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Il valore di un’opera è quantificabile in termini monetari? E, se sì, è il valore di questa che ne dà il prezzo o viceversa? In mostra le risposte e le posizioni di ventuno artisti. Mentre il mercato non sembra arrestarsi... | Il valore di un’opera è quantificabile in termini monetari? E, se sì, è il valore di questa che ne dà il prezzo o viceversa? In mostra le risposte e le posizioni di ventuno artisti. Mentre il mercato non sembra arrestarsi... | ||
− | Arte, prezzo e valore si pone come un’antologia di risposte, posizioni e reazioni di ventuno artisti a una trasformazione del modo di valutare e percepire l’arte, in questo caso contemporanea, e quindi gli ideali che ne stanno all’origine. Una trasformazione che, supportata da un intero sistema di strutture, istituzioni e ruoli professionali - gallerie, biennali, aste ma anche critici, collezionisti e artisti stessi -, ha aperto la strada, negli ultimi decenni, a un mercato che smuove circa venti miliardi di euro l’anno | + | '''Arte, prezzo e valore''' si pone come un’antologia di risposte, posizioni e reazioni di ventuno artisti a una trasformazione del modo di valutare e percepire l’arte, in questo caso contemporanea, e quindi gli ideali che ne stanno all’origine. Una trasformazione che, supportata da un intero sistema di strutture, istituzioni e ruoli professionali - gallerie, biennali, aste ma anche critici, collezionisti e artisti stessi -, ha aperto la strada, negli ultimi decenni, a un mercato che smuove circa venti miliardi di euro l’anno. |
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+ | Michael Landy, che in un video propone la performance durante la quale distrugge sotto un rullo tutti i suoi oggetti personali, e Bethan Huws, che su una bacheca scrive: ''“Che senso ha darvi altre opere d’arte se non capite quelle che avete già?”''. | ||
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Contents
Titolo
Arte, prezzo e valore, arte contemporanea e mercato
Autori/Curatori
Curatori:
Franziska Nori e Piroschka Dossi
Autori:
Atelier van Lieshout, Marc Bijl, Luchezar Boyadjiev, Marco Brambilla, Fabio Cifariello Ciardi, Claude Closky, Denis Darzacq, Eva Grubinger (Hype!), Pablo Helguera, Damien Hirst (The farmacy), Bethan Huws, Christian Jankowski, Michael Landy, Thomas Locher, Aernout Mik, Antoni Muntadas, Takashi Murakami, Josh On, Dan Perjovschi (Site specific, home specific installation), Cesare Pietroiusti (Three Thousand Banknotes), Wilfredo Prieto (One million dollars)
Anno
2008/2009
Luogo
Centro di Cultura Contemporana "Strozzina" di Firenze, collocato all'interno di Palazzo Vecchio.
Sito Web
http://www.strozzina.org/arteprezzoevalore/
Descrizione
Il valore di un’opera è quantificabile in termini monetari? E, se sì, è il valore di questa che ne dà il prezzo o viceversa? In mostra le risposte e le posizioni di ventuno artisti. Mentre il mercato non sembra arrestarsi...
Arte, prezzo e valore si pone come un’antologia di risposte, posizioni e reazioni di ventuno artisti a una trasformazione del modo di valutare e percepire l’arte, in questo caso contemporanea, e quindi gli ideali che ne stanno all’origine. Una trasformazione che, supportata da un intero sistema di strutture, istituzioni e ruoli professionali - gallerie, biennali, aste ma anche critici, collezionisti e artisti stessi -, ha aperto la strada, negli ultimi decenni, a un mercato che smuove circa venti miliardi di euro l’anno.
In questa mostra troviamo artisti come Takashi Murakami che, appropriandosi del logo Vuitton, ha incarnato nei propri lavori l’idea dell’oggetto di lusso, Damien Hirst, divenuto egli stesso brand. Hirst che nella mostra a Firenze ha portato anche la porta del suo ristorante The farmacy, venduta all’asta insieme a tutti gli altri oggetti a prezzi esorbitanti, è divenuto la nuova icona del rapporto fra arte e prezzo. Michael Landy, che in un video propone la performance durante la quale distrugge sotto un rullo tutti i suoi oggetti personali, e Bethan Huws, che su una bacheca scrive: “Che senso ha darvi altre opere d’arte se non capite quelle che avete già?”.
Ogni opera esposta rappresenta una dunque una presa di posizione dell'artista che in questo modo tenta anche di superare quella condizione che oramai accomuna tutti gli artisti moderni, quella di dover destreggiare la propria arte nell'esigenza di esprimare se stessi e nella necessità di dover creare un mercato. Da qui i linguaggi si diramano tra l’ironia di artisti come Eva Grubinger - che con Hype! ricolloca un gioco da tavolo simile al Monopoli nel settore dell’arte -, la provocazione e la riflessione.
Collezione
Genere artistico di riferimento
Arte contemporanea
Bibliografia
Catalogo della mostra: ARTE PREZZO E VALORE, Arte contemporanea e mercato, Silvana Editoriale, Firenze 2008