Landing talk: differenze tra le versioni
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"Avventurandoci per le stanze scopriamo rimandi alla orwelliana "Fattoria degli animali", alla "Casa delle belle addormentate"- "Nemureru bijo"- di Yasunani Kawuabata, un quadro di Edward Hopper si apre inevitabilmente all’americana dei racconti di Faulkner ed infine le ultime due stanze sono ispirate a testi di Kafka e E.A.Poe." (Studio Azzurro-1999) | "Avventurandoci per le stanze scopriamo rimandi alla orwelliana "Fattoria degli animali", alla "Casa delle belle addormentate"- "Nemureru bijo"- di Yasunani Kawuabata, un quadro di Edward Hopper si apre inevitabilmente all’americana dei racconti di Faulkner ed infine le ultime due stanze sono ispirate a testi di Kafka e E.A.Poe." (Studio Azzurro-1999) | ||
Sei piccole pièce teatrali sospese nella loro narrazione continua e ripetuta attendono una loro impossibile conclusione. Sei situazioni ispirate vagamente ad altrettanti racconti che, attraverso porte "sensibili" e animate, fanno entrare lo spettatore in mondi diversi abitati e abitabili. Un po’ ospite, un po’ intruso, lo spettatore è chiamato alla responsabilità di molteplici compiti: narratore, lettore, regista, viaggiatore del tempo. Dallo spazio intorno al pianerottolo la scena si sposta alla porta vicina, dove si può tentare di ascoltare senza essere visti; ma lo spazio sensibile registra la presenza dei visitatori e li obbliga a diventare protagonisti, spalancando la porta dell’ambiente di cui è custode. | Sei piccole pièce teatrali sospese nella loro narrazione continua e ripetuta attendono una loro impossibile conclusione. Sei situazioni ispirate vagamente ad altrettanti racconti che, attraverso porte "sensibili" e animate, fanno entrare lo spettatore in mondi diversi abitati e abitabili. Un po’ ospite, un po’ intruso, lo spettatore è chiamato alla responsabilità di molteplici compiti: narratore, lettore, regista, viaggiatore del tempo. Dallo spazio intorno al pianerottolo la scena si sposta alla porta vicina, dove si può tentare di ascoltare senza essere visti; ma lo spazio sensibile registra la presenza dei visitatori e li obbliga a diventare protagonisti, spalancando la porta dell’ambiente di cui è custode. |
Revisione 09:37, 23 Mag 2009
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Contents
Titolo:
Landing talk
Autore:
Anno:
1999
Luogo:
Tokyo, Biennale '99 interaction
Sito web:
Descrizione:
video installazione interattiva.
"Avventurandoci per le stanze scopriamo rimandi alla orwelliana "Fattoria degli animali", alla "Casa delle belle addormentate"- "Nemureru bijo"- di Yasunani Kawuabata, un quadro di Edward Hopper si apre inevitabilmente all’americana dei racconti di Faulkner ed infine le ultime due stanze sono ispirate a testi di Kafka e E.A.Poe." (Studio Azzurro-1999) Sei piccole pièce teatrali sospese nella loro narrazione continua e ripetuta attendono una loro impossibile conclusione. Sei situazioni ispirate vagamente ad altrettanti racconti che, attraverso porte "sensibili" e animate, fanno entrare lo spettatore in mondi diversi abitati e abitabili. Un po’ ospite, un po’ intruso, lo spettatore è chiamato alla responsabilità di molteplici compiti: narratore, lettore, regista, viaggiatore del tempo. Dallo spazio intorno al pianerottolo la scena si sposta alla porta vicina, dove si può tentare di ascoltare senza essere visti; ma lo spazio sensibile registra la presenza dei visitatori e li obbliga a diventare protagonisti, spalancando la porta dell’ambiente di cui è custode.
Collezione:
Genere artistico di riferimento:
Bibliografia:
Webliografia:
http://www.studioazzurro.com/opere/ambienti_sensibili/landing_talk