History of Art for airports: differenze tra le versioni

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==Titolo:== "History of Art for airports" 1997
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"History of Art for airports"  
  
==Anno:== 1997
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==Luogo:== Lubiana
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Lubiana
  
==Autore:== Cosic Vuk
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==Descrizione:== Il progetto fa parte di una serie intitolata "Storia ufficiale della Net Art". Consiste in un'ironica rivisitazione della storia dell'arte attraverso l'utilizzo della segnaletica aeroportuale e urbana. Il percorso parte dalla preistoria delle grotte di Lascaux, per passare poi ad un'esilarante interpretazione della Venere di Milo e di un S.Sebastiano, omino stilizzato trafitto dalle tradizionali frecce. Si continua con la "Pietà" di Michelangelo, i "Giocatori di carte" di Cezanne e il celeberrimo "Nudo che scende le scale" di Marcel Duchamp e la lattina di Campbell Soup di Andy Warhol. A rappresentare il cinema troviamo i fratelli Lumiere con il celebre "Treno in arrivo alla Ciotat", seguito dalla cabina del teletrasporto di Star Trek e dalla scena clou di King Kong. La nota più interessante è l'inclusione nel progetto di tre esponenti del movimento net.artistico, inseriti così di diritto nella "storia", seppure con lodevole intento autoironico. I tre prescelti sono Jodi.org, con i classici schermi lampeggianti, Heath Bunting e Alexei Shulgin. L'opera racchiude in sè, oltre a un lodevole intento autoironico, una pungente critica della rapida storicizzazione del movimento, che era, al momento della realizzazione del sito, alle sue primissime manifestazioni.  
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Il progetto fa parte di una serie intitolata "Storia ufficiale della Net Art". Consiste in un'ironica rivisitazione della storia dell'arte attraverso l'utilizzo della segnaletica aeroportuale e urbana. Il percorso parte dalla preistoria delle grotte di Lascaux, per passare poi ad un'esilarante interpretazione della Venere di Milo e di un S.Sebastiano, omino stilizzato trafitto dalle tradizionali frecce. Si continua con la "Pietà" di Michelangelo, i "Giocatori di carte" di Cezanne e il celeberrimo "Nudo che scende le scale" di Marcel Duchamp e la lattina di Campbell Soup di Andy Warhol. A rappresentare il cinema troviamo i fratelli Lumiere con il celebre "Treno in arrivo alla Ciotat", seguito dalla cabina del teletrasporto di Star Trek e dalla scena clou di King Kong. La nota più interessante è l'inclusione nel progetto di tre esponenti del movimento net.artistico, inseriti così di diritto nella "storia", seppure con lodevole intento autoironico. I tre prescelti sono Jodi.org, con i classici schermi lampeggianti, Heath Bunting e Alexei Shulgin. L'opera racchiude in sè, oltre a un lodevole intento autoironico, una pungente critica della rapida storicizzazione del movimento, che era, al momento della realizzazione del sito, alle sue primissime manifestazioni.  
  
  

Versione attuale delle 00:36, 10 Nov 2012

History of Art for airports

Titolo:

"History of Art for airports"

Anno:

1997

Luogo:

Lubiana

Autore:

Cosic Vuk

Descrizione:

Il progetto fa parte di una serie intitolata "Storia ufficiale della Net Art". Consiste in un'ironica rivisitazione della storia dell'arte attraverso l'utilizzo della segnaletica aeroportuale e urbana. Il percorso parte dalla preistoria delle grotte di Lascaux, per passare poi ad un'esilarante interpretazione della Venere di Milo e di un S.Sebastiano, omino stilizzato trafitto dalle tradizionali frecce. Si continua con la "Pietà" di Michelangelo, i "Giocatori di carte" di Cezanne e il celeberrimo "Nudo che scende le scale" di Marcel Duchamp e la lattina di Campbell Soup di Andy Warhol. A rappresentare il cinema troviamo i fratelli Lumiere con il celebre "Treno in arrivo alla Ciotat", seguito dalla cabina del teletrasporto di Star Trek e dalla scena clou di King Kong. La nota più interessante è l'inclusione nel progetto di tre esponenti del movimento net.artistico, inseriti così di diritto nella "storia", seppure con lodevole intento autoironico. I tre prescelti sono Jodi.org, con i classici schermi lampeggianti, Heath Bunting e Alexei Shulgin. L'opera racchiude in sè, oltre a un lodevole intento autoironico, una pungente critica della rapida storicizzazione del movimento, che era, al momento della realizzazione del sito, alle sue primissime manifestazioni.