Sound art: differenze tra le versioni
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Versione attuale delle 11:18, 12 Nov 2012
Contents
Genere o movimento artistico:
Sound art
Personaggi o Gruppi:
Athey Ron Benford Duglas Borut Savski Cateux Aline Coutu-Dumont Guillaume Giardini Pensili Grossi Pietro Kiritchenko Andrey LADA L'Arte dell'Ascolto Lupone Mauro Paci Dalo' Roberto Pattersons Andrew Tozzi Tommaso Bordoni Isabella
Luogo:
Non esiste un luogo specifico in cui la Sound Art è nata o viene praticata. Il termine Sound Art, infatti, è stato coniato per indicare un insieme di generi che hanno come punto promotore della loro arte e ricerca il suono. Un gran numero di sperimentazioni di Sound Art, comunque, si è concentrato in Canada e in Olanda.
Storia:
La storia della Sound art è controversa. Le origini di tale sperimentazioni possono essere fatte risalire alle prime applicazioni audiovisive del Futurismo (ad esempio l’Intonarumori di Luigi Russolo, del 1913). Ma è nello spirito libero, dissacrante ed interattivo degli happening realizzati fin dai primi Anni Cinquanta da artisti Fluxus quali John Cage, con il suo 4’ 33” del 1952, Giuseppe Chiari e Nam June Paik, che si può ritrovare l’origine delle attuali esperienze sonore in rete che riflettendo simili principi libertari e di orizzontalità partecipano all’ampliamento dei confini del significato della parola musica. Come la maggior parte delle pratiche artistiche contemporanee i suoi soggetti si stanno espandendo e una sola opera può essere letta come espressione di diverse correnti artistiche, come la site-specific, l'arte concettuale,l'arte minimalista, la sound poetry, poesia d'avanguardia, teatro sperimentale ecc.
Poetica:
La Sound art (Arte del suono o Arte sonora) è una forma di sperimentazione artistica che lega insieme visibilità ambientale e acustica architettonica, alla ricerca di nuove e sorprendenti modalità espressive e comunicative. La caratteristica principale delle opere che possono essere classificate come Sound art, è l'elemento sonoro, con l'inclusione di suoni sia naturali che artificiali. Il suono è considerato alla stregua di un'immagine poichè non è una semplice emissione nel tempo ma anche nello spazio; per questo non può essere letto solo concettualmente ma anche fisicamente. La prima generazione di sound artists, sopratutto Rolf Julius e Christina Kubisch, operano al confine tra suono e arti visive. Rolf Julius: "e sono pienamente d’accordo con John Cage quando afferma che si sente semplicemente quello che si ascolta, non il suo possibile significato".
Il termine Sound art ha un'origine controversa. Il nome indica una mistura di generi, che vanno dall'envirmonmental music, ambiental music, installaszioni sonore, performance sonore,scultore e dipinti sonori. In generale si può dire che la caratteritica principale sia il suono, è dal suono che si costruisce il tutto. In epoca contemporanea questo genere sta svanendo, sia perchè ha probabilmente perso l'impatto sul pubblico, sia a causa delle facilitazioni dovute alla tecnologia, che riproduce digitalmente il suono. Il primo uso documentato del termine negli Stati Uniti è in un catalogo per uno show chiamato “Sound/Art” in The Sculpture Center in New York City, curato da William Hellerman nel 1983. Lo show fu sponsorizzato da “The SoundArt Foundation” che Hellerman fondò nel 1982. Gli artisti che parteciparono allo show erano: Vito Acconci, Connie Beckley, Bill e Mary Buchen, Nicolas Collins, Sari Dienes & Pauline Oliveros, Richard Dunlap, Tom Marioni, Jim Pomeroy, Alan Scarritt, Carolee Schneeman, Bonnie Sherk, Keith Sonnier, Norman Tuck, Hannah Wilke, Yom Gagatzi. Il seguente è un estratto dal saggio nel catalogo di uno storico dell’arte Don Goddard: “potrebbe essere che la Sound art aderisca alla percezione del curatore Hellerman che “l’ascoltare è un’altra forma del vedere”, che la Sound art ha significato solo quando la sua connessione ad un’immagine viene compresa.
Opere:
Correlazioni:
Bibliografia:
Valbonesi, Ilari. A.A.A.A.A.A.A. Cercasi Sound Art. ARTE E CRITICA, ISSUE 64, pp. 70-71. (2010)