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| '''Couey Anna''' | | '''Couey Anna''' |
− | Cyber Art: The Art of Communication Systems
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− | http://www.eserver.org/art/art-of-comm-systems.txt
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− | | + | [[Categoria:Couey Anna]] |
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− | TRADUZIONE
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− | Cyber Art: l’arte dei sistemi di comunicazione
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− | Copyright © 1991 Anna Couey
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− | Questo articolo apparve nel Volume 1, Numero 4, (Luglio 1991) di Matrix News, la newsletter mensile di Matrix Information and Directory Services, Inc. (MIDS).
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− | E’ soggetta al copyright dei suoi autori. Per ulteriori informazioni per favore contattate l’autore o MIDS:
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− | Matrix News
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− | Matrix Information & Directory Services, Inc. (MIDS)
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− | mids@tic.com
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− | +1-512-451-7602
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− | fax: +1-512-450-1436
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− | 1106 Clayton Lane, Suite 500W
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− | Austin, TX 78723
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− | U.S.A.
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− | Abstract
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− | Gli artisti stanno usando le reti di computer, e ciò sta avendo effetto non solo sui loro metodi di dialogo e distribuzione, ma sul loro processo creativo e sui risultati estetici. Nel ciberspazio delle reti di computer, ancora così pervasivamente ASCII e ANSI, i lavori artistici non sono necessariamente su immagini visive ma invece sulla comunicazione – molti studiano l'interattività, la collaborazione, l'interfaccia, la connettività ed il rapporto fra l'artista, l'opera d'arte e colui che la guarda.
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− | Una introduzione alla Cyber Art
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− | Il ciberspazio è uno spazio generato dal computer nel quale gli umani possono penetrare e nel suo interno interagire, e la cyber art è arte creata e esistente entro il ciberspazio. Garantendo alle reti di computer il loro stato dovuto di spazio operativo, la cyber art allora include l’arte formata via reti di computer. In contrasto con ciò che spesso è chiamata computer art, le stampe di computer grafica appese alle pareti delle gallerie, la cyber art è caratterizzata dalla sua assenza di fisicità e dalla sua sperimentazione con forme di comunicazione. Piuttosto che essere oggetti statici, le opere di cyber art possono essere più esattamente chiamate sistemi di comunicazione creativa.
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− | Come i mass media, lo sviluppo dell’arte occidentale ha seguito un modello di comunicazione gerarchica – un artista crea un’opera, una espressione individuale, che diffonde significato ad un pubblico, proprio come un mass media comunica una versione selettiva dello stato del mondo ad una vasta popolazione. In entrambi i casi, la diffusione di idee è a senso unico. Gli artisti che lavorano con i sistemi di telecomunicazione stanno sperimentando un altro paradigma per la produzione culturale – quello della pubblica partecipazione nelle attività culturali.
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− | Comunicazioni di arte interattiva
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− | Gli artisti iniziarono ad impiegare le reti satellitari e la televisione slow-scan come elementi per sculture di comunicazione alla fine degli anni 70. Questi lavori coinvolsero artisti dispersi geograficamente collegati in rete o con linee telefoniche per scambiare lavori artistici come comunicazione o per interagire direttamente in uno spazio elettronico sincrono condiviso. Sebbene le immagini fossero scambiate in alcuni di questi lavori, l’enfasi artistica fu sulla forma che emerse dalle comunicazioni molti a molti piuttosto che sull’estetica delle immagini individuali. Una caratteristica essenziale dell’attività telematica è l’interattività esplorata dagli artisti come comunicazione reciproca o collaborativa.
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− | La prima rete internazionale di artisti, ARTEX, partì nel 1980. Fu organizzata da Robert Adrian X, e fu supportata dalla rete internazionale di timesharing I.P. Sharp Associates. Essenzialmente un sistema di e-mail ASCII, ARTEX agevolò un numero di eventi d’arte telematica durante gli anni ottanta che indagarono il fare collaborativo di lavori testuali, come: La Plissure du Texte (The Pleating of the Text) [
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− | Nel 1986, l’Art Com Electronic Network* iniziò le operazioni come ACEN conference sul Whole Earth ‘Lectronic Link’ (WELL). WELL è una BBS; la sua amministrazione ci consentì di progettare la nostra interfaccia e di programmare un sistema collaterale per accedere online a pubblicazioni d’arte, informazioni d’arte, e lavori artistici che sono programmi per computer. Come ARTEX, ACEN è un host per eventi artistici internazionali in rete. Diversamente dal suo precursore tuttavia, ACEN è duraturo piuttosto che basato su un evento, e la sua comunità di utilizzatori include programmatori di computer, futuristi, sysops, scrittori, avvocati … oltre ad artisti.
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− | Queste caratteristiche sono risultate in lavori artistici che includono nel loro concepimento una diversa audience come co-creatori, arte come processo di interazioni di gruppo, arte come costruzione e evoluzione di collegamenti fra comunità che sono culturalmente e professionalmente diverse. Alcuni esempi:
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− | Bad Information Base, prodotta da Judy Mallow fu iniziata come una bulletin board a tema che invitava gli utenti a fornire informazioni sbagliate, brutte, sciocche, subordinate a interpretazioni errate. I contributi sarebbero stati programmati in un database online di cattiva informazione.
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− | Das Casino, iniziata da Carl Eugene Loeffler e Fred Truk, cominciò come una bulletin board a tema per roulette virtuale. Un generatore di numeri casuali determinava le scommesse dei vincitori. Das Casino evolse in teatro collaborativo quando i partecipanti svilupparono da soli personaggi e descrivevano eventi che avvenivano nel Das Casino.
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− | In the Heart of the Machine, concepita da Dromos Editions, un romanzo elettronico che è continuamente in avanzamento – i correnti capitoli sono postati online, insieme a un invito ai lettori per spedire la loro biografia al fine di essere usata per creare personaggi per i seguenti capitoli.
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− | Virtual Cultures, un pannello virtuale ad inviti aperti che io organizzai, nel quale gli utenti di WELL e USENET contribuirono con i loro pensieri sull’evoluzione delle culture virtuali, presentato ai lettori offline al Cyberthon. Un interessante risultato fu l’intreccio di collegamenti della conferenza tematica su WELL – da ACEN a Virtual Reality a Bio Info.
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− | Reti d’Arte Come Sistemi di Comunicazione Culturale
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− | Per gli artisti che sviluppano reti di computer, il lavoro artistico è il processo e la struttura del costruire comunità, di sviluppare relazioni fra gruppi diversi. Essi sono coinvolti nell’espandere continui e disponibili accessi fra comunità culturali internazionali, e nell’incoraggiare gruppi culturali ad andare online. Stanno anche sviluppando collegamenti fra comunità online diverse. Recenti progetti includono: alt.artcom e rec.arts.fine, due newsgroup di USENET distribuiti internazionalmente creati rispettivamente da ACEN e MATRIX Artists Network*, una BBS di artisti a Toronto, per facilitare la comunicazione con utenti ubicati internazionalmente. Le reti di artisti localizzate e in costruzione in vari paesi stanno sviluppando meccanismi per scambi automatici di dati. Planet Communications è un progetto che deve essere iniziato quest’anno da ACEN, a partecipazione aperta, per sviluppare un mezzo per comunicazioni ASCII online che siano comprese attraverso le barriere linguistiche. Simultaneamente, alcune comunità culturali affrancate stanno usando le reti di computer per il potenziamento culturale.
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− | Un esempio sono le tribù dei Nativi Americani nel Montana, che in collaborazione con Dave Hughes e la Big Sky Telegraph stanno creando e distribuendo i loro lavori artistici fatti con NAPLPS tramite la BBS Country Russel, e connettendo le loro tribù per scambi comunicativi.
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− | Futuri Culturali Cyber
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− | Arte dell’Accesso Online
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− | Qui ci sono alcune reti e BBS che rappresentano l’accesso e/o la partecipazione a lavori artistici online:
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− | Art Com Electronic Network [1]
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− | Oggigiorno rappresenta un’edicola di periodici d’arte online; una Galleria d’Arte Elettronica di lavori interattivi programmati dagli artisti; una Galleria d’Arte Grafica di grafici scaricabili fatti da artisti; un Centro Commerciale elettronico con un negozio di libri d’arte, un negozio di video d’arte , e un negozio di software d’arte; piattaforma d’informazione d’arte; e bacheche. Le bacheche includono discussioni su una molteplicità di argomenti d’arte e tecnologia, come pure progetti di arte collaborativa. L’Art Com Electronic Network e ubicato su WELL, e funziona anche su alt.artcom, un newsgroup USENET distribuito internazionalmente. Accesso WELL, 415.332.6106 (modem), US$10/ al mese US$2/ all’ora (long range carriers così come Compuserve Packet Network e PC Pursuit sono addizionali).
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− | Una volta su WELL, scrivere:
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− | g acen
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− | all’OK: prompt.
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− | USENET: readnews alt.artcom
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− | E-mail: artcomtv@well.sf.ca.us
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− | Oppure
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− | couey@well.sf.ca.us
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− | se il tuo sistema non riceve alt.artcom.
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− | Matrix Artists Network BBS[1,2]
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− | Un progetto di Inter/Accesso, Matrix Artists Network BBS ha base a Toronto, e presenta periodici d’arte dal Canada, Australia e Stati Uniti, informazione sulle organizzazioni di artisti e eventi, una galleria d’arte, cassetta d’utensili per gli utenti Matrix, Bacheche per discussioni, e newsgroups USENET di particolare interesse per gli artisti. Altro che spese telefoniche per lunga distanza se non siete a Toronto, MATRIX ARTISTS NETWORK BBS è gratuita. Per accedere: 416.535.7598 (8N1).
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− | Russell Country BBS
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− | Pubblicazioni
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− | Le migliori risorse per gli attuali progetti di connessione d’arte, teoria, e discussioni sono le bacheche sulle reti d’arte. Tuttavia, le seguenti pubblicazioni sono eccellenti risorse per una visione generale dell’attività della cyber art.
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− | ART COM Magazine
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− | Periodico pubblicato elettronicamente e distribuito mensilmente sull’interfaccia dell’arte contemporanea e delle nuove tecnologie della comunicazione. Ogni numero è edito da artisti ospiti. I progetti e i temi includono: narrativa collaborativa, interconnessione d’arte a computer, fiction interattiva, cyborganica e robotica, motori d’arte, ISDN e arte, arte intelligente, attivismo di cyberarte, paradigmi sociali di reti di computer. Accessibile nell’edicola di ACEN (attuale pubblicazione) e acm (pubblicazioni arretrate) su WELL; in alt.artcom su USENET. Per ricevere un abbonamento gratuito o avere il permesso di inserire una pubblicazione, contatta: couey@well.sf.ca.us.
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− | Art + Telecommunications
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− | A cura di Heidy Grundmann, Wester Front/BLIX, ISBN: 0-920974-082
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− | Pubblicato nel 1984, ora virtualmente fuori stampa. Saggi dei praticanti sull’ iniziale storia dell’uso delle telecomunicazioni da parte degli artisti, include progetti, teoria, visioni, e sostanziosa documentazione fotografica.
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− | La Rivoluzione del Computer e l’Arte
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− | A cura di Richard Loveless, University of South Florida Press.
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− | Saggi di artisti, teorici sull’impatto dei computer sull’attività artistica e culturale. In particolare, saggi di Howard Rheingold e Gene Youngblood indirizzati all’interconnessione di computer e l’arte.
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− | Connectivity: Art & Interactive Telecommunications
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− | A cura di Roy Ascott & Carl Eugene Loeffler, LEONARDO Vol. 24(2), Pergamon Press. ISBN: 0-08-041015-4. Pubblicato nel 1991, la più esauriente pubblicazione a stampa per l’attività dell’arte della connessione. Contiene saggi teorici, descrizioni di progetti, recensioni di libri fatti da artisti della connessione a livello internazionale.
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− | I libri sono disponibili presso la Contemporary Arts Press Distribution, P.O. Box 193123 Rincon Center, San Francisco, CA 941193123, USA; tel:415.431.7524; e-mail artcomtv@well.sf.ca.us oppure couey@well.sf.ca.us.
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− | Anna Couey (couey@well.sf.ca.us) è un’artista, editore e co-host di Art Com Electronic Network. | + | |
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− | Note:
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− | 1. Un certo numero di artisti viene all’interconnessione di computer da un’attività menzionata come arte della corrispondenza, o mail art, che implica lo scambio di arte attraverso il sistema postale. La loro comunità offline ma dispersa a livello internazionale è denominata: The Eternal Network. E’ nell’interpretazione artistica della rete come interattività e collaborazione, piuttosto che il suo significato tecnico, che spiega l’uso del termine nei nomi di alcuni progetti di BBS degli artisti.
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− | 2. Nessuna relazione con Matrix Information and Directory Services.
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− | o Art Works as Organic Communication Systems
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− | http://www.well.com/~couey/artcom/leonardo91.html
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− | TRADUZIONE
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− | Opere d’Arte come Sistemi Organici di Comunicazione
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− | L’uso creativo delle reti le rende organismi. Il lavoro non è mai in uno stato di completezza, Come potrebbe essere? La telematica è un medium decentralizzato; la sua metafora è di un web o net nel quale non c’è nessun centro, o gerarchia, nessun vertice né fondo. Esso rompe le frontiere non solo degli individui insulari ma delle istituzioni, dei territori e dei fusi orari. Impegnarsi nella comunicazione telematica è essere nello stesso tempo dovunque e in nessun luogo. In questo è sovversiva. Sovverte l’idea di autore strettamente legata all’individuo solitario. Sovverte l’idea di proprietà individuale delle opere di fantasia. Sostituisce i mattoni e la calcina delle istituzioni della cultura e dell’apprendimento con un una scuola invisibile e un museo fluttuante il raggiungimento dei quali è sempre in espansione a includere nuove possibilità della mente e nuove interiorizzazioni della realtà.
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− | Roy Ascott
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− | Le comunità generate attraverso le reti di computer sono organismi. Come comunità fisiche esse evolvono e sono influenzate e definite attraverso la partecipazione degli utenti. Come organismi fisici, il volume del loro impatto sull’ecosistema dipende dalla loro interazione con altri organismi. L’uso creativo delle reti di computer implica, dal punto di vista dell’utente, la sperimentazione con forme di comunicazione e di interazione fra utenti. Dal punto di vista dei sistemi, l’interconnessione creativa implica le indagini dentro i livelli di interazione degli utenti nello spazio virtuale, costruzione di comunità e inter-impollinazione, o la creazione di collegamenti fra cumunità precedentemente diversificate. Come sistemi organici di comunicazioni, l’arte telematica può iniziare comportamenti precedentemente sconosciuti e, nel tempo, creare nuove realtà operative. Il suo significato giace non in quello che è (identità o oggettificazione) ma in quello che effettua.
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− | Le idee ricavano validità nella loro pratica, uso e integrazione all’interno dell’ecosistema. Nell’interesse di rappresentare attività come mezzi di riflessione, valutazione e generazione di idee, quello che segue è uno studio di caso, o ritratto, dell’evoluzione di un organismo di perpetua interconnessione di computer che si forma attraverso l’indagine creativa di costrutti, processi e geografie di comunicazione. Dato il formato di pubblicazione hard-copy [informazione da computer che è stata stampata su carta, ndr], è una rappresentazione statica, che copre l’evoluzione dell’organismo dal 1986 al 1990. L’organismo è chiamato Art Com Electronic Network (ACEN). Fu originariamente ideato da Carl Eugene Loeffler e Fred Truck, originariamente realizzato e strutturato in collaborazione con Nancy Frank, Donna Hall, Darlene Tong, Lorna Truck, io e Whole Earth 'Lectronic Link (WELL), specialmente Matthew McClure e John Coate. Appena ACEN divenne un sistema operante, divenne (e continua ad essere) definito dai suoi utenti e dallo scopo della sua distribuzione.
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− | OPERE D’ARTE
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− | ACEN è un’indagine in sviluppo dei media elettronici interattivi delle comunicazioni come mezzo verso la costruzione di nuova cultura su base personale. Come un sistema d’arte, esso interroga sulle applicazioni della gerarchia culturale: il ruolo dell’artista come genio individuale, delle opere d’arte (come sostantivo [art works,ndr]), del pubblico come spettatore dell’arte. Esso crea arte come processo (opere d’arte come verbo [art works,ndr] o, per lo meno, attuate sulla richiesta degli utenti), e espone gli spettatori come artisti, gli artisti come provocatori delle applicazioni artistiche. Esso sottolinea fortemente il concetto di arte = comunicazione, per definizione (co = con) un processo partecipativo.
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− | I seguenti rappresentano frammenti dell’attività di ACEN, selezionati e descritti in relazione alle loro specifiche indagini del processo creativo, l’oggetto d’arte, e i ruoli del pubblico e dell’artista nello spazio elettronico. Questi costrutti sono elencati in ordine di origine cronologica ad illustrare la sensibilità non lineare (ancora spesso relativa) e in evoluzione verso l’interconnessione elettronica. Alcuni dei progetti stessi si sono evoluti nella struttura attraverso gli anni; sono descritti nella loro forma attuale.
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− | Art Com Magazine (edizione elettronica, 1986-)
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− | Questo è attualmente un periodico mensile la cui forma e contenuto (entro il contesto dell’arte contemporanea e delle nuove tecnologie della comunicazione) sono determinati da redattori ospiti ruotanti. La redazione ospite è aperta, e le proposte sono incoraggiate. Art Com Magazine è disponibile nel Newstand di ACEN e in alt.artcom, un newsgroup USENET distribuito internazionalmente; è anche spedito per posta elettronica gratuitamente su richiesta, sia ai lettori di ACEN che ai lettori su altre reti. Il periodico incoraggia anche il feedback, e argomenti che facciano sorgere altre questioni che diventano temi della bacheca per ulteriore discussione. Art Com Magazine tenta di realizzare editoria come un mezzo creativo (editoria d’arte come opera d’arte) e comunicativo configurato dalla comunità che lo legge.
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− | Planetary Network
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− | Questo progetto per la Biennale di Venezia (1986) fu ideato da Roy Ascott. Nodo di artisti (in Austria, Australia, Canada, Francia, Italia, Stati Uniti e Galles) creò e spedì notizie (aperte ad interpretazione) via ARTEX (il servizio di mailbox elettronico accessibile internazionalmente per artisti sul I.P. Sharp Associates network, iniziata da Robert Adrian nel 1980) e televisione slow-scan l’un l’altro e per l’esposizione pubblica a Venezia. Come uno dei nodi, ACEN ha creato un collegamento con ARTEX e ha aperto un tema sulla bachecha per postare notizie, stimolando contributi da chiunque desideri partecipare. I contributi di notizie venivano non solo da artisti professionisti, ma da professionisti futuristi, scrittori, ingegneri, programmatori di computer, system operators e attivisti dei media, tutti i quali sono diventati artisti espositori alla prestigiosa Biennale di Venezia. La definizione di ‘artista’ in questo modo diventa ‘partecipante’ e non è ristretta a specifiche professioni. ‘Opera d’arte’ diventa il lavoro di molti individui.
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− | The First Meeting of the Satie Society
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− | The Bad Information Base [ http://www.well.com/user/jmalloy/bad.html ,ndr]
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− | Ideata e programmata da Judy Malloy (1986-7), questa era originariamente una bacheca a tema nella quale la Malloy invitava gli utenti a fornire informazioni che fossero scadenti, sbagliate, sciocche o soggetea a interpretazione errata. Nel processo, le cattive informazioni furono fornite da un’ampia varietà di artisti utenti e fu formata non solo dall’immaginazione individuale ma anche dal contesto del gruppo, dal momento che precedenti immissioni ne ispirarono di nuove. Malloy più tardi organizzò e programmò i contributi all’interno di una struttura d’archivio, che è accessibile nella ACEN's art gallery. The Bad Information Base interroga sull’autorevolezza della verità, essendo gli archivi definitivi di proposito archivio di cattiva informazione. Collocando il processo di raccolta di informazione in un contesto creativo, The Bad Information Base rappresenta la raccolta di informazione come arte. E, aprendo il processo creativo ad un pubblico elettronico, esso descrive come artista chi sceglie di partecipare.
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− | Slash or "/": Kinetic Drawing for Word Processor
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− | Questo lavoro di Stephen Moore (1987) era una 4K slash disegnata semplicemente con il segno '/', immagazzinata on line, e attualizzata in forme cinetiche quando un utente apriva il file. Sebbene a bassa tecnologia nell’applicazione, essa puntava alla creazione come convergenza di artista, software e della realizzazione della scelta dell’utente.
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− | In the Heart of the Machine
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− | Ideata da Dromos Editions (1987- ) questo permanente lavoro in avanzamento invita i lettori a spedire le loro biografie per l’inclusione come personaggi in un successivo capitolo. La storia è configurata dalle identità dei suoi lettori.
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− | Das Casino
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− | Ideata da Carl Loeffler and Fred Truck (1987-88), questa bacheca a tema invitava i partecipanti ad un gioco concettuale di roulette, i vincitori determinati dai giri di un programma per computer generatore di numeri casuali. Poiché perdere nello spazio elettronico era relativamente senza rischio, le scommesse erano limitate solo dall’immaginazione. Come il gioco progrediva, i vincitori e i perdenti sviluppavano da soli personaggi virtuali. Essi acquistavano l’un l’altro bevande virtuali, virtualmente flirtavano e litigavano. Essi crearono uno spazio che era Das Casino, che esisteva nelle parole. Le cose accadevano in Das Casino, e così il tema divenne una rappresentazione testuale partecipativa, nella quale la sceneggiatura si sviluppava collettivamente attraverso il tempo.
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− | Exquisite Corpse
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− | Ideato e programmato da Gil MinaMora (1988- ), questa è una versione del gioco surrealista per aprire l’inconscio, reso elettronico e aperto alla partecipazione. I contribuenti vedono l’ultima linea dell’immissione dei precedenti contribuenti, ai quali sono invitati ad aggiungere testo e/o grafici ASCII (American Standard Code for Information Interchange). Dopo 69 immissioni un Corpse è completo, ed è presentato nella sua interezza, un documento dei suoi processi di associazione di creatori anonimi.
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− | Art Com Electronic Mall
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− | Ideato da me, Carl Loeffler and Fred Truck e programmato da Fred Truck (1989- ), questa rappresentazione popolare virtuale di un centro commerciale è basata in parte sul riconoscimento dello spazio elettronico come territorio. Un centro commerciale può essere visto non semplicemente come un costrutto del consumismo capitalistico ma anche come un funzionale meccanismo per produzione culturale attraverso la disseminazione di prodotti. La distribuzione fa arte facendola comunicare, rendendola accessibile.
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− | Funzionalmente parlando, l’Electronic Mall rende l’accesso all’informazione e ai prodotti dell’arte contemporanea irrilevante rispetto ad ubicazione geografica e tempo – e impiega la tecnologia della rete di computer come un salone di distribuzione per attività d’arte. L’Electronic Mall attualmente contiene una libreria d’arte, un negozio di video d’arte, e un negozio di software d’arte. Gli acquirenti possono curiosare fra le corsie, vedere le descrizioni dei prodotti d’arte e acquistare articoli online con il cassiere della cassa. Attualmente in produzione dal Normals (aka the Normal Art Group™) è l’opzione di prendere senza pagare al centro commerciale – a vostro rischio!
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− | Couey Virtual Museum of Descriptions of Art
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− | ART LINKS
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− | L’arte ha effetto sulla cultura al punto che essa interagisce con la sua società in generale, specialmente se il suo intento è sviluppare culture partecipative. Le reti di computer non sono de facto generatrici di nuove realtà; la costruzione di spazio elettronico è determinata dai costrutti percettivi dei suoi creatori e della base di utenti, e la flessibilità del sistema di adattarsi all’evoluzione. In questo contesto, la strutturazione e distribuzione dei sistemi è un elemento integrale del processo d’arte telematica.
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− | Dalla sua origine, ACEN è stato attento alla sua relazione e ubicazione dentro l’ecosistema. E’ un sistema di interconnessione di personal computer, che impiega testo standardizzato in formato ASCII – non dipende dai sistemi specifici propri degli utenti in ordine all’interazione. Alloggia su WELL (Whole Earth 'Lectronic Link), un economico, pubblicamente accessibile bulletin board system con base a Sausalito, California, e collegato su una linea telefonica [‘near-local-phone’ basis] attraverso gli Stati Uniti e a 70 paesi attraverso trasportatori a lungo raggio [long range carriers] come Compuserve Packet Network. La comunità di utenti di WELL è ad ampia base, includendo artisti professionisti tanto come individui di professioni e backgrounds variamente creativi, progressivi, tecnici e non tecnici.
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− | L’enfasi evolutiva attuale di ACEN è la connettività, la creazione di nuova geografia e nuove culture attraverso il collegamento e l’interazione di nodi di comunicazione distribuiti internazionalmente. Uno dei primi passi è stato iniziare un newsgroup, alt.artcom, su USENET, un network di sistemi che trasmette automaticamente a 29,000 siti globalmente ed è accessibile localmente, bypassando così il costo spesso proibitivo di accesso internazionale ai diversi nodi. USENET è strutturato come un sistema distribuito di conferenza, e fornisce l’accesso agli utenti per la partecipazione nelle comunicazioni globali. ACEN sta anche sviluppando un meccanismo per scambio di dati così che progetti e informazione generati su un nodo locale sono reciprocamente disseminati attraverso la rete. La sua preoccupazione è decentralizzare e ampliare la comunicazione fra diverse culture e menti (includendo background socio-economici, interessi, esperienze e prospettive) e esplorare quello che può accadere con la combinazione di comunità – che cosa accade, per esempio, quando contadini negli Stati Uniti medioccidentali discutono con artisti i meccanismi politici per lo sviluppo ecologico piuttosto che il profitto a breve termine nella gestione della fattoria? O cosa accade quando comunità aborigene australiane apportano i loro costrutti percettivi nell’ambiente online? O…?
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− | ALCUNE RIFLESSIONI
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− | Essendo un ambiente di menti, lo spazio elettronico può essere visto come territorio dell’immaginazione. Essendo spazio mentale pubblico e partecipativo, offre l’opportunità di investigare i possibili costrutti dell’immaginazione collettiva. Nella sua posizione ideale, un sistema di comunicazioni creativo evolve in contrasto col paradigma del fare-arte che relega la produzione culturale ad un piccolo segmento della popolazione. Non è una relazione di comunicazioni ‘uno-a-molti’; è arte pubblica perché il pubblico la fa. Impiegando le tecnologie di interconnessione, evolve in contrasto al paradigma dei mass media. Si basa sulla costruzione di nuovi modi di essere nel mondo che si genera dalla perpetua espansione del territorio della mente creato dalla partecipazione e dalla scelta degli utenti. La portata con cui realizza i suoi ideali è basata direttamente sulla portata con cui si indirizza ai problemi reali di partecipazione e accesso - problemi di economia, linguaggio, distribuzione, politica – concernenti l’uso e lo sviluppo della tecnologia.
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− | ARTE SIGNIFICA CIO’ CHE ATTUA
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− | Questo articolo è un ritratto del fare arte che impiega utensili tecnologici come mezzi per generare culture partecipative. Questa arte prende come suo soggetto i costrutti della comunicazione e dell’interazione – forme culturali antiche, come le narrazioni, costrutti sociali contemporanei, come fare acquisti, e costruzione di comunità virtuali. Resi perpetui via reti di computer, questi costrutti non sono rappresentazioni statiche, ma processi creativi che accomunano artista, opera d’arte e spettatore (ora utente/partecipante) nell’immaginazione pubblica che si sviluppa.
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− | Reference
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− | 1. John Cage, Diary: How to Improve the World (You Will Only Make Matters Worse), (1965) Section I, line 2. Cage include questa asserzione come parte della sua introduzione a The First Meeting of the Satie Society.
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