Adorno Theodor: differenze tra le versioni
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== Biografia == | == Biografia == | ||
− | Nato nel 1903 a Francoforte da un ricco commerciante ebreo e da madre italiana, da cui prese il cognome, Adorno | + | Nato nel 1903 a Francoforte da un ricco commerciante ebreo e da madre italiana, da cui prese il cognome, Adorno iniziÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò da giovane a studiare pianoforte e composizione e nel 1924 si laureÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò a Francoforte con una tesi su Husserl, da cui sarebbe poi nato il volume ''Per la metacritica della gnoseologia''. |
− | Recatosi a Vienna, dove ebbe contatti con Alban Berg e con | + | Recatosi a Vienna, dove ebbe contatti con Alban Berg e con SchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂönberg, nel 1928 rientrÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò a Francoforte, dove cominciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò la sua collaborazione con l'Istituto per la ricerca sociale. |
Il primo volume da lui pubblicato fu la tesi di abilitazione, intitolata ''Kierkegaard e la costruzione dell'estetico'' (1933), dedicata al caro amico Siegfried Kracauer. | Il primo volume da lui pubblicato fu la tesi di abilitazione, intitolata ''Kierkegaard e la costruzione dell'estetico'' (1933), dedicata al caro amico Siegfried Kracauer. | ||
− | Nei primi anni della dittatura nazista rimase in Germania, anche se | + | Nei primi anni della dittatura nazista rimase in Germania, anche se andÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò spesso a studiare al Merton College di Oxford, ma in un secondo tempo si trasferÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì negli USA, dove, dal 1938 al 1941, diresse la sezione musicale della radio a Princeton. |
− | Durante la guerra scrisse la ''Dialettica dell'illuminismo'' in collaborazione con un altro grande filosofo dell'Istituto, Horkheimer, | + | Durante la guerra scrisse la ''Dialettica dell'illuminismo'' in collaborazione con un altro grande filosofo dell'Istituto, Horkheimer, nonchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la ''Filosofia della musica moderna'' (1949), e fu in rapporto con Thomas Mann, al quale diede suggerimenti per la composizione delle parti di argomento musicale del romanzo Doctor Faustus . |
Tornato in Germania, fu dal 1951 vice direttore e dal 1958 fino alla morte, sopraggiunta nel 1969, direttore dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. | Tornato in Germania, fu dal 1951 vice direttore e dal 1958 fino alla morte, sopraggiunta nel 1969, direttore dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. | ||
− | A questo periodo risalgono Minima moralia (1951), Prismi Critica della cultura e | + | A questo periodo risalgono Minima moralia (1951), Prismi Critica della cultura e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ (1955), Introduzione alla sociologia della musica (1962), Dialettica negativa (1966) e Teoria estetica , pubblicata postuma nel 1970. |
== Sito web == | == Sito web == | ||
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== Poetica == | == Poetica == | ||
− | Al principio della sua | + | Al principio della sua attivitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, Adorno mostra interesse per il problema della conoscenza. PiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù tardi, capovolgendo la teoria hegeliana secondo la quale il vero ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè nel tutto, afferma nei ''Minima moralia che'' ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ'''il tutto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il non vero'''ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?; cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè che la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente nella sua totalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè falsa e non corrisponde al criterio della piena razionalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà.ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? |
− | Per questo motivo Adorno attribuisce importanza a quanto | + | Per questo motivo Adorno attribuisce importanza a quanto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè secondario e fuori dalla norma: il negativo. La vita che vive appare al filosofo tedesco ridotta alla sfera del privato e del semplice consumo, priva di autonomia e sostanza. |
− | Il principio fondamentale nel pensiero dialettico viene rivestito | + | Il principio fondamentale nel pensiero dialettico viene rivestito cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì dalla negazione: questo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il tema portante dello scritto piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù complesso sul piano teorico di Adorno: '''la Dialettica negativa'''. |
− | La dialettica di '''Hegel''', per Adorno, | + | La dialettica di '''Hegel''', per Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ingannata perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè considera il finito e il negativo come un momento meramente provvisorio, destinato a dissolversi nell'accostamento conciliatore finale e nella riconquistata identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi soggetto e oggetto, di razionale e reale. Intendendo la negazione come lo strumento per l'instaurazione del positivo, Hegel attribuiva alla negazione stessa un carattere affermativo, ma questo corrispondeva ad introdurre un'identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtra negazione ed affermazione, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un principio formale antidialettico (l'identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà) nel bel mezzo della dialettica stessa. |
− | Secondo Adorno il fatto stesso che | + | Secondo Adorno il fatto stesso che lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomo abbia prodotto un inferno come i campi di sterminio nazisti dimostrano che la cultura non ha cambiato gli uomini. Dopo lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza di Auschwitz si deve rinnegare ogni ipotesi di positivitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza. La filosofia deve confrontarsi con le contraddizioni dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessere. LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè come vorremmo che sia, e il compito dei filosofi, secondo Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quello di mostrare agli altri la vera essenza dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessere. PoichÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàattuale non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè libera, la totalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdiventa uno strumento concettuale necessario per carpirne le contraddizioni. |
− | In questa situazione negativa, l'unica speranza | + | In questa situazione negativa, l'unica speranza ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè offerta dall' arte che riesce a fondere forme e contenuti, elementi soggettivi e oggettivi. L'arte e la cultura, non possono essere ridotte ad uno specchio ideologico di una determinata classe sociale, ma devono rispecchiare tutta le molteplici attribuzioni dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomo e dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza . |
− | La creazione artistica, infatti, non | + | La creazione artistica, infatti, non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè meramente un atto individuale, ma esprime aspirazioni sociali oggettive; l'armonia realizzata sul piano artistico deve quindi contenere sempre un elemento di protesta, avere un conflitto nei confronti della realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente e profetizzare una dimensione utopica, come una sorta di promessa di felicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàfutura. |
− | Tra le varie arti, quella che | + | Tra le varie arti, quella che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè meno caratterizzata da contenuti rappresentativi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la musica, la quale appare come la piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù idonea ad esprimere, nella sua indeterminatezza, ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che non si ritrova nella societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi oggi. |
− | Il problema | + | Il problema ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè secondo Adorno, che gran parte della musica ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ridotta a pura merce e oggetto di consumo; essa, come anche molte forme di cultura popolare, contribuisce al rafforzamento di un adeguamento che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè sostanzialmente ideologico, ottenendo unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂevasione ed unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàemancipazione illusoria dalla realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
− | Sono solo le avanguardie artistiche, in particolar modo la musica atonale dodecafonica di | + | Sono solo le avanguardie artistiche, in particolar modo la musica atonale dodecafonica di SchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂönberg, ad esprimere il rifiuto di scendere a compromessi con i contrasti e le contraddizioni, che rimangono irrisolte nella realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
− | Solo | + | Solo lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarte puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò assumere il ruolo di contestatrice nei confronti della realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente; ed ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè solo l'arte contemporanea, che sottraendosi ai canoni classici della bellezza,che puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò cogliere meglio di altre le brutture della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. |
− | + | LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarte puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò esprimere effettivamente la realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, la moltitudine di sfumature, grazie alla sua affinitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàcon lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinfinito. Essa non deve standardizzarsi nÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè divenire arte industriale, perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé altrimenti diverrebbe serva del potere dominante e degli ingranaggi economici della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. | |
'''Adorno e la tecnologia''' | '''Adorno e la tecnologia''' | ||
− | + | LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂidea che il progresso tecnologico possa far evolvere la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàfino a farla diventare oppressiva ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un pensiero dominante in tutta la Scuola di Francoforte. | |
− | Soprattutto Adorno pensa che la spinta tecnologica della | + | Soprattutto Adorno pensa che la spinta tecnologica della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàpossa portare ad un totalitarismo politico, ovvero alla dittatura del grande fratello come ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè narrata anche nel libro di Orwell ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ1984ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?. |
− | La visione futura di Adorno | + | La visione futura di Adorno ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quella di una societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtecnologica che assomiglia ad un meccanismo gigantesco mosso da un unico motore centrale. |
− | Questo sistema | + | Questo sistema ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè lubrificato e alimentato dalla propaganda, anchÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessa favorita dallo sviluppo della tecnologia della comunicazione e dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinformazione, che diventano strumenti di persuasione in mano a chi detiene il potere |
− | La propaganda, secondo Adorno, | + | La propaganda, secondo Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè sostanzialmente unitaria e si propaga da un centro verso tutti i punti periferici, come succedeva ai tempi del nazismo con Goebbels. |
− | Inoltre Adorno sostiene che la | + | Inoltre Adorno sostiene che la pubblicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàportata dalla tecnologia della comunicazione faccia sÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì che la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàin cui viviamo non sia molto diversa da quella nazista, solo che al posto della propaganda politica cÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la pubblicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdelle merci che ci rende a suo modo schiavi. |
− | Questa visione di Adorno si | + | Questa visione di Adorno si ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè rivelata straordinariamente profetica, visto che comunque oggi si sente la necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi garantire un pluralismo di informazione che, soprattutto nel nostro paese, non cÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè. |
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Per la metacritica della gnoseologia. Studi su '''Husserl''' e le '''antinomie della fenomenologia''' , pubblicato nel 1956. | Per la metacritica della gnoseologia. Studi su '''Husserl''' e le '''antinomie della fenomenologia''' , pubblicato nel 1956. | ||
− | '''Kierkegaard e la costruzione dell'estetico''' (1933), dedicata | + | '''Kierkegaard e la costruzione dell'estetico''' (1933), dedicata allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂamico Siegfried Kracauer |
− | '''Dialettica dell'illuminismo''' in collaborazione con un altro filosofo, Horkheimer, | + | '''Dialettica dell'illuminismo''' in collaborazione con un altro filosofo, Horkheimer, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè scritta durante la seconda guerra mondiale. |
'''Filosofia della musica moderna''' (1949) | '''Filosofia della musica moderna''' (1949) | ||
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'''Minima moralia''' (1951), | '''Minima moralia''' (1951), | ||
− | '''Prismi Critica della cultura e | + | '''Prismi Critica della cultura e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ ''' (1955), |
'''Introduzione alla sociologia della musica''' (1962), | '''Introduzione alla sociologia della musica''' (1962), | ||
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Buck-Morss Stephan "The origin of Negative Dialectic: T.W. Adorno, W.Benjamin and the Frankfurt Institute" 1977 | Buck-Morss Stephan "The origin of Negative Dialectic: T.W. Adorno, W.Benjamin and the Frankfurt Institute" 1977 | ||
− | Fulvio Carmagnola | + | Fulvio Carmagnola ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂHegel, Nietzche, Adorno: sulla conoscenza degli estremiÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1986 |
− | Lucio Colletti | + | Lucio Colletti ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂIdeologia e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1969 |
− | Franco Cossu | + | Franco Cossu ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂNegazione senza rivoluzioneÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1983 |
− | Francesca Aiello Di Lorenzo | + | Francesca Aiello Di Lorenzo ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂConoscenza e immaginazione: saggio sulla teoria della conoscenza in T.W. AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1988 |
− | Umberto Galeazzi | + | Umberto Galeazzi ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂScuola di Francoforte: teoria critica in nome dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? |
− | Rose Gilliam | + | Rose Gilliam ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂThe melancoly science: an introduction to the Tough of T.W.AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1984 |
− | Joy Martin | + | Joy Martin ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂT.W. AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1987 |
− | Marc Jimenez | + | Marc Jimenez ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂAdorno: arte, ideologia e teoria dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarteÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? |
− | Marco Nardi | + | Marco Nardi ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂPensare nella veritÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà: lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂitinerario della ragione in T.W.AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1993 |
− | Roberto Nebulosi | + | Roberto Nebulosi ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂDialettica e storia in T.W. AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1978 |
− | Tito Perlini | + | Tito Perlini ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂChe ha veramente detto AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1971 |
− | Carlo Petazzi | + | Carlo Petazzi ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂT.W. Adorno: linee di origine e sviluppo del pensiero (1903-1949)ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1979 |
− | Rolf Wiggerhaus | + | Rolf Wiggerhaus ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂLa Scuola di Francoforte. Storia. Sviluppo teorico. Significato politicoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1992 |
== Webliografia == | == Webliografia == |
Revisione 21:46, 5 Feb 2009
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Theodor Adorno
Biografia
Nato nel 1903 a Francoforte da un ricco commerciante ebreo e da madre italiana, da cui prese il cognome, Adorno iniziÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò da giovane a studiare pianoforte e composizione e nel 1924 si laureÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò a Francoforte con una tesi su Husserl, da cui sarebbe poi nato il volume Per la metacritica della gnoseologia. Recatosi a Vienna, dove ebbe contatti con Alban Berg e con SchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂönberg, nel 1928 rientrÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò a Francoforte, dove cominciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò la sua collaborazione con l'Istituto per la ricerca sociale. Il primo volume da lui pubblicato fu la tesi di abilitazione, intitolata Kierkegaard e la costruzione dell'estetico (1933), dedicata al caro amico Siegfried Kracauer. Nei primi anni della dittatura nazista rimase in Germania, anche se andÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò spesso a studiare al Merton College di Oxford, ma in un secondo tempo si trasferÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì negli USA, dove, dal 1938 al 1941, diresse la sezione musicale della radio a Princeton. Durante la guerra scrisse la Dialettica dell'illuminismo in collaborazione con un altro grande filosofo dell'Istituto, Horkheimer, nonchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la Filosofia della musica moderna (1949), e fu in rapporto con Thomas Mann, al quale diede suggerimenti per la composizione delle parti di argomento musicale del romanzo Doctor Faustus . Tornato in Germania, fu dal 1951 vice direttore e dal 1958 fino alla morte, sopraggiunta nel 1969, direttore dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. A questo periodo risalgono Minima moralia (1951), Prismi Critica della cultura e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà(1955), Introduzione alla sociologia della musica (1962), Dialettica negativa (1966) e Teoria estetica , pubblicata postuma nel 1970.
Sito web
http://www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp?d=139
Poetica
Al principio della sua attivitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, Adorno mostra interesse per il problema della conoscenza. PiÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù tardi, capovolgendo la teoria hegeliana secondo la quale il vero ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè nel tutto, afferma nei Minima moralia che ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂil tutto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il non veroÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?; cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè che la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente nella sua totalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè falsa e non corrisponde al criterio della piena razionalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà.ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? Per questo motivo Adorno attribuisce importanza a quanto ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè secondario e fuori dalla norma: il negativo. La vita che vive appare al filosofo tedesco ridotta alla sfera del privato e del semplice consumo, priva di autonomia e sostanza. Il principio fondamentale nel pensiero dialettico viene rivestito cosÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì dalla negazione: questo ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè il tema portante dello scritto piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù complesso sul piano teorico di Adorno: la Dialettica negativa. La dialettica di Hegel, per Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ingannata perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè considera il finito e il negativo come un momento meramente provvisorio, destinato a dissolversi nell'accostamento conciliatore finale e nella riconquistata identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi soggetto e oggetto, di razionale e reale. Intendendo la negazione come lo strumento per l'instaurazione del positivo, Hegel attribuiva alla negazione stessa un carattere affermativo, ma questo corrispondeva ad introdurre un'identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtra negazione ed affermazione, cioÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un principio formale antidialettico (l'identitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà) nel bel mezzo della dialettica stessa. Secondo Adorno il fatto stesso che lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomo abbia prodotto un inferno come i campi di sterminio nazisti dimostrano che la cultura non ha cambiato gli uomini. Dopo lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza di Auschwitz si deve rinnegare ogni ipotesi di positivitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza. La filosofia deve confrontarsi con le contraddizioni dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessere. LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè come vorremmo che sia, e il compito dei filosofi, secondo Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quello di mostrare agli altri la vera essenza dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessere. PoichÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàattuale non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè libera, la totalitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdiventa uno strumento concettuale necessario per carpirne le contraddizioni. In questa situazione negativa, l'unica speranza ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè offerta dall' arte che riesce a fondere forme e contenuti, elementi soggettivi e oggettivi. L'arte e la cultura, non possono essere ridotte ad uno specchio ideologico di una determinata classe sociale, ma devono rispecchiare tutta le molteplici attribuzioni dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomo e dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂesistenza . La creazione artistica, infatti, non ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè meramente un atto individuale, ma esprime aspirazioni sociali oggettive; l'armonia realizzata sul piano artistico deve quindi contenere sempre un elemento di protesta, avere un conflitto nei confronti della realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente e profetizzare una dimensione utopica, come una sorta di promessa di felicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàfutura. Tra le varie arti, quella che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè meno caratterizzata da contenuti rappresentativi ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la musica, la quale appare come la piÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂù idonea ad esprimere, nella sua indeterminatezza, ciÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò che non si ritrova nella societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi oggi. Il problema ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè secondo Adorno, che gran parte della musica ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè ridotta a pura merce e oggetto di consumo; essa, come anche molte forme di cultura popolare, contribuisce al rafforzamento di un adeguamento che ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè sostanzialmente ideologico, ottenendo unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂevasione ed unÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàemancipazione illusoria dalla realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. Sono solo le avanguardie artistiche, in particolar modo la musica atonale dodecafonica di SchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂönberg, ad esprimere il rifiuto di scendere a compromessi con i contrasti e le contraddizioni, che rimangono irrisolte nella realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. Solo lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarte puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò assumere il ruolo di contestatrice nei confronti della realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàesistente; ed ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè solo l'arte contemporanea, che sottraendosi ai canoni classici della bellezza,che puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò cogliere meglio di altre le brutture della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà. LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarte puÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂò esprimere effettivamente la realtÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà, la moltitudine di sfumature, grazie alla sua affinitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàcon lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinfinito. Essa non deve standardizzarsi nÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè divenire arte industriale, perchÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂé altrimenti diverrebbe serva del potere dominante e degli ingranaggi economici della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà.
Adorno e la tecnologia
LÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂidea che il progresso tecnologico possa far evolvere la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàfino a farla diventare oppressiva ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè un pensiero dominante in tutta la Scuola di Francoforte. Soprattutto Adorno pensa che la spinta tecnologica della societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàpossa portare ad un totalitarismo politico, ovvero alla dittatura del grande fratello come ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè narrata anche nel libro di Orwell ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ1984ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?. La visione futura di Adorno ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè quella di una societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàtecnologica che assomiglia ad un meccanismo gigantesco mosso da un unico motore centrale. Questo sistema ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè lubrificato e alimentato dalla propaganda, anchÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂessa favorita dallo sviluppo della tecnologia della comunicazione e dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂinformazione, che diventano strumenti di persuasione in mano a chi detiene il potere La propaganda, secondo Adorno, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè sostanzialmente unitaria e si propaga da un centro verso tutti i punti periferici, come succedeva ai tempi del nazismo con Goebbels. Inoltre Adorno sostiene che la pubblicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàportata dalla tecnologia della comunicazione faccia sÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂì che la societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàin cui viviamo non sia molto diversa da quella nazista, solo che al posto della propaganda politica cÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè la pubblicitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdelle merci che ci rende a suo modo schiavi. Questa visione di Adorno si ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè rivelata straordinariamente profetica, visto che comunque oggi si sente la necessitÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàdi garantire un pluralismo di informazione che, soprattutto nel nostro paese, non cÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè.
Opere
Per la metacritica della gnoseologia. Studi su Husserl e le antinomie della fenomenologia , pubblicato nel 1956.
Kierkegaard e la costruzione dell'estetico (1933), dedicata allÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂamico Siegfried Kracauer
Dialettica dell'illuminismo in collaborazione con un altro filosofo, Horkheimer, ÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂè scritta durante la seconda guerra mondiale.
Filosofia della musica moderna (1949)
Minima moralia (1951),
Prismi Critica della cultura e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂ (1955),
Introduzione alla sociologia della musica (1962),
Dialettica negativa (1966)
Teoria estetica , pubblicata postuma nel 1970.
Bibliografia
Mario Barzaghi "Dialettica e materialismo in Adorno" 1981
Buck-Morss Stephan "The origin of Negative Dialectic: T.W. Adorno, W.Benjamin and the Frankfurt Institute" 1977
Fulvio Carmagnola ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂHegel, Nietzche, Adorno: sulla conoscenza degli estremiÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1986
Lucio Colletti ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂIdeologia e societÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂàÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1969 Franco Cossu ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂNegazione senza rivoluzioneÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1983
Francesca Aiello Di Lorenzo ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂConoscenza e immaginazione: saggio sulla teoria della conoscenza in T.W. AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1988
Umberto Galeazzi ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂScuola di Francoforte: teoria critica in nome dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂuomoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?
Rose Gilliam ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂThe melancoly science: an introduction to the Tough of T.W.AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1984
Joy Martin ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂT.W. AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1987
Marc Jimenez ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂAdorno: arte, ideologia e teoria dellÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂarteÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý?
Marco Nardi ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂPensare nella veritÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂà: lÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂitinerario della ragione in T.W.AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1993
Roberto Nebulosi ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂDialettica e storia in T.W. AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1978
Tito Perlini ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂChe ha veramente detto AdornoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1971
Carlo Petazzi ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂT.W. Adorno: linee di origine e sviluppo del pensiero (1903-1949)ÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1979
Rolf Wiggerhaus ÃÂÃÂÃÂâÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂÃÂLa Scuola di Francoforte. Storia. Sviluppo teorico. Significato politicoÃÂÃÂÃÂïÃÂÃÂÃÂÿÃÂÃÂÃÂý? 1992
Webliografia
http://www.lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/adorno.htm http://www.plato.stanford.edu/entries/adorno/ http://www.riflessioni.it/enciclopedia/adorno.htm http://www.ilgiardinodeipensieri.com/storiafil/fabiani3.htm http://www.theory.org.uk/ctr-ador.htm http://www.unitn.it/unitn/numero18/Adorno.html http://www.ldb.org/adorno.htm http://www.english.emory.edu/Bahri/Adorno.html