BIOS: differenze tra le versioni

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* Jeffrey Shaw and Peter Weibel eds, 2003, ''Future Cinema: The Cinematic Imaginary after Film''; , Karlsruhe, Germany; Cambridge, MA and London: ZKM Center for Art and Media; The MIT Press,  
 
* Jeffrey Shaw and Peter Weibel eds, 2003, ''Future Cinema: The Cinematic Imaginary after Film''; , Karlsruhe, Germany; Cambridge, MA and London: ZKM Center for Art and Media; The MIT Press,  
  
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Revisione 20:47, 1 Feb 2009


Titolo:

BIOS - Bidirectional Input / Output System

Autore:

Jaanis Garancs assieme a Thomas Tirel, Sven Hahne e Norman Muller

Anno:

2002

Luogo:

Colonia, Germania

Sito web:

http://bios.x-i.net/

Descrizione:

Il dispositivo EEG legge le reazioni cerebrali alla stimolazione visiva e il segnale analizzato è riproposto alla vista (HMD). Il progetto è un apparato consistente in un casco con 16 elettetrodi che si attaccano alla testa dello spettatore, all'HMD (head mounted display), al dispostivo EEG e ad un computer. L'HMD visualizza immagini sintetizzate dagli impulsi generati dalle reazioni del cervello dello spettatore alle immagini appena mostrate, creando un loop di feedback. L'industria contemporanea pubblicizza continui avanzamenti scentifici che hanno a che fare con procedure spesso nascoste ai consumatori, non solo a causa della loro complessità. È costume in uso presentare queste conoscenze come difficili. Il progetto BIOS è un commento ironico a quei processi; combina la scienza razionale con l'estetica funzionale (marziale). BIOS enfatizza la sottile differenza tra analisi scientifche “serie” e assurdità semantiche. Il progetto è stato esposto per la prima volta nel 2002 alla mostra “VISION - image and perception” alla Mucsarnok Kunsthalle di Budapest. È anche presentato nel volume “Future Cinama - The Cinematic Imaginary After Film”, pubblicato nel 2003 da ZKM & MIT Press

Genere artistico di riferimento:

Installazione

Bibliografia:

  • Jeffrey Shaw and Peter Weibel eds, 2003, Future Cinema: The Cinematic Imaginary after Film; , Karlsruhe, Germany; Cambridge, MA and London: ZKM Center for Art and Media; The MIT Press,