Cutrone Ronnie: differenze tra le versioni

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*  '''CELL GIRLS''' (2004) - un ciclo di 11 piccole tele (50x50cm) con volti di donne dai lineamenti mediorientali e col capo coperto dal tradizionale velo mussulmano, è un'importante svolta nel lavoro di Cutrone, non è stavolta un fumetto bensì un'iconografia che trasmette un messaggio molto chiaro e inequivocabile...
 
*  '''CELL GIRLS''' (2004) - un ciclo di 11 piccole tele (50x50cm) con volti di donne dai lineamenti mediorientali e col capo coperto dal tradizionale velo mussulmano, è un'importante svolta nel lavoro di Cutrone, non è stavolta un fumetto bensì un'iconografia che trasmette un messaggio molto chiaro e inequivocabile...
 
  
 
[[Image:serie_ Cell Girls . 2004 . acrilico e bandiera su tela . 50x50 cm (cad.).jpeg|centre|frame|''serie'' "CellGirls" (2004) - acrilico e bandiera su tela 50x50cm (cad.)]]
 
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Revisione 21:21, 11 Apr 2007

Ronnie Cutrone

Cutrone Ronnie (illustri citazioni):

"Secondo me Graffiti e Neo Pop sono stati l’ultimo movimento artistico del XX secolo. Abbiamo dipinto per noi stessi e per i nostri amici nei locali e nelle strade. Non ci furono restrizioni, abbiamo dipinto per amore, e tutto è permesso in amore e in guerra. L’energia fu straordinaria"

"Una delle meraviglie della Pop Art per me è che nella nostra celebrazione di celebrità e prodotti perdiamo la direzione, ma quando la ritroviamo, ci rendiamo conto che amiamo i nostri simboli, le forme e i colori della libertà, e "speriamo" ci amiamo l'un l'altro"


Biografia:

Nasce nel 1948 a New York City, dove successivamente studia alla School of Visual Art (1966-1970), qui entra a contatto con i maggiori artisti contemporanei newyorkesi. Lavora e vivi spostandosi tra New York e Lake Peekskill (NY). Da segnalare il suo lungo apprendistato e l'impegno come assistente al fianco di Andy Warhol alla Factory, fabbrica di arte (1972-1982), ove lavorò su dipinti, stampe, film, e concetti come il "Posto-schiocco" acclamazione internazionale di gran successo. Ronnie Cutrone appartiene alla prima generazione di artisti nordamericani la cui educazione visiva si è formata attraverso la televisione, i miti di Hollywood, i libri da colorare, la pubblicità, il rock'n'roll e quindi la cultura dei mass media.

Intorno alla metà degli anni Settanta esplode la popolarità del Graffiti Art con l'introduzione di personaggi dei fumetti e con la comparsa sul panorama newyorkese di Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, i due esponenti più noti del movimento, a cui appartiene anche Ronnie Cutrone.

Il lavoro Pop di Cutrone comincia nel 1982, con delle tele raffiguranti i personaggi dei cartoni animati, che rappresentano il suo personale modo di osservare la natura umana e di porre l'accento sulle implicazioni sociali e politiche della società americana. Sensibile ai fatti storico-politici che investono la realtà del suo paese, a partire dal 2001, dopo i tragici fatti dell'attentato alle Twin Towers di New York, il "cammino" dell'artista mostra di sciogliersi "come un gelato", e nascono quindi due nuovi cicli di lavori: le Red Cross e le Cell Girls, che continuano ad essere affiancate ai miti oramai "decaduti" del super eroe americano. Ronnie Cutrone si afferma nel popolo per i suoi dipinti di grande potenza esplicativa con le vignette e vivacità, accessibilità, colorito: eloquente rimarrà l'esclamazione "Tutto è una vignetta per me", anche i manoscritti antichi sono riconducibili a vignette... Nei lavori di Ronnie Cutrone eseguiti tra il 2004 e il 2005 sono evidenti i segni di un trauma collettivo irrisolto: la guerra, la violenza, l'intolleranza e la corruzione sono ormai all'ordine del giorno.

Sito Web:

Poetica:

Agli inizi degli anni Settanta negli Stati Uniti, e in particolare a New York, si diffonde fra i giovani, soprattutto neri di cultura punk e new wave, la pratica di coprire di scritte e immagini realizzate con bombolette spray muri e convogli della metropolitana, immagini capaci di raggiungere dimensioni sempre più grandi e forme sempre più colorate ed elaborate. Con Cutrone l'aggressività iniziale di questa pratica si va ammorbidendo e soprattutto differenziando in linguaggi eterogenei.

Cutrone è tra i più grandi provocatori della street art, insieme a James Brown, Kenny Scharf, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, riescono a tradurre l’intero mondo delle apparenze in disegni surreali. Nella esposizione di Torino (Palazzo Bricherasio - 24 novembre ’99 – 30 gennaio ‘00) Cutrone affronta come tema centrale "il fumetto" con i personaggi che divennero soggetti preferiti da vari artisti, ed avvicinarono il grande pubblico alla cosiddetta "arte da strada".

Il Graffitismo per Cutrone, rappresenta un momento di rottura con il sistema dell'arte ed è il prodotto di un'arte realmente fuori dagli schemi in quanto per sua natura non vendibile e perché espressione di una creatività dirompente e indirizzata direttamente al pubblico, senza la mediazione di gallerie, musei o di altri luoghi di fruizione "chiusi". L’arte del graffito risponde ad un’esigenza espressiva, alla rivendicazione di un proprio diritto alla parola.

A partire dagli anni sessanta in poi nasce in Inghilterra e si afferma negli Stati Uniti il movimento artistico della Pop Art e Cutrone ne fà parte con le sue singolari opere.

La Pop Art di Cutrone è un recupero di una semplicità popolare dell'immagine, in opposizione al dominio ormai ventennale dell'astrattismo e della gestualità esasperata dell'Action Painting e dell'Espressionismo Astratto. E' la celebrazione della società dei consumi e della cultura di massa. Un'aderenza totale che si rispecchia anche nella scelta delle sue tecniche adottate, quelle cioè dell'industria e della produzione contemporanea: la stampa serigrafica, la fotografia, la grafica pubblicitaria, il fumetto. I soggetti delle sue opere Pop sono le merci, i mass media, la pubblicità, la segnaletica, le automobili, i prodotti di consumo e industriali, i personaggi famosi; una quotidianità diffusa che serve a mettere in evidenza il distacco tra l'uomo e la società contemporanea, è qui frutto dell'esigenza di ristabilire una concordanza tra arte e realtà. I personaggi raffigurati nelle opere di Cutrone vivono nel loro habitat, sono spesso dipinti su una bandiera americana e sono sempre testimoni della sua identità e ricerca.

Opere:

  • Selezione di mostre collettive (Collective shows):


Informations, MoMA, New Jork (1970)

Comic Art, Whitney Museum, New Jork (1983)

The 80's, Galleria d'Arte Moderna, Bologna (1985)

Sacret Images in Secular Art, Whitney Museum, New Jork (1986)

Avantgarde in the 80's, LACMA, Los Angeles (1987)

Pop Art, Royal Academy, Londra (1991)

American Graffiti, Museo di Castelnuovo, Napoli/Chiostro del Bramante, Roma (1997)

Messaggi Metropolitani, Palazzo Bricherasio, Torino (1999-2000)

Andy Warhol-A Factory, Kunstmuseum Wolfsburg/Guggenheim Museum Bilbao (1999-2000)

Triennale, Milano (2004)

Galleria Mar & Partners, Torino (2006)

Linee all’orizzonte Paesaggi tra descrizione e astrazione, Genova (2007)


  • Selezione di opere esposte nelle collezioni pubbliche (Works in public Collection):


Whitney Museum of Art, New Jork

MoMA, New Jork

Boysmans Van Breuningen Museum, Rotterdam

Museum Ludwig, Colonia

Brooklyn Museum, Brooklyn


  • Qui di seguito sono illustrate alcune delle opere esemplificano alcuni periodi della vita artistica di Cutrone:


  • BUGS WITH TIGER (1989) - Un esempio di opera raffigurante personaggi famosi dei cartoon, in una scena su cui sono individuabili molteplici significati relativi alla contemporaneità.
Bugs with tiger - watercolor - 29 1/2 x 41 1/2 in.


  • CELL GIRLS (2004) - un ciclo di 11 piccole tele (50x50cm) con volti di donne dai lineamenti mediorientali e col capo coperto dal tradizionale velo mussulmano, è un'importante svolta nel lavoro di Cutrone, non è stavolta un fumetto bensì un'iconografia che trasmette un messaggio molto chiaro e inequivocabile...
serie "CellGirls" (2004) - acrilico e bandiera su tela 50x50cm (cad.)


  • CRUSADE (2005) - E' un'opera tragicamente ironica e rappresenta prefettamente il clima di "scontro tra civiltà", propugnato dai falchi Neocons del governo Bush. Il logo sanguinante di Superman, metafora di un potere ormai vacillante, è sormontato da una croce rossa (forse di soccorso). Accanto a questa sorta di stemma araldico, sono disposti un rossetto e un proiettile, simboli dell'eterno conflitto tra Amore e Morte.
Crusade - 2005 - acrilici e collage su tela - cm. 180 x 180


  • BEACH BALL (2005) - In Beach Ball Cutrone sottolinea gli aspetti inquietanti della contemporaneità, registrando le paure e le ansie collettive di un mondo all'apparenza infelice, ma sul quale incombe l'ombra lunga della corruzione.
Beach Ball - 2005 - acrilico su tela - cm. 170 x 170


  • ESSO CROSS (2005) - Il pericolo della corruzione è presente anche in ques'opera, ennesima denuncia del potere delle multinazionali.
Esso Cross - 2005


Bibliografia:

  • 2006 - La Biblioteca di Repubblica, la storia dell'arte vol.18, ARTE CONTEMPORANEA - Mondadori, Milano


Webliografia:

http://www.comune.benevento.it/ComuneBN/ABC/artisti/cutrone.htm

http://www.webgallerynyc.com/ronnie_cutrone.htm

http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp/idelemento/33341

http://the-artists.org/ArtistView.cfm?id=F3E02565-8734-45BE-AD28A8F12902B65C

http://www.e-fineart.com/biography/cutrone.html

http://www.micamera.com/photoculture/cat167.htm

http://www.exibart.com/notizia.asp?IDCAtegoria=56&IDNotizia=632

http://www.guzzardi.it/arte/pagine/correnti/graffitiart.html

http://www.lodominelli.com/

http://www.teknemedia.net/pagine-gialle/artisti/ronnie_cutrone/index.html