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Versione attuale delle 09:08, 28 Nov 2009
Titolo
Rubin Cynthia Beth
Biografia
Cynthia-Beth Rubin ha cominciato a fare l’esperienza dei media digitali all’inizio degli anni ‘80, ed il passaggio dalla pittura alle arti elettroniche che ne è conseguito ha fornito l’impulso e le risorse di un cambiamento nei temi del suo lavoro. Sebbene sia stata formata alla pittura nell’era dell’astrazione, incorpora nel suo lavoro riferimenti storici e personali forti. Utilizza le sorgenti fotografiche come punto di partenza per le sue immagini che ricordano le eredità culturali dei periodi e dei luoghi al di là delle sue esperienze personali, visualizzando così l’esperienza soggettiva della memoria. È stata beneficiaria di una sovvenzione, la prima donazione ad un artista nei nuovi media, dalla Commission of Arts del Connecticut. Rubin ha ricevuto anche numerosi altri premi, in particolare delle borse di studio dalla Memorial Foundation for Jewish Culture e dalla New England Foundation on the Arts, così come delle borse come artista in residenza. Le Sue creazioni sono state presentate in esposizioni dal Nord America a tutto il mondo. Le sue esposizioni più recenti comprendono: una mostra in duetto alla LeVall Gallery in Siberia, al New York Digital Salon, Pixxelpoint in Slovenia, ARCADE III (e II), molte edizioni della SIGGRAPH (2003, 2002, 2001,1999,1995), e ISEA 2000 a Parigi (e ISEA 1991, 1995, 1997). Il lavoro della Rubin è stato descritto in numerose pubblicazioni. Un vasto articolo sul suo lavoro scritto da Jef Trombeur ed un CD di accompagnamento sono stati pubblicati da Création Numérique nel febbraio 2001. Altri articoli sono apparsi in Russia, Corea, Giappone, Olanda, Francia, Brasile e nel Regno Unito. Il suo lavoro è descritto in dettaglio in The Computer in the Visual Arts di Anne Morgan Spalter, ed in Painter Wow! Libro di Cher Threinen-Pendarvis. Rubin è nata a Rochester, New York, e vive e lavora a New Haven, Connecticut. Rubin è diplomata alla Antioch College and the Maryland Institute, College of Art (BA e MFA). Attualmente insegna part-time alla Rhode Island School of Design ed è attiva in organizzazioni professionali come l’ISEA e la SIGGRAPH.
Sito web
Poetica
L’artista afferma: “Il mio lavoro è un’investigazione sui fili del tessuto della memoria culturale che sento sia dalle mie esperienze visuali che attraverso quella trasmissione misteriosa di sensibilità che viene da qualche parte al di là dell’individuo. Io sono interessata al modo in cui le tradizioni culturali collidono ed uniscono, e come questo è immerso in tutti noi. Le nuove tecnologie hanno ampliato il mio vocabolario visuale, e tutto il mio lavoro, sia video che dell’immagine, ora è prodotto attraverso il computer. Queste immagini nascono dall’incontro tra la mia vita di americana contemporanea e quella che considero la mia eredità, che si estende a tempi, luoghi, e filosofie lontane dalla mia esperienza personale. Anche se molto del mio lavoro si concentra sulla cultura ebrea dell’Europa Orientale, molti altri lasciti culturali hanno toccato il mio lavoro. Facendo eco all’ambiguità della memoria, il computer è lo strumento che permette ad alcune immagini di cantare, ad altre di emergere chiaramente ed ad altre ancora di sfumare in sogni di tessiture e colori”...“il mio lavoro si è concentrato sul comunicare il senso del collegamento tra il passato ed il presente”. L’artista scrive che appena fu inventata la scansione la incorporò immediatamente nel suo lavoro. Le sue immagini sono fortemente influenzate dai manoscritti israelitici che la ricongiungono con il passato. Questi libri antichi fanno un grande uso di motivi architettonici che la portano a creare immagini con riferimenti a luoghi specifici. Per fotografare tali luoghi viaggia ed entra in contatto con gli echi del passato, va oltre il proprio tempo, tale ricerca è il filo conduttore del suo lavoro.
Opere
- Synagogue de Bruxelles, 1999
Le stampe in questa serie sono formate da frammenti fotografici, relativi ad un solo luogo, carichi di significato storico e spirituale. Il processo di creazione di ogni immagine è una sorta di narrativa che riflette la complessità della rimembranza.