Marching Plague: differenze tra le versioni
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Viene tracciata dapprima una storia della guerra batteriologica partendo dalla metà del 1300 quando, durante l'assedio di Caffa, furono usati dei cadaveri virulenti per diffondere la peste tra la popolazione, passando poi per il Giappone degli anni '30 e l'esercito batterico dello scienziato Ishii Shiro, arrivando ai giorni nostri, in un'America da poco uscita dallo pseudo attacco di antrace, in cui miliardi di dollari vengono spesi per la difesa da armi batteriologiche, e la costruzione di queste ultime. | Viene tracciata dapprima una storia della guerra batteriologica partendo dalla metà del 1300 quando, durante l'assedio di Caffa, furono usati dei cadaveri virulenti per diffondere la peste tra la popolazione, passando poi per il Giappone degli anni '30 e l'esercito batterico dello scienziato Ishii Shiro, arrivando ai giorni nostri, in un'America da poco uscita dallo pseudo attacco di antrace, in cui miliardi di dollari vengono spesi per la difesa da armi batteriologiche, e la costruzione di queste ultime. | ||
In questa opera il CAE punta il dito proprio su questi enormi sprechi di denaro pubblico da parte del governo americano, denaro ovviamente sottratto alla cura delle grandi malattie globali quali l'AIDS, la malaria ecc... | In questa opera il CAE punta il dito proprio su questi enormi sprechi di denaro pubblico da parte del governo americano, denaro ovviamente sottratto alla cura delle grandi malattie globali quali l'AIDS, la malaria ecc... | ||
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Un'opera quindi che non solo vuole criticare certe scelte governative, ma che vole mettere in crisi un sistema culturale che vede la comunità scientifica e la comunità artistica divisi da una distanza che non può essere valicata. Come dice l'artista Claire Pentecost nell’appendice di Marching Plague, "Il Cae assume il ruolo dell’amatore, il non professionista appassionato che avvicina un ambito specializzato come la genetica o la biotecnologia per esporne gli usi al giudizio pubblico". | Un'opera quindi che non solo vuole criticare certe scelte governative, ma che vole mettere in crisi un sistema culturale che vede la comunità scientifica e la comunità artistica divisi da una distanza che non può essere valicata. Come dice l'artista Claire Pentecost nell’appendice di Marching Plague, "Il Cae assume il ruolo dell’amatore, il non professionista appassionato che avvicina un ambito specializzato come la genetica o la biotecnologia per esporne gli usi al giudizio pubblico". | ||
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+ | [[categoria:Arte e genetica]] |
Versione attuale delle 15:07, 14 Feb 2010
Contents
Titolo
Marching Plague
Anno
2006 d.c.
Autore
Descrizione
"Marching Plague" è un libro scritto dalla CAE, Critical Art Ensemble, che tratta lo scottante tema della guerra batteriologica. Viene tracciata dapprima una storia della guerra batteriologica partendo dalla metà del 1300 quando, durante l'assedio di Caffa, furono usati dei cadaveri virulenti per diffondere la peste tra la popolazione, passando poi per il Giappone degli anni '30 e l'esercito batterico dello scienziato Ishii Shiro, arrivando ai giorni nostri, in un'America da poco uscita dallo pseudo attacco di antrace, in cui miliardi di dollari vengono spesi per la difesa da armi batteriologiche, e la costruzione di queste ultime. In questa opera il CAE punta il dito proprio su questi enormi sprechi di denaro pubblico da parte del governo americano, denaro ovviamente sottratto alla cura delle grandi malattie globali quali l'AIDS, la malaria ecc...
Nel muovere queste critiche il CAE si è trovato accanto anche un folto numero di scienziati e personalità autrevoli nel mondo della ricerca scientifica americana, che, come loro chiedevano, che i soldi destinati alla ricerca non fossero dirottati su assurdi piani di difesa o offesa. Un'opera quindi che non solo vuole criticare certe scelte governative, ma che vole mettere in crisi un sistema culturale che vede la comunità scientifica e la comunità artistica divisi da una distanza che non può essere valicata. Come dice l'artista Claire Pentecost nell’appendice di Marching Plague, "Il Cae assume il ruolo dell’amatore, il non professionista appassionato che avvicina un ambito specializzato come la genetica o la biotecnologia per esporne gli usi al giudizio pubblico".