Appel Karel: differenze tra le versioni
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Nel 1950 è a Parigi dove conosce Michel Tapié un noto critico d'arte dell'epoca. Negli anni successivi espone le sue opere a Parigi a Bruxelles e nel 1957 nella sua Amsterdam allo Stedelijk Museum.<br> | Nel 1950 è a Parigi dove conosce Michel Tapié un noto critico d'arte dell'epoca. Negli anni successivi espone le sue opere a Parigi a Bruxelles e nel 1957 nella sua Amsterdam allo Stedelijk Museum.<br> | ||
Passa gli anni 60 nel castello Molesmes, nei pressi di Auxerre dove lavora a molte opere e crea un atelier per artisti.<br> | Passa gli anni 60 nel castello Molesmes, nei pressi di Auxerre dove lavora a molte opere e crea un atelier per artisti.<br> | ||
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* '''[[Personnage]]''', 1959. | * '''[[Personnage]]''', 1959. | ||
* ''Heads in a Colourful Landscape'', 1965. | * ''Heads in a Colourful Landscape'', 1965. |
Versione attuale delle 16:27, 12 Nov 2012
Contents
Personaggio o Gruppo:
Karel Appel, pittore e scultore olandese.
Biografia
Nasce ad Amsterdam nel 1921 e studia all'Accademia di belle arti.
Nel 1948 fonda il gruppo Reflex insieme ad altri artisti quali Nieuwenhuys Anton Constant e Van Beverloo Guillaume Cornelis - Corneille, essi formeranno il nucleo di partenza del gruppo Cobra fondato sempre da Appel nello stesso anno.
Nel 1950 è a Parigi dove conosce Michel Tapié un noto critico d'arte dell'epoca. Negli anni successivi espone le sue opere a Parigi a Bruxelles e nel 1957 nella sua Amsterdam allo Stedelijk Museum.
Passa gli anni 60 nel castello Molesmes, nei pressi di Auxerre dove lavora a molte opere e crea un atelier per artisti.
Nel 72 vende il suo castello e lavora tra Parigi e New York. Mostre in Svezia, Spagna, Giappone, Francia.
Negli anni seguenti continua a lavorare alla sua opera che comprende pitture, affreschi, stampe, sculture e anche un'opera teatrale Peut-on danser le paysage dove Appel cura sceneggiatura e scenografia.
Muore a Zurigo nel maggio del 2006.
Sito web:
Poetica
L'arte di Karel Appel (e di molti altri artisti aderenti a Cobra) è in netto contrasto con il rigore formale delle correnti razionaliste (come "De Stijl") e ad esse oppone un uso del colore molto forte, pastoso (che ricorda gli espressionisti), l'automatismo psichico del Surrealismo e un approccio alla realizzazione molto vicino all'Art Brut di Dubuffet ovvero rifiuta l'intellettualità dell'opera d'arte a favore di un approccio diretto ed emozionale senza rinunciare a una componente ironica e grottesca.
Il colore è usato in ampie e materiche pennellate dai colori vivaci che fanno emergere dal caos creativo figure antropomorfe e animalesche.
Le prime opere di Appel sono molto importanti anche per capire il gruppo Cobra. Negli anni 50 realizza
The Crying Crocodile Tries to Catch the Sun del 1956 dove si nota l'impasto di colori molto forti e accesi e la figura del coccodrillo policromatico che quasi sparisce e si fonde con il sole altrettanto colorato.
Il periodo degli anni 60-70 è caratterizzato da un'attenuarsi sia dei colori che dell'impasto. Nell'opera Heads in a Colourful Landscape del 1965 si nota immediatamente la differenza fra le opere precedenti, qui i colori sono stesi e poco impastati il movimento delle pennellate in alcuni momenti diventa più fluido e meno "violento".
Negli anni 80 ritorna ad una pittura più "violenta" ma più definita e meno caotica come si può vedere nell'opera Still Life del 1980. In questa natura morta ritroviamo i colori del Cobra ma la composizione è molto più ordinata e al posto delle pennellate libere troviamo in questo caso delle linee spezzate ben marcate.
Negli anni 90 la pittura e l'arte di Appel si placano in pennellate dolci, colori accesi e forme sinuose come nell'opera Nostalgie de l'océan del 1998.
Opere
- The Crying Crocodile Tries to Catch the Sun, 1956.
- Tete pour Heinz, 1974
- Personnage, 1959.
- Heads in a Colourful Landscape, 1965.
- Still Life, 1980.
- Nostalgie de l'océan, 1998.
Bibliografia:
Da leggere sull'artista :
- H. Klaus, Karel Appel painter, Strengolt, Amsterdam, 1962
- P. Bellew, Karel Appel, de 1943 à 1967, Fabbri, Milan, 1967
- P. Restany, Street Art de Karel Appel, Galilée, Paris, 1982
- J-C. Lambert, Karel Appel, œuvres sur papier, Cercle d’Art, 1988
Da leggere dell'artista :
- Appel’s appels, Rothmans of Pall Mall, Canada, 1972
cataloghi ragionati:
- M. Ragon, K. Appel, Peintures de 1937 à 1957, Ed. Galilée, Paris, 1988
- D. Kuspit, Les sculptures, New York, 1994