Mail art: differenze tra le versioni
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Revisione 13:32, 19 Giu 2009
Contents
Titolo:
Mail art
Autore:
Anno:
1974 d.c.
Luogo:
New York
Sito web:
http://www.mailart-carrercollection.net/
Descrizione:
Artisti principali: Ray Jonson, Ben Vautier, Ken Friedman, Anna Banana, Pauline Smith, P-Orrige, Jerry Dreva. Anno di nascita: New York 1960. Luogo dove si sviluppa: NordAmerica, Europa, Giappone.
Ray Jonson (1927-1995) viene considerato il padre della Mail Art. Jonson sin dai primi anni sessanta aveva stilato una folta lista di persone con cui scambiava lettere e altre bizzarrie tramite posta adottando dapprima il nome di New York Correspondence School (NYCS) e successivamente Buddha University, questi nomi sono una parodia di altre e più formali organizzazioni. La Mail Art quindi si sviluppa in contemporanea al movimento Fluxus anzi grazie al clima di libertà creato dagli stessi fluxworker si sviluppa a livello planetario e molti degli stessi artisti Fluxus ne prendono parte. Descrizione generale degli assunti poetici: L’operato di Ray Jonson è a livello estetico similare a quello del movimento Fluxus anche se non entra mai a far parte del gruppo vi scambia spesso opere e idee e nel corso degli anni aumentano sia il numero dei Cultural Workers che si spediscono per posta idee o piccoli oggetti che il numero opere concepite e aventi senso solo in quanto spedite, vengono prodotti in gran quantità attestati e certificati, ma anche, attraverso l’uso della fotocopiatrice francobolli simil-veri che servono per parodiare l’ufficialità. Il network man mano che si estende vede svilupparsi diversi sottogeneri e quindi il movimento non assunse mai uno stile unico anche se nei casi di campagne per la liberazione dei prigionieri politici o contro gli armamenti nucleari si denota una certa unità, almeno sul piano del pensiero riconducibile a posizioni liberali o di sinistra. Da un punto di vista materialistico l’arte postale non è arte in quanto la sua natura democratica e in chiara opposizione all’elitarismo dell’arte intesa come la cultura della classe dominante. Il numero elevato di persone coinvolte nell’arte postale preclude il riconoscimento “ufficiale�? come manifestazione della cultura alta in quanto quasi tutti i movimenti artistici “formali�? annoverano tra i cinque e i cinquanta elementi e i critici si oppongono ad elevare a genio una tal massa di persone in quanto la nozione di genio stesso verrebbe messa in discussione. Il sistema aperto della Mail Art ha enormi possibilità ma perché queste si realizzano occorre che i partecipanti siano consapevoli della corrente sovversiva di cui le loro spedizioni fanno parte. Metodologie di lavoro e descrizione dei lavori artistici più importanti: La Mail Art si avvale dell’uso della posta per spedire e scambiare idee soprattutto con l’avvento dell’Arte Concettuale e dalla Performance Art i cui principali risvolti sono documentazioni in forma di appunti o fotografie; piccoli oggetti-opere concepite e aventi senso solo in quanto spedite e inoltre per parodiare l’ufficialità vengono prodotti in gran quantità, anche attraverso l’uso di un nuovo mezzo quale la fotocopiatrice, francobolli simil-veri, attestati e certificati come l’onorificenza “Dottore in Banalogia�? di Anna Banana famoso esponente del versante ludico del network. Nel 1965 Ben Vauiter, nella scia degli esperimenti Fluxus per sovvertire il sistema postale e aumentare il coinvolgimento dei lavoratori delle poste, inventa “la scelta del postino�? ovvero una cartolina che ha stampate su entrambe le facce le righe per l’indirizzo e il riquadro per l’affrancatura. Altri casi da menzionare sono le provocanti lettere inviate dall’Adolf Hitler Fan Club di Pauline Smith che le provocano diverse perquisizioni da parte della polizia ma anche altri esponenti del network vengono perseguiti dalla legge come P-Orrige che fu condannato nel 1976 per aver spedito per posta materiali osceni.
Collezione:
Genere artistico di riferimento:
Bibliografia:
Home S., 1996, Assalto alla cultura, AAA Edizioni,Venezia.