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Ogino Knauss è un collettivo di videomaker attivo dal 1995.
 
Ogino Knauss è un collettivo di videomaker attivo dal 1995.
Fondato a Firenze da [[Tripodi Lorenzo | Lorenzo Tripodi]] e [[Conti Manuela | Manuela Conti]], studia la trasformazione dello spazio urbano, attuando un percorso di ricerca che predilige l’utilizzo dei linguaggi audiovisivi. I temi e i conflitti delle città si legano, nei suoi interventi artistici, ai processi di produzione dell’immagine.<br>
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Fondato a Firenze da [[Tripodi Lorenzo | Lorenzo Tripodi]] e [[Conti Manuela | Manuela Conti]] e Michele Lancuba, studia la trasformazione del paesaggio urbano e mediatico, attuando un percorso di ricerca che predilige l’utilizzo dei linguaggi audiovisivi. I temi e i conflitti delle città si legano, nei suoi interventi artistici, ai processi di produzione dell’immagine.<br>
 
Dal 2008 il gruppo risiede a Berlino e produce cortometraggi, vj sets, documentari ed installazioni, sperimentando le pratiche più innovative della comunicazione.<br>
 
Dal 2008 il gruppo risiede a Berlino e produce cortometraggi, vj sets, documentari ed installazioni, sperimentando le pratiche più innovative della comunicazione.<br>
Nei progetti più recenti l’attenzione del collettivo si è concentrata sui mutamenti degli ambienti cittadini e periferici a seguito della globalizzazione.
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Nei progetti più recenti l’attenzione del collettivo si è concentrata sui mutamenti degli ambienti urbani e periferici a seguito della globalizzazione.
Esplorazioni urbane sono avvenute a Firenze, Riccione, Berlino, New York, Roma, Milano, Amsterdam, Salonicco, La Habanache ed hanno portato ad azioni
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Esplorazioni urbane sono avvenute a Firenze, Riccione, Berlino, New York, Roma, Milano, Amsterdam, Salonicco, La Habana, Mosca, ed hanno portato ad azioni
 
performative o installazioni. I video realizzati nelle diverse città sono stati raccolti nel progetto antologico ''[[Triplicity]]'', pubblicato sottoforma di libro interattivo + DVD  da [http://www.avrec.org/ AVrec].<br>
 
performative o installazioni. I video realizzati nelle diverse città sono stati raccolti nel progetto antologico ''[[Triplicity]]'', pubblicato sottoforma di libro interattivo + DVD  da [http://www.avrec.org/ AVrec].<br>
 
Gli Ogino Knauss sono in costante ricerca di spazi creativi, spesso non convenzionali, per confrontarsi, come i centri culturali, spazi pubblici, temporanee zone occupate, gallerie d'arte, festival, piste da ballo. Hanno collaborato o suonato sessioni dal vivo, tra gli altri, con: Autechre, Autobam, Vladislav Delay, DJ Ultracore, Masami Akita e Zbigniew Karkowski, [[Otolab]], OTK, Rich Medina, Terre Thaemlitz.<br>
 
Gli Ogino Knauss sono in costante ricerca di spazi creativi, spesso non convenzionali, per confrontarsi, come i centri culturali, spazi pubblici, temporanee zone occupate, gallerie d'arte, festival, piste da ballo. Hanno collaborato o suonato sessioni dal vivo, tra gli altri, con: Autechre, Autobam, Vladislav Delay, DJ Ultracore, Masami Akita e Zbigniew Karkowski, [[Otolab]], OTK, Rich Medina, Terre Thaemlitz.<br>
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In ''[[Doble Forza]]'', ad esempio, il racconto della vita quotidiana nello spazio pubblico si svolge tra palazzoni impersonali, enormi spazi lasciati vuoti, diventati terreno di appropriazione e trasformazione, da parte della popolazione. Il film, girato nel 2006 a Cuba, testimonia, conseguentemente, anche i pro e i contro del processo partecipativo di costruzione.<br>
 
In ''[[Doble Forza]]'', ad esempio, il racconto della vita quotidiana nello spazio pubblico si svolge tra palazzoni impersonali, enormi spazi lasciati vuoti, diventati terreno di appropriazione e trasformazione, da parte della popolazione. Il film, girato nel 2006 a Cuba, testimonia, conseguentemente, anche i pro e i contro del processo partecipativo di costruzione.<br>
 
«Abbiamo avuto l’opportunità di esplorare una diversa incarnazione della moderna periferia urbana e una ideologia architettonica, temi ricorrenti nel nostro lavoro».<br>
 
«Abbiamo avuto l’opportunità di esplorare una diversa incarnazione della moderna periferia urbana e una ideologia architettonica, temi ricorrenti nel nostro lavoro».<br>
Il progetto ha dato avvio ad una serie di reportage che indagano lo scontro tra l'ideologia modernista di costruzione e le pratiche quotidiane che abitano e trasformano la periferia delle città. Perciò il processo descrittivo che il collettivo mette in atto è una sorta di “dermatologia urbana”, una investigazione attenta ed oggettiva delle caratteristiche somatiche della città mutante.<br>
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Il progetto ha dato avvio ad una serie di reportage che indagano lo scontro tra l'ideologia modernista di costruzione e le pratiche quotidiane che abitano e trasformano la periferia delle città, denominato [Re:centering Periphery][http://www.oginoknauss.org/blog/] Perciò il processo descrittivo che il collettivo mette in atto è una sorta di “dermatologia urbana”, una investigazione attenta ed oggettiva delle caratteristiche somatiche della città mutante.<br>
 
Che si tratti di collage fotografici e registrazioni sonore, oppure di slide di testo e immagini, gli Ogino knauss conducono un’analisi ad ampio spettro sul territorio, riportandone - spesso in presa diretta - le caratteristiche visive, sonore e testuali più autentiche.<br>
 
Che si tratti di collage fotografici e registrazioni sonore, oppure di slide di testo e immagini, gli Ogino knauss conducono un’analisi ad ampio spettro sul territorio, riportandone - spesso in presa diretta - le caratteristiche visive, sonore e testuali più autentiche.<br>
Nel caso di ''[[Triplicity]]'', il progetto antologico che raccoglie le esplorazioni urbane del collettivo, il collettivo da vita ad una performance audio-visuale e contemporaneamente ad un processo cognitivo dinamico. ''Triplicity'' esplora l'urbanizzazione globale attraverso l'incessante, irriducibile, correlata produzione di spazialità umana e testualità urbana».<br>
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Nel caso di ''[[Triplicity]]'', il progetto antologico che raccoglie le esplorazioni urbane del collettivo, il collettivo da vita ad una performance audio-visuale e contemporaneamente ad un processo cognitivo dinamico. «''Triplicity'' esplora l'urbanizzazione globale attraverso l'incessante, irriducibile, correlata produzione di spazialità umana e testualità urbana».<br>
 
Ogino Knauss ci mostra lo spazio urbano come un sistema complesso e multidimensionale fatto di segni, flussi e superfici, come un prodotto della vita quotidiana dei suoi abitanti e delle loro percezioni ma anche come rappresentazione della testualità metropolitana. Triplicity è stato presentato come un live set anche a Firenze e Scandicci.
 
Ogino Knauss ci mostra lo spazio urbano come un sistema complesso e multidimensionale fatto di segni, flussi e superfici, come un prodotto della vita quotidiana dei suoi abitanti e delle loro percezioni ma anche come rappresentazione della testualità metropolitana. Triplicity è stato presentato come un live set anche a Firenze e Scandicci.
  
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* http://www.luxflux.org/n15/partiture1.htm
 
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* https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:QySms26MHjcJ:www.raethiarealestate.it/allegati/moskonstruct_exhibition.pdf+&hl=en&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESjoLDvoO18y7ncZiw6J-ezkjD2YPbRjRvkK2MDNv0hCrop7nq3IHR5K0hIkVySWqJ7mPj2rSuwW2V2rsY8qK_5N51PZpdp1MucOX9jdyWvQKcGSLi422Z2fr8vpf-hqK3XbmJwj&sig=AHIEtbRhgjjfhUNxbGl6DRUGnZjWWP8h1g. Progetto dedicato alla promozione e al recupero dell’architettura costruttivista a Mosca.  
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* [https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:QySms26MHjcJ:www.raethiarealestate.it/allegati/moskonstruct_exhibition.pdf+&hl=en&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESjoLDvoO18y7ncZiw6J-ezkjD2YPbRjRvkK2MDNv0hCrop7nq3IHR5K0hIkVySWqJ7mPj2rSuwW2V2rsY8qK_5N51PZpdp1MucOX9jdyWvQKcGSLi422Z2fr8vpf-hqK3XbmJwj&sig=AHIEtbRhgjjfhUNxbGl6DRUGnZjWWP8h1g Progetto dedicato alla promozione e al recupero dell’architettura costruttivista a Mosca].  
 
* http://www.bellariafilmfestival.org/dett_film_archivio-2008-23-1.html
 
* http://www.bellariafilmfestival.org/dett_film_archivio-2008-23-1.html
  
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Ogino Knauss Collettivo italiano video-attivista che si occupa di documentare e narrare la trasformazione degli spazi urbani.
Nato come Laboratorio di Cinema Mutante, allo scopo di portare la produzione cinematografica ad una dimensione performativa, dal 2006 lavora a Berlino.

Doble Forza. Opera video di Ogino Knauss

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Ogino Knauss

Biografia:

Ogino Knauss è un collettivo di videomaker attivo dal 1995. Fondato a Firenze da Lorenzo Tripodi e Manuela Conti e Michele Lancuba, studia la trasformazione del paesaggio urbano e mediatico, attuando un percorso di ricerca che predilige l’utilizzo dei linguaggi audiovisivi. I temi e i conflitti delle città si legano, nei suoi interventi artistici, ai processi di produzione dell’immagine.
Dal 2008 il gruppo risiede a Berlino e produce cortometraggi, vj sets, documentari ed installazioni, sperimentando le pratiche più innovative della comunicazione.
Nei progetti più recenti l’attenzione del collettivo si è concentrata sui mutamenti degli ambienti urbani e periferici a seguito della globalizzazione. Esplorazioni urbane sono avvenute a Firenze, Riccione, Berlino, New York, Roma, Milano, Amsterdam, Salonicco, La Habana, Mosca, ed hanno portato ad azioni performative o installazioni. I video realizzati nelle diverse città sono stati raccolti nel progetto antologico Triplicity, pubblicato sottoforma di libro interattivo + DVD da AVrec.
Gli Ogino Knauss sono in costante ricerca di spazi creativi, spesso non convenzionali, per confrontarsi, come i centri culturali, spazi pubblici, temporanee zone occupate, gallerie d'arte, festival, piste da ballo. Hanno collaborato o suonato sessioni dal vivo, tra gli altri, con: Autechre, Autobam, Vladislav Delay, DJ Ultracore, Masami Akita e Zbigniew Karkowski, Otolab, OTK, Rich Medina, Terre Thaemlitz.
Parallelemente alla ricerca sperimentale, Ogino Knauss lavora anche su un'attività archivistica circa le azioni, i movimenti e i conflitti del mondo urbano, in collaborazione con le reti impegnate e le istituzioni come il Network Internazionale per la Ricerca Urbana e l'Azione, il Dipartimento d Urbanistica e Pianificazione Territoriale dell'Università di Firenze, la Fondazione Giovanni Michelucci, il Workshop Cartografia Resistente.

Sito web:

http://www.oginoknauss.org

Poetica:

Ogino Knauss nasce come laboratorio di “cinema mutante”, ovvero con lo scopo di dare una specifica attitudine performativa ai suoi progetti video.
La produzione del collettivo si muove tra nuovi media e psicogeografie, esplorando, grazie ai più recenti linguaggi e pratiche della comunicazione, le pratiche contemporanee dell'abitare gli spazi metropolitani.
Lo scopo è di descrivere quelli che sono i processi culturali della città. Quei meccanismi, cioè, di appropriazione dello spazio pubblico, ma soprattutto di partecipazione pubblica alla conversione del degrado urbano.
«La costruzione della città, quantomeno se ci riferiamo al contesto urbano occidentale contemporaneo, non è più soltanto affare di cantieri, ruspe, e progetti architettonici. È un processo che investe soprattutto significati che attribuiamo allo spazio fisico, le destinazioni d’uso, i diritti di accesso, la regolazione di flussi di traffico e di informazioni in un contesto morfologico in gran parte determinato. Come i cittadini percepiscono ed influenzano l’ambiente in cui vivono e come i nuovi determinanti globali e transnazionali ridefiniscono il concetto stesso di cittadinanza sono questioni aperte e centrali»[1]
L’urbanizzazione incompleta è una delle facce della città moderna ed è spesso messa in luce dal collettivo.
In Doble Forza, ad esempio, il racconto della vita quotidiana nello spazio pubblico si svolge tra palazzoni impersonali, enormi spazi lasciati vuoti, diventati terreno di appropriazione e trasformazione, da parte della popolazione. Il film, girato nel 2006 a Cuba, testimonia, conseguentemente, anche i pro e i contro del processo partecipativo di costruzione.
«Abbiamo avuto l’opportunità di esplorare una diversa incarnazione della moderna periferia urbana e una ideologia architettonica, temi ricorrenti nel nostro lavoro».
Il progetto ha dato avvio ad una serie di reportage che indagano lo scontro tra l'ideologia modernista di costruzione e le pratiche quotidiane che abitano e trasformano la periferia delle città, denominato [Re:centering Periphery][1] Perciò il processo descrittivo che il collettivo mette in atto è una sorta di “dermatologia urbana”, una investigazione attenta ed oggettiva delle caratteristiche somatiche della città mutante.
Che si tratti di collage fotografici e registrazioni sonore, oppure di slide di testo e immagini, gli Ogino knauss conducono un’analisi ad ampio spettro sul territorio, riportandone - spesso in presa diretta - le caratteristiche visive, sonore e testuali più autentiche.
Nel caso di Triplicity, il progetto antologico che raccoglie le esplorazioni urbane del collettivo, il collettivo da vita ad una performance audio-visuale e contemporaneamente ad un processo cognitivo dinamico. «Triplicity esplora l'urbanizzazione globale attraverso l'incessante, irriducibile, correlata produzione di spazialità umana e testualità urbana».
Ogino Knauss ci mostra lo spazio urbano come un sistema complesso e multidimensionale fatto di segni, flussi e superfici, come un prodotto della vita quotidiana dei suoi abitanti e delle loro percezioni ma anche come rappresentazione della testualità metropolitana. Triplicity è stato presentato come un live set anche a Firenze e Scandicci.

Opere:

  • Triplicity (2000/2005) Presentato come un live set a Firenze, Roma, Bruxelles, Venezia, Scandicci, La Habana, Parma, Rotterdam e come installazione alla mostra “Empowerment Cantiere Italia” a Genova,Triplicity è un progetto antologico e performance audio-visuale che raccoglie le esplorazioni urbane del collettivo. Triplicity è stata anche una mostra multimediale presentata al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma, gennaio 2006, che ha mostrato i diversi risultati del progetto.
  • Eur_extreme_urban_ratio (2001) Un live-media set basato sulla deriva critica attraverso Firenze, eseguito in diverse città. EUR è diventato il prototipo per una ricerca spaziale cognitiva attraverso i media digitali e l'azione performativa.
  • K-frame
  • Urban_skin (2006/2008) Documentario sviluppato attraverso valutazioni fotografiche e registrazioni audio. E 'stato presentato come un live media set e a Venezia come mostra multimediale.
  • Avrec
  • Dock-k-code
  • Re:centeringperiphery
  • Treplot (k-frame01)

Opere video:

  • 2008 Doble forza (Digital Video, color, 30min) Film documentario (30', col., DV) sulla città di Alamar.
  • 2005 Quantize This (12’, col, DV)
  • 2003 Michelucci S-8 (24’, B/N –col, DV-8mm)
  • 2001 Extreme Urban Ratio-Sum. Florence (20’, col, DV)
  • 1998 Kinkaleri-Super ( 20’, col, Betacam)
  • 1997 Box for Micro. Esperimento italiano (10’, col, 35mm)
  • 1996 Speedy C (10’, col. Hi8)

Elenco esposizioni:

  • 2008/07 Città al muro, live performance, Trento (ITA)
  • 2008/05 Re:centering periphery, Live performance, Berlino, DE
  • 2007/11 Cimatics AV Festival, Urban Skin, live media performance, Brussels, BE
  • 2006/09 Spectacle City exhibition, NAI, Triplicity, live media performance, Rotterdam, NL
  • 2006/04 Novena Biennal de la Habana. Int/Ext La Habana-Alamar, La Havana CUBA
  • 2006/01 Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università la Sapienza, Process:triplicity, multimedia anthological exhibition, Roma, IT
  • 2005/09 Video Dance Festival, Substitute City live media performance, Thessaloniki, GR
  • 2005/08 Stubnitz Cultural Center. Doc-k-cod (with Ooff-Ouro), live media performance, Amsterdam, NL
  • 2005/04 Domus Review Circular. Installazione Quantize This video, Milan IT
  • 2004/08 Plein Open Air. Triplicity live media performance Bruxelles, BE. Presentato anche in differenti versioni a Scandicci, IT; Montevarchi, IT; Univ. La Sapienza,Roma, IT; Palazzo dei congressi, Roma, IT; Fabbrica del Vapore, Milano, IT; la Havana, CUBA etc.
  • 2003/10 Sonicity Festival. Equilibratura Elettronica (con Masami Akita and Zbigniew Karkowsky), live media performance, Rome IT (pubblicato come DVD da AVrecords, 2005)
  • 2003/01 Netmage 03. Les gamas n’existent pas, live media performance, Bologna, IT
  • 2002/07 Riccione TTVV. Italian Landscape, live media performance Riccione, IT. Presentato anche alla Fondazione Michelangelo Pistoletto 2004, Biella, IT
  • 2002/10 Italian Live Media Contest. VJ-set Milano, IT
  • 2001/12 Netmage 02. EUR, live media performance, Bologna. Presentato anche a Batofar Cerche l’Italie, Paris, FR; Teatro Studio Scandicci; Firenze, IT; TPO Teatro Polivalente occupato, Bologna, IT; Batik, Perugia, IT; Video festival Lecce, IT;
  • 2000/03 Magazzini d’Arte Contemporanea, FAC, VJ-set , Firenze, IT
  • 2000/04 Second Italian Vj Convention, VJ-set Link, Bologna IT
  • 1999/07 Festival Garonne / Hyperfilm, live media performance, Toulouse FR
  • 1999/05 Pecci Contemporary Art Museum, Hyperfilm 1 – The hunt, video installation Prato, IT
  • 1999/04 First Italian Vj Convention, VJ-set Link, Bologna, IT
  • 1998/11 Link TV, VJ-set Bologna, IT
  • 1998_07 Fiction Overdose Festival, Off line TV, VJ-set, Forte Prenestino, Roma, IT
  • 1998_06 Hackit 98 –First Hackers convention in Italy Boicoop TV, Street television, Florence IT
  • 1996_06 La Musa Tecnologica, Slow-T Machine video installation, San Benedetto del Tronto, IT

File multimediali:

Video:

Augmented reality:

Bibliografia:

  • Triplicity, Firenze, Avrec, 2005 (Book+DVD-rom)
  • Equilibratura Elettronica, Firenze, Avrec, 2005 (DVD)

Webliografia:

Note:

  1. Lorenzo Tripodi, Nuove Narrative Urbane. Le televisioni di strada contro il mediascape globale. in Paba G., Perrone C., (eds.) Cittadinanza attiva. Il convolgimento degli abitanti nella costruzione sociale della città. Firenze, Alinea, 2004.

Ogino Knauss ha curato il graphic design dei seguenti libri collettivi:

  • INURA,The Contested metropolis. Six Cities at the beginning of 21st Century, Basel, Birkhauser, 2004.
  • Paba, G.,(ed.),Insurgent city. Racconti e geografie di un’altra Firenze, Media Print, Livorno, 2002.

Tipo di scheda:

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Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Artisti

Soggetto (categoria, tags) a testo libero:

Voci correlate:

Lorenzo Tripodi, Triplicity, Workshop Cartografia Resistente