in quanto non ÃÂÃÂÃÂè materialmente tangibile. Nel caso dei MUD ad esempio, secondo Turkle Sherry ÃÂÃÂÃÂè molto difficile stabilire il concetto di veridicitÃÂÃÂÃÂà, in quanto trattasi comunque di manifestazioni esistenti della psiche umana, secondo la sociologa anche ciÃÂÃÂÃÂò che avviene on-line ÃÂÃÂÃÂè reale, poichÃÂÃÂÃÂé lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza mentale ci pone nella condizione di provare sensazioni e sentimenti anche a prescindere dagli atti compiuti dal corpo fisico, probabilmente grazie alla capacitÃÂÃÂÃÂàdi immedesimazione e di interazione che ÃÂÃÂÃÂè tipica dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano. La possibilitÃÂÃÂÃÂàdi comandare coscientemente i propri movimenti allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinterno dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza virtuale, ricorda lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinvitante possibilitÃÂÃÂÃÂàdi compiere un sogno in fase cosciente, per dare ancora luogo, anche se questa volta attraverso le diramazioni tecnologiche di rete, al gioco dei ruoli sociali, ma in questo caso con la precisa possibilitÃÂÃÂÃÂàdi scelta, spesso negata nel vissuto ofline dai limiti sociali ed economici; tramite la rete quindi la molteplicitÃÂÃÂÃÂàdellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂio si dispiega dando vita ad un continuo affermarsi di realtÃÂÃÂÃÂàe finzione.In riferimento alle teorie dello psicologo Ericsson, anche Turkle Sherry pensa che gli individui di unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂetÃÂÃÂÃÂàche si colloca tra i 10 e i 20 anni abbiano bisogno di un momento di sospensione che dia loro la libertÃÂÃÂÃÂàdi fare esperimenti, secondo la studiosa le persone di questa fascia di etÃÂÃÂÃÂàprobabilmente guardano allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza online come ad un possibile spazio in cui vivere esperienze e in cui avere la libertÃÂÃÂÃÂàdi sperimentare senza tuttavia poter prendere veramente atto delle conseguenze di ogni azione. Secondo Turkla Sherry uno degli aspetti che emergono allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinterno della cultura digitale ÃÂÃÂÃÂè quello dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂopacitÃÂÃÂÃÂà, ossia una mancanza di trasparenza tra utenti e macchine, di cui il sempre piÃÂÃÂÃÂù facile utilizzo non chiarifica gli aspetti funzionali del mezzo stesso che stiamo usando. Gli elementi costruttivi e funzionali di ogni computer che si nascondono dietro lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂaspetto sempre piÃÂÃÂÃÂù attraente ed intuitivo delle diverse interfacce, rimangono per i tanti comuni fruitori assolutamente criptici, poichÃÂÃÂÃÂé richiederebbero una conoscenza talmente specialistica e costantemente aggiornata dallÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere per la massa stessa difficilmente raggiungibile. CiÃÂÃÂÃÂò abitua di fatto la persona ad unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂarrendevole incapacitÃÂÃÂÃÂàdi comprensione profonda delle dinamiche che muovono le cose di cui egli stesso fa uso, portandolo alla rinuncia della coscienza e dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂassoluto controllo che ci dovrebbe legare agli elementi con cui abbiamo un contatto frequente, una forma di reazione psicologica di cui ciascuno dovrebbe essere consapevole per potervi porre rimedio. Ma la mancanza di limpidezza si riferisce anche allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂimpossibilitÃÂÃÂÃÂàdi scindere, attraverso le informazioni di rete, il vero dal falso; lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano puÃÂÃÂÃÂò in essa perdere la convenzionalitÃÂÃÂÃÂàquotidiana del suo ruolo sociale, puÃÂÃÂÃÂò perdere la sua fisicitÃÂÃÂÃÂàper presentarsi in forma puramente mentale, ed ÃÂÃÂÃÂè oltremodo difficile distinguere ciÃÂÃÂÃÂò che appartiene al mondo delle idee e delle opinioni che ciascuno puÃÂÃÂÃÂò avere sugli altri e persino su se stesso rispetto a ciÃÂÃÂÃÂò che nella realtÃÂÃÂÃÂàquotidiana costituisce la cosiddetta prova del nove, ossia la verifica matematica che pone certezza al risultato. Sherry Turkle studia profondamente le teorie filosofiche di Foucault, secondo cui l'uomo ÃÂÃÂÃÂè prigioniero del potere, il potere del resto ÃÂÃÂÃÂè sempre stato il detentore della conoscenza e viceversa; sotto la spinta ideologica liberale, molti sostengono che lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvento di internet abbia concesso allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo la libertÃÂÃÂÃÂàdi distanziarsi dallÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinformazione istituzionale, poichÃÂÃÂÃÂé la rete stessa e tutti coloro che vogliono interagire in essa possono gestire liberamente il potere dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinformazione, ma Turkle Sherry ci ricorda che: ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂæD'altro canto perÃÂÃÂÃÂò Internet ÃÂÃÂÃÂè anche un meccanismo di diffusione della sorveglianza, tanto quanto lo ÃÂÃÂÃÂè di liberazione dal potere...ÃÂïÃÂÿÃÂý? e anche che non puÃÂÃÂÃÂò esistere una reale intimitÃÂÃÂÃÂàattraverso la comunicazione online, poichÃÂÃÂÃÂé nella rete la possibilitÃÂÃÂÃÂàdi essere spiati da terze persone ÃÂÃÂÃÂè veramente molto ampia; inoltre la progressiva coscienza di questo fatto in tutti coloro che interagiscono online e quindi sotto gli occhi della collettivitÃÂÃÂÃÂà, probabilmente condizionerÃÂÃÂÃÂàin qualche forma il loro stesso modo di agire. Attraverso la rete ÃÂÃÂÃÂè oltremodo impossibile poter cogliere lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂespressione mimica e gestuale della persona per poterne intuire le capacitÃÂÃÂÃÂà, i sentimenti e le reali intenzioni; tra le altre cose Turkle Sherry sostiene che un rapporto di aiuto emergenziale, come quello tra psicologo e paziente, debba basarsi fondamentalmente su un atteggiamento di fiducia che non puÃÂÃÂÃÂò assolutamente avere luogo senza la presenza fisica delle due parti, ecco che secondo la sociologa, il rapporto con il medico coltivato completamente online non potrÃÂÃÂÃÂàdare risultati soddisfacenti. LÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂidea di Sherry Turkle ÃÂÃÂÃÂè che la tecnologia informatica, dal punto di vista relazionale o di crescita emotiva e intellettuale, puÃÂÃÂÃÂò agevolare la vita dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂuomo nella quantitÃÂÃÂÃÂàin cui puÃÂÃÂÃÂò costituire una soluzione fittizia, ciÃÂÃÂÃÂò dipende sempre dalle motivazioni, dal contesto, dal modo e dalla frequenza con cui lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo si avvicina a questo mezzo di comunicazione. Sherry Turkle si occupa tra le altre cose anche di esaminare il profilo della formazione culturale e dei mezzi informatici da un punto di vista didattico, per cui possiamo dire che la tecnologia informatica e con essa anche Internet ÃÂÃÂÃÂè entrata nelle scuole con ottimi risultati, benchÃÂÃÂÃÂé anche secondo la studiosa, la ridondanza dell'informazione rischia di far perdere i ragazzi nella rete, per cui sarÃÂÃÂÃÂàsempre opportuno lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂintervento dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinsegnante che abbia una cultura sulla simulazione, affinchÃÂÃÂÃÂé possa aiutarli a scegliere le notizie necessarie e a sviluppare la capacitÃÂÃÂÃÂàdi fruire intelligentemente delle informazioni fornite dal Web. Da qui anche la necessitÃÂÃÂÃÂàdi fare luce sullÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂatteggiamento che per lungo tempo ha reso le donne reticenti nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvicinarsi alle tecnologie informatiche, cosÃÂÃÂÃÂì come in passato era ritenuto poco opportuno lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvicinarsi delle donne rispetto ai macchinari meccanici di cui infine soltanto lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂuomo faceva uso; ma in questi ultimi anni, secondo Turkle Sherry lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂentrata in gioco della sfera femminile anche nella programmazione informatica ha messo in rilievo un graduale mutamento nel linguaggio usato nelle interfacce, decisamente piÃÂÃÂÃÂù riflessivo e meno aggressivo. Di fatto secondo la studiosa: ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂæinternet significa comunicazione, collaborazione, gruppi di interscambio, e queste sono cose che interessano alle donne, che le stimolano ad affrontare la sfida della tecnologia". Presso il MIT dove Turkle lavora, ha potuto interessarsi a studi che partono dal presupposto che il computer possa essere anche indossato, o che possa diventare parte del corpo umano in quanto ampliatore delle sue capacitÃÂÃÂÃÂàdi movimento e di interrelazione nel mondo reale, e nel contempo in quello virtuale, anche se secondo questÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂultima per quanti molti potrebbero essere i vantaggi ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂæil piÃÂÃÂÃÂù difficile, sarÃÂÃÂÃÂàdi passare dal computer come protesi al computer come cyborg (ciber-organo), quando noi e il computer saremo davvero una cosa solaÃÂâÃÂÃÂÃÂæÃÂïÃÂÿÃÂý? poichÃÂÃÂÃÂé permangono ancora nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano forme di resistenza rispetto ad un prolungamento artificiale che vada ad ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂintaccareÃÂïÃÂÿÃÂý? sia gli aspetti della sua fisicitÃÂÃÂÃÂàche della sua sfera mentale, probabilmente sperimentando e percependo ancora la propria vulnerabilitÃÂÃÂÃÂàfisica e lo spaesamento psicologico rispetto a delle prospettive che la massa percepisce ancora in parte sottoforma piÃÂÃÂÃÂù fantascientifica che scientifica. Secondo Turkle infatti: ÃÂïÃÂÿÃÂý?Molte persone rifiutano queste tecnologie, vogliono conservare il proprio corpo com'ÃÂÃÂÃÂè, senza accrescerlo, senza cyborg, costituito soltanto dalla sua fisicitÃÂÃÂÃÂà. Ci sono molte cose nuove che avvengono oggi nel mondo dei computer e la gente le accetta e le rifiuta allo stesso tempoÃÂâÃÂÃÂÃÂæÃÂïÃÂÿÃÂý?. LÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂaspetto emotivo dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂintelligenza artificiale ÃÂÃÂÃÂè un'altra delle questioni che toccano da anni il mondo del digitale e di cui Turkle Sherry si occupa, non a caso al MIT dove essa lavora, vi ÃÂÃÂÃÂè un gruppo di studio che si chiama "Computeristica affettiva, Computeristica emotiva", che produce computer in grado di simulare un sentimento nei confronti dell'utente, e un interesse per i suoi sentimenti; la studiosa dichiara che il legame che si instaura fra una persona e una macchina quando quest'ultima si mostra sensibile alla vita emotiva della persona, ÃÂÃÂÃÂè molto forte e pensa che sarÃÂÃÂÃÂàestremamente interessante comprendere l'impatto che questo fenomeno avrÃÂÃÂÃÂàsulla societÃÂÃÂÃÂàÃÂâÃÂÃÂÃÂæÃÂïÃÂÿÃÂý? in quanto esiste un numero progressivo di individui che concepiscono se stessi come delle macchine, un pensiero che emerge sin dai primi studi scientifici sul corpo umano; del resto lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvento e lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂaffinamento delle tecnologie informatiche in linea temporale corrispondono di fatto agli studi sempre piÃÂÃÂÃÂù sottili sulla struttura e sul funzionamento della sfera cerebrale umana. In ogni caso Turkle Sherry ha notato anche che lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂatteggiamento dei bambini che sono cresciuti a stretto contatto con la macchina informatica tendono ad associarvi pensieri affettivi, caratteristica peculiare dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinfanzia in cui si tende a proiettare anche negli oggetti inanimati attributi sentimentali ed affettivi che sono invece tipici dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano; si parla quindi della sfera dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂimmaginazione e del gioco che per i bambini costituiscono una specie di tirocinio, di sperimentazione, esercitazione che serve loro ad imparare ad avvicinarsi e a interagire progressivamente con il mondo reale, ridistribuendo in modo adeguato le proprie energie e le proprie tensioni emotive. Mediante la familiaritÃÂÃÂÃÂàanche con la macchina, Turkle ha notato che i bambini iniziano non solo ad avvicinarsi ad essa come se si trattasse di unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂentitÃÂÃÂÃÂàveramente intelligente, ma che ciÃÂÃÂÃÂò sicuramente cambierÃÂÃÂÃÂàla concezione che lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂuomo avrÃÂÃÂÃÂàanche nei confronti di se stesso, per giungere alla visione di unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂumanitÃÂÃÂÃÂànon piÃÂÃÂÃÂù unica e speciale per le sue capacitÃÂÃÂÃÂàintellettuali rispetto al mondo animale, ciÃÂÃÂÃÂò che secondo Turkle:ÃÂïÃÂÿÃÂý?ÃÂâÃÂÃÂÃÂæ distingueva gli uomini era la ragione e perciÃÂÃÂÃÂò anche i bambini possedevano una sorta di nozione aristotelica dell'unicitÃÂÃÂÃÂàdell'uomo in quanto animale razionale. Oggi i vicini piÃÂÃÂÃÂù prossimi dei bambini sono i computer e gli uomini appaiono speciali perchÃÂÃÂÃÂé provano emozioniÃÂâÃÂÃÂÃÂæ Si passa dalla particolaritÃÂÃÂÃÂàdi essere animali razionali a quella di essere macchine con una sfera emotiva.ÃÂïÃÂÿÃÂý? La ricerca spirituale che continua a caratterizzare lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂuomo e nel contempo lo studio delle dinamiche bio-chimiche che danno luogo ai sentimenti, sono anche questi aspetti che assumono unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂimportanza progressiva, in una societÃÂÃÂÃÂàdove la competizione mentale tra uomo e computer diventa sempre piÃÂÃÂÃÂù evidente. Le tematiche delle quali si occupa Turkle Sherry sono ancora molte e si sviluppano insieme ai mutamenti tecnologichi che accompagnano lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂera digitale. | |
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==Bibliografia== | ==Bibliografia== | ||
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂThe Second Self: Computers and the Human SpiritÃÂïÃÂÿÃÂý?, Simon & Schuster, New York, 1984 | |
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂThe Second Self: Computers and the Human SpiritÃÂïÃÂÿÃÂý?, Touchstone, New York, 1985 | |
Seconda rivisitazione, MIT Press, 2005 | Seconda rivisitazione, MIT Press, 2005 | ||
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂIl secondo io. Il computer e l'uomo: convivere, amarsi, capirsiÃÂïÃÂÿÃÂý?, Frassinelli, 1985 | |
(Tradotto e pubblicato inoltre in: francese, britannico, tedesco, giapponese, spagnolo, svedese, portoghese) | (Tradotto e pubblicato inoltre in: francese, britannico, tedesco, giapponese, spagnolo, svedese, portoghese) | ||
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPsychoanalitic Politics: Jacques Lacan and Freud's French RevolutionÃÂïÃÂÿÃÂý?, New York, 1978 ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPsychoanalitic Politics: Jacques Lacan and Freud's French RevolutionÃÂïÃÂÿÃÂý?, Il MIT Press paper, Candbrige, 1981 | |
Seconda edizione, Guilford Presse, New York, 1992 | Seconda edizione, Guilford Presse, New York, 1992 | ||
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPolitica psicanalitica: la rivoluzione francese di J. Lancan e FreudÃÂïÃÂÿÃÂý? | |
(Tradotto e pubblicato inoltre in: britannico, francese, spagnolo) | (Tradotto e pubblicato inoltre in: britannico, francese, spagnolo) | ||
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLife on the Screen: Identity in the Age of the InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, Simon & Schuster, New York, 1996 | |
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLa vita sullo schermo: nuove identitÃÂÃÂÃÂàe relazioni sociali nell'epoca di InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, Apogeo, Milano, 1997 | |
(Tradotto e pubblicato inoltre in: coreano, portoghese, cinese britannico, tedesco, giapponese, spagnolo, svedese) | (Tradotto e pubblicato inoltre in: coreano, portoghese, cinese britannico, tedesco, giapponese, spagnolo, svedese) | ||
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==Opere== | ==Opere== | ||
− | * | + | *ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂThe Second Self: Computers and the Human SpiritÃÂïÃÂÿÃÂý?, Simon & Schuster, New York, 1984 |
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂThe Second Self: Computers and the Human SpiritÃÂïÃÂÿÃÂý?, Touchstone, New York, 1985 | |
Seconda rivisitazione, MIT Press, 2005 | Seconda rivisitazione, MIT Press, 2005 | ||
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂIl secondo io. Il computer e l'uomo: convivere, amarsi, capirsiÃÂïÃÂÿÃÂý?, Frassinelli, 1985 | |
− | (Il personal computer come nuovo mezzo | + | (Il personal computer come nuovo mezzo dÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂintrospezione ed auto-consapevolezza, come proiezione della mente e della memoria.) |
− | * | + | *ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPsychoanalitic Politics: Jacques Lacan and Freud's French RevolutionÃÂïÃÂÿÃÂý?, Guilford Presse, New York, 1992 |
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPolitica psicanalitica: la rivoluzione francese di J. Lancan e FreudÃÂïÃÂÿÃÂý? | |
− | (Il libro analizza il movimento psicanalitico sviluppatosi in Francia negli anni | + | (Il libro analizza il movimento psicanalitico sviluppatosi in Francia negli anni ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂ60 e come il pensiero di J. Lancan sia riuscito ad influenzare la psiche francese.) |
− | * | + | *ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLife on the Screen: Identity in the Age of the InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, Simon & Schuster, New York, 1996 |
− | + | ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLa vita sullo schermo: nuove identitÃÂÃÂÃÂàe relazioni sociali nell'epoca di InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, Apogeo, Milano, 1997 | |
− | (Il costante utilizzo del computer nel mondo del lavoro e della vita privata ha sicuramente modificato il modo di pensare e di agire | + | (Il costante utilizzo del computer nel mondo del lavoro e della vita privata ha sicuramente modificato il modo di pensare e di agire dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano. |
− | Molte sono le riflessioni su cui si sofferma | + | Molte sono le riflessioni su cui si sofferma lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂautrice nel suo saggio, da cui emerge spesso il concetto di frammentazione del sÃÂÃÂÃÂé, cosÃÂÃÂÃÂì come lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂimpossibilitÃÂÃÂÃÂàdi scindere la realtÃÂÃÂÃÂàtangibile da quella virtuale. ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLa vita sullo schermoÃÂïÃÂÿÃÂý? ÃÂÃÂÃÂè considerato oggi come uno dei libri piÃÂÃÂÃÂù importanti nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂambito della sociologia in rapporto allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvento del cyberspazio.) |
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Revisione 19:23, 10 Gen 2009
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Biografia
Definita come 'l'antropologa del cyberspazio', ÃÂÃÂÃÂè nata a New York nel 1948 (Stati Uniti d'America), ha studiato al Radcliffe College, con il Committee on Social Thought alla University of Chicago, si ÃÂÃÂÃÂè laureata in Sociologia ed in Psicologia della PersonalitÃÂÃÂÃÂàpresso l'UniversitÃÂÃÂÃÂàdi Harvard nel 1976, con una tesi dal titolo 'Psychoanalysis and Society: The Emergence of French Freud', ed e' psicologa chimica. Docente di Sociologia della Scienza nell'ambito del Programma in Scienza, Tecnologia e SocietÃÂÃÂÃÂàpresso il Massachussetts Institute of Technology (MIT) ÃÂÃÂÃÂè anche membro della Boston Psychoanalytic Society (SocietÃÂÃÂÃÂàPsicoanalitica di Boston), cittÃÂÃÂÃÂàdove vive ed esercita la sua attivitÃÂÃÂÃÂàprofessionale. Consulente di psicologia del Department of Mental Health della Harvard University e co-presidente della Commission on Technology, Gender, and Teacher Education della American Association of University Women Educational Foundation, fa inoltre parte del Women Studies Steering Committee, del Massachussetts Women's Forum. Nota studiosa sulla cultura relativa ai mezzi di comunicazione informatici, analizza e studia le influenze psicologiche che il computer puÃÂÃÂÃÂò avere nel sociale in rapporto alla costruzione dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂio individuale e alla percezione del mondo circostante; scrive in proposito alcuni saggi che divengono immediatamente conosciuti a livello internazionale come importanti punti di riferimento nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂambito della sociologia per lo studio dei fenomeni virtuali legati al mondo digitale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLa vita sullo schermo: nuove identitÃÂÃÂÃÂàe relazioni sociali nell'epoca di InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, libro tradotto e pubblicato anche in Italia da Apogeo nel 1997; scrive inoltre numerosi articoli su psicanalisi, sociologia e cultura, sugli aspetti relazionali tra individui e tecnologia. Ha ricevuto riconoscimenti sia in ambito accademico che extra accademico; tra questi citiamo il 'Peter Livingston Award for Research in the Behavioral Sciences and Psychiatry (1975), il 'Matrix Award' dalla Association for Women in Communications (1985), il 'Melcher Book Award' da parte del Cambridge Forum per il libro Il secondo io. ÃÂÃÂÃÂàstata selezionata: 'Donna dell'anno' da Ms Magazine (1984), tra i '50 for the Future: the Most Influential People to Watch in Cyberspace' da Newsweek Magazine (1995). Fa parte della 'Top 50 Cyber Elite' da Time Digital Magazine (1997) ed ÃÂÃÂÃÂè una delle 'Boston's Top Wired Women' secondo Boston Webgrrls. ÃÂÃÂÃÂàmembro del Board of Incorporators della 'Harvard Magazine' e del Editorial Advisory Board di 'Science, Technology, and Human Values'. Tiene varie conferenze e corsi specialistici di cui ricordiamo: 'IdentitÃÂÃÂÃÂàe Internet' (1996), su 'Genere, tecnologia e cultura informatica' (1998).
Poetica
Turkle Sherry, compie unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂanalisi approfondita e sistematica sul mondo digitale, sulle ripercussioni psicologiche e sociologiche che i mezzi informatici possono sviluppare nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo, in rapporto alla percezione di se stesso e alla societÃÂÃÂÃÂàche lo circonda. 'L'antropologa del cyberspazio', cosÃÂÃÂÃÂì come ÃÂÃÂÃÂè stata definita, pone quindi una versione oggettiva dei fatti, senza scadere in giudizi dÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂordine morale, nÃÂÃÂÃÂé facendo previsioni future troppo affrettate per definire unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂunivoca direzione verso cui la societÃÂÃÂÃÂàsi dirigerÃÂÃÂÃÂàmediante la comunicazione virtuale e lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂutilizzo in generale dei mezzi informatici multimediali; i suoi punti di vista prendono forma e si sviluppano, attraverso unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂattenta osservazione scientifica dei fenomeni in corso per coglierne ed esaminarne i diversi aspetti. Alla base del suo pensiero, compare lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂidea di un ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂio frammentatoÃÂïÃÂÿÃÂý?, ossia la suddivisione di se stessi allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinterno di esperienze virtuali o di contatti online, per dare luogo ai molteplici aspetti che costituiscono ogni singola personalitÃÂÃÂÃÂà, aspetti psicologici simbolicamente paragonabili alle tante finestre che costituiscono lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinterfaccia grafica di ogni computer. Secondo la sociologa, lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvento della comunicazione di rete aiuterÃÂÃÂÃÂàsempre di piÃÂÃÂÃÂù a concepire lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂidentitÃÂÃÂÃÂàumana in maniera piÃÂÃÂÃÂù fluida e completa, sarÃÂÃÂÃÂàla naturale percezione che emergerÃÂÃÂÃÂà:ÃÂïÃÂÿÃÂý?dall'insieme dei tanti sÃÂÃÂÃÂé che coesistono all'interno dell'unoÃÂâÃÂÃÂÃÂæÃÂïÃÂÿÃÂý?. La ricercatrice infatti sostiene che:ÃÂïÃÂÿÃÂý? ÃÂâÃÂÃÂÃÂæOggi si guarda all'identitÃÂÃÂÃÂàcome a una realtÃÂÃÂÃÂàmolto piÃÂÃÂÃÂù fluida, che risulta dall'insieme dei tanti sÃÂÃÂÃÂé che coesistono all'interno dell'uno. PerciÃÂÃÂÃÂò credo che il nostro concetto di identitÃÂÃÂÃÂàstia davvero cambiando man mano che approfondiamo la conoscenza di noi stessi mediante questo nuovo mezzo di comunicazione". Nel rinomato libro ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLife on the ScreenÃÂïÃÂÿÃÂý?, Turkle Scherry sostiene che nei mondi mediati dal calcolatore, il sÃÂÃÂÃÂé ÃÂÃÂÃÂè effettivamente multiplo, e interagisce fluidamente con gli altri facendo uso dei collegamenti dati dalla macchina. LÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo, attraverso la rete informatica puÃÂÃÂÃÂò comunicare in maniera trasversale con una quantitÃÂÃÂÃÂàinfinita di persone, dello stesso o di altro sesso, appartenenti a luoghi e a culture diverse, ad esempio puÃÂÃÂÃÂò simulare egli stesso lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂappartenenza al sesso opposto, per giungere alla conoscenza di una realtÃÂÃÂÃÂàmolto piÃÂÃÂÃÂù ampia e variegata di quanto non avrebbe mai potuto pensare; puÃÂÃÂÃÂò inoltre liberare con molta piÃÂÃÂÃÂù disinibizione attitudini intellettuali o propensioni psicologiche che in condizioni normali avrebbero stentato ad emergere.Secondo Sherry Turkle, la pluralitÃÂÃÂÃÂàdellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂio che si manifesta online non ÃÂÃÂÃÂè identificabile in quanto sintomo psicotico; la realtÃÂÃÂÃÂàdigitale come propagatrice di mondi virtuali, puÃÂÃÂÃÂò anche costituire un fattore equilibrante nella complessitÃÂÃÂÃÂàdi ogni personalitÃÂÃÂÃÂà, purchÃÂÃÂÃÂé lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo riesca a vivere lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza interattiva di rete come trampolino di lancio, per appropriarsi anche nella realtÃÂÃÂÃÂàdi fatto di particolari competenze e di una maggiore sicurezza emotiva. Attraverso le sinergie comunicative di rete vengono perciÃÂÃÂÃÂò messe in gioco tendenze psicologiche reali a prescindere dal fatto che il nome o la personalitÃÂÃÂÃÂàmediante cui ci presentiamo sia corrispondente al vero o al falso, anche se si parla di MUD 'Multi-User Dungeon' dove ÃÂÃÂÃÂè dichiaratamente possibile costruire un personaggio virtuale tridimensionale dallÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂaspetto desiderato per poter interagire con gli altri, e dove scindere la realtÃÂÃÂÃÂàvirtuale da quella considerata reale ÃÂÃÂÃÂè tanto difficile quanto sostenere che la realtÃÂÃÂÃÂàonirica non ÃÂÃÂÃÂè reale in quanto non ÃÂÃÂÃÂè materialmente tangibile. Nel caso dei MUD ad esempio, secondo Turkle Sherry ÃÂÃÂÃÂè molto difficile stabilire il concetto di veridicitÃÂÃÂÃÂà, in quanto trattasi comunque di manifestazioni esistenti della psiche umana, secondo la sociologa anche ciÃÂÃÂÃÂò che avviene on-line ÃÂÃÂÃÂè reale, poichÃÂÃÂÃÂé lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza mentale ci pone nella condizione di provare sensazioni e sentimenti anche a prescindere dagli atti compiuti dal corpo fisico, probabilmente grazie alla capacitÃÂÃÂÃÂàdi immedesimazione e di interazione che ÃÂÃÂÃÂè tipica dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano. La possibilitÃÂÃÂÃÂàdi comandare coscientemente i propri movimenti allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinterno dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza virtuale, ricorda lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinvitante possibilitÃÂÃÂÃÂàdi compiere un sogno in fase cosciente, per dare ancora luogo, anche se questa volta attraverso le diramazioni tecnologiche di rete, al gioco dei ruoli sociali, ma in questo caso con la precisa possibilitÃÂÃÂÃÂàdi scelta, spesso negata nel vissuto ofline dai limiti sociali ed economici; tramite la rete quindi la molteplicitÃÂÃÂÃÂàdellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂio si dispiega dando vita ad un continuo affermarsi di realtÃÂÃÂÃÂàe finzione.In riferimento alle teorie dello psicologo Ericsson, anche Turkle Sherry pensa che gli individui di unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂetÃÂÃÂÃÂàche si colloca tra i 10 e i 20 anni abbiano bisogno di un momento di sospensione che dia loro la libertÃÂÃÂÃÂàdi fare esperimenti, secondo la studiosa le persone di questa fascia di etÃÂÃÂÃÂàprobabilmente guardano allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂesperienza online come ad un possibile spazio in cui vivere esperienze e in cui avere la libertÃÂÃÂÃÂàdi sperimentare senza tuttavia poter prendere veramente atto delle conseguenze di ogni azione. Secondo Turkla Sherry uno degli aspetti che emergono allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinterno della cultura digitale ÃÂÃÂÃÂè quello dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂopacitÃÂÃÂÃÂà, ossia una mancanza di trasparenza tra utenti e macchine, di cui il sempre piÃÂÃÂÃÂù facile utilizzo non chiarifica gli aspetti funzionali del mezzo stesso che stiamo usando. Gli elementi costruttivi e funzionali di ogni computer che si nascondono dietro lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂaspetto sempre piÃÂÃÂÃÂù attraente ed intuitivo delle diverse interfacce, rimangono per i tanti comuni fruitori assolutamente criptici, poichÃÂÃÂÃÂé richiederebbero una conoscenza talmente specialistica e costantemente aggiornata dallÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere per la massa stessa difficilmente raggiungibile. CiÃÂÃÂÃÂò abitua di fatto la persona ad unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂarrendevole incapacitÃÂÃÂÃÂàdi comprensione profonda delle dinamiche che muovono le cose di cui egli stesso fa uso, portandolo alla rinuncia della coscienza e dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂassoluto controllo che ci dovrebbe legare agli elementi con cui abbiamo un contatto frequente, una forma di reazione psicologica di cui ciascuno dovrebbe essere consapevole per potervi porre rimedio. Ma la mancanza di limpidezza si riferisce anche allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂimpossibilitÃÂÃÂÃÂàdi scindere, attraverso le informazioni di rete, il vero dal falso; lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano puÃÂÃÂÃÂò in essa perdere la convenzionalitÃÂÃÂÃÂàquotidiana del suo ruolo sociale, puÃÂÃÂÃÂò perdere la sua fisicitÃÂÃÂÃÂàper presentarsi in forma puramente mentale, ed ÃÂÃÂÃÂè oltremodo difficile distinguere ciÃÂÃÂÃÂò che appartiene al mondo delle idee e delle opinioni che ciascuno puÃÂÃÂÃÂò avere sugli altri e persino su se stesso rispetto a ciÃÂÃÂÃÂò che nella realtÃÂÃÂÃÂàquotidiana costituisce la cosiddetta prova del nove, ossia la verifica matematica che pone certezza al risultato. Sherry Turkle studia profondamente le teorie filosofiche di Foucault, secondo cui l'uomo ÃÂÃÂÃÂè prigioniero del potere, il potere del resto ÃÂÃÂÃÂè sempre stato il detentore della conoscenza e viceversa; sotto la spinta ideologica liberale, molti sostengono che lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvento di internet abbia concesso allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo la libertÃÂÃÂÃÂàdi distanziarsi dallÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinformazione istituzionale, poichÃÂÃÂÃÂé la rete stessa e tutti coloro che vogliono interagire in essa possono gestire liberamente il potere dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinformazione, ma Turkle Sherry ci ricorda che: ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂæD'altro canto perÃÂÃÂÃÂò Internet ÃÂÃÂÃÂè anche un meccanismo di diffusione della sorveglianza, tanto quanto lo ÃÂÃÂÃÂè di liberazione dal potere...ÃÂïÃÂÿÃÂý? e anche che non puÃÂÃÂÃÂò esistere una reale intimitÃÂÃÂÃÂàattraverso la comunicazione online, poichÃÂÃÂÃÂé nella rete la possibilitÃÂÃÂÃÂàdi essere spiati da terze persone ÃÂÃÂÃÂè veramente molto ampia; inoltre la progressiva coscienza di questo fatto in tutti coloro che interagiscono online e quindi sotto gli occhi della collettivitÃÂÃÂÃÂà, probabilmente condizionerÃÂÃÂÃÂàin qualche forma il loro stesso modo di agire. Attraverso la rete ÃÂÃÂÃÂè oltremodo impossibile poter cogliere lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂespressione mimica e gestuale della persona per poterne intuire le capacitÃÂÃÂÃÂà, i sentimenti e le reali intenzioni; tra le altre cose Turkle Sherry sostiene che un rapporto di aiuto emergenziale, come quello tra psicologo e paziente, debba basarsi fondamentalmente su un atteggiamento di fiducia che non puÃÂÃÂÃÂò assolutamente avere luogo senza la presenza fisica delle due parti, ecco che secondo la sociologa, il rapporto con il medico coltivato completamente online non potrÃÂÃÂÃÂàdare risultati soddisfacenti. LÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂidea di Sherry Turkle ÃÂÃÂÃÂè che la tecnologia informatica, dal punto di vista relazionale o di crescita emotiva e intellettuale, puÃÂÃÂÃÂò agevolare la vita dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂuomo nella quantitÃÂÃÂÃÂàin cui puÃÂÃÂÃÂò costituire una soluzione fittizia, ciÃÂÃÂÃÂò dipende sempre dalle motivazioni, dal contesto, dal modo e dalla frequenza con cui lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂindividuo si avvicina a questo mezzo di comunicazione. Sherry Turkle si occupa tra le altre cose anche di esaminare il profilo della formazione culturale e dei mezzi informatici da un punto di vista didattico, per cui possiamo dire che la tecnologia informatica e con essa anche Internet ÃÂÃÂÃÂè entrata nelle scuole con ottimi risultati, benchÃÂÃÂÃÂé anche secondo la studiosa, la ridondanza dell'informazione rischia di far perdere i ragazzi nella rete, per cui sarÃÂÃÂÃÂàsempre opportuno lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂintervento dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinsegnante che abbia una cultura sulla simulazione, affinchÃÂÃÂÃÂé possa aiutarli a scegliere le notizie necessarie e a sviluppare la capacitÃÂÃÂÃÂàdi fruire intelligentemente delle informazioni fornite dal Web. Da qui anche la necessitÃÂÃÂÃÂàdi fare luce sullÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂatteggiamento che per lungo tempo ha reso le donne reticenti nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvicinarsi alle tecnologie informatiche, cosÃÂÃÂÃÂì come in passato era ritenuto poco opportuno lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvicinarsi delle donne rispetto ai macchinari meccanici di cui infine soltanto lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂuomo faceva uso; ma in questi ultimi anni, secondo Turkle Sherry lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂentrata in gioco della sfera femminile anche nella programmazione informatica ha messo in rilievo un graduale mutamento nel linguaggio usato nelle interfacce, decisamente piÃÂÃÂÃÂù riflessivo e meno aggressivo. Di fatto secondo la studiosa: ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂæinternet significa comunicazione, collaborazione, gruppi di interscambio, e queste sono cose che interessano alle donne, che le stimolano ad affrontare la sfida della tecnologia". Presso il MIT dove Turkle lavora, ha potuto interessarsi a studi che partono dal presupposto che il computer possa essere anche indossato, o che possa diventare parte del corpo umano in quanto ampliatore delle sue capacitÃÂÃÂÃÂàdi movimento e di interrelazione nel mondo reale, e nel contempo in quello virtuale, anche se secondo questÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂultima per quanti molti potrebbero essere i vantaggi ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂæil piÃÂÃÂÃÂù difficile, sarÃÂÃÂÃÂàdi passare dal computer come protesi al computer come cyborg (ciber-organo), quando noi e il computer saremo davvero una cosa solaÃÂâÃÂÃÂÃÂæÃÂïÃÂÿÃÂý? poichÃÂÃÂÃÂé permangono ancora nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano forme di resistenza rispetto ad un prolungamento artificiale che vada ad ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂintaccareÃÂïÃÂÿÃÂý? sia gli aspetti della sua fisicitÃÂÃÂÃÂàche della sua sfera mentale, probabilmente sperimentando e percependo ancora la propria vulnerabilitÃÂÃÂÃÂàfisica e lo spaesamento psicologico rispetto a delle prospettive che la massa percepisce ancora in parte sottoforma piÃÂÃÂÃÂù fantascientifica che scientifica. Secondo Turkle infatti: ÃÂïÃÂÿÃÂý?Molte persone rifiutano queste tecnologie, vogliono conservare il proprio corpo com'ÃÂÃÂÃÂè, senza accrescerlo, senza cyborg, costituito soltanto dalla sua fisicitÃÂÃÂÃÂà. Ci sono molte cose nuove che avvengono oggi nel mondo dei computer e la gente le accetta e le rifiuta allo stesso tempoÃÂâÃÂÃÂÃÂæÃÂïÃÂÿÃÂý?. LÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂaspetto emotivo dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂintelligenza artificiale ÃÂÃÂÃÂè un'altra delle questioni che toccano da anni il mondo del digitale e di cui Turkle Sherry si occupa, non a caso al MIT dove essa lavora, vi ÃÂÃÂÃÂè un gruppo di studio che si chiama "Computeristica affettiva, Computeristica emotiva", che produce computer in grado di simulare un sentimento nei confronti dell'utente, e un interesse per i suoi sentimenti; la studiosa dichiara che il legame che si instaura fra una persona e una macchina quando quest'ultima si mostra sensibile alla vita emotiva della persona, ÃÂÃÂÃÂè molto forte e pensa che sarÃÂÃÂÃÂàestremamente interessante comprendere l'impatto che questo fenomeno avrÃÂÃÂÃÂàsulla societÃÂÃÂÃÂàÃÂâÃÂÃÂÃÂæÃÂïÃÂÿÃÂý? in quanto esiste un numero progressivo di individui che concepiscono se stessi come delle macchine, un pensiero che emerge sin dai primi studi scientifici sul corpo umano; del resto lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvento e lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂaffinamento delle tecnologie informatiche in linea temporale corrispondono di fatto agli studi sempre piÃÂÃÂÃÂù sottili sulla struttura e sul funzionamento della sfera cerebrale umana. In ogni caso Turkle Sherry ha notato anche che lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂatteggiamento dei bambini che sono cresciuti a stretto contatto con la macchina informatica tendono ad associarvi pensieri affettivi, caratteristica peculiare dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂinfanzia in cui si tende a proiettare anche negli oggetti inanimati attributi sentimentali ed affettivi che sono invece tipici dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano; si parla quindi della sfera dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂimmaginazione e del gioco che per i bambini costituiscono una specie di tirocinio, di sperimentazione, esercitazione che serve loro ad imparare ad avvicinarsi e a interagire progressivamente con il mondo reale, ridistribuendo in modo adeguato le proprie energie e le proprie tensioni emotive. Mediante la familiaritÃÂÃÂÃÂàanche con la macchina, Turkle ha notato che i bambini iniziano non solo ad avvicinarsi ad essa come se si trattasse di unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂentitÃÂÃÂÃÂàveramente intelligente, ma che ciÃÂÃÂÃÂò sicuramente cambierÃÂÃÂÃÂàla concezione che lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂuomo avrÃÂÃÂÃÂàanche nei confronti di se stesso, per giungere alla visione di unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂumanitÃÂÃÂÃÂànon piÃÂÃÂÃÂù unica e speciale per le sue capacitÃÂÃÂÃÂàintellettuali rispetto al mondo animale, ciÃÂÃÂÃÂò che secondo Turkle:ÃÂïÃÂÿÃÂý?ÃÂâÃÂÃÂÃÂæ distingueva gli uomini era la ragione e perciÃÂÃÂÃÂò anche i bambini possedevano una sorta di nozione aristotelica dell'unicitÃÂÃÂÃÂàdell'uomo in quanto animale razionale. Oggi i vicini piÃÂÃÂÃÂù prossimi dei bambini sono i computer e gli uomini appaiono speciali perchÃÂÃÂÃÂé provano emozioniÃÂâÃÂÃÂÃÂæ Si passa dalla particolaritÃÂÃÂÃÂàdi essere animali razionali a quella di essere macchine con una sfera emotiva.ÃÂïÃÂÿÃÂý? La ricerca spirituale che continua a caratterizzare lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂuomo e nel contempo lo studio delle dinamiche bio-chimiche che danno luogo ai sentimenti, sono anche questi aspetti che assumono unÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂimportanza progressiva, in una societÃÂÃÂÃÂàdove la competizione mentale tra uomo e computer diventa sempre piÃÂÃÂÃÂù evidente. Le tematiche delle quali si occupa Turkle Sherry sono ancora molte e si sviluppano insieme ai mutamenti tecnologichi che accompagnano lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂera digitale.
Bibliografia
ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂThe Second Self: Computers and the Human SpiritÃÂïÃÂÿÃÂý?, Simon & Schuster, New York, 1984 ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂThe Second Self: Computers and the Human SpiritÃÂïÃÂÿÃÂý?, Touchstone, New York, 1985 Seconda rivisitazione, MIT Press, 2005 ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂIl secondo io. Il computer e l'uomo: convivere, amarsi, capirsiÃÂïÃÂÿÃÂý?, Frassinelli, 1985 (Tradotto e pubblicato inoltre in: francese, britannico, tedesco, giapponese, spagnolo, svedese, portoghese)
ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPsychoanalitic Politics: Jacques Lacan and Freud's French RevolutionÃÂïÃÂÿÃÂý?, New York, 1978 ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPsychoanalitic Politics: Jacques Lacan and Freud's French RevolutionÃÂïÃÂÿÃÂý?, Il MIT Press paper, Candbrige, 1981 Seconda edizione, Guilford Presse, New York, 1992 ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPolitica psicanalitica: la rivoluzione francese di J. Lancan e FreudÃÂïÃÂÿÃÂý? (Tradotto e pubblicato inoltre in: britannico, francese, spagnolo)
ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLife on the Screen: Identity in the Age of the InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, Simon & Schuster, New York, 1996 ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLa vita sullo schermo: nuove identitÃÂÃÂÃÂàe relazioni sociali nell'epoca di InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, Apogeo, Milano, 1997 (Tradotto e pubblicato inoltre in: coreano, portoghese, cinese britannico, tedesco, giapponese, spagnolo, svedese)
Opere
- ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂThe Second Self: Computers and the Human SpiritÃÂïÃÂÿÃÂý?, Simon & Schuster, New York, 1984
ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂThe Second Self: Computers and the Human SpiritÃÂïÃÂÿÃÂý?, Touchstone, New York, 1985 Seconda rivisitazione, MIT Press, 2005 ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂIl secondo io. Il computer e l'uomo: convivere, amarsi, capirsiÃÂïÃÂÿÃÂý?, Frassinelli, 1985 (Il personal computer come nuovo mezzo dÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂintrospezione ed auto-consapevolezza, come proiezione della mente e della memoria.)
- ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPsychoanalitic Politics: Jacques Lacan and Freud's French RevolutionÃÂïÃÂÿÃÂý?, Guilford Presse, New York, 1992
ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂPolitica psicanalitica: la rivoluzione francese di J. Lancan e FreudÃÂïÃÂÿÃÂý? (Il libro analizza il movimento psicanalitico sviluppatosi in Francia negli anni ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂ60 e come il pensiero di J. Lancan sia riuscito ad influenzare la psiche francese.)
- ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLife on the Screen: Identity in the Age of the InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, Simon & Schuster, New York, 1996
ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLa vita sullo schermo: nuove identitÃÂÃÂÃÂàe relazioni sociali nell'epoca di InternetÃÂïÃÂÿÃÂý?, Apogeo, Milano, 1997 (Il costante utilizzo del computer nel mondo del lavoro e della vita privata ha sicuramente modificato il modo di pensare e di agire dellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂessere umano. Molte sono le riflessioni su cui si sofferma lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂautrice nel suo saggio, da cui emerge spesso il concetto di frammentazione del sÃÂÃÂÃÂé, cosÃÂÃÂÃÂì come lÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂimpossibilitÃÂÃÂÃÂàdi scindere la realtÃÂÃÂÃÂàtangibile da quella virtuale. ÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂLa vita sullo schermoÃÂïÃÂÿÃÂý? ÃÂÃÂÃÂè considerato oggi come uno dei libri piÃÂÃÂÃÂù importanti nellÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂambito della sociologia in rapporto allÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂavvento del cyberspazio.)
Sito web
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Webliografia
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http://www.tramanti.it/conten/testi/cyberfemm/queer.htm
http://www.strano.net/bazzichelli/perform.htm
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http://www.psychomedia.it/pm/telecomm/telematic/young1.htm
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http://www.dvara.net/HK/tesibettinelli.asp
http://www.cybercultura.it/pubvin/cmc.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Sherry_Turkle
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