The thing: differenze tra le versioni

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== Personaggio o Gruppo: == The Thing
 
== Personaggio o Gruppo: == The Thing
  
== Biografia: == Nato a New York nel 1991 come BBS (Bullettin Board System), dall'iniziativa di un'artista concettuale austriaco Wolfgang Staehle e da Gisela Ehrenfried, si è trasferito poi sul web dal 1995.
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== Biografia: ==  
Dal 1993 erano stati aperti diversi nodi europei, sempre basati su tecnologie Bbs, che componevano un forte network mitteleuropeo che andava da Vienna a Berlino, da Amsterdam a Francoforte e Basilea.
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Nel 1995 i nodi di The Thing New York (bbs.thing.net) e Vienna (www.thing.at), si trasferivano sul Web, grazie a un’interfaccia scritta dal giovane programmatore viennese Max Kossatz, che preservava le caratteristiche comunitarie della [[BBS|Bbs]], con la possibilità per i membri di chattare, postare commenti, consultare le liste di discussione.
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Dotandosi di un ampio archivio di progetti artistici, documenti sonori, trasmissioni radiofoniche e recensioni, articoli e interviste, The Thing diventerà nel corso degli anni un punto di riferimento ineliminabile sia per i circuiti dell’underground sia per quelli dell’arte d’avanguardia. 
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Nel marzo 2000, a Roma, alcuni thingisti provenienti dall’area della telematica sociale e della culture jamming iniziano a porre le fondamenta del nodo italiano di The Thing, inizialmente denominato The Thing Roma e strutturato sul modello di quello statunitense.
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== Sito web: == [http://bbs.thing.net/login.thing bbs.thing.net/login.thing]
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TheThing.it nasce nel marzo del 2000 su iniziativa di alcuni attivisti provenienti dall'area della telematica sociale romana (in particolare dal gruppo di AvANa BBS) e del culture jamming.
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Tali attivisti fondano il nodo italiano di The Thing, un network internazionale dedicato all'arte e alla cultura delle reti nato a New York nel 1991. Contribuiscono alla sua fondazione Marco Deseriis (aka Snafu) e Giuseppe Marano (aka Subjesus), insieme ad Agnese Trocchi, Valerio Bindi, Tatiana Bazzichelli e, per un certo periodo, Alessandro Ludovico della rivista Neural.
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Dopo alcuni mesi di prova, poco prima del lancio effettivo, il sito ospitato dalla Rete Civica romana (uno spazio telematico messo a disposizione dal Comune di Roma all’associazionismo) viene sottoposto a improvvisa censura dalle autorità comunali per la pubblicazione di alcune immagini dell'artista australiana Francesca Da Rimini. Queste sono parte di un contesto di una violenta campagna repressiva, che colpisce il libro-inchiesta di Luther Blissett: .
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Nel frattempo The Thing inizia anche una proficua collaborazione con il network di Digital is Not Analog (www.d-i-n-a-.net), insieme al quale si fa promotrore di alcuni happening internazionali dedicati alla net.art e all'hacktivism, che ospitano esponenti di punta del vasto arcipelago delle nuove pratiche digitali. Non avendo più ottenuto risposta dal Comune di Roma, The Thing migra su Ecn.org, il server che ospita gran parte della telematica antagonista italiana, per poi trasferirsi definitivamente, nel 2002, sulle macchine di The Thing New York, con un nuovo nome-dominio (thething.it), una nuova interfaccia e un più esteso network di collaboratori. Purtroppo nel corso del 2005, il sito subisce un violento attacco da parte di ignoti hacker tanto da perdere il suo database. Attualmente resta online una versione "minima" in HTML.
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Tra i collaboratori recenti si segnala l’arrivo di Miriam Tola (a.k.a Synner).
  
== Poetica: == The thing è una comunità online di net artisti attiva dal 1991. Scopo di tale comunità è quello di promuovere la cultura digitale, pubblicare opere di Net.Art, informare e aggiornare circa le nuove tecnologie e favorire l’attivismo in rete. L’idea di , per far riflettere e comunicare. E’ uno dei primi siti web americani a intrecciare molto efficacemente la ricerca della net art con le prime sperimentazioni di attivismo online
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== Sito web: ==
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[http://bbs.thing.net/login.thing bbs.thing.net/login.thing]
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== Poetica: ==  
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Il nodo italiano di The Thing (www.thething.it) è un  punto di riferimento per una piccola ma attiva comunità di networkers, che percorrono in più direzioni il campo della sperimentazione di rete. The Thing si propone come ponte tra diverse realtà attive nel campo della comunicazione radicale, dalle tattiche radical-pubblicitarie di Guerriglia Marketing alle incursioni cyberfemministe del gruppo A/Matrix, alle mordaci operazioni di culture jamming degli Yes Men e degli 0100101110101101.ORG. Purtroppo la scarsità permanente di risorse, lo rende un progetto che oscilla tra momenti di grande vivacità, a periodi di completa inoperatività.
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In seguito alla censura della autorità comunali romane, il 20 ottobre del 2000, The Thing lancia in collaborazione con il gruppo di net.artisti 0100101110101011.org, una competizione internazionale chiamata No Protest No Profit. I navigatori, che condividono la battaglia per la libertà di espressione, vengono invitati a spedire un'e-mail di protesta al Comune di Roma.
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Alla fine di novembre, il festival spagnolo di new media art Observatori offre al Comune di Roma una quota per acquistare l'Inbox (contenente l'opera "originale", formata dalla somma di tutte le e-mail di
  
 
== Opere: ==
 
== Opere: ==
  
== Bibliografia: ==
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* Net.Art - L'arte della connessione  (www.thething.it/netart)
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* No Protest No Profit
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Competizione internazionale in cui i navigatori, che condividono la battaglia per la libertà di espressione, vengono invitati a spedire un'e-mail di protesta al Comune di Roma, contenenti testi, attachment grafici e anche piccoli software, valutate economicamente da una giuria internazionale sulla base della loro coerenza estetico-politica. La somma dei valori delle singole e-mail fissa il valore generale dell'operazione No Protest No Profit.
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== Webliografia: ==
 
== Webliografia: ==
  
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[http://bbs.thing.net/login.thing bbs.thing.net/login.thing]
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[[categoria:Arte delle reti]]
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[[categoria:net art]]
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[[categoria:net.art]]

Revisione 23:09, 16 Mag 2006

== Personaggio o Gruppo: == The Thing

Biografia:

TheThing.it nasce nel marzo del 2000 su iniziativa di alcuni attivisti provenienti dall'area della telematica sociale romana (in particolare dal gruppo di AvANa BBS) e del culture jamming. Tali attivisti fondano il nodo italiano di The Thing, un network internazionale dedicato all'arte e alla cultura delle reti nato a New York nel 1991. Contribuiscono alla sua fondazione Marco Deseriis (aka Snafu) e Giuseppe Marano (aka Subjesus), insieme ad Agnese Trocchi, Valerio Bindi, Tatiana Bazzichelli e, per un certo periodo, Alessandro Ludovico della rivista Neural.

Nel frattempo The Thing inizia anche una proficua collaborazione con il network di Digital is Not Analog (www.d-i-n-a-.net), insieme al quale si fa promotrore di alcuni happening internazionali dedicati alla net.art e all'hacktivism, che ospitano esponenti di punta del vasto arcipelago delle nuove pratiche digitali. Non avendo più ottenuto risposta dal Comune di Roma, The Thing migra su Ecn.org, il server che ospita gran parte della telematica antagonista italiana, per poi trasferirsi definitivamente, nel 2002, sulle macchine di The Thing New York, con un nuovo nome-dominio (thething.it), una nuova interfaccia e un più esteso network di collaboratori. Purtroppo nel corso del 2005, il sito subisce un violento attacco da parte di ignoti hacker tanto da perdere il suo database. Attualmente resta online una versione "minima" in HTML. Tra i collaboratori recenti si segnala l’arrivo di Miriam Tola (a.k.a Synner).


Sito web:

bbs.thing.net/login.thing

Poetica:

Il nodo italiano di The Thing (www.thething.it) è un punto di riferimento per una piccola ma attiva comunità di networkers, che percorrono in più direzioni il campo della sperimentazione di rete. The Thing si propone come ponte tra diverse realtà attive nel campo della comunicazione radicale, dalle tattiche radical-pubblicitarie di Guerriglia Marketing alle incursioni cyberfemministe del gruppo A/Matrix, alle mordaci operazioni di culture jamming degli Yes Men e degli 0100101110101101.ORG. Purtroppo la scarsità permanente di risorse, lo rende un progetto che oscilla tra momenti di grande vivacità, a periodi di completa inoperatività.

In seguito alla censura della autorità comunali romane, il 20 ottobre del 2000, The Thing lancia in collaborazione con il gruppo di net.artisti 0100101110101011.org, una competizione internazionale chiamata No Protest No Profit. I navigatori, che condividono la battaglia per la libertà di espressione, vengono invitati a spedire un'e-mail di protesta al Comune di Roma.


Opere:

  • Net.Art - L'arte della connessione (www.thething.it/netart)


  • No Protest No Profit

Competizione internazionale in cui i navigatori, che condividono la battaglia per la libertà di espressione, vengono invitati a spedire un'e-mail di protesta al Comune di Roma, contenenti testi, attachment grafici e anche piccoli software, valutate economicamente da una giuria internazionale sulla base della loro coerenza estetico-politica. La somma dei valori delle singole e-mail fissa il valore generale dell'operazione No Protest No Profit.


Webliografia:

bbs.thing.net/login.thing