Decoder BBS: differenze tra le versioni
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+ | Il gruppo Decoder nasce nel 1986 e dalla seconda metà degli anni ottanta inizia le prime riunioni in cui si ipotizza un uso sociale delle reti telematiche. Tra i fondatori vi sono [[Mezza Gianni “u.v.L.S.I.”]], E. "[[Gomma]]" Guarneri e [[Scelsi Raffaele "Raf Valvola"]], M. Philopat, Rosi, Marina e altri. Tutti quanti hanno condiviso le esperienze di occupazione ed autogestione di spazi sociali come il "Virus". Alcuni di loro hanno vissuto in prima persona la nascita del movimento [[punk]] in Italia. | ||
+ | Da prima il gruppo si riunisce nella libreria Calusca di Milano e crea la fanzine Decoder. Successivamente viene in contatto con la rete [[Fidonet]] attraverso A. Persivale (‘sysop’ –operatore di sistema - del nodo milanese e terzo nodo italiano), con cui partono le prime ipotesi di un'area messaggi interna alla Fidonet e nel 1991 il gruppo Decoder riescirà a far nascere all’interno di Fidonet l'area messaggi "Cyberpunk". | ||
+ | Nella seconda metà degli anni ottanta nascono i contatti tra Decoder e altre realtà ed esperienze europee ([[Vague]], [[Chaos Computer Club]], [[Enciclopedya Psycadelica]], e altre) attraverso le quali verranno a conoscenza dell'esperienza del meeting di hacker [[Icata 89]], i cui "principi etici" (vedi L'[[Etica hacker]]) saranno in seguito inseriti nell'[[antologia Cyberpunk]] da loro edita. Sarà grazie a questa pubblicazione che la diffusione dell’etica hacker in Italia registrerà una notevole accelerazione. | ||
+ | Da allora il gruppo Decoder si è sempre distinto per l'impegno nella diffusione dell'etica hacker e nella creazione di una comunicazione veramente libera. | ||
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+ | 1991 (luglio) - all'interno del Festival di Sant'Arcangelo dei Teatri il gruppo Shake-Decoder organizza la rassegna "Tutta la tecnologia al popolo & seminari inter/attivi". Uno dei seminari sarà "Inter-azione", a cui partecipano tra gli altri D. De Kerchkove, i Ponton/Van Gogh TV, K. Maek, P. Moroni, M. Philopat e [[Tozzi Tommaso]]. | ||
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+ | 1992 – Decoder organizza la “piazza virtuale” italiana nel centro sociale 'Concetta' di Milano nell’ambito, nell’ambito dell’happening telematico internazionale “Piazza virtuale” organizzato dal gruppo tedesco [[Ponton/Van Gogh TV]]. | ||
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+ | 1992 – In estate l'area messaggi telematici "Cyberpunk" viene chiusa dai vertici della rete [[Fidonet]]. Ad ottobre all'interno della rassegna "Milano Poesia" allo Spazio Ansaldo di Milano, il gruppo Decoder organizza un importante seminario internazionale dal titolo "Nuovi diritti sulla frontiera elettronica. Creatività, legge, disordine" che vede gli interventi tra gli altri di Van Gogh TV (Amburgo), la rivista Hacktic (Amsterdam), la rivista Black Ice (Londra), la rivista 2600 (New York) e altri. | ||
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+ | 1993 (da gennaio) - partono in modo sperimentale i collegamenti tra le prime BBS configurate tra loro in modo da dialogare attraverso il numero di rete Cybernet. Nel marzo si collega anche Decoder BBS che raggiungerà vette di 1000 utenti (contro una media di circa 300). | ||
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+ | Il gruppo Decoder promuove l'[[etica hacker]] e lotta contro l’esproprio del sapere collettivo. | ||
+ | Decoder nasce nella società post industriale in cui si verificava un forzato processo di sviluppo tecnologico e l'informazione mediatica operava profonde trasformazioni negli individui, nelle mode, nei gusti della massa di consumatori. | ||
+ | Decoder e il movimento hacker si riproponevano di sviluppare una comunicazione alternativa e antagonista rispetto al sistema. | ||
+ | Gli hacker andavano contro l’interesse delle multinazionali e le grandi aziende del software, criticandone le caratteristiche di monopolio, colonialismo culturale, inaffidabilità dei prodotti (che non sono costruiti a misura d'uomo, ma per finalità di profitto, ed altri motivi). | ||
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+ | R. Scelsi scrive nell’antologia Cyberpunk pubblicata nel 1990: "Essenziale appare oggi il condurre una battaglia per il diritto all'informazione, tramite la costruzione di reti alternative sempre più ramificate. E' questa una lotta che può essere vinta, tenuto conto che lo stesso capitale non può arrestare, per ragioni di opportunità politica, un movimento economico intrinseco al suo stesso progredire. Il computer è uno strumento potenzialmente, estremamente democratico, l'importante è acquisirne la consapevolezza a livello collettivo" (Scelsi, 1990, pag. 32-33). | ||
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+ | =='''Bibliografia:'''== | ||
+ | === scritti del gruppo Decoder === | ||
+ | * Rivista Decoder, 11 numeri [http://www.decoder.it/archivio/shake/decoder/index.htm reperibili online]. | ||
+ | * Antologia Cyberpunk edita da Shake edizioni. Oggi disponibile [http://www.shake.it/index.php?id=95&productID=158 in edizione tascabile], a cura di Raf Scelsi Valvola, Testi di/da/su: B. Sterling, T. Leary, L. Felseinstein, Klaus Maeck, A. Basset, Raf Scelsi, Sandrone, Chaos Computer Club Amburgo, Fura Dels Baus, Mutoid Waste Company, Enciclopaedia Psichedelica, Youth International Party Line, Technological American Party, Terminal, Vague, Decoder, Icata'89. | ||
+ | === scritti sul gruppo Decoder === | ||
+ | * 2002, Tozzi Tommaso, Di Corinto Arturo, ''Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete'', Manifesto Libri editore, Roma. | ||
+ | * 2002, Pasquinelli Matteo, Media activism, strategie e pratiche della comunicazione indipendente, Derive e Approdi Edizioni. | ||
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+ | =='''Webliografia:'''== | ||
+ | * [http://www.decoder.it Decoder] e-rivista internazionale underground | ||
+ | * [http://www.hackerart.org/storia/hacktivism Hactivism, la libertà nelle maglie della rete] versione digitale del testo omonimo di Tozzi Tommaso, Di Corinto Arturo (edito da Manifesto Libri editore, Roma). | ||
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[[Categoria:Arte delle reti]] | [[Categoria:Arte delle reti]] | ||
[[Categoria:Cyberpunk]] | [[Categoria:Cyberpunk]] |
Revisione 23:10, 30 Nov 2009
Contents
Personaggi:
“Decoder” è il nome di un gruppo di hacker di Milano che dal 1986 si prodiga nella promozione dell’etica hacker, attraverso un lungo lavoro di teorizzazione, promozione, organizzazione e azione diretta. Agli esordi il gruppo Decoder utilizzava la tecnologia delle BBS perciò il gruppo è conosciuto anche come Decoder BBS. Decoder esiste ancora sotto forma di e-rivista internazionale underground.
Ne hanno fatto parte Ermanno "Gomma" Guarneri, Giacomo Spazio, Zenga Kuren, Kix (Kikko), Scelsi Raffaele "Raf Valvola" e in un secondo tempo anche Mezza Gianni “u.v.L.S.I.”, Philopat Marco e Giampaolo "Ulisse Spinosi" Capitani.
Biografia:
Il gruppo Decoder nasce nel 1986 e dalla seconda metà degli anni ottanta inizia le prime riunioni in cui si ipotizza un uso sociale delle reti telematiche. Tra i fondatori vi sono Mezza Gianni “u.v.L.S.I.”, E. "Gomma" Guarneri e Scelsi Raffaele "Raf Valvola", M. Philopat, Rosi, Marina e altri. Tutti quanti hanno condiviso le esperienze di occupazione ed autogestione di spazi sociali come il "Virus". Alcuni di loro hanno vissuto in prima persona la nascita del movimento punk in Italia. Da prima il gruppo si riunisce nella libreria Calusca di Milano e crea la fanzine Decoder. Successivamente viene in contatto con la rete Fidonet attraverso A. Persivale (‘sysop’ –operatore di sistema - del nodo milanese e terzo nodo italiano), con cui partono le prime ipotesi di un'area messaggi interna alla Fidonet e nel 1991 il gruppo Decoder riescirà a far nascere all’interno di Fidonet l'area messaggi "Cyberpunk". Nella seconda metà degli anni ottanta nascono i contatti tra Decoder e altre realtà ed esperienze europee (Vague, Chaos Computer Club, Enciclopedya Psycadelica, e altre) attraverso le quali verranno a conoscenza dell'esperienza del meeting di hacker Icata 89, i cui "principi etici" (vedi L'Etica hacker) saranno in seguito inseriti nell'antologia Cyberpunk da loro edita. Sarà grazie a questa pubblicazione che la diffusione dell’etica hacker in Italia registrerà una notevole accelerazione. Da allora il gruppo Decoder si è sempre distinto per l'impegno nella diffusione dell'etica hacker e nella creazione di una comunicazione veramente libera. Decoder ha oggi una nuova verste sul web www.decoder.it.
Cronologia
1986 – nasce il gruppo Decoder e comincia a riunirsi nella libreria Calusca di Milano.
1991 – grazie al gruppo Decoder nasce, in Fidonet, l’area messaggi "Cyberpunk".
1989 – Decoder partecipa al meeting hacker Icata 89
1990 (giugno) – Decoder pubblica nell’antologia Cyberpunk una sintesi degli interventi principali dell’Icata 89.
1991 – grazie al gruppo Decoder nasce la conferenza ‘echomail Cyberpunk’ all’interno di Fidonet.
1991 – Decoder partecipa al C.S.A. Ex-Emerson di Firenze. Sono quattro giorni di conferenze, video, dibattiti ed altro sul movimento hacker e cyberpunk.
1991 – Decoder partecipa all’International Meeting che si tiene a Venezia, in cui si discuteva su come creare una rete aperta.
1991 (luglio) - all'interno del Festival di Sant'Arcangelo dei Teatri il gruppo Shake-Decoder organizza la rassegna "Tutta la tecnologia al popolo & seminari inter/attivi". Uno dei seminari sarà "Inter-azione", a cui partecipano tra gli altri D. De Kerchkove, i Ponton/Van Gogh TV, K. Maek, P. Moroni, M. Philopat e Tozzi Tommaso.
1992 – Decoder organizza la “piazza virtuale” italiana nel centro sociale 'Concetta' di Milano nell’ambito, nell’ambito dell’happening telematico internazionale “Piazza virtuale” organizzato dal gruppo tedesco Ponton/Van Gogh TV.
1992 – In estate l'area messaggi telematici "Cyberpunk" viene chiusa dai vertici della rete Fidonet. Ad ottobre all'interno della rassegna "Milano Poesia" allo Spazio Ansaldo di Milano, il gruppo Decoder organizza un importante seminario internazionale dal titolo "Nuovi diritti sulla frontiera elettronica. Creatività, legge, disordine" che vede gli interventi tra gli altri di Van Gogh TV (Amburgo), la rivista Hacktic (Amsterdam), la rivista Black Ice (Londra), la rivista 2600 (New York) e altri.
1993 (da gennaio) - partono in modo sperimentale i collegamenti tra le prime BBS configurate tra loro in modo da dialogare attraverso il numero di rete Cybernet. Nel marzo si collega anche Decoder BBS che raggiungerà vette di 1000 utenti (contro una media di circa 300).
1993 (giugno) - si tiene il primo "Decoder Media Party", happening per comunità cyberpunk, raver e nomadi. Ne seguiranno altri nello stesso anno.
Attualmente – Decoder continua la propria attività sul web su www.decoder.it
Sito web:
Poetica:
Il gruppo Decoder promuove l'etica hacker e lotta contro l’esproprio del sapere collettivo. Decoder nasce nella società post industriale in cui si verificava un forzato processo di sviluppo tecnologico e l'informazione mediatica operava profonde trasformazioni negli individui, nelle mode, nei gusti della massa di consumatori. Decoder e il movimento hacker si riproponevano di sviluppare una comunicazione alternativa e antagonista rispetto al sistema. Gli hacker andavano contro l’interesse delle multinazionali e le grandi aziende del software, criticandone le caratteristiche di monopolio, colonialismo culturale, inaffidabilità dei prodotti (che non sono costruiti a misura d'uomo, ma per finalità di profitto, ed altri motivi).
R. Scelsi scrive nell’antologia Cyberpunk pubblicata nel 1990: "Essenziale appare oggi il condurre una battaglia per il diritto all'informazione, tramite la costruzione di reti alternative sempre più ramificate. E' questa una lotta che può essere vinta, tenuto conto che lo stesso capitale non può arrestare, per ragioni di opportunità politica, un movimento economico intrinseco al suo stesso progredire. Il computer è uno strumento potenzialmente, estremamente democratico, l'importante è acquisirne la consapevolezza a livello collettivo" (Scelsi, 1990, pag. 32-33).
Bibliografia:
scritti del gruppo Decoder
- Rivista Decoder, 11 numeri reperibili online.
- Antologia Cyberpunk edita da Shake edizioni. Oggi disponibile in edizione tascabile, a cura di Raf Scelsi Valvola, Testi di/da/su: B. Sterling, T. Leary, L. Felseinstein, Klaus Maeck, A. Basset, Raf Scelsi, Sandrone, Chaos Computer Club Amburgo, Fura Dels Baus, Mutoid Waste Company, Enciclopaedia Psichedelica, Youth International Party Line, Technological American Party, Terminal, Vague, Decoder, Icata'89.
scritti sul gruppo Decoder
- 2002, Tozzi Tommaso, Di Corinto Arturo, Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete, Manifesto Libri editore, Roma.
- 2002, Pasquinelli Matteo, Media activism, strategie e pratiche della comunicazione indipendente, Derive e Approdi Edizioni.
Webliografia:
- Decoder e-rivista internazionale underground
- Hactivism, la libertà nelle maglie della rete versione digitale del testo omonimo di Tozzi Tommaso, Di Corinto Arturo (edito da Manifesto Libri editore, Roma).