404: differenze tra le versioni

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==Autore:== Jodi
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==Descrizione:== (Il sito prende a prestito uno degli errori più comuni della Rete il 404 – c - per offrire all'utente uno stimolante livello d'interazione. Diviso in tre aree, corrispondenti ai tre numeri (4-0-4) che appaiono sulla main page, 404 si presenta con una grafica infantile, quasi disarmante. La prima area, Unread, è un lungo elenco di brevi stringhe di testo apparentemente prive di senso: frasi sconnesse e smozzicate, parole zoppe e grafici elementari ricordano il quaderno di un bambino alle prime armi con la scrittura. Un campo vuoto a fondo pagina, ci invita a dire la nostra. Non appena però si digita una frase, l'arcano si svela: le vocali che inseriamo nel campo non vengono rappresentate nell’elenco. È come se la tastiera facesse cilecca e perdesse cinque caratteri fondamentali (cnq crttr fndmntl). Ma visto che la tastiera del computer non si basa sui meccanismi della macchina da scrivere, si può solo dedurre che Jodi abbia inserito burlescamente un filtro (tecnicamente un programma Cgi), che impedisce al browser di mostrare le vocali. Ci si può rassegnare a questo alfabeto handicappato e imparare a scrivere e a leggere senza vocali come del resto fanno gli arabi. Oppure si può tentare di comunicare sfruttando le capacità visuali dei caratteri Ascii; o ancora, si possono digitare lettere accentate o altri segni grafici che sostituiscano le vocali. Essendo la lista frequentata da tutto il mondo, le soluzioni adottate dai visitatori sono le più diverse, e spesso riflettono i meccanismi di funzionamento delle varie lingue nazionali. Visto in questi termini Bcd è una sorta di esperanto macchinico, un tentativo di trovare una lingua comune a partire da una sottrazione, da una limitazione imposta da un software apparentemente difettoso se non "censorio". L'area speculare si chiama Unsent e si basa sul principio, o meglio, sull'errore opposto. Anziché escludere le vocali fa saltare le consonanti._Le possibilità di lasciare un messaggio significativo sono in questo caso praticamente nulle. Si può giocare solo con cinque lettere, i numeri e pochi altri simboli. Ogni volta che inviarne un blocco di testo, l'applicazione lo separa dal successivo con l'icona rappresentata da un coniglietto bianco, che funziona anche da link per tornare alla schermata principale. La terza sezione di 404 si basa invece su un meccanismo diverso, rendendo visibile una lista di numeri Ip (Internet Protocol), che contrassegnano gli utenti collegati al sito. L'area Ip di 404 ci mostra così un'informazione banalissima - il nostro identificativo di Rete - ma che viene abitualmente celata dall'interfaccia del browser, perché considerata di scarso interesse o poco funzionale per la fruizione di contenuti.  
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(Il sito prende a prestito uno degli errori più comuni della Rete il 404 – c - per offrire all'utente uno stimolante livello d'interazione. Diviso in tre aree, corrispondenti ai tre numeri (4-0-4) che appaiono sulla main page, 404 si presenta con una grafica infantile, quasi disarmante. La prima area, Unread, è un lungo elenco di brevi stringhe di testo apparentemente prive di senso: frasi sconnesse e smozzicate, parole zoppe e grafici elementari ricordano il quaderno di un bambino alle prime armi con la scrittura. Un campo vuoto a fondo pagina, ci invita a dire la nostra. Non appena però si digita una frase, l'arcano si svela: le vocali che inseriamo nel campo non vengono rappresentate nell’elenco. È come se la tastiera facesse cilecca e perdesse cinque caratteri fondamentali (cnq crttr fndmntl). Ma visto che la tastiera del computer non si basa sui meccanismi della macchina da scrivere, si può solo dedurre che Jodi abbia inserito burlescamente un filtro (tecnicamente un programma Cgi), che impedisce al browser di mostrare le vocali. Ci si può rassegnare a questo alfabeto handicappato e imparare a scrivere e a leggere senza vocali come del resto fanno gli arabi. Oppure si può tentare di comunicare sfruttando le capacità visuali dei caratteri Ascii; o ancora, si possono digitare lettere accentate o altri segni grafici che sostituiscano le vocali. Essendo la lista frequentata da tutto il mondo, le soluzioni adottate dai visitatori sono le più diverse, e spesso riflettono i meccanismi di funzionamento delle varie lingue nazionali. Visto in questi termini Bcd è una sorta di esperanto macchinico, un tentativo di trovare una lingua comune a partire da una sottrazione, da una limitazione imposta da un software apparentemente difettoso se non "censorio". L'area speculare si chiama Unsent e si basa sul principio, o meglio, sull'errore opposto. Anziché escludere le vocali fa saltare le consonanti._Le possibilità di lasciare un messaggio significativo sono in questo caso praticamente nulle. Si può giocare solo con cinque lettere, i numeri e pochi altri simboli. Ogni volta che inviarne un blocco di testo, l'applicazione lo separa dal successivo con l'icona rappresentata da un coniglietto bianco, che funziona anche da link per tornare alla schermata principale. La terza sezione di 404 si basa invece su un meccanismo diverso, rendendo visibile una lista di numeri Ip (Internet Protocol), che contrassegnano gli utenti collegati al sito. L'area Ip di 404 ci mostra così un'informazione banalissima - il nostro identificativo di Rete - ma che viene abitualmente celata dall'interfaccia del browser, perché considerata di scarso interesse o poco funzionale per la fruizione di contenuti.  
  
 
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Versione attuale delle 12:16, 23 Giu 2011

404

Titolo:

404

Anno:

1996

Luogo:

Autore:

Jodi

Descrizione:

(Il sito prende a prestito uno degli errori più comuni della Rete il 404 – c - per offrire all'utente uno stimolante livello d'interazione. Diviso in tre aree, corrispondenti ai tre numeri (4-0-4) che appaiono sulla main page, 404 si presenta con una grafica infantile, quasi disarmante. La prima area, Unread, è un lungo elenco di brevi stringhe di testo apparentemente prive di senso: frasi sconnesse e smozzicate, parole zoppe e grafici elementari ricordano il quaderno di un bambino alle prime armi con la scrittura. Un campo vuoto a fondo pagina, ci invita a dire la nostra. Non appena però si digita una frase, l'arcano si svela: le vocali che inseriamo nel campo non vengono rappresentate nell’elenco. È come se la tastiera facesse cilecca e perdesse cinque caratteri fondamentali (cnq crttr fndmntl). Ma visto che la tastiera del computer non si basa sui meccanismi della macchina da scrivere, si può solo dedurre che Jodi abbia inserito burlescamente un filtro (tecnicamente un programma Cgi), che impedisce al browser di mostrare le vocali. Ci si può rassegnare a questo alfabeto handicappato e imparare a scrivere e a leggere senza vocali come del resto fanno gli arabi. Oppure si può tentare di comunicare sfruttando le capacità visuali dei caratteri Ascii; o ancora, si possono digitare lettere accentate o altri segni grafici che sostituiscano le vocali. Essendo la lista frequentata da tutto il mondo, le soluzioni adottate dai visitatori sono le più diverse, e spesso riflettono i meccanismi di funzionamento delle varie lingue nazionali. Visto in questi termini Bcd è una sorta di esperanto macchinico, un tentativo di trovare una lingua comune a partire da una sottrazione, da una limitazione imposta da un software apparentemente difettoso se non "censorio". L'area speculare si chiama Unsent e si basa sul principio, o meglio, sull'errore opposto. Anziché escludere le vocali fa saltare le consonanti._Le possibilità di lasciare un messaggio significativo sono in questo caso praticamente nulle. Si può giocare solo con cinque lettere, i numeri e pochi altri simboli. Ogni volta che inviarne un blocco di testo, l'applicazione lo separa dal successivo con l'icona rappresentata da un coniglietto bianco, che funziona anche da link per tornare alla schermata principale. La terza sezione di 404 si basa invece su un meccanismo diverso, rendendo visibile una lista di numeri Ip (Internet Protocol), che contrassegnano gli utenti collegati al sito. L'area Ip di 404 ci mostra così un'informazione banalissima - il nostro identificativo di Rete - ma che viene abitualmente celata dall'interfaccia del browser, perché considerata di scarso interesse o poco funzionale per la fruizione di contenuti.