Storie Mandaliche: differenze tra le versioni
(→Descrizione:) |
|||
(Una versione intermedia di uno stesso utente non è mostrata) | |||
Riga 52: | Riga 52: | ||
[[categoria:Opera di Verde Giacomo]] | [[categoria:Opera di Verde Giacomo]] | ||
[[categoria:Opera di ZoneGemma]] | [[categoria:Opera di ZoneGemma]] | ||
+ | [[categoria:Opera di Balzola Andrea]] | ||
+ | [[categoria:Opera di Cittadini Massimo]] | ||
+ | [[categoria:Opera di Lupone Mauro]] | ||
+ | [[categoria:Opera di Monteverdi Anna Maria]] | ||
[[categoria:1998 d.c.]] | [[categoria:1998 d.c.]] | ||
[[categoria:Italia]] | [[categoria:Italia]] | ||
[[categoria:Europa]] | [[categoria:Europa]] | ||
+ | [[categoria:Teatro multimediale]] | ||
+ | [[categoria:Arte e scienza]] |
Versione attuale delle 19:10, 12 Giu 2009
Questo articolo è solo un abbozzo (stub). Se puoi contribuisci adesso a migliorarlo. - Per l'elenco completo degli stub, vedi la relativa categoria |
Contents
Titolo:
Storie Mandaliche
Autore:
Gruppo ZoneGemma, fondato da: Giacomo Verde (cybercantastorie), Andrea Balzola (autore dei testi), Massimo Cittadini (computer artist nella versione iniziale), Mauro Lupone (musicista), Anna Maria Monteverdi (studiosa).
Anno:
1998
Luogo:
Sito web:
http://www.x-8x8-x.net/zonegemma/stma.htm
Descrizione:
Storie Mandaliche nasce e si sviluppa come un work in progress itinerante multimediale (ci saranno infatti in seguito Storie Mandaliche 2.0 e Storie Mandaliche 3.0) ispirato alla forma del mandala, ai miti e alle simbologie d'Oriente e d'Occidente, coniuga la narrazione teatrale con la tecnologia interattiva in un genere di tecno-teatro metamorfico, in cui la relazione narratore-pubblico costituisce un elemento essenziale per l'attualizzazione della rappresentazione.
Al Festival Scantafavole di Ripatransone (Ascoli Piceno, luglio 1998) inizia il primo laboratorio con conferenza dimostrativa pubblica in cui contestualmente alla scelta già predeterminata del sistema interattivo Mandala System, si pongono le premesse per la scelta dell'iconografia e il primo abbozzo di un testo che per adattarsi alle esigenze della macchina tecnologica fu concepito da Andrea Balzola con caratteristiche ipertestuali, ovvero connessioni, incastri, corrispondenze tra i personaggi e i luoghi.
Balzola li definisce iperracconti. Sono sette storie di trasformazioni nei diversi regni: umano, minerale, vegetale, animale e divino, ovvero sette storie di personaggi "linkate" tra loro che hanno un andamento "concentrico": il bambino-uomo, il mandorlo, la principessa nera, il corvo, il cane bianco, la pietra del parco, l'ermafrodita. Ogni storia e ogni personaggio è associato a un colore, ad un elemento e a un punto cardinale (nell'orientamento mandalico l'Est è rivolto in basso) più il Nord-Est che è nella simbologia mandalica il luogo del sole, il sud-ovest che è il luogo della luna, e il centro.
La narrazione teatrale ha come unico elemento scenografico una piramide di legno a tronco rovesciato, come la montagna sacra della tradizione induista, intorno al quale il narratore agisce e racconta ripreso dalla telecamera posizionata a terra e con il pubblico seduto nel perimetro mandalico. In Storie mandaliche, che raccoglie l'eredità del Tele-Racconto, lo spettatore teatrale, collocato dentro il cerchio, entra dentro la narrazione, nel crocevia di tutte le storie con le immagini e i suoni in continua trasformazione grazie al programma informatico Mandala System. Nel Mandala System è possibile fondere insieme sfondi, ambienti bidimensionali con oggetti tridimensionali attraverso la videocamera: la videocamera riprende in diretta il corpo o la mano del narratore che viene digitalizzata in tempo reale e la sagoma della figura ripresa, appare sovrapposta alle immagini e agli oggetti generati, invece, dal computer. Se la mano o il corpo ripreso dalla telecamera "tocca" (virtualmente) qualcuno degli oggetti, crea eventi di tipo visivo e sonoro, generando in diretta situazioni in continua trasformazione trasmesse nello schermo o nei quattro monitor angolari.
Il Mandala System è un sistema per computer Amiga che permette di integrare figure riprese da una videocamera con sfondi e oggetti interattivi generati in tempo reale dal computer.
Il termine "mandala" significa in sanscrito "cerchio magico" ed è, secondo C.G. Jung, il simbolo della meta del Se come totalità psichica; le rappresentazioni a forma mandalica sorgono per lo più in situazioni caratterizzate da disorientamenti e perplessità, stati d'animo tipici di questo periodo segnato da mutazioni tecnologiche che mettono continuamente in discussione il senso della propria identità.
Le "Storie mandaliche" che si raccontano parlano appunto di questo: di persone e sentimenti in mutazione in un mondo brulicante di connessioni elettronico-emotive.
Sfruttando le potenzialità ipertestuali della scrittura digitale ogni sera uno spettatore potrà decidere da quale storia iniziare mentre lo svolgimento della narrazione sarà ogni volta determinato dal tipo di "umore" del pubblico.
Dopo un primo periodo di allestimento si è avviata la collaborazione con il Laboratorio di Tecnologie Sonore dell’Istituto Musicale Pareggiato L. Boccherini di Lucca. Si è così realizzata una "colonna sonora" interattiva che viene "suonata" dal narratore seguendo le modalità ipertestuali della narrazione. Autore delle musiche è il compositore Mauro Lupone, responsabile del suddetto laboratorio e da anni operante nell’ambito delle tecniche ed estetiche musicali contemporanee in rapporto alle moderne tecnologie.
Collezione:
Genere artistico di riferimento:
Spettacolo teatrale, iperracconto