18 Happenings in 6 Parts: differenze tra le versioni

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New York
  
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'''Descrizione:''' «18 Happenings in 6 Parts», che Allan Kaprow presentò alla galleria Reuben di New York nell'autunno del 1959, è un’opera nella quale l’artista ha riversato la sua formazione all’action painting e lo studio delle performance di John Cage. L’happening si compone di una partitura attentamente concepita e scritta rigidamente, grazie alla quale il pubblico, per la prima volta nell’arte del ventesimo secolo, viene coinvolto e manipolato interattivamente. Queste le istruzioni fornite agli spettatori partecipanti: < la performance è divisa in sei parti... Ogni parte  
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«18 Happenings in 6 Parts», che Allan Kaprow presentò alla galleria Reuben di New York nell'autunno del 1959, è un’opera nella quale l’artista ha riversato la sua formazione all’action painting e lo studio delle performance di John Cage. L’happening si compone di una partitura attentamente concepita e scritta rigidamente, grazie alla quale il pubblico, per la prima volta nell’arte del ventesimo secolo, viene coinvolto e manipolato interattivamente. Queste le istruzioni fornite agli spettatori partecipanti: < la performance è divisa in sei parti... Ogni parte  
 
contiene tre happenings che accadono immediatamente. L'inizio e la conclusione di ciascuna performance saranno segnalati da una campana. Alla fine della performance verranno uditi due colpi di campana... non ci sarà applauso dopo ogni insieme, ma potete applaudire dopo il sesto insieme se lo desiderate. >  
 
contiene tre happenings che accadono immediatamente. L'inizio e la conclusione di ciascuna performance saranno segnalati da una campana. Alla fine della performance verranno uditi due colpi di campana... non ci sarà applauso dopo ogni insieme, ma potete applaudire dopo il sesto insieme se lo desiderate. >  
 
Mentre John Cage incoraggiava il pubblico a partecipare con l’intento di cedere il controllo autoriale dell’opera, negli happenings di Kaprow gli spettatori si trasformano in vero e proprio materiale attraverso il quale l’artista può rappresentare la propria visione dell’arte e del mondo.
 
Mentre John Cage incoraggiava il pubblico a partecipare con l’intento di cedere il controllo autoriale dell’opera, negli happenings di Kaprow gli spettatori si trasformano in vero e proprio materiale attraverso il quale l’artista può rappresentare la propria visione dell’arte e del mondo.

Versione attuale delle 00:21, 9 Nov 2012

Titolo:

18 Happenings in 6 Parts

Anno:

1959

Luogo:

New York

==Autore:==Kaprow Allan

Descrizione:

«18 Happenings in 6 Parts», che Allan Kaprow presentò alla galleria Reuben di New York nell'autunno del 1959, è un’opera nella quale l’artista ha riversato la sua formazione all’action painting e lo studio delle performance di John Cage. L’happening si compone di una partitura attentamente concepita e scritta rigidamente, grazie alla quale il pubblico, per la prima volta nell’arte del ventesimo secolo, viene coinvolto e manipolato interattivamente. Queste le istruzioni fornite agli spettatori partecipanti: < la performance è divisa in sei parti... Ogni parte contiene tre happenings che accadono immediatamente. L'inizio e la conclusione di ciascuna performance saranno segnalati da una campana. Alla fine della performance verranno uditi due colpi di campana... non ci sarà applauso dopo ogni insieme, ma potete applaudire dopo il sesto insieme se lo desiderate. > Mentre John Cage incoraggiava il pubblico a partecipare con l’intento di cedere il controllo autoriale dell’opera, negli happenings di Kaprow gli spettatori si trasformano in vero e proprio materiale attraverso il quale l’artista può rappresentare la propria visione dell’arte e del mondo.