Tonini Martina: differenze tra le versioni
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+ | La Fortezza Vecchia presenta una forma asimmetrica ed è costituita da tre bastioni che, come le cortine murarie, sono rivestiti in mattoni hanno la caratteristica forma "a cuore" sperimentata dai fratelli Sangallo. Sugli angoli dei bastioni della Canaviglia e dell'Ampolletta, ora sostituiti da copie in marmo, erano apposti due grossi mascheroni in bronzo in forma di teste leonine. In origine si accedeva al complesso fortificato solo via mare, grazia anche allo scavo di un canale tra il 1522 e il 1523 in modo da isolarlo completamente. Una piccola chiatta, trainata da una fune tesa tra la fortezza e l'antico scalo, ancora esistente della scomparsa Piazza S. Trinita, conduceva all'ingresso est, in adiacenza all'orecchione del bastione dell'Ampolletta. Sbarcati al piccolo attracco, ci si trova di fronte ad un imponente portale incassato nella scarpata muraria. Il suo arco è ornato da pietre di Vada tagliate a cuneo per adeguarle alla strombatura; l'ingresso è chiamato "Porta del Duca". Sopra al portone un'iscrizione marmorea con stemma mediceo riporta il motto del duca Alessandro: "Sotto una fede et legge un Signor solo". Oltre il robusto portone si apre una galleria coperta con una caditoia centrale al soffitto ed una saracinesca in ferro per la difesa. Vi si trovava il posto di guardia e immediatamente dopo il "Cortile d'Arme" a pianta quadrata. Infatti, oltre questo ingresso, rivolto verso la città, sono identificabili ancora oggi i resti del cortile di guardia porticato, composto da pilastri ottagonali e archi a tutto sesto. Da qui una rampa, ad uso dei cavalli e carriaggi, fiancheggiata da scalini per i pedoni, conduce al piano superiore della fortezza, dominato dal Mastio di Matilde, dal Palazzo di Francesco I e da altri edifici minori, compresa la chiesa di San Francesco. Quest'ultima, un tempo inglobata all'interno di una costruzione più grande, è attualmente preceduta da una incongrua facciata realizzata a seguito delle devastazioni belliche. Sul piazzale affacciavano anche gli alloggi della guarnigione, che potevano ospitare fino a cinquemila persone, il palazzo di Cosimo I e la cisterna dell'acqua, purificata con un ingegnoso sistema di filtraggio naturale.Da questo livello, un'altra rampa porta poi alla galleria inferiore che si apre lungo le mura prospicienti la Darsena Vecchia e che collega tra loro i bastioni dell'Ampolletta e della Canaviglia; una seconda galleria parte invece dalla Canaviglia e si insinua fino alla Quadratura dei Pisani, mentre un terzo passaggio si sviluppa sul lato settentrionale del forte. Esse, oltre ad essere utilizzate per la distribuzione e il deposito delle attrezzature, servivano per il controllo dei danni subiti durante i conflitti a fuoco. | ||
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Versione attuale delle 17:03, 22 Mar 2017
Contents
- 1 Spazio della Fortezza Vecchia
- 2 Descrizione
- 3 Sito web:
- 4 Opere:
- 5 Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):
- 6 File multimediali:
- 7 Augmented reality:
- 8 Bibliografia:
- 9 Webliografia:
- 10 Note:
- 11 Tipo di scheda:
- 12 Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:
- 13 Soggetto (categoria, tags) a testo libero:
- 14 Voci correlate:
Spazio della Fortezza Vecchia
La Fortezza Vecchia è una fortificazione che si erge a margine del Porto Mediceo di Livorno.Essa racchiude in sé l'intera storia della città, dalle origini fino ai giorni odierni.
Descrizione
La Fortezza Vecchia presenta una forma asimmetrica ed è costituita da tre bastioni che, come le cortine murarie, sono rivestiti in mattoni hanno la caratteristica forma "a cuore" sperimentata dai fratelli Sangallo. Sugli angoli dei bastioni della Canaviglia e dell'Ampolletta, ora sostituiti da copie in marmo, erano apposti due grossi mascheroni in bronzo in forma di teste leonine. In origine si accedeva al complesso fortificato solo via mare, grazia anche allo scavo di un canale tra il 1522 e il 1523 in modo da isolarlo completamente. Una piccola chiatta, trainata da una fune tesa tra la fortezza e l'antico scalo, ancora esistente della scomparsa Piazza S. Trinita, conduceva all'ingresso est, in adiacenza all'orecchione del bastione dell'Ampolletta. Sbarcati al piccolo attracco, ci si trova di fronte ad un imponente portale incassato nella scarpata muraria. Il suo arco è ornato da pietre di Vada tagliate a cuneo per adeguarle alla strombatura; l'ingresso è chiamato "Porta del Duca". Sopra al portone un'iscrizione marmorea con stemma mediceo riporta il motto del duca Alessandro: "Sotto una fede et legge un Signor solo". Oltre il robusto portone si apre una galleria coperta con una caditoia centrale al soffitto ed una saracinesca in ferro per la difesa. Vi si trovava il posto di guardia e immediatamente dopo il "Cortile d'Arme" a pianta quadrata. Infatti, oltre questo ingresso, rivolto verso la città, sono identificabili ancora oggi i resti del cortile di guardia porticato, composto da pilastri ottagonali e archi a tutto sesto. Da qui una rampa, ad uso dei cavalli e carriaggi, fiancheggiata da scalini per i pedoni, conduce al piano superiore della fortezza, dominato dal Mastio di Matilde, dal Palazzo di Francesco I e da altri edifici minori, compresa la chiesa di San Francesco. Quest'ultima, un tempo inglobata all'interno di una costruzione più grande, è attualmente preceduta da una incongrua facciata realizzata a seguito delle devastazioni belliche. Sul piazzale affacciavano anche gli alloggi della guarnigione, che potevano ospitare fino a cinquemila persone, il palazzo di Cosimo I e la cisterna dell'acqua, purificata con un ingegnoso sistema di filtraggio naturale.Da questo livello, un'altra rampa porta poi alla galleria inferiore che si apre lungo le mura prospicienti la Darsena Vecchia e che collega tra loro i bastioni dell'Ampolletta e della Canaviglia; una seconda galleria parte invece dalla Canaviglia e si insinua fino alla Quadratura dei Pisani, mentre un terzo passaggio si sviluppa sul lato settentrionale del forte. Esse, oltre ad essere utilizzate per la distribuzione e il deposito delle attrezzature, servivano per il controllo dei danni subiti durante i conflitti a fuoco.
Sito web:
[[1]]
Opere:
Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):
File multimediali:
Video:
Audio:
Altro:
Augmented reality:
Latitudine:
Longitudine:
Link verso portali di augmented reality
Bibliografia:
Webliografia:
Note:
Tipo di scheda:
InteractiveResource
Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:
Soggetto (categoria, tags) a testo libero:
Voci correlate:
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