Campus Peter: differenze tra le versioni
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+ | Peter Campus è una figura fondamentale nella storia della [[videoarte]]: a distinguere la sua carriera ci sono installazioni a circuito chiuso, fotografia e immagini digitali. Il lavoro di Campus è singolare per il suo significato teorico e formale. | ||
Peter Campus nasce nel 1937 a New York City (USA); nel 1960 studia all’Università dell'Ohio; dal 1971 in poi comincia ad utilizzare il video come mezzo espressivo realizzando alcune opere fondamentali della prima videoarte. Nei videotape prodotti tra il 1971 e 1976 Campus progettò i parametri tecnici e simbolici del mezzo come metofora per la psicologia dello stesso. Questa rigida investigazione fu intrapresa come una sistematica esplorazione delle proprietà essenziali del video e delle formali fondazioni. | Peter Campus nasce nel 1937 a New York City (USA); nel 1960 studia all’Università dell'Ohio; dal 1971 in poi comincia ad utilizzare il video come mezzo espressivo realizzando alcune opere fondamentali della prima videoarte. Nei videotape prodotti tra il 1971 e 1976 Campus progettò i parametri tecnici e simbolici del mezzo come metofora per la psicologia dello stesso. Questa rigida investigazione fu intrapresa come una sistematica esplorazione delle proprietà essenziali del video e delle formali fondazioni. | ||
Dopo un lungo periodo caratterizzato da una produzione artistica esclusivamente di tipo fotografico, Campus, a metà degli anni Novanta, torna ad utilizzare il video; vive e lavora ad East Patchogue, New York. | Dopo un lungo periodo caratterizzato da una produzione artistica esclusivamente di tipo fotografico, Campus, a metà degli anni Novanta, torna ad utilizzare il video; vive e lavora ad East Patchogue, New York. | ||
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L'investigazione di Campus lo condusse ad esplorare le proprietà inerenti il mezzo video a circuito chiuso, solo per trascenderli in un radicale avanzamento della forma di arte che ha annunciato il metaforico potenziale del mezzo attraverso un'articolazione completa dei suoi codici di base. | L'investigazione di Campus lo condusse ad esplorare le proprietà inerenti il mezzo video a circuito chiuso, solo per trascenderli in un radicale avanzamento della forma di arte che ha annunciato il metaforico potenziale del mezzo attraverso un'articolazione completa dei suoi codici di base. | ||
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Alcune opere | Alcune opere | ||
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*Three Transitions, 1971 | *Three Transitions, 1971 | ||
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*Double Vision, 1971 | *Double Vision, 1971 | ||
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*Dynamic Field Series, 1971 | *Dynamic Field Series, 1971 | ||
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*Interface, 1972 | *Interface, 1972 | ||
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*Three Transitions, 1973 | *Three Transitions, 1973 | ||
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*Set of Co-incidence, 1974 | *Set of Co-incidence, 1974 | ||
Video della durata di 13:24 min., con sonoro | Video della durata di 13:24 min., con sonoro | ||
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*Mem, 1974 | *Mem, 1974 | ||
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Video della durata di 6:46 min., con sonoro | Video della durata di 6:46 min., con sonoro | ||
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*2004, Le arti multimediali digitali, Balzola Andrea e Monteverdi Anna Maria, ed. Garzanti, Milano, pp. 291. | *2004, Le arti multimediali digitali, Balzola Andrea e Monteverdi Anna Maria, ed. Garzanti, Milano, pp. 291. | ||
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Revisione 00:26, 27 Giu 2006
Personaggio
Campus Peter
Biografia
Peter Campus è una figura fondamentale nella storia della videoarte: a distinguere la sua carriera ci sono installazioni a circuito chiuso, fotografia e immagini digitali. Il lavoro di Campus è singolare per il suo significato teorico e formale. Peter Campus nasce nel 1937 a New York City (USA); nel 1960 studia all’Università dell'Ohio; dal 1971 in poi comincia ad utilizzare il video come mezzo espressivo realizzando alcune opere fondamentali della prima videoarte. Nei videotape prodotti tra il 1971 e 1976 Campus progettò i parametri tecnici e simbolici del mezzo come metofora per la psicologia dello stesso. Questa rigida investigazione fu intrapresa come una sistematica esplorazione delle proprietà essenziali del video e delle formali fondazioni. Dopo un lungo periodo caratterizzato da una produzione artistica esclusivamente di tipo fotografico, Campus, a metà degli anni Novanta, torna ad utilizzare il video; vive e lavora ad East Patchogue, New York.
Sito web
Poetica
Nelle videoinstallazioni degli anni Settanta Peter Campus opera spostamenti e slittamenti tra corpo, immagine e supporto di proiezione e, traendo spunto anche dalla catottrica seicentesca, crea spazi complessi ed enigmatici in cui è sfidata la nostra percezione. L'investigazione di Campus lo condusse ad esplorare le proprietà inerenti il mezzo video a circuito chiuso, solo per trascenderli in un radicale avanzamento della forma di arte che ha annunciato il metaforico potenziale del mezzo attraverso un'articolazione completa dei suoi codici di base.
Opere
Alcune opere
- Three Transitions, 1971
Video-tape
- Double Vision, 1971
Video in B/N della durata di 14:45 min., silenzio
- Dynamic Field Series, 1971
Video in B/N della durata di 23:42 min., con sonoro
- Interface, 1972
Videoinstallazione
- Three Transitions, 1973
Video della durata di 4:53 min., con sonoro
- R-G-B, 1974
Video della durata di 11:30 min., con sonoro
- Set of Co-incidence, 1974
Video della durata di 13:24 min., con sonoro
- Mem, 1974
Videoinstallazione
- Anamnesis, 1974
- East Ended Tape, 1976
Video della durata di 6:46 min., con sonoro
- Four Sided Tape, 1976
Video della durata di 3:20 min., con sonoro
- Six Fragments, 1976
Video della durata di 5:07 min., con sonoro
- Third Tape, 1976
Video della durata di 5:06 min., con sonoro
- Winter Journal 1997, 1997
Video della durata di 6:32 min., con sonoro
- Video Ergo Sum: dream, 1999
Video digitale
- Video Ergo Sum: divide, 1999
Video digitale
- Death Threat, 2000
Video della durata di 11:22 min., con sonoro
- Baruch the blessed, 2004
Video digitale
- Kathleen in grey, 2004
Video digitale
- Time's friction, 2004
Video digitale
- El viejo, 2004
Video digitale
- Beeing, 2004
Video digitale
- Edge of the ocean, 2003
Video digitale
Bibliografia
- 2004, Le arti multimediali digitali, Balzola Andrea e Monteverdi Anna Maria, ed. Garzanti, Milano, pp. 291.
Webliografia
http://www.tonkonow.com/campus.html http://www.medienkunstnetz.de/artist/campus/biography/ http://www.the-artists.org/ArtistView.cfm?id=922CF9C3-6F2B-4622-8D87D28C5F40339E http://www.artcyclopedia.com/artists/campus_peter.html http://www.eai.org/eai/artist.jsp?artistID=379 http://www.volumefnucci.it/Mostra+artisti+arte+povera+extraVolume.asp?ID=38 http://www.kunsthalle-bremen.de/peter-campus/en/index.html