Hackmeeting 2007 - ASC: differenze tra le versioni

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==Origine e storia:==
 
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Hack-it annuale non è solo un raduno tecnico in cui si incontrano gli hacker italiani, ma un momento di condivisione per tutti coloro che sono accomunati dall'interesse nella comunicazione telematica orizzontale e vogliono sperimentare e discutere dell'uso sociale, tecnico e politico degli strumenti informatici e telematici.<br>
 
Hack-it annuale non è solo un raduno tecnico in cui si incontrano gli hacker italiani, ma un momento di condivisione per tutti coloro che sono accomunati dall'interesse nella comunicazione telematica orizzontale e vogliono sperimentare e discutere dell'uso sociale, tecnico e politico degli strumenti informatici e telematici.<br>
Dopo 10 anni dal primo [[http://www.edueda.net/index.php?title=Hackmeeting_1998#Origine_e_storia:  Hackmeeting di Firenze]], gli hackers si ritrovano a '''Pisa''' presso il [http://www.rebeldia.net/ Centro Sociale Rebeldia] alle porte della città il '''28, 29 e 30 Settembre 2007'''. Consapevoli che in dieci anni il mondo dell'hacking è cambiato e che «Quelli che sembravano gli interessi di un piccolo gruppo di smanettoni, sono diventati interessi di tutti»  
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Dopo 10 anni dal primo [http://www.edueda.net/index.php?title=Hackmeeting_1998#Origine_e_storia:  Hackmeeting di Firenze], gli hackers si ritrovano a '''Pisa''' presso il [http://www.rebeldia.net/ Centro Sociale Rebeldia] alle porte della città il '''28, 29 e 30 Settembre 2007'''. Consapevoli che in dieci anni il mondo dell'hacking è cambiato e che «Quelli che sembravano gli interessi di un piccolo gruppo di smanettoni, sono diventati interessi di tutti»  
 
<ref> Dal ''Manifesto Hackmeeting 2007'' , in [http://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Hackmeeting_2007&action=edit&section=15 Cartella Stampa] di ''Hack-it 07. Teen Years nerdcore''</ref>.
 
<ref> Dal ''Manifesto Hackmeeting 2007'' , in [http://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Hackmeeting_2007&action=edit&section=15 Cartella Stampa] di ''Hack-it 07. Teen Years nerdcore''</ref>.
 
<br> Nel [http://www.ecn.org/hackit07/media/cartella_stampa.pdf manifesto] di apertura di Hack-it 07 gli hackers affermano: «Tutti siamo diventati un po' pirati, a nessuno piace che Google conosca ogni dettaglio delle nostre preferenze di navigazione, e le comunità internet sono diventate indispensabili per organizzare il proprio tempo di lavoro, piacere,  libertà.»<br>  
 
<br> Nel [http://www.ecn.org/hackit07/media/cartella_stampa.pdf manifesto] di apertura di Hack-it 07 gli hackers affermano: «Tutti siamo diventati un po' pirati, a nessuno piace che Google conosca ogni dettaglio delle nostre preferenze di navigazione, e le comunità internet sono diventate indispensabili per organizzare il proprio tempo di lavoro, piacere,  libertà.»<br>  
 
L'evento del 2007 è perciò centrato sui diritti digitali e su temi come la scelta del software libero e l'opposizione alla logica dei brevetti e del copyright tradizionale, ma anche sui problemi legati al lavoro in campo informatico tra cui l'autodifesa della propria privacy e la resistenza alla censura.
 
L'evento del 2007 è perciò centrato sui diritti digitali e su temi come la scelta del software libero e l'opposizione alla logica dei brevetti e del copyright tradizionale, ma anche sui problemi legati al lavoro in campo informatico tra cui l'autodifesa della propria privacy e la resistenza alla censura.
 
Vuole inoltre proporre la costruzione di server autogestiti, lo studio e la sperimentazione di fonti energetiche pulite e lo studio dei dispositivi di controllo e di sorveglianza.
 
Vuole inoltre proporre la costruzione di server autogestiti, lo studio e la sperimentazione di fonti energetiche pulite e lo studio dei dispositivi di controllo e di sorveglianza.
«La gente ha capito che la propria privacy in rete non è più appannaggio di una nicchia (...) Gli hackers non sono più visti come un'anomalia legata alle contro-culture, ma come soggetti coi quali interloquire per capire come migliorare la rete»<br> Hack-it 07 volle inoltre affrontare le problematiche sollevate dal web 2.0. Queste le parole di Bomboclat, uno degli organizzatori: «Pensavamo che il cyberspace avrebbe cambiato le leggi delle nazioni perché avrebbe cambiato prima di tutto la testa delle persone e il loro modo di rapportarsi con l'informazione. Si è poi arrivati ad una più cruda realtà in cui le nazioni cercano diriperimetrare lo spazio non circoscrivibile del cyberspace, in cui cercano di controllare in maniera sempre più granulare le attività che vengono svolte su internet».
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«La gente ha capito che la propria privacy in rete non è più appannaggio di una nicchia (...) Gli hackers non sono più visti come un'anomalia legata alle contro-culture, ma come soggetti coi quali interloquire per capire come migliorare la rete»<br> Hack-it 07 volle inoltre affrontare le problematiche sollevate dal web 2.0. Queste le parole di Bomboclat, uno degli organizzatori: «Pensavamo che il cyberspace avrebbe cambiato le leggi delle nazioni perché avrebbe cambiato prima di tutto la testa delle persone e il loro modo di rapportarsi con l'informazione. Si è poi arrivati ad una più cruda realtà in cui le nazioni cercano di riperimetrare lo spazio non circoscrivibile del cyberspace, in cui cercano di controllare in maniera sempre più granulare le attività che vengono svolte su internet».
Il raduno, è ed è stato fin dalla sua [[http://www.edueda.net/index.php?title=Hackmeeting_1998 prima edizione]] del 1998, formalmente aperto a tutti, unico requisito: condividere l'etica e l'attitudine hacker, che non vuol dire necessariamene «sapere usare un computer», ma voler andare oltre. <br> Sempre nel proclama di apertura si legge:  «Il nostro essere "hacker" si mostra nella quotidianità anche quando non usiamo i computer, si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l'informazione falsa ed imposta, come l'utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattività e il dover subire da spettatori l'introduzione di tecnologie repressive e censorie (...) Siamo sinceramente spaventati dalla velocità con la quale la tecnologia viene legata a doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche, ad una malsana e schizofrenica paura del proprio simile: il nostro approccio è diametralmente opposto.» <br>  
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Il raduno, è ed è stato fin dalla sua [http://www.edueda.net/index.php?title=Hackmeeting_1998 prima edizione] del 1998, formalmente aperto a tutti, unico requisito: condividere l'etica e l'attitudine hacker, che non vuol dire necessariamene «sapere usare un computer», ma voler andare oltre. <br> Sempre nel proclama di apertura si legge:  «Il nostro essere "hacker" si mostra nella quotidianità anche quando non usiamo i computer, si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l'informazione falsa ed imposta, come l'utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattività e il dover subire da spettatori l'introduzione di tecnologie repressive e censorie (...) Siamo sinceramente spaventati dalla velocità con la quale la tecnologia viene legata a doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche, ad una malsana e schizofrenica paura del proprio simile: il nostro approccio è diametralmente opposto.» <br>  
 
Nei tre giorni del meeting si sono alternati seminari, presentazioni, laboratori, e momenti di scambio informale come cacce al tesoro del wi fi, eventi musicali copyleft, biciclette da smontare e rimontare, le ''capanne dei suchi'' (punti d’incontro e dibattito) ma soprattutto oltre trenta workshop per tutti i pubblici, informatici e non.  
 
Nei tre giorni del meeting si sono alternati seminari, presentazioni, laboratori, e momenti di scambio informale come cacce al tesoro del wi fi, eventi musicali copyleft, biciclette da smontare e rimontare, le ''capanne dei suchi'' (punti d’incontro e dibattito) ma soprattutto oltre trenta workshop per tutti i pubblici, informatici e non.  
 
[http://www.ecn.org/hackit07/media/cartella_stampa.pdf Qui] il programma completo.
 
[http://www.ecn.org/hackit07/media/cartella_stampa.pdf Qui] il programma completo.
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==Bibliografia:==
 
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Versione attuale delle 23:25, 28 Gen 2013

Hackmeeting 2007
Ten years nerdcore, hackmeeting a Pisa, 28-29-30 settembre 2007. La comunita' hacker si ritrova per condividere produzioni e secrezioni. L'hardware si mette a nudo, nuovi pertugi si rendono disponibili, plug and play, scarica, copia, so hot, you burn it! Ancora ed ancora sotto lo slogan code is written, future is not!

Logo di Hack-it 07

Denominazione/sigla (acronimo):

Hack-it 07

Anno di Fondazione/costituzione (prima edizione):

1998

Periodo:

Annuale (dal 1998 la manifestazione é stata itinerante in diverse città d'Italia)

Sede:

Centro Sociale Rebeldia, via Battisti 51/633, Pisa

Struttura (concerti, mostre, seminari, workshop):

Ente promotore/produttore:

L'intero evento e tutta l'organizzazione tecnico/logistica sono autogestiti e autofinanziati dalle comunità digitali (e non) e da tutte le singole individualità che intendono contribuire alla discussione. L'intera organizzazione viene portata avanti durante l'anno da un collettivo virtuale che si ritrova nella mailing list hackmeeting@inventati.org.

Direzione artistica:

Organi (struttura, organico, esponenti e collaboratori):

Tra gli ospiti internazionali il giornalista statunitense Armin Medosh del FLOSS (Free Libre Open Source Software, il tedesco Andy Mueller Maghun membro storico del Chaos Computer Club di Berlino e il newyorkese Emmanuel Goldstein esperto di hacking e di social engineering esponente della EFF (Electronic Frontier Foundation).

Collaborazioni (eventuali collaborazioni stabili/episodiche di enti/associazioni):

Spazi utilizzati:

Spazi del Centro Sociale Rebeldia, via Battisti 51/633, Pisa

Contatti:

hackmeeting@inventati.org

Sito ufficiale:

http://www.ecn.org/hackit07/

Obiettivi:

  • Promuovere la diffusione delle conoscenze e l'utilizzo critico e consapevole della rete e delle nuove tecnologie, in opposizione alla loro deriva commerciale e repressiva.
  • Interrogarsi sull'accesso di massa alla banda larga e sulle problematiche connesse alla propria privacy.
  • Interrogarsi sui risvolti dell'uso sociale delle tecnologie e sull'incontro tra tecnologie e sessualità.
  • Analizzare la percezione del cyberspace.
  • Resistere ala censura e studiare modi di opposizione alla logica dei brevetti e del copyright tradizionale.

Aree di interesse:

Arte delle reti, libertà di espressione, software open source, nuove tecnologie, diritti digitali, informazione libera, attivismo, banda larga, privacy, web 2.0.

Origine e storia:

Hack-it annuale non è solo un raduno tecnico in cui si incontrano gli hacker italiani, ma un momento di condivisione per tutti coloro che sono accomunati dall'interesse nella comunicazione telematica orizzontale e vogliono sperimentare e discutere dell'uso sociale, tecnico e politico degli strumenti informatici e telematici.
Dopo 10 anni dal primo Hackmeeting di Firenze, gli hackers si ritrovano a Pisa presso il Centro Sociale Rebeldia alle porte della città il 28, 29 e 30 Settembre 2007. Consapevoli che in dieci anni il mondo dell'hacking è cambiato e che «Quelli che sembravano gli interessi di un piccolo gruppo di smanettoni, sono diventati interessi di tutti» [1].
Nel manifesto di apertura di Hack-it 07 gli hackers affermano: «Tutti siamo diventati un po' pirati, a nessuno piace che Google conosca ogni dettaglio delle nostre preferenze di navigazione, e le comunità internet sono diventate indispensabili per organizzare il proprio tempo di lavoro, piacere, libertà.»
L'evento del 2007 è perciò centrato sui diritti digitali e su temi come la scelta del software libero e l'opposizione alla logica dei brevetti e del copyright tradizionale, ma anche sui problemi legati al lavoro in campo informatico tra cui l'autodifesa della propria privacy e la resistenza alla censura. Vuole inoltre proporre la costruzione di server autogestiti, lo studio e la sperimentazione di fonti energetiche pulite e lo studio dei dispositivi di controllo e di sorveglianza. «La gente ha capito che la propria privacy in rete non è più appannaggio di una nicchia (...) Gli hackers non sono più visti come un'anomalia legata alle contro-culture, ma come soggetti coi quali interloquire per capire come migliorare la rete»
Hack-it 07 volle inoltre affrontare le problematiche sollevate dal web 2.0. Queste le parole di Bomboclat, uno degli organizzatori: «Pensavamo che il cyberspace avrebbe cambiato le leggi delle nazioni perché avrebbe cambiato prima di tutto la testa delle persone e il loro modo di rapportarsi con l'informazione. Si è poi arrivati ad una più cruda realtà in cui le nazioni cercano di riperimetrare lo spazio non circoscrivibile del cyberspace, in cui cercano di controllare in maniera sempre più granulare le attività che vengono svolte su internet». Il raduno, è ed è stato fin dalla sua prima edizione del 1998, formalmente aperto a tutti, unico requisito: condividere l'etica e l'attitudine hacker, che non vuol dire necessariamene «sapere usare un computer», ma voler andare oltre.
Sempre nel proclama di apertura si legge: «Il nostro essere "hacker" si mostra nella quotidianità anche quando non usiamo i computer, si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l'informazione falsa ed imposta, come l'utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattività e il dover subire da spettatori l'introduzione di tecnologie repressive e censorie (...) Siamo sinceramente spaventati dalla velocità con la quale la tecnologia viene legata a doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche, ad una malsana e schizofrenica paura del proprio simile: il nostro approccio è diametralmente opposto.»
Nei tre giorni del meeting si sono alternati seminari, presentazioni, laboratori, e momenti di scambio informale come cacce al tesoro del wi fi, eventi musicali copyleft, biciclette da smontare e rimontare, le capanne dei suchi (punti d’incontro e dibattito) ma soprattutto oltre trenta workshop per tutti i pubblici, informatici e non. Qui il programma completo.

Artisti:

Progetti (realizzati/in itinere/da realizzare):

Seminari: Qui le descrizioni dettagliate

  • Linux base
  • Abuso di PHP
  • Un Questionario Autogestito Contro La Propaganda Proibizionista
  • NuRI
  • Fbi IMproved
  • Protezione delle comunicazioni via posta elettronica
  • Isotopia - _TO
  • Creative Commons e creativita' musicale: istruzioni per l'uso
  • Hacking webcookies
  • OpenWRT: La distro per embedded
  • The Hacker Conspiracy
  • Fallimenti promettenti
  • Hack the bread!
  • IPSec Traffic Flow Confidentiality
  • 45 RPM/ Revolutions per Minute
  • Perche' PRIMES e' in P?
  • Reti distribuite
  • Interests around the Cyberspace about the hackers choice and lessons learned
  • Autotools
  • HACKING THE UNITED NATIONS 4.0
  • Caccaserver
  • Driver Video Reverse Engineered, verso flussi video e OpenGL realmente open
  • Circuit bending, micromusic & other little noise
  • VoIP: Voice over Internet Privacy
  • L'arte del BPF
  • Censura in Italia: chi, come e perche' censura
  • Hack the science
  • Metodi di compromissione dei sistemi anonimi
  • The Evolution of Hacking
  • HackGrid/HackNet

Produzioni:

Pubblicazioni:

Manifestazioni ed attività collaterali:

  • Hack the bike

L'arte di aggiustare le biciclette, capire come sistemare cambio, freni, ruote, forse addirittura i raggi. In collaborazione con la ciclofficina del Rebeldia.

  • Anche la musica ha il suo lato nerd!

In concomitanza con Hackit_07 Il collettivo torinese High Voltage Underground presentò una serata all'insegna della musica libera dal copyright e dalle lobby musicali. Presso lo Spazio Antagonista Newroz di Pisa con: - Decadence Death (Torino - black death core) - Heretica (Torino - thrash core) - Suboscura (Bologna - death prog) - Deathrider (Fabriano - heavy'n'roll)

  • Wi-fi hunting"

Discussione intorno ai mille modi di giocare con il wireless, pubblico e privato. Il terreno di gioco? Tutta Pisa!

  • Make your TV studiov

Dal digitale all'analogico, un piccolo studio video dove si effettuarono interviste e montarono i seminari per pubblicarli sul sito.

  • Capanne dei suchi

Assembramenti di memi e persone interessate a discutere di alcuni argomenti specifici in maniera differente dal solito seminario dove l'informazione segue un percorso "uno a molti"".

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

43.71056

Longitudine:

10.39481

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

  1. Dal Manifesto Hackmeeting 2007 , in Cartella Stampa di Hack-it 07. Teen Years nerdcore

Tipo di scheda:

InteractiveResource

Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Artisti Incontri/dibattiti

Soggetto (categoria, tags) a testo libero:

copyright, media, web 2.0, Hacker, hacktivism, attivismo, open source, censura, diritti digitali

Voci correlate:

Hackmeeting 1998, Hackmeeting, open source, linux, hacker, etica hacker, Hacking sociale, hacktivism