Archiving net.art: differenze tra le versioni

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
Riga 206: Riga 206:
 
Fabio Pietro Corti
 
Fabio Pietro Corti
  
[[Categoria:Tribe Mark]]
+
[[Categoria:Testo di Tribe Mark]]

Revisione 11:33, 18 Feb 2005

Archiving net.art Mark Tribe

http://www.afsnitp.dk/onoff/Texts/tribearchivingne.html

Rizoma fu fondato a febbraio 1996 a Berlino in un preciso momento quando il mondo di arte dei nuovi media ed internazionale fu frammentato nelle comunità locali e mancò una piattaforma comune per il cambio delle idee ed informazioni. Mentre feste come Ars Electronica a Linz, Austria abilitò persone che lavorano in questo campo per dividere l'un con l'altro le idee ed il pubblico, noi vedemmo un'opportunità di usare l'Internet per facilitare un dialogo critico che era più accessibile, incluso ed in corso, e costruire la comunità attraverso confini geografici e culturali. A quel tempo non c’era nessun foro critico dedicato esclusivamente al campo di arte e media nuovi, non c'erano colonne regolari in periodici di arte. Solamente il diario MIT Leonardo dedicò attenzione a Internet e all’ arte di rete, ma principalmente in un modo accademico. Noi cominciammo con un elenco di e-mail, generosamente hosted a nessun costo da Walter van der del Cruijsen a Desk.nl. Io invitai persone che avevo incontrato ad Ars Electronica e gli altri luoghi per partecipare in un dialogo critico sulla teoria, pratica e l'estetica di arte di media nuova. Dall'inizio, il flcro era sulla comunicazione molti-a-molti , su discussione critica e sull'intersecazione di arte contemporanea e le tecnologie emergonti. Concentrandosi su un soggetto attentamente definito, noi siamo stati in grado di essere più comprensivi nella nostra copertura di questo campo veloce-crescente. Brevemente dopo avere cominciato su, Rizoma si trasferì a New York dove Internet via il quale industria contenta, ora nota come Silicon Alley stava decollando. Noi incorporammo come un'entità di per-profitto, Rhizome.com a luglio 1996. Divenne presto chiaro il reddito pubblicità-basato di quel Rhizome.com modelli fu limitato fatalmente da taglia di mercato. Una seconda, impresa commercialmente focalizzata, StockObjects fu cominciata nel 1997 come un modo ………… di leve i beni esistenti e costruisce un affari vitali. StockObjects.com procurò le operazioni di Rhizome.org per due anni. Entro 1998, Rizoma aveva sviluppato una grande, comunità di supporto. A quel tempo Rizoma aveva circa 2000 abbonati. Noi sentimmo che Rizoma finalmente era in una posizione per prosperare come un'entità indipendente, così noi la portammo via da StockObjects e formammo un'organizzazione disinteressata e nuova chiamata Rhizome.org. Ad aprile 2000, rhizome.org ha approssimativamente 750.000 colpi per mese, ed approssimativamente 10.000-15.000 visitatori attuali per mese. Il numero di visite al sito web aumenta attualmente entro 35-50% per mese. Rizoma sta aumentando attualmente il suo numero di impostare abbonati di elenco entro 7% per mese. II La nostra missione è favorire la comunicazione e il dialogo critico sull’ arte dei nuovi media,presentare i lavori di artisti dei nuovi media,gli amministratori, critici ed educatori ad un pubblico più vasto ed archiviare questi lavori per il futuro. E-mail rimane al centro delle nostre attività - la colla che lega insieme la nostra comunity.Gli elenchi di e-mail sono fra le più importanti ed effettive forme di comunicazione on-line. Un paio di anni fa, Wired Magazine pubblicò una storia sull’iniziativa dei media. Dimostro che quell’iniziativa era il futuro di editoria on-line: invece di dover andare in qualche luogo e cercare il contenuto , queste piattaforme di media portano il contenuto a voi, tenendovi impegnati e coinvolti. La maggior parte delle diversi giochi media che erano esagerati in quel tempo sono spariti. Ma elenchi di e-mail - l'originale,low-tech spinge i media -a continuare a prosperare. Elenchi di e-mail sono migliori per costruire la community on-line che Web-based per produrre discussioni o sistemi di dialogo perché essi vi raggiungono e chiedono la vostra attenzione. Fino a che voi non sottoscriviate, l'e-mail resta apparendo nel vostro box. In un'economia di attenzione-deficit,i media proattivi sono particolarmente effettivi. Il nostro elenco di e-mail è disponibile in due maniere: Rhizome Raw e Rhizome Digest. Rizoma Raw non è un infiltrato e non moderato. Comunicazioni pubblicate a list@rhizome.org vanno direttamente a tutti gli abbonati Raw. Queste comunicazioni includono annunci di progetti d’ arte dei nuovi media , eventi, feste, conferenze e esposizioni; rilascia la stampa; trova lavoro; fa una rassegna dei progetti di arte dei nuovi media; interviste con artisti dei nuovi media; commento su problemi riferiti all’ arte dei nuovi media; e risponde alla posta. Rhizome Digest è una compilazione settimanale e filtrata della posta più attinente di Raw. Offrire queste due maniere è stato un importante fattore del nostro successo. Servizi Raw come un foro aperto e centro di community, con un piccolo ma molto attivo e dedicato gruppo di sottoscrittori. Senza Raw la community diventerebbe inattiva. Ma Raw può essere chiassoso, e non è per tutti. Digest è più trattabile, più prevedibile, e molto più popolare. Senza Digest, il nostro pubblico può andare dove vuole. Ad aprile 2000 ci sono approssimativamente 400 abbonati all'elenco Raw, ed approssimativamente 4000 abbonati all'elenco filtrato. Il nostro sito Web rhizome.org è una piattaforma on-line per la presentazione, interpretazione e conservazione dell’ arte dei nuovi media. Serve anche come una risorsa per informazioni su Rhizome.org e come accesso ai nostri servizi di e-mail. La futura chiave del sito include: artista-creati schizzi pagine, una biblioteca di più di 1500 testi sull’ arte e la tecnologia selezionata dagli elenchi di e-mail, una conservazione di archivi di net opere ed una libreria.

Come considera la presentazione e la conservazione della net art, noi rendiamo differenti i due generi di net art: Oggetti clonati e oggetti collegati. Gli oggetti clonati sono attualmente net opere situate sui sistemi di servizio di Rhizome. Il termine clonare è particolarmente attinente, perché i progetti di net art sono identici all'originale rappresentati altrove sulla rete. Non è una copia in termini di una fotocopia o un brano musicale registrato su nastro, i.e. non c'è nessun processo di duplicazione analoga. Invece, gli oggetti clonati sono completamente identici con l’" originale ", perché il codice intero per i progetti è presente sui nostri sistema di servizio. Il vantaggio di clonare un progetto è che il progetto sarà preservato in un'ubicazione permanente, vale a dire il nostro sistema di servizio, diversamente da progetti collegati che si sono spesso mossi da un sistema di servizio ad un altro, ad un elenco diverso, o i suoi files rinominati semplicemente o rimossi dalla rete. Clonando per risolvere questo problema perché tutte le referenze all'interno del sito web di Rhizome rimangono intatte, come collegamenti dal database di Rhizome di testi ai progetti di arte clonati. Gli oggetti collegati, al contrario sono soggetti all'effimerità della rete. Se un sito web per qualche ragione deve chiudere, il progetto può scomparire completamente, o può emigrare ad un url diverso, tagliando così i legami a tutti i siti che collegano al suo indirizzo non più valido. In secondo luogo, noi differenziamo tra tre tipi di siti relativi alla net art:


Ci sono fondamentalmente tre modi di preservare la Net Art, a seconda del tipo di lavoro, dell’hardware e del software utilizzati:



Gli artisti sottopongono i progetti di Net Art gonfiandone la forma indipendentemente che il progetto sia clonato da rhizome o sia collegato a rhizome (si veda distinzione sotto). Gli artisti sono responsabili per il loro contributo relativo all’uploading e al mantenimento dei loro progetti al sito di rhizome. L'uso di tecnologia non di proprietà e di un approccio funzionale stabilito del nostro sito riflette la nostra enfasi complessiva sull’ accesso allla comunità e sulla trasparenza. Diversamente dalla maggior parte delle pubblicazioni e periodici on-line, i quali assumono una gerarchia verticale per disseminare contenuti da pochi produttori a molti consumatori, Rhizome è una comunità di zone rurali: orizzontalmente distribuita,in una rete di molti a molti. È in questo senso che Rizoma è davvero rhizomatic. Oltre al mantenere un sito web e due mailing lists, rhizome spesso organizza, e prende parte ad eventi di off-line, così come la felice e digitale ora in The Kitchen a New York (una serie di presentazioni e discussioni attuali di net art da parte di net artisti , a partire dal 1998). Rhizome vuole estendere ad altre città in tutto il mondo le sue attività off-line. Rhizome partecipa a varie conferenze sulla net art regolarmente, non solo produce articoli per il sito web, ma anche per i periodici, cataloghi, e libri. Siccome Rhizome.org operava in maniera no-profit nei primi del 1998, noi siamo passati da un’entità volontaria senza capitali e infrastrutture ad un'organizzazione sostenuta da uno staff centrale di esperti. Il nostro consolidamento viene da tre fonti primarie: beni individuali, concessioni da fondazioni, società per azioni ed agenzie statali e redditi. Il supporto individuale proviene dal consiglio di amministrazione e dalla nostra comunità. Noi rimaniamo impegnati ad offrire i nostri servizi on-line gratis, ma si chiede agli abbonati di dare contributi volontari per sostenere lo sviluppo dei nostri programmi. L’appoggio della comunità è cruciale affinchè, paragonato al supporto di una fondazione, di un governo o di una multinazionale, sia meno volatile e perché invii un importante messaggio agli altri investitori, indicando che noi siamo importanti e che siamo utili alla comunità.L’ appoggio individuale è più comune negli Stati Uniti che in Europa e in altre parti del mondo, in parte perché la nostra mancanza di capitali statali richiede un supporto individuale maggiore del necessario e in parte perché noi abbiamo una tradizione più forte di dipendenza filantropica. Per esempio, la radiodiffusione pubblica negli Stati Uniti riceve approssimativamente la metà dei suoi fondi da membri individuali del suo pubblico. Rhizome.org ha ricevuto concessioni dalla Fondazione di Rockefeller, dalla Daniel Langlois Foundation per Arte, Scienza, e Tecnologia, dalla National Endowment per le Arti e da molte società per azioni, includendo Oven Digital, Absolut, Altoids e Media ed Beyond. I redditi includono tasse per presentarsi a conferenze e feste, tasse di licenza, entrate per pubblicità e tasse di consulenza.

In generale, sembra che la corrente si sia diretta verso di noi in termini di fondi. Gli investitori hanno iniziato a capire l'importanza dell’ arte dei nuovi media, ed il ruolo che noi abbiamo nel favorirla. Essi hanno ripensato alle loro categorie così che noi ora ci siamo adattati meglio chiaramente all'interno di loro. Allo stesso tempo, noi ci siamo organizzati nel miglior modo e professionalmente nel nostro approccio con gli investitori. I nostri obiettivi per il futuro rimarranno focalizzati sulla community dell’ arte dei nuovi media ad un livello di zone rurali,cercando di continuare a migliorare la qualità dei nostri servizi, creare un finanziamento per sostenere i costi di gestione, associarsi con altre organizzazioni rimanendo indipendenti, essere responsabili dei cambiamenti nel settore sviluppando il nostro compito e diffonderlo internazionalmente così ciò che Rhizome.org possa essere una rete globale di nodi collegati.

Mark Tribe Director and Founder of Rhizome.org

Recorded by Andreas Brøgger New York, November 2000.


What Counts As Net Art? (by Sara Diamond, Christiane Paul e Mark Tribe) http://rhizome.org/thread.rhiz?thread=1824&text=2773


Mark Tribe (mark@rhizome.org) Message 1 of 1 in thread 8.20.2001


Estratti dalla Webby Award Arts Pannel Discussion 2001 Un’interessante discussione e-mail si sviluppò fra i giudici nel 2001 Webby Award http://www.webbyawards.com nella categoria artistica. Noi pensammo che di renderla disponibile, in forma originale, sia perché credevamo che probabilmente le persone la trovassero interessante e sia perchè avevamo il desiderio di mettere in evidenza la trasparenza di questi processi. La discussione qui riportata seguì una chiamata in una conferenza ed una votazione iniziale per arrivare ad un breve elenco. L'elenco breve incluse: Lisa Jevbratt " 1:1 " http://www.c5corp.com/1to1


John Klima " Glasbead " http://www.glasbead.com

Mark Napier " Potatoland " http://www.potatoland.org YOUNG-HAE CHANG HEAVY Industries http://www.yhchang.com Per prima cosa nella conversazione, noi decidemmo di limitare la categoria ai progetti net art (diversamente da altri generi di siti artistici o siti riguardanti la net art) e di considerare sia i meta-sitii come " Potatoland " che include molti lavori sia siti come "Apartment " che sono singoli progetti .

Ringraziamenti a Marisa S. Olson per aver curato una lunga sequenza di e-mail sottostanti.

+ + + SARA DIAMOND: (Guardando la shortlist),E’ sceso a due per me: Glasbead eYoung-Hae Chang Heavy Industries. Perché? Nei loro propri modi, l'inglese a parte come lingua di conversazione,essi si sentirono molto speciali, in qualche modo vulnerabili. Da un lato come un ambiente che ha permesso continuamente trasformazioni della fonte da altri e scambia, e sull'altro, come un personale, ossessivo, doloroso e piuttosto esplosivo che si estende. Io gettai via alcune proclamazioni di ciò che è in qualche modo istituzionale sull'uso del web, i.e. agisce sul vostro hard drive , è esso interattivo contro declamatorio. Perché? Io sento che c'è così poco che attira la mia attenzione in un modo che gioca con la lingua, gioca con io e la fonte come soggetto di desiderio,gioca con la comunicazione in un modo formale che riflette anche sul chat(ter) sul web. Da adesso, io gettai il mio voto per Heavy Industries Presants.

JON IPPOLITO: Io sono in una difficoltà dopo avere letto la discussione di Apartmento v. Heavy Industries [ Io penso, avendo la possibilità, di occuparmi soprattutto esplorando il sito Heavy Industries. E ci sono degli attributi di Heavy Industries che sono uguali alla morale di Internet. È facilmente accessibile ( molto più , attualmente, di Apartment Java-dependent). È globale- la dimostrazione delle traduzioni francesi e coreane di molti testi. E diversamente dal poliglotta Apartment—il quale che " amour " fa parte della camera da letto ma non molto più--HI mette in evidenza la differenza tra le lingue in forte rilievo. Per esempio, mentre i testi inglesi mi ricordano esercizi di lettura-veloce, i caratteri coreani mi colpiscono come calligrafia stroboscopica. Ancora non dimentichiamo che la vulnerabilità che Sara legge accuratamente in HI è del narratore, non necessariamente dell’autore. Ironicamente, Marek, Martin, e Jonathan si fanno letteralmente vulnerabili da permettere agli osservatori di dattilografare in frasi inedite come " Questo progetto attira l’attenzione ". L'opera di Chang è radicata in tradizioni vigorose; il suo impatto emotivo conta sulla narrazione ben stabilita e convenzioni musicali contemporaneamente li oppone. Diversamente dalle narrazioni chiuse di Chang , Apartment è un sistema aperto--come Internet stesso. La chiarezza nella nostra cultura è fragile, come è l'innovazione artistica. E forse è l'esperimento sulla chiarezza, piuttosto che l’ irresistibile tendenza su un genere familiare che merita il mio voto...

CHRISTIANE PAUL: Io mi preoccupo profondamente per quanto riguarda i messaggi che noi stiamo spedendo dando ad HI molta importanza. Noi siamo tutti molto immersi in questa forma di arte, così per molti di noi un lavoro come HI (un net film che non vediamo spesso) può essere gratificante. Per il pubblico a per molti artisti, comunque ciò può sembrare molto diverso. In molte delle recenti revisioni di arte web-based scritte da critici di tradizionali media , io ho letto ciò che segue: Che cosa essi considerarono aver maggiore successo era l’arte tradizionale (" sembra essere un vero dipinto ") e non era l’arte supportata dalla tecnologia.

NATALIE BOOKCHIN: Poichè sono disposta a tornare nel 1890s quando Alfredo Steglitz stava promuovendo vigorosamente le qualità formali ed essenziali della fotografia in ordine di accettare esso come uno delle belle arti. Io mi chiedonsi riguardi di questa linea di pensiero--che noi dobbiamo dare il Webby al lavoro che esprime le così chiamate " caratteristiche formali ed essenziali intrinseche della net art " per mandare i messaggi agli arbitri , agli scrittori che divulgheranno con l’ opinione popolare. Noi non stiamo considerando per un minuto uno degli aspetti potenzialmente radicali della net art, e ciò non ha bisogno di un consenso dall'industria del buon gusto per giungere a milioni di persone. I canali sono ancora aperti per net art , perché noi stiamo cercando di chiuderli? Perché un ragazzo lotta nella game categoria nel webbys e nel Walzer art center di arte come arte? Net art ancora può fluire attraverso molti canali e può assumere molte sembianze.

CHRISTIANE PAUL: In cosa è HI di gran lunga diverso da tutto lo sperimentale e dai film più astratti che usano il testo e la musica? Perché non stiamo considerando l'arte di Photoshop, distribuito attraverso il Web? Perché HI impiega immagini commoventi? [....] Io non capisco quello che fa HI net art oltre che essere mezzo di distribuzione (è uno di molti film sperimentali che usano testo ed immagini ed il suo completamento principale per me consiste nel ritmo testuale e musicale che crea). Se ci potesse essere una categoria per film flash e film short sperimentali sul Web, a questa spetterebbe un premio. HI è un sito costituito da film flash ma non ha nessuna delle qualità che distinguono la net art da forme più tradizionali e secondo me non può essere paragonato a ciò che Apartment, Glasbead, Potatoland e 1:1 offrono in riguardo. Io non capisco semplicemente perché questi lavori non esistono secondo un il sito di film flash.

MARCK TRIBE: Io sono fiducioso nel mettere [HI] nella categoria di net art perché in questa è stato contestualizzato in pratica. Io credo che fu preso in considerazione per essere sperimentato come (cinematografico) net art , non come cinema web. Io l'ho sempre considerato come arte contemporanea , e è stato detto anche come su Rhizome e, presumo, altrove. Molti studi di arte contemporanea, net art inclusa, oscurano i confini tra discipline. Come noi sappiamo fin da Duchamp,l’ arte è ciò che noi pensiamo sull’ arte.

SARA DIAMOND: Io penso che una delle grandi acquisizioni dei media interattivi, specialmente il web, sia l'abilità per migliorare ed intensificare il dialogo [....] Ma io penso anche che ci sia una soglia che è speciale per l’esperienza di web- based che è associativa, cumulativa, appiccicosa, e che HI cattura in pratica e in un momento. Il testo così è stato una parte della cultura del web, eclissato dal visuale, lacerato e ridistribuito dal disegno. Le mie simpatie per HI (altro che le sue referenze post-industriali) devono dare vita sia alla sua forma, alla sua poesia, e alla sua relazione per la narrazione e da adesso per l’emozione.

JULIA SCHER: Sì, per me, io in realtà non potrei liberarmi dal… [HI] suo impatto. E nonostante non offra interattività offrì altre idee circa control/controllare. invece del mio pensare... " quando acchiappando topi i..." io sto pensando " mentre in questo pezzo..." invece dei miei tasti funzionali " pensanti " io sto pensando " che queste sono per prima cosa tutte le pagine ".

secondo me il seguente dettaglio, un genere di accurata (trattamento di traduzione) stabilità-fra-le-scelte, e leggibilità di Apartment sono estremamente potenti e convincenti.

NATALIE BOOKCHIN: Io penso che (HI) ultimamente lavori come un progetto net; sta spaventando vedere questo e crudo e diretto " net " film diretto e che è preso sul mio browser e che offre precisamente quello che noi non c'aspettiamo in questo momento da questo ambiente--nessuno bottone per scattare, nessun luogo per l’immissione dati. Io non ho visto mai niente di simile prima ad ora sulla rete. Non è un film che io vorrei vedere attraverso la rete. L'appartamento è interattivo, ma [....] per me è più impressionante per quello che potrebbe fare piuttosto di come viene utilizzato.

CHRISTIANE PAULE: Io non credo in definizioni di un mezzo --particolarmente se è un nuovo e processo-diretto che continuamente trova forme nuove di espressioni e manifestazioni. Comunque, io ho dei dubbi che riguardano il nostro processo di selezione e su quello che noi stiamo comparando . Diversamente posso dire, HI è l'unico progetto del suo genere fra tutti i progetti che noi abbiamo discusso per nomina perché tutti gli altri furono uguali alla descrizione più convenzionale " di net art come sistema-aperto, interattivo, rhizomatic, partecipante e dinamico nel senso di time-based o incorporando dati di real-time (tutti di questi a gradi diversi, nessuno di loro come necessità). L'aspetto interessante dell'intero HI problema è che quello che è percepito " nuovo " e " inaspettato " è il tradizionale e " convenzionale " in un nuovo contesto. HI ha le sue origini nelle narrazioni tradizionale e convenzioni cinematografiche ma noi non lo abbiamo mai considerato o anche paragonato ad un altro progetto del suo genere--sia esso un film flash, un progetto narrativo e non-interattivo o un progetto che usa la rete come un mezzo di distribuzione ma potrebbero essere mostrati su CD ecc. Volendo dire, fra tutte le mele che noi stiamo considerando, che noi abbiamo un'arancia e l'arancia sembra essere preferita a tutte le mele perché è di una qualità che loro non hanno.

MARCHI TRIBÙ: Io apprezzo la preoccupazione di Christiane che dando il premio a HI potrebbe inviare un messaggio sbagliato (perché il lavoro non è interattivo). Ma forse è ora di dimenticare che la net art sia immaginata e solo concentrarsi su ciò che realmente ci piace e troviamo interessante / è importante come arte

CHRISTIANE PAUL: (Risposta alla domanda: Puoi vivere giudicando HI?) Se noi avessimo giudicato (HI) fra i siti comparabili, potrebbe essere stato il mio #1. Io non sono contrario a fare il sito vincitore , è molto più di nominarlo al primo posto. Mi piacque il fatto che Young-Hae Chang è senza pretese e fa ciò chiaramente [in interviste] che egli non si considera uno scrittore, usa solamente il 10% di Flash e imparò ad usarlo in 2 settimane. Questo non è stato inteso come una critica,ma significa che la grande arte può essere fatta con il minimo (arte concettuale, minimalismo ecc.) ed io credo che è anche più difficile fare un pezzo veramente grande con minimo. Ma artisti come Duchamp e Beuys (solo perchè questi sono i primi, essa menziona) eliminarono ciò per aprire nuove prospettive e radicalmente per sfidare le nozioni tradizionali di arte.


Sintesi

Mark Tribe è un artista, curatore, ma anche e soprattutto il fondatore della comunità online della New Media Art (della nuova arte creata con i media) Rhizome.org. In questa intervista rilasciata nel novembre del 2000 a New York racconta come è arrivato, insieme a tutti i suoi collaboratori, alla realizzazione del sito che ancor oggi troviamo online. Il nome particolare dato alla comunità Rhizome (in italiano Rizoma) deriva da un termine botanico che indica: fusto orizzontale simile ad una radice che scava sottoterra e in superficie deponendo germogli, utilizzato come organo di riserva. Praticamente questo rizoma è la fonte che connette le piante in una reti viventi (live). L’intento era ed è proprio quello di connettere tutti gli artisti della new media art (o net art – arte della rete): usare internet per facilitare un dialogo critico in modo da poter così creare una piattaforma comune per lo scambio di idee e di informazioni. Ecco perché a Berlino nel 1996, l’artista decide di fondare Rhizome. Nel periodo in cui nasce il sito, non era molto lo spazio dedicato all’arte in rete dalle riviste specializzate, solo rarissime eccezioni davano risalto ad Internet ed alla Net Art, ma con pochi risultati. I primi anni di vita della comunità sono stati dedicati al raggruppamento di persone specializzate nella new media art (net artists, ma anche critici, organizzatori di festivals, ecc…), attraverso una comunicazione molti-molti, per comprendere quale fosse la reale copertura del campo. Poco dopo aver cominciato Rhizome si trasferisce a New York dove i sostenitori riscontrarono problemi economici che i solo redditi pubblicitari non potevano sostenere. Nel 1997 cercarono di costruire un volume d’affari che sostenesse l’attività della comunità con l’aiuto di Stockobjects.com. Quest’ultimo sito nel giro di due anni raggiunse l’obiettivo e Rhizome nel 1998 aveva sviluppato una vasta comunità di sostenitori con circa 2000 iscritti. Nello stesso anno cominciava però a perdere consensi, così fu deciso di passare da una comunità incentrata sull’apporto di volontari ad un ente incentrato sul lavoro di impiegati esperti. Grazie a questi risultati, la comunità tornò al regime no-profit degli inizi, abbandonando Stockobjects. Nell’aprile del 2000 il sito contava 75.000 clic al mese, di cui 10000-15000 visitatori sicuri, il numero di visite al sito web aumentavano del 35-50% al mese. La mission di Rhizome è quella di far crescere comunicazione e dialogo critico sulla New Media Art; introdurre nel web e presentare gli artisti e i loro lavori, i curatori, i critici, gli educatori al vasto pubblico telematico; archiviare tutti i lavori.

All’interno di Rhizome esistono 2 tipologie di liste: - Rhizome Raw; - Rhizome Digest. La mailing list Raw non è filtrata e moderata, tutte le email ricevute o inviate dall’indirizzo list@rhizome.org vanno direttamente a tutti gli abbonati Raw. Il contenuto varia, da bandi per progetti di new media art a date di eventi, festivals, conferenze o esposizioni, articoli tratti da riviste specializzate, revisioni di progetti di new media art, interviste con new artists, commenti, eventuali problematiche con relative soluzioni ecc… Rhizome Digest, invece è una mailing list settimanale filtrata delle lettere più attinenti estratte dall’elenco Raw. Con l’offerta di questi due tipi di servizi, specifica Tribe, Rhizome crea un forum aperto ad un pubblico che si avvicina al proprio sito (Raw), ed un altro specializzato per la new media art (Digest), senza una delle due mailing list la comunità non esisterebbe. Il sito web è quindi una piattaforma online per la presentazione, l’interpretazione e la conservazione di lavori della new media art, ma è anche una risorsa per conoscere l’attività di Rhizome.org, anche per accedere ai vari servizi offerti via email. Nel sito si trovano: - pagine di schizzi create da artisti; - una biblioteca con più di 1500 testi su arte e tecnologia selezionati dalle mailing lists; - un archivio di lavori in rete e delle librerie.

I lavori della new media art esposti nel sito vengono suddivisi in due categorie: CLONED OBJECTS e LINKED OBJECTS.

I Linked objects, al contrario sono soggetti ai cambiamenti del web. Se un sito per varie ragioni è costretto a chiudere, il progetto può scomparire completamente o cambiare ubicazione url, tagliando così i ponti con i collegamenti agli indirizzi non più validi.

All’interno di Rhizome viene fatta anche una distinzione di siti dedicati alla net art: A) Siti statici, sono quei siti che non cambiano, sia nel contenuto che nella struttura; B) Siti in evoluzione, siti che cambiano con il tempo, ma senza cambiare contenuti e limiti del sito; C) Siti senza contenuti, che non sono realmente situati in un punto del web, ma migrano da un sito all’altro.

Inoltre Mark Tribe sottolinea tre modi distinti usati dal suo sito per archiviare e preservare i progetti di net art: A) CONSERVAZIONE STATICA: insieme al progetto d’arte si conserva anche l’ambiente tecnico (e tecnologico) in cui è stato creato. (versione del browser, il PC, i plug-ins necessari,…) B) MIGRAZIONE: la struttura dai files con cui è stato ideato un lavoro net art viene aggiornata alla versione corrente del software utilizzato per la creazione. C) EMULAZIONE: parti dell’ambiente tecnologico necessarie per il progetto new media art vengono ricreate attraverso l’utilizzo di appositi programmi di emulazione (esistono alcuni software che ricreano l’ambiente Atari in un pc con sistema operativo Windows).

Gli artisti che pubblicano i loro progetti in Rhizome riempiono un modulo nel quale viene spiegato che il lavoro sarà clonato o sarà collegato da Rhizome (vedi la distinzione fatta in precedenza), ogni artista è responsabile per l‘uploading e il mantenimento del proprio lavoro. Viene creato così un senso di non-proprietary che riflette la trasparenza e lo spirito in cui è nato il sito web. Rhizome è davvero rizomatica, poiché è distribuita attraverso una serie di grassroots (radici) orizzontali, senza una gerarchia verticale, con una rete molti-molti. Rhizome punta ad estendere la sua attività alle altre città sparse nel mondo, partecipa regolarmente a simposi di net art, produce articoli per il sito web, esposizione di cataloghi e di libri. La stabilità economica del sito, spiega Mark Tribe, è data non solo dalle donazioni di fondazioni, di società per azioni, di agenzie statali, o da premi derivanti dall’attività stessa di Rhizome, ma anche e soprattutto dalle donazioni individuali di ogni membro iscritto alla comunità. Tale sostegno è importante per la comunità non solo a livello economico, ma perché rafforza l’importanza, la funzione e l’esistenza della stessa comunità online. Chi si iscrive alla comunità di Rhizome può usufruire gratuitamente dei servizi della comunità per circa un mese, dopo di che viene richiesta un’offerta per il finanziamento dell’attività del sito web (minimo di 5$). Gli obiettivi per il futuro di Rhizome sono quelli di rimanere focalizzati sulla comunità di new media art mantenendo la gerarchia orizzontale (grassroots), continuare a migliorare la qualità dei servizi offerti, rispondere ai cambiamenti del campo della net art evolvendo l’attività del sito, così da poter mettere le radici a livello internazionale così che Rhizome.org possa diventare una rete globale.

Fabio Pietro Corti