Fashion Moda: differenze tra le versioni
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Possiamo trovare un archivio su Fashion Moda nella Biblioteca dell’Università di New York, presentato direttamente da S. Eins e dagli altri organizzatori di Fashion Moda, che comprende approssimativamente 400 foto di esposizioni, articoli di giornale, recensioni, materiali relativi al contributo di Fashion Moda a Documenta 7 del 1982 e altri lavori di artisti come: | Possiamo trovare un archivio su Fashion Moda nella Biblioteca dell’Università di New York, presentato direttamente da S. Eins e dagli altri organizzatori di Fashion Moda, che comprende approssimativamente 400 foto di esposizioni, articoli di giornale, recensioni, materiali relativi al contributo di Fashion Moda a Documenta 7 del 1982 e altri lavori di artisti come: | ||
Keith Haring, David Wojnarowicz, Jenny Holzer, Mark Kostabi, Joe Lewis, John Ahearn, Kenny Scharf, Richard Hambleton, Koor, Crash, Daze, Spank e molti altri. | Keith Haring, David Wojnarowicz, Jenny Holzer, Mark Kostabi, Joe Lewis, John Ahearn, Kenny Scharf, Richard Hambleton, Koor, Crash, Daze, Spank e molti altri. | ||
− | Anche la Galleria d’arte | + | Anche la Galleria d’arte Lehman College Art Gallery possiede documenti a riguardo di Fashion Moda negli anni dal 1979 al 1983. |
− | Fashion Moda fu una sorta di trampolino di lancio anche per | + | Fashion Moda fu una sorta di trampolino di lancio anche per l’hip hop, movimento culturale noto come genere musicale. Il movimento ha probabilmente mosso i primi passi con il lavoro di DJ Kool Herc che, competendo con DJ Afrika Bambaataa, si dice abbia inventato il termine "hip hop" per descrivere la propria cultura. Cuore del movimento è stato il fenomeno dei Block Party: feste di strada, in cui i giovani afroamericani e portoricani interagivano suonando, ballando e cantando. Parallelamente il fenomeno del graffiti writing contribuì a creare un'identità comune in questi giovani che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione. |
Fashion Moda chiuse nel 1993, ma la sua parte spirituale si distribuì in tutto il mondo ed è presente ancora oggi. | Fashion Moda chiuse nel 1993, ma la sua parte spirituale si distribuì in tutto il mondo ed è presente ancora oggi. |
Revisione 18:43, 2 Feb 2009
Fashion Moda non è una galleria d’arte, bensì un organizzazione artistica situata nella 2803 Third Avenue vicino alla 147th via del centro del South Bronx fondata nel 1979 da Stefan Eins, Joe Lewis e William Scott. Fashion Moda ha giocato un ruolo significativo nell’arte degli anni ’80, era un insieme di invenzioni scientifiche, un mix di tecnologia, arte e fantasia, ma soprattutto un ambiente di collaborazione e cooperazione tra artisti. Non era un rifugio nascosto come è facile pensare, ma un ampio spazio dedicato ad esposizioni e performance definito come un negozio vivace collocato su una strada dove erano presenti altri negozi vivaci. Come dice S. Eins “Qui l’artista crea la propria opera d’arte in un contesto dinamico”.
Il quartiere di South Bronx permise a Fashion Moda di esplorare con molta libertà la questione su “Che cos’è l’arte” e “Come si può definire”. Ha incoraggiato quella produzione artistica separata dal mercato dell’arte contemporanea e soprattutto dalla formazione dell’arte accademica.
L’inaugurazione che precedette l’apertura fu un successo sorprendente, immediato e inaspettato considerando il difficile impatto con il luogo, ma soprattutto che non fu un attrazione per i critici di Manhattan.
Sei mesi dopo l’apertura l’artista Jenny Holzel creò la facciata di Fashion Moda e raccontò tale episodio in una parte del suo testo chiamato “Sentence Philosophy” accompagnato da cassette e grandi foto a colori. Tutte le notti si organizzavano concerti e performance tra le quali è da ricordare la prima esibizione all’aperto dell’artista John Ahearn, e da includere anche l’esposizioni di fotografie di musicisti Jazz,“The face of Jazz”, scattate dal fotografo Ray Ross.
Possiamo trovare un archivio su Fashion Moda nella Biblioteca dell’Università di New York, presentato direttamente da S. Eins e dagli altri organizzatori di Fashion Moda, che comprende approssimativamente 400 foto di esposizioni, articoli di giornale, recensioni, materiali relativi al contributo di Fashion Moda a Documenta 7 del 1982 e altri lavori di artisti come: Keith Haring, David Wojnarowicz, Jenny Holzer, Mark Kostabi, Joe Lewis, John Ahearn, Kenny Scharf, Richard Hambleton, Koor, Crash, Daze, Spank e molti altri. Anche la Galleria d’arte Lehman College Art Gallery possiede documenti a riguardo di Fashion Moda negli anni dal 1979 al 1983. Fashion Moda fu una sorta di trampolino di lancio anche per l’hip hop, movimento culturale noto come genere musicale. Il movimento ha probabilmente mosso i primi passi con il lavoro di DJ Kool Herc che, competendo con DJ Afrika Bambaataa, si dice abbia inventato il termine "hip hop" per descrivere la propria cultura. Cuore del movimento è stato il fenomeno dei Block Party: feste di strada, in cui i giovani afroamericani e portoricani interagivano suonando, ballando e cantando. Parallelamente il fenomeno del graffiti writing contribuì a creare un'identità comune in questi giovani che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione. Fashion Moda chiuse nel 1993, ma la sua parte spirituale si distribuì in tutto il mondo ed è presente ancora oggi.